Un guerriero impara a vivere ogni giorno

Perchè potrebbe essere l'ultimo

La speranza mette radici

Anche nella roccia

Gli occhi di alcune persone sono come libri

Chi ha tempo, e vero interesse

Vi leggerà storie bellissime

Lentamente muore chi non viaggia

Chi non legge, chi non ascolta gli altri

Le parole e la musica...

E sopratutto la propria coscienza e se stesso...

Chi non trova il proprio io di se stesso...

Buttati nella vita, magri invece di cadere

Impari a volare

Tu puoi anche essere un libro aperto, ma

Se capiti in mano ad analfabeti non c'è speranza

L'ignoranza è di casa...

L'umiltà è un valore in fase di Estinzione

La fortuna non esiste...???

Esiste il momento in cui il talento incontra l'opportunità

Chi si ferma al primo intoppo

Va a casa con lo zoppo

Quando avete voglia di fuggire...

Basta entrare in una biblioteca, libreria...

Dentro il suo mondo fantastico

La scrittura e' l'ingegnere dell'anima

In certi casi è meglio fare orecchie da mercante

Nulla arriva per caso...tutto ha un destino...

Mai dire mai

La fretta è una cattiva consigliera

La notte porta consiglio

Non dire gatto, se non c'è l'hai nel sacco

Meglio un cane come amico...

Che un amico cane...

Gli occhi sono lo specchio dell'anima

Chi non ha testa, ma ha le gambe

Moglie e buoi dei paesi tuoi

Tutto il mondo... fa paese

Nella botte piccola c'è il vino buono

Chi semina vento, raccoglie tempesta

Tutto ciò che luccica non è oro...

Anzi le "Patacche" luccicano ancor di più...

Le bugie hanno le gambe corte, prima o poi ti beccano...

Se apri la porta del cuore qualcuno arriverà...

Ma se la tieni chiusa, non arriverà nessuno...

Mai essere come in una foto, mostrare solo la bellezza...

Ma se guardi bene dietro trovi...

Come in una moneta, da un lato mostra il volto...ma

Dall'altro lato trovi il valore...

Ci sono persone che ti vogliono insegnare la vita...

Quando non sanno neanche vivere, e la loro vita è un casino...

Le belle cose capitano a chi crede...

Cose ancor più belle, capitano a chi è paziente...

Ma le cose migliori, vanno a chi non si arrende mai...

Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti...

Certe cose non le dimentico

Ma le metto da parte in un angolino dove

Non possono farmi troppo male !!!

Di due zoppi non né fai uno dritto !!!

Fai diventare saggezza la tua esperienza di vita

Non fasciarti la testa, prima di romperla

Una parte di prudenza & una di stoltezza

C'è una generazione che costruisce....&

Una generazione che distrugge......

Forza, Sostanza & Pazienza ci vuole nella vita...

Tutto accade per una ragione, spetta a noi coglierla...

Non capita niente per caso...

L'ospite perfetto, sa quando deve andare via...

La notte porta consiglio...

L'apparenza inganna

Occhio non vede, cuore non duole

Chi si assomiglia si piglia

Certe cose, pensi di farle domani...

Ma il domani non c'è più...

Non aspettare, se lo puoi fare oggi

Perché il domani arriva in fretta, e il tempo passa

E ti sei perso tutto quello che potevi fare oggi

Invecchiando ti accorgi che non hai lottato abbastanza

Fino all'ultimo, per tutto ciò per a cui credevi...

E per la vita...

Seguendo il destino, le cose succedono non le puoi fermare

Bisogna saper passare in mezzo ai giorni tristi

Per raggiungere quelli Felici

Si lavora per vivere...

Non si vive per lavorare...

Il tempo è troppo lento per chi aspetta...

Troppo rapido per chi ha paura...

Troppo lungo per chi soffre...

Troppo breve per chi gioisce...

Ma per chi ama non c'è tempo...

Dai un giusto senso al tuo tempo...

Vivere il tempo è un'arte, un esercizio, un dovere...

Bacco, Tabacco & Venere, Riduce in cenere

L'ozio è il padre dei vizi

Chi dorme non piglia pesci...

Meglio accendere una candela, invece

Che brancolare nel buio

Per alcune popolazioni, l'essere fotografati

E' simbolo di rubare l'anima

Le cose impossibili agli uomini, sono possibili a Dio

Ma tutto ciò che è possibile può essere risolto dall'uomo...

Sei apposto!, come una barca in un bosco

Un orologio fermo da l'ora esatta 2 volte al giorno...

Tra dire è il fare, c'è di mezzo il mare...

La Mamma degli scemi è sempre incinta

Noi siamo quello che, scegliamo di essere

Le donne non spettegolano, si aggiornano...

Oggi sono quello che ero ieri, domani sarò quello che sono oggi

Chi va piano, va sano e lontano

Più Di ieri, Meno di domani

Non si muove foglia, che Dio non voglia

I nonni sono troppo cattivi, perché durano troppo poco

Male non fare, paura non avere

Ti dedico una dedica, che dedica non è

Ma che diventa dedica se dedicata a te

A me mi, non si dice

Ma però io lo dico

Perché è più meglio!!!

Polvere siamo, polvere ritorneremo

Non hai provato finché non hai toccato

Se pecora ti fai, il lupo di mangia

Il passato non deve condizionarmi

Io non sono la mia storia

Sono nuova ogni giorno...

Oltre alle idee e ai fatti, giuste o sbagliate

C'è un campo, che ti aspetterà

Se cambi il tuo modo di guardare le cose

Le cose che guardi cambiano...

Chi troppo vuole, nulla stringe

Il guscio si deve rompere, prima che possa volare

C'è un calzino per ogni vecchia ciabatta

Se non ti poni in competizione, parti sconfitto

Hai voluta la bicicletta, e mo pedala

Vola solo, chi osa farlo

Casa è, dove trova posto il cuore

Il guerriero rimonta sul cavallo che lo ha sbalzato

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore

Ma do, il lavoro è una palla che rimbalza fino alla fine

Se uno c'è la fa la segue , se no si ferma prima...

Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi...

Vedere in ogni germoglio l'albero che sarà

Ogni giorno è come girare pagina di un libro

Ma quello che c'è scritto lo decidi tu

Ci sono diversi modi per vivere la propria vita...

Uno può essere quello di pensare che

"Non esistono i miracolo

L'altro è quello di pensare che

"Ogni cosa è un miracolo...

Se gli idioti saprebbero volare, le strade sarebbero più libere

La mela non cade mai lontano dall'albero...

L'abito non fa il monaco

L'Amore è cieco

Tutti i libri del mondo

Non valgono 1 caffè come un ricco

Se semini vento, raccogli tempesta

Tu sei nata il giorno delle "Oche": fatti furba...

Chi tace, non sempre acconsente

A volte non ha voglia di discutere con idioti...

Mai fidarsi di chi è falsa e cortese

Il parlare è argento vivo, stare zitti è oro puro

In una mano si trova il miele...

Nell'altra il bastone...

Chi va a Rosto, perde il posto...

Bacchetta bianca, bacchetta nera...fa che ogni magia diventi vera...

Un giorno senza sorriso...è un giorno perso...

La bellezza è dentro ognuno di noi...

La bellezza è dentro di chi la guarda...

La gloria arriva quando uno non la può apprezzare

↓QUI SOTTO LE MIE STORIE↓

LA FORZA DELL’IMMENSO NON HA LIMITI ANNO 2014/2015

L’anno più bello della mia vita Ho iniziato quest ‘avventura moltissimo tempo fa, per chi ha letto “Diario di bordo” Sa di cosa parlo, ora dopo tanto tempo… Sono rimasta sulla spiaggia ed è li che è partito tutto… Ho bisogno d’aiuto chiedo a Dio, pregando, ma un giorno una donna mi dice che devo parlare con Dio, raccontargli quello che mi passa per la mente Cosi gli chiedo di aiutarmi o mandarmi le persone giuste, o fare le cose giuste, ti prego aiutami Lui mi manda delle persone meravigliose, che mi aiutano, con loro ho fatto il primo livello di Reiki, non pensavano male, non giudicavano, ma stavano lì e si parlava, ci si raccontava, si discuteva, in tranquillità senza giudizio, piano piano iniziavo a stare bene, ma c’era ancora qualcosa nel mio cuore che non andava, piangevo molto, dentro sembrava che c’era un blocco che non capivo chi me lo procurava venne il prete a benedire noi e la casa, ci disse: “Mi spiace per tutto!!!”, c’era mio marito che raccontando l’impresa dell’inseminazione al prete piangeva, il prete gli mise una mano sulla spalla, e disse: “Preghiamo, Dio ci ascolta, questa casa sia benedetta dal Signore, e che possiate realizzare il vostro sogno di avere un bambino!!!”, dopo aver pregato battezza con l’acqua santa noi e la casa Mio marito continua a piangere, il prete dispiaciuto, dice: “Pregate che il signore vi ascolta!!!” Poi mio marito non ce la fa, e se ne va a piangere in camera, io rimango con il prete e mi dice: “Lo so che è ancora presto, ma con calma, prendetevi tutto il tempo che avete bisogno, ma potete pensare di adottare un bambino! Nel tempo e quando sarà il momento”, e poi se ne va… I giorni passano e pensiamo di andare a fare un corso di 2 giorni per sapere come adottare un bambino, dalle ore 8 del mattino fino alle 18 di pomeriggio. Siamo rimasti di stucco dopo questo corso, facevamo dei lunghi respiri, pieni d’aria pensando chissà ?, perché ?, dove ?, quando ?, e chi ci capiterà ?... Abbiamo parlato tanto, non è facile essere genitori già dei tuoi figli, figurati di un bambino che ha già un passato alle spalle che bisogna farglielo dimenticare. Mio marito dice: “facciamo domanda, cosi vengono gli assistenti sociali a casa, e ci fanno domande, ma!!! Siamo pronti ad affrontare tutto ciò???”; Ma io sento una vocina che mi dice di aspettare così dico: “Aspettiamo, andiamo in ferie e poi vediamo cosa succede!!!” Poi incontro delle altre persone che mi aiutano ad allontanare le persone cattive, che pensano male di me, e mi liberano da un passato ingiusto, e soprattutto ossessivo e possessivo nei miei confronti, mi dicono che devo fare quello che voglio fare e il mio corpo deve fare quello che dico io Se avete voglia leggete “Le mille facce” Cosi i giorni passano, si avvicinano le vacanze, mi sento strana, al mattino presto, nella stanza cade il lampadario dal soffitto, ma rimane appeso con i fili, mi spavento mi sembra che mi stanno aprendo la porta, invece entrando nella stanza il lampadario era appeso con i fili, ma staccato dal soffitto, all’altezza di una persona, l’istinto è di tenerlo, chiamo mio marito che, venendo di corsa, dice: “Ma che vuoi”; accende la luce ed io prendo la scossa, mio marito spaventato dalle mie urla, spegne la luce, e mi dice: “lascialo”, io dico: “Se poi cade per terra?”, lui: “Non importa, meglio che prendere la scossa!”, cosi lo lascio, ma mettiamo qualcosa sotto perché non cada per terra, poi di giorno lo aggiusta, passano dei giorni Mi succede un altro fatto, cerco di aprire la porta del balcone, ma non si apre sembra bloccata, fin quando non riuscita ad aprirla, si è rotto un gancio che la teneva aperta, rimango li a guardarla la porta è nuova, ma poi continuo a fare quello che stavo facendo I giorni passano, scendo in garage, cerco di aprire il portone, ma inserendo la chiave non gira, non ne vuole sapere, non gira, cosi non riesco ad aprire la porta del garage e ad uscire… Finché arriva mio marito da lavoro e gli dico: “Guarda la chiave non gira!”; infilo la chiave e cerco di girarla, ma non gira, la prende lui la guarda la infila nella serratura e si apre, io dico: “ Mi sono messa li tutta la mattinata e niente, arrivi tu e si apre!!!”; lui e riuscito praticamente subito come nulla fosse, a me sembrava bloccata… Io li chiamo i 3 segni, perché sono successi a pochi giorni di distanza uno dall’altro…. Finalmente le meritate vacanze, dopo tutto quello che è successo…in un anno Forse è meglio staccare la spina, ed è proprio quello che voglio fare… Il 30 Luglio 2014 ho il ciclo mestruale, mi dura come al solito 3 giorni, quando mi termina partiamo… Partenza con il camper, Domenica 3 Agosto 2014 Una bella giornata di sole… Inizia tutto al mare, sulla spiaggia di Donoratico in Toscana, Castagneto Carducci dove si trova mio fratello. Mi piace molto ascoltare il silenzio del mare di Donoratico anche se il mare non è un gran ché… E nel suo silenzio trovo la pace… Ho deciso di cambiare alimentazione, faccio colazione con il cardio mariano, che ho iniziato a bere mercoledì 6 Agosto, ci sono 20 fiale, le prendo fino a martedì 26 Agosto, perché un giorno non la prendo, non ne ho voglia… Questa è stata la mia alimentazione per tutto agosto 2014 Tisana ma senza zucchero, oppure succhi di frutta, brioches con gelato, oppure con dentro affettati, poi mi preparo per il mare toast, o panini, conditi con affettati wurstel, maionese, pomodori, formaggi e poi frutta pesce, anguria, uva, tutto di stagione! In spiaggia sorrido e parlo con tutti, e tutti sono molto allegri quasi tutti hanno il cane, c’è anche una signora che oltre al cane ha i gatti. Invece alla sera cena con il secondo e la verdura e poi frutta, sto bene mi sento soddisfatta perché fai delle cose che durante l’anno neppure ti sogni di fare e poi alla sera passeggiata sotto le stelle… Sabato 9 Agosto 2104 Intanto arriva mio fratello con la moglie e le figlie, e mia madre, lo aiutiamo a montare la tenda in campeggio, mentre io con la più piccola di nome Alice di 1 anno, messa sul passeggino vado verso la piazzola, arrivati lì aspettiamo loro per la registrazione. Mi faccio un discorso con la piccola: “Sai anch’io voglio avere una creatura meravigliosa come te dentro la mia pancia e vedrai che Dio me la darà” gli do un bacio e la abbraccio, assieme guardiamo il cielo, e poi lei mi guarda con lo sguardo limpido dietro di lei non c’erano pensieri ma solo felicità, piango, e lei mi guarda, nei suoi occhi colgo la serenità e la semplicità, che mi danno forza per i giorni seguenti… Inizio a parlare con me stessa e con Dio, varco la soglia di una chiesa e chiedo a lui e al mio corpo, cosa voglio veramente e se è realizzabile, “Sei pronto ?”; il mio corpo mi risponde e mi dice “ voglio stare in pace, serenità, tranquillità, ne ho bisogno”, cosi sdraiata sulla sdraio sulla spiaggia sento il silenzio del mare, che è la cosa più tranquilla che si possa sentire, il corpo si rilassa. Allora sdraiata sulla sdraio in spiaggia chiudo gli occhi, apro le braccia al cielo e prego Dio: “Nel suo immenso cielo, nelle sue nuvole, nell’infinito del mare, proteggimi, dammi la libertà, la pace, l’armonia, il sorriso che ho perso, e fammi avere un bambino, grazie di tutto, io so che mi stai ascoltando, grazie alla pace e alla serenità sono qui vicino a te, prendo un fazzoletto bianco di stoffa nella tasca sinistra e con la mano sinistra ti asciugo il sangue sulla fronte, ti aiuto a portare la croce, il peso di tutto, perché un uomo solo deve portare il peso di tutti ?, tu andrai a fianco a Dio immenso, io ti voglio aiutare ed io ti chiedo di aiutarmi ad avere il figlio che tanto desidero”… Nel campeggio parlo con una signora molto simpatica e gentile, andiamo a finire nel discorso dell’inseminazione, lei non fa ovuli, invece il marito è tutto a posto, ha fatto 2 inseminazioni stando attenta, riposandosi, e non fumando, le ha fatte tutte al Sant’Anna di Torino, poi ha deciso di fare l’ultimo tentativo ma ha chiesto di poter fumare, le hanno detto di fumare solo 5 sigarette al giorno, cosi per l’ultimo tentativo fuma, non sta attenta, e lavora. Rimane incinta con il livello del sangue a metà, un giorno ha una perdita di sangue, e finisce all’ospedale, e non era niente, per fortuna, ma il battito c’era, finalmente era incinta, ora ha una piccola peste “Maschietto”; molto vivace, e loro sono contentissimi… I giorni passano, io prego sempre Dio, solo lui può aiutarmi e nel frattempo dico sempre al mio corpo di prepararsi per una gravidanza. Mercoledì 13 Agosto 2014 Entro in acqua e chiedo al mio utero “sei pronto per accogliere un bambino”, lui mi risponde facendo uscire un po’ di liquido appiccicoso, rimango a bocca aperta e dico fantastico vuol dire che lo devo fare, allora mi darò da fare… Da quel giorno tutti i giorni, ed ogni momento, chiedo al mio utero sei incinta mi rivolgo a Dio dicendo grazie per avermi fatto rimanere incinta, io sono incinta, il mio utero finalmente ha ricevuto il figlio che tanto ho desiderato, il mio seno si trasforma perché io allatterò e durante la gravidanza andrà tutto bene, partorirò e lo chiamerò con il nome che tu mi dirai, mi aiuterai a crescerlo, educarlo, voglio assaporare il suo respiro, voglio passare le giornate con lui, farlo dormire e giocare con il cane, deve amare la natura, gli animali e la vita che è preziosa, e voglio insegnarli tutto quello che gli servirà per vivere e diventare uomo Ora il mio utero incomincia a darmi un po’ fastidio, dolente, e il mio seno è un po’ sodo, quando mangio mi sembra che il cibo non va giù ma rimane sullo stomaco, e l’utero si gonfia fin sotto il seno, di notte e alla mattina mi viene da stirami la pancia, alla sera si contrae l’utero, ma continuo a pregare Dio, che bello assaporo il detto “Che sono incinta”… Non smetto mai di pregare Dio, mi sveglio ringraziandolo, e mi addormento ringraziandolo… il mio corpo e la mia anima si illuminano di gioia, finalmente… IL GIORNALE DICE CHE: IL CONCEPIMENTO Lo spermatozoo viaggia ad una velocità di circa 500 centimetri al secondo, circa 15 kilometri all’ora, “Che veloci”; per raggiungere la cellula ovulo, solo 1 spermatozoo su circa 250 milioni avrà successo, una volta entrato nella cellula ovulo, la membrana si chiude, e cosi ha inizio una nuova vita… “Che bello!!!” La cellula fecondata va verso le tube di falloppio, e si impianta nella parete morbida dell’utero, avvengono dei segnali chimici circa 7 giorni dopo la fecondazione, che fanno cessare il ciclo mestruale Nel 1° Trimestre In poco tempo la minuscola creatura che hai concepito, diventa un feto vivace, e si muove molto. Venerdì 15 Ferragosto, o Sabato 16 Agosto 2014 Intorno al 17°/18° giorno guardo mentre faccio pipi, e la vedo scendere dritta, rimango li, non capisco, dico Dio: “Sono incinta?”; “ se faccio la pipi dritta vuol dire che sono incinta ?”; infatti se non sono incinta intorno al 17°/18° giorno e nei giorni successivi faccio la pipi storta! intanto mi arriva il ciclo ma per un paio di giorni continuo a chiedere a Dio: “Sono incinta ?” Domenica 17, o lunedì 18 Agosto 2014 Finché lui mi risponde nel sonno intorno al 19°/20° giorno e mi dice che sono incinta, mi sveglio subito, mi guardo attorno rimanendo allibita… Alla sera guardo le stelle, e cerco la luna, ma non c’è ci sono moltissime stelle, allora dico: “ sono incinta di un bellissimo angioletto, maschio, con gli occhi azzurri, e i capelli a boccoli biondi”… Da Mercoledì 27 a sabato 30 o domenica 31 Agosto 2014 mi dovevano venire, potevano ritardare per il caldo, per il fatto che uno si rilassa più del solito… Ma!!! Invece… I giorni passano, la pancia si indurisce la sera e la mattina mi viene da stirarmela, Sulla spiaggia sdraiata parlando con Dio, guarda una donna incinta, e dico: “Anch’io presto avrò una bella pancia così guardo la mia pancia e le dico: “Sei incinta”, ma mi viene quasi spontaneo dirlo, mentre prima non riuscivo a dirlo, che bello far vedere a tutti la pancia non vedo l’ora!!!”, corro sulla spiaggia, gioco con il cane, e vado in moto, ma ogni tanto mi da fastidio, ho qualche dolorino e alla sera si indurisce. Passa una donna con un bambino piccolo in braccio sorrido e penso: “Che bello anch’io presto lo vedrò dopo averlo partorito!!!” Sto bene, ma le vacanze sono quasi finite, quando ritorno a casa non devo pensare a nessuno, e nessuna cosa cattiva mi deve passare per la mente, devo pensare solo alle cose belle e non devo frequentare nessuno cattivo con pensieri cattivi. Sabato 30 Agosto 2014 Torno a casa le vacanze sono finite purtroppo Venerdì 12 Settembre 2014 Passano ancora 17 giorni, nei quali mi ascolto, non ho più la fossa biologica nelle tette, ma sono dure e i capezzoli sono in fuori duri e dolenti la pancia borbotta, fa le bolle, e sembra che stia lavorando mi danno fastidio i pantaloni e le mutande strette, li devo mettere con l’elastico fin sotto il seno sulla pancia l’elastico stretto mi da fastidio, persino la cintura di sicurezza mi da fastidio, faccio la pipi dritta, faccio fatica a piegare le gambe verso la pancia, come se ci fosse un po’ di sporgenza, non riesco più a dormire a pancia in giù, e mi da fastidio se qualcuno mi tocca la pancia, specialmente se qualcuno mi fa il solletico, la mattina e la notte mi viene da stirarmi la pancia, ogni tanto ho qualche dolorino alle ovaie… E’ il 17°giorno e il ciclo ancora non arriva allora decido di far il test, lo compro al supermercato; ho paura a farlo, perché tutte le volte che lo faccio mi viene il ciclo, ma decido di farlo lo stesso senza dire niente a nessuno, lo faccio di nascosto, nel bagno di casa di mia madre, forse è meglio non dire niente a nessuno, lo faccio alle ore 17, non ci posso credere lo leggo almeno una decina di volte, due linee sono incinta, una linea non sono incinta, ma ce ne sono due allora sono incinta, guardo lo specchio che ho di fronte, mi viene da piangere, sono emozionata, Dio sono incinta!!! Grazie, grazie, non ci posso credere… Rimango chiusa in bagno per qualche istante, devo sbollire l’euforia, e poi non devo dire niente a nessuno, ma nemmeno farmi vedere piangere, altrimenti mi chiedono cosa succede così dopo aver lavato la faccia sento mia madre urlare “Ma sei caduta nel cesso???”, io rispondo: “No! Ora esco, sono appena entrata!!!”; mia madre: “Me no male, sei già li da un po’! ma quanta ne dovevi fare???”; esco dal bagno nascondo la confezione e butto tutto nell’immondizia senza che se ne accorga poi torno e ringrazio Dio per il dono che mi ha fatto. Ma mentre mangio sento colare il sangue , corro in bagno e vedo una chiazza di sangue rosso nelle mutande, mi viene un colpo e dico: “Ecco tutte le volte che faccio un test di gravidanza mi esce il sangue, ora che faccio”, mi viene da piangere, inizio a tremare, non mi reggo in piedi, cosi telefono ad una mia amica e gli racconto tutto, lei mi dice : “Meglio che vai all’ospedale a farti vedere, e lo dici a tuo marito”; poi mi tranquillizza dicendomi che andrà tutto bene, e mi dice di stare tranquilla ma io ero tutt’altro che tranquilla, cosi lo dico a mio marito, e andiamo all’ospedale, vado in reparto ginecologia, mi passano quasi subito, ma poi arriva una che aveva le contrazioni, penso che si passerà la notte a gridare, io seduta ad aspettare mi tengo la pancia e chiedo ad Dio di starmi vicino e di non abbandonarmi. Finalmente entro, il dottore mi dice: “Via pantaloni e mutande, e fammi vedere quanto sangue è uscito sulle mutandine”, io avevo messo l’assorbente che nel frattempo era asciutto, ma quando mi infila le dita dentro l’utero il sangue c’era, mi fa l’ecografia vedo nel monitor la sacca e il battito, mi viene da piangere, che emozione, “Chiedo c’è il battito ? tutto a posto?; il dottore dice : “Si guarda, la sacca c’è, anche il battito!”; e poi mi lascia li, io piango dall’emozione è la cosa più bella che abbia mai visto… Mi dice: “Stai tranquilla, non ti preoccupare, rilassati”, e mi sorride Chiedo: “Ma perché è uscito il sangue, mi è venuto un colpo”, il dottore: “Sono cose che capitano, può succedere, ma stai a riposo, e fai l’esame delle urine, e il pap – test, molto probabile c’è un infezione nelle vie urinarie, e nell’utero” “Ma è mai possibile che ogni volta che torno dal mare prendo sempre infezione” Quando mio marito vede l’ecografia piange anche se non ha capito dove era il battito era talmente piccolo è di 4 millimetri, praticamente 1 centimetro, Ha preso anche la lente d’ingrandimento, per capire bene… Ora riposo assoluto, rilassamento, e niente litigi che strapazzano il cuore, il fegato e quant’altro c’è nel nostro corpo che influisce il nostro destino, via tutto ciò che è cattivo, malvagio e che ci fa stare male, bisogna circondarsi solo di persone felici, sane di mente, e che pensano alla vita come un dono che Dio ci ha concesso. Venerdì 12 Settembre 2014 Cosi alla 6° settimane ho fatto la mia Prima ecografia, al pronto soccorso C’è già un piccolo cuore di 1 centimetro che batte… Mi è arrivata la prima nausea e mi danno fastidio gli odori forti. Ora devo andare al consultorio per prendere l’agenza gravidica, e la 12° settimana devo fare la 2° ecografia, ma io penso di farne una in mezzo, dico: “Ma perché aspettare cosi tanto, quelle di rutine sono poche e stabilite, meglio farne una in mezzo” ma quelle fuori rutine le fanno privatamente e a pagamento. IL GIORNALE DICE CHE: Verso la fine della 3° Settimana Si formano i primi vasi sanguigni del bambino, sottilissimi quanto un capello Alla 4° Settimana La singola cellula diventa il cuore che pulsa e incoraggia le cellule che lo circondano a muoversi, seguendo il battito, per poi dividersi nelle camere cardiache “Che meravigliosa cosa, chi l’avrebbe mai pensato…” Dal concepimento fino alla 5° Settimana Si forma il sistema biologico del bambino, come i polmoni, cervello, reni, fegato “Sarà! noi abbiamo visto un piccolissimo cuore che batte, forse dentro ci sono già tutte queste cose, ma in formato piccolissimo…” La futura mamma può avere delle nausee Prendere l’acido folico è molto importante per far sviluppare il cervello del bambino, impedisce a fare sviluppare i difetti nel tubo neurale, come ad esempio la spina bifida. Mercoledì 17 Settembre 2014, entro nella 7° Settimana In tv ho visto anche la bibbia…Che emozione E tutto bellissimo!!!, c’è mio marito che mi dice: “Tutto bene? Sta crescendo la pancia?”; e pensare che invece di dire: “Ma quando sei grassa, hai una pancia, forse è meglio che vai a correre!!!”; che meraviglia tutti stiamo aspettando che cresca, quando mi metto le mutande quasi non vedo il fiocchettino che c’è davanti, mi viene da ridere perché ho sempre detto che mutande gigantesche che metto, e poi sono le classiche mutande che tutti mettiamo, ma ora mi sembrano piccole, non le vedo quasi più, scompaiono sotto la delicata sporgenza della mia pancia, per non parlare del seno duro sodo e coi capezzoli fuori. Alla sera la pancia si contrae e si indurisce, mi avverte che mi devo sdraiare e dormire, perché lui o lei deve crescere… Così finisce anche questa settimana. IL GIORNALE DICE CHE: Dalla 6° alla 8° Settimana Il piccolo bambino è circa 4 millimetri, ma può arrivare fino a 16 millimetri Grazie all’ecografia si vedono i primi movimenti del bambino La futura Mamma soffre di nausee gravidiche “Io per niente, per fortuna”; E potrebbe aumentare di peso, bisogna mangiare molti cibi che contengono ferro Perché l’utero si inizia ad allargarsi diventando grande come un’arancia e aumenta la circolazione sanguigna. Mercoledì 24 Settembre 2014, entro nella 8° Settimana, 2° mesi Questa settimana vado al consultorio a prendere l’agenda gravidica, la sfoglio, è stato emozionante, non pensavo che l’avrei presa molto bella, interessante ci sono molte cose, tra cui ricette per fare gli esami, consigli su come fare gli esami, come allattare il bambino, e addirittura il tipo di culla da usare c’è anche scritto che è sbagliato andare a trovare la mamma che ha appena partorito, basta una volta, non bisogna stare li ad assillarla, specialmente le mamme o le suocere, perché deve capire quando il bambino deve mangiare o la mamma ed in bambino vanno lasciati in pace cosi quando il bambino dorme la mamma può riposare o fare delle cose che di solito non riuscirebbe a fare. In questa settimana faccio il mio primo prelievo di sangue con rispettivo esame delle urine ma lo faccio volentieri perché ora ho una ragione per farlo e nel frattempo finisce anche questa settimana. Martedì 30 Settembre 2014, Seconda ecografia Mercoledì 1 Ottobre entro nella 9° Settimana Tutte le mattine mi viene da stirarmi la pancia, questo significa che la mia pancia si sta allargando per fare spazio alla nascita di una piccola creatura che per adesso vedrò solo in ecografia. Le nausee mi seguono per tutto il giorno, e quando mi viene fame devo mettere assolutamente mangiare altrimenti mi viene da vomitare, stranamente faccio poca “Cacca”; di solito la facevo una volta al giorno, adesso faccio difficoltà, rimedio subito mangiando kiwi e prugne fresche ora vado anche tutti i giorni, e in diarrea ogni tanto, forse ho esagerato ? e per questo decido di mangiarle o solo al mattino o solo al pomeriggio e adesso va molto meglio. La cintura di sicurezza mi da fastidio sotto, allora l’ho agganciata e mi siedo sopra infilandomi solo la parte di traverso così non mi schiaccia la pancia; la cintura di sicurezza è pericolosa se stringe troppo la pancia si rischia di abortire “Per carità” . Oggi faccio l’ecografia, è bellissimo, è tutto già formato, si vedono le gambine, le braccia, il corpo, la testa, è piccolo 2 centimetri, si vede il cuore e si muove tanto lei mi dice: “è ancora presto per sentirlo, senti i movimenti fino al 3° mese, ma per la situazione della gravidanza”; io: “Sarà! Ma io lo sento già!!!” e sorridiamo. Ritiro anche le analisi, ho la candida. IL GIORNALE DICE CHE: Alla 9° Settimana Il bambino dentro la pancia viene chiamato “FETO non più “EMBRIONE”, inizia a muoversi facendo ginnastica, utilizza le pareti uterine per rimbalzare dentro la placenta “Ecco perché si sente fare molte bolle, e movimento la dentro…” Dalla 9° alla 10° Settimana Si vede già il sesso del piccolo, e sviluppa anche scheletro e unghie, mentre si allungano in fuori gli arti superiori ed inferiori I seni della futura madre diventano sensibili dolenti e più grossi, meglio mettere un reggiseno morbido e più grande che le regge bene, si inizia ad avere una postura diversa e a far fatica a piegare le gambe vicino alla pancia potrebbe dare fastidio, potresti anche avere più fame, e anche sonno Mercoledì 8 Ottobre 2104, entro nella 10° Settimana La mia piccola pancetta sta piano piano crescendo, mi guardo allo specchio del bagno, il mio ombelico si sta rimpicciolendo, non mi entra più il dito indice ma entra il mignolo, le nausee sono ormai passate, quando ho fame devo sempre mangiare e alla mattina mi stiro sempre la pancia, alla sera si gonfia di più, ed è ora di riposare, ogni tanto sento qualche dolorino nella zona delle ovaie e poi ho delle perdite biancastre, penso sia normale, probabilmente sto ovulando, poi lo chiederò al ginecologo… Mi si tappano spesso le orecchie, e sembra che le nausee sono quasi sparite, alla mattina sono pallida bianca, meglio stare all’aria aperta, tra un po’ svengo Grazie Dio… Per questo dono meraviglioso… Proprio quando non me lo aspettavo, tu sei stato li a darmelo… Grazie… Vado in chiesa, parlo con Dio, Gesù, la Madonna, accendo una candela; ora in me si è acceso il sole, anche se in cielo ci sono le nuvole perché ormai siamo a Ottobre io guardo oltre dove c’è la luce immensa del sole, lo abbraccio e lui mi scalda il cuore… Come questa creatura che sta crescendo dentro di me Un uomo non può sapere cosa prova una donna in questo momento… Si sente altro che, perché ogni tanto fa le bolle, e poi se ti metti in una posizione che gli da fastidio di fa cambiare posizione, oppure quando è ora di sdraiati… Forse lo aspettato da tanto tempo che sono attenta a qualsiasi movimento, rumore, e sensazione… Ma è bellissimo… Mille volte Grazie Dio… Come non detto vado a fare la “Pipi” e trovo una macchia di sangue rosso vivo nelle mutande, mi asciugo e ancora sangue, meglio andare all’ospedale… Ma è possibile che esca il sangue ?; mi dicono che è normale, controllano infilando un dito nell’utero è chiuso ed è tutto a posto, poi faccio l’ecografia interna, la sacca è chiusa, quindi tutto a posto, il battito c’è, si muove, è tutto a posto e allora perché il sangue…Insomma non si sa, meglio stare a riposo… forse perché alla mattina ho lavato il pavimento ? mi ha detto può essere, ma può essere anche di no!; magari doveva uscire, uscirà ancora per tutto il giorno meglio stare sdraiata; quindi torno a casa almeno tranquillizzata, ma come è possibile, devo passare le giornate sdraiata, eppure non ho nessun male, ecco le famose macchioline, che io pensavo fosse l’ovulazione, stava arrivando il sangue e pensare che l’ho sognato l’altro giorno, ma mi sono detta : “ma io sono incinta quindi fino a quando partorisco niente sangue, hahaah, pensavo che mi mancasse, ma proprio per niente”… Insomma il sangue diventa a macchioline sempre più scure, c’è per tutto il giorno, e il giorno seguente diventa marrone scuro, speriamo che passi… Ora sembra che non c’è più… IL GIORNALE DICE CHE: Nella 10 ° Settimana di gestazione Si evidenziano gli organi sessuali del bambino, se è una femminuccia le piccolissime ovaie hanno iniziato già a formare le cellule ovulo, mentre se è un maschietto i suoi testicoli producono testosterone. Martedì 14 Ottobre 2014, Terza ecografia Mercoledì 15 Ottobre 2014, entro nella 11° Settimana Dal ginecologo: “Può capitare qualche perdita di sangue, l’importante che la sacca sia chiusa, e il bambino sta bene, ed è a tutto a posto” Faccio l’ecografia è di 42 mm, si muove tantissimo, ha anche alzato le braccia, muove le gambe, e per la prima volta lo ha visto anche mio marito Mio marito dice: “Ma se quando nasce è cosi vivace???”; io: “meglio avremo una vita movimentata, era ora…” e sorridiamo… Poi mi dice : “Bene, stiamo arrivando ai 3 mesi, e procede tutto bene, ora nè dobbiamo passare ancora 6 mesi… ” Aggiungo io : “Che lunghi, ma andrà tutto a gonfie vele, benisssssssiiiiii moooooo…” Tutte le misure sono giuste, e cresce bene… Chiedo anche per la mia candida e il ginecologo mi dice: “Meglio lascia perdere, niente medicinali sei all’ 11 settimana”, cosi me la tengo mi passerà. Tutte le volte che lo vedo in ecografia sono felicissima, figuriamoci quando lo vedrò una volta uscito dalla pancia… Grazie… Dio… IL GIORNALE DICE CHE: Dalla 11° alla 12° Settimana di gestazione Facendo l’ecografia si può vedere il sesso del bambino, ma attenzione può essere che non sia preciso, perché il feto ha una dimensione di una prugna, è molto piccolo Crescono i capelli e lo scheletro si indurisce, tutta la sua struttura corporea è al suo posto, continuerà a crescere e a svilupparsi L’utero della futura madre risale sopra l’osso pubico, cosi si va spesso al bagno e l’utero ha la dimensione di un pompelmo, la circolazione sanguigna sarà più intensa cosi si ha più caldo. Mercoledì 22 Ottobre 2014, entro nella 12° Settimana, 3° Mesi Tra la 12° e la 13° settimana, la pancia lievita molto, ora ad uno sguardo attento si vede una leggera tondità, è bellissimo, posso dire che sto passando una bellissima gravidanza, a parte le sensazioni di svenimento, che ho alla mattina presto, se non mangio, mi gira abbastanza la testa ma è per la pressione bassa, niente nausee, ma tanta fame… Anche le gengive si fanno più delicate, infatti passando il filo interdentale mi capita che sanguinano Il bello è che mangio, ma subito mi riempio…divertente !!! prepari tante cose e poi ne mangi una metà, bisogna stuzzicare poco e per tutto il giorno… Ma tutte cose che fanno bene al bambino, niente cose sgradevoli, irritanti, amare, e irritanti… Tutte cose genuine. Una mia amica mi dà l’olio di Argan e mi dice : “E’ puro, mettilo sul viso che toglie le screpolature e lo nutre!”; io lo annuso, prendo una goccia e me lo metto sul viso, come non detto, la notte e l’indomani mi esce una macchia rossa screpolata e mi dà prurito il lato destra del viso vicino al naso e viene da grattarmi. Altro che puro, altro che Argan, insomma meglio lasciar perdere già io sono allergica a qualsiasi cosa tocco e metto, devo stare attenta. Ho molto sonno, infatti dormo di più, ma a volte non mi fa dormire sembra che non gli piaccia nessuna posizione, poi mio marito russa e sembra che gli dia fastidio, tiene sveglio anche la creatura che ho dentro la pancia pazzesco… Alla sera sento la pancia che tira, si sta facendo spazio, si sta allargando, sta crescendo, infatti ora si vede di più la leggera sporgenza della pancia, l’ombelico si fa sempre più piccolo, ma entra ancora il mignolo, e le mutande si vedono sempre meno, e le tette sono dolenti e dure, sode, questa è molto piacevole, la gravidanza procede molto bene… Devo sempre ringraziare Dio, che mi ha ascoltato e sta andando tutto bene Grazie Dio… Mercoledì 29 Ottobre 2014, entro nella 13° Settimana Trovo un giornale che dice settimana per settimana cosa succede alla mia piccola creatura e a me come mamma, è bellissimo saperlo. Scopro che è meglio non mangiare molti cibi, allora li scrivi come promemoria sul mio sito nella sezione “ alimentazione”. Per esempio se hai la pressione bassa è meglio non mangiare l’aglio ti fa venire il sangue naso. Mi faccio una foto alla pancia così vedo come cresce. Inoltre ho ancora la screpolatura sul viso nella parte destra vicino al naso, mi da prurito, mi metto il burro di caritè naturale. IL GIORNALE DICE CHE: Dalla 13° alla 16° Settimana Il piccolo bambino si sviluppa in altezza, e di peso, inizia a succhiare, inghiottire e fa pratica con la respirazione, si formano le sopraccoglie e le ciglia, mentre fegato e altri organi producono liquidi, ora il bambino pesa circa 200 g e il viso assume sembianze umane Nella 16° Settimana il bambino potrebbe sentire i suoni che arrivano dall’esterno, anche se l’orecchio non è completamente strutturato, è bene anche fargli sentire musica dolce e rilassante, la voce della mamma è quella che sente di più e per prima Per la futura madre le nausea potrebbero sparire, potrebbe anche essersi riacceso il desiderio sessuale “Diciamo che a me non è mai passato!!!, sono di più i mariti che hanno paura che succeda qualcosa al bambino, tipo può uscire sangue o peggio si può schiacciare, ma in realtà nessun ginecologo ti dice di non farlo, naturalmente bisogna farlo in determinate posizioni, tipo di dietro e non di sopra, non schiacciare la pancia, potrebbe essere un po’ più pericoloso nei primi 3 mesi, stare più attenti, ma per il resto si può tranquillamente fare, a meno che ci siano delle contro indicazioni per cui il dottore sconsiglia di farlo”; anche l’umore cambia in meglio. Dice anche che, la pelle e i capelli non risplendono più come un tempo, e ne cadono molti di più del solito, puoi avere la pelle più grassa e a chiazze chiare o scure, macchie, o più secca, se ti tagli fai più fatica a guarire, se ti gratti senti la pelle più sottile e delicata, anche le gengive si tagliano con facilità diventano più sensibili, i peli crescono meno, ma a qualcuno ne crescono di più e scuri, dove prima erano più chiari, come sulla pancia, anche le unghia crescono più del solito, meglio tenerle sempre a posto non si sa mai, quando poi si ha il pancione si fa più fatica a tagliarle ed a limarle. Mercoledì 5 Novembre 2014, entro nella 14° Settimana Che bello veder la pancia crescere anche se è ancora piccola perché sono ancora nella 14° Settimana inizia a vedersi. Mercoledì 12 Novembre 2014, entro nella 15° Settimana Inizia a vedersi di più, la sento fin sotto le tette che sono belle sode, il reggiseno stringe e l’ombelico si fa sempre più piccolo, ogni tanto sento tirare nella zona delle ovaie, il ginecologo mi ha detto: è la pancia che cresce e i tessuti tirano per allargarsi, e pensare che ci vogliono 9 mesi per allargarsi, e poi in un parto si ammoscia subito la pancia, incontro una mia amica, anche lei come me non riusciva ad avere figli, gli chiedo: “come va?” Mi dice: “bene!!!”, io le dico : “Sono incinta!!!”, lei è felice ma fa una faccia, lei niente, la guardo e so come si sente, io ci sono passata, giustamente non può essere felice, ancora non ha realizzato il suo sogno, la vedo pensierosa non osa parlarmi, poi io chiedo: “Tutto bene ? so come ti senti, ma se lo desideri veramente e se Dio vorrà vedrai che anche tu realizzerai il tuo sogno”, lei: “Ma hai fatto qualcosa ?”; io: “No! ho solo parlato con Dio!!!”; lei mi guarda con aria stupita!!! Poi io me ne vado, “Non sapevo se dirglielo oppure no!!!, forse era meglio non dirgli niente”, penso: “Io mi disperavo e ci rimanevo male quando qualcuna mi diceva che era incinta, adesso che lo sono io, sono felicissima. Nel pomeriggio vado da mia madre mi chiede: “Come va ? la pancia cresce ?”; io: Si! Guarda!!!” e mi tiro su la maglia si vede la mia piccola pancetta rotonda, mia madre: “Bene! Sta crescendo ora inizia a vedersi, stai sempre attenta, non fare sforzi mi raccomando e rilassati”. Mia madre: “Pensa che da ragazza hai sempre detto che dovevi rimanere incinta ad agosto e partorire a maggio, finalmente il tuo agosto è arrivato, e presto arriverà anche maggio!!!”; io la guardo e dico: “Hai ragione mamma l’ho sempre detto che Maggio è il mese della rinascita delle piante, la natura si risveglia e tutto vive, è il mese più bello.” Mi telefona un’ amica che sentivo da molto tempo, quando rispondo al telefono lei mi dice: “Ciao… come stai ?”, rimango li a capire chi fosse, lei: “Ma non mi riconosci ?”; io: “Hahaha si ora si!!!, ciao come stai ? mi fa piacere sentirti!”; mi dice: “ ho saputo che sei incinta, tutto bene ?”, e poi mi dice che anche lei è incinta del secondo ed è alla 16° Settimana, partorisce una settimana prima di me, che bello, mi dice che mi vuole vedere con la pancia, magari ci incontriamo, che bello… Poi mi racconta che deve fare la amniocentesi e prima di farla scopre da un’altra ragazza che si può fare un altro esame meno invasivo prelevando il sangue della madre dal braccio e mandando il campione in America, dividono il DNA della madre e quello del figlio o figlia e vedono se è sano, l’esame costa circa 700 €, io: “ fino in America, ma noi qua non siamo in grado di fare questo esame, come siamo indietro…”; lei: “E si fino in America, noi siamo lenti, ma prima o poi ci arriviamo”, io gli racconto che la settimana prossima devo fare la amniocentesi, ho un po’ paura, ma andrà tutto bene!!!, lei: “Si che va tutto bene, mia sorella ne ha fatti 2, ed è tutto a posto, vai nel migliore ospedale, dove sono pratici, e vedrai che andrà bene, poi stai a riposo, e non fare niente almeno per una settimana”… Oggi Domenica 16 Novembre 2014, Morena ha partorito, l’ha chiamata Ginevra Una bimba di 3,320 kg Bellissima Pacioccona Martedì 18 Novembre 2014, AMNIOCENTESI al Sant’Anna di Torino 4° ECOGRAFIA, e si scopre anche il sesso E oggi compio anche 40 anni Mercoledì 19 Novembre entro nella 16° SETTIMANA 4° MESI Mi presento alle ore 8 del mattino in ospedale, quanta gente, e quante donne grandi di età, non pensavo che ci fossero cosi tante ragazze, tutte accompagnate dai mariti, parlo con una signora, lei mi dice che è la seconda volta che fa la amniocentesi, è tranquillissima, non ho osata chiedergli quanti anni avesse, ma penso un po’… Guardando lei cosi tranquilla, io dico “di cosa mi devo preoccupare”, felice come una Pasqua faccio l’accettazione, mi danno tanti fogli da compilare e mi fanno accomodare in un'altra stanza assieme ad altre ragazze che devono fare l’esame, quando passano tutte, fanno entrare i mariti, ma il mio chissà dov’è???… Dopo un po’ arriva “Ma dove sei andato???… indovina???… Cammina che devi venire con me… Cosi andiamo nella stanza, mentre aspettiamo ci danno una sacca con dentro dei campioncini, li apro con entusiasmo, non pensavo un giorno arrivassi fin qui, che carini, per me tutto è bellissimo, vedo la signora che è al suo secondo figlio, butta via dei campioncini, ci rimango male, mi sembra un peccato per il gesto, forse lei non ne ha bisogno perché li ha già provati, anche se io non so nemmeno cosa c’è dentro o se li uso, non li butterei mai, li terrei per ricordo quando mi capita un’ occasione cosi bella… Vado in continuazione a fare la pipi, ma più che altro è per la paura, parlo ad alta voce cercando di non farmi sentire, ancora mi prendono per matta… Dio immenso stammi vicino, non mi abbandonare per tutta la visita, ti prego illumina il mio pancino, fa che la mia piccola creatura sia “SANA” Mi chiamano, tocca a me… Dico : “Ho un po’ di paura!!!”, mi tranquillizzano, “Stia tranquilla, che va tutto bene!!!”, mi chiedono i dati, mi fanno togliere la maglia che fa caldo, tirare giù i pantaloni altrimenti si bagnano, io dico: “Con cosa mi bagnate ?, l’infermiera: “Con il disinfettante, non avere paura è solo freddo!!”; Prima mi mette il gel e mi fa l’ecografia, io chiedo: “Sta bene ?”; la dottoressa: mentre me lo passa, dice: “Si guarda si muove!”, e prende la misura del cranio, femore, guarda le braccia, mani, gambe, piedi, cuore, organi e poi mi chiede se voglio sapere il sesso ?; io: “Sorrido, volevo dire si lo so, ma ho detto si!!!”; la dottoressa: “E’ maschio!!!”, e mi indica il pisellino, io sorrido. Con l’ecografia si vede abbastanza anche se si muove tanto e si gira in continuazione, controlla il cordone ombelicale, ha le gambe rannicchiate, e la placenta che si trova a destra, anche il bambino si trova a destra, chiedo: “Di quando è ?” la dottoressa: “18, 20 centimetri”, io: “Bello grande!!!”; poi mi passa il disinfettante, mi dice di tenere le braccia in alto, io parlando ne abbasso una, mi riprende: “Alza le braccia!” io: “Ah si mi scusi, sono tesa, la mia pancia è dura!!!”; la dottoressa: “Stai tranquilla rilassati è una punturina sotto cute!!!”; io in mente “sai quante ne ho fatte!!!” “Ahi!” mi sento pungere, cerco di stare ferma ogni tanto parlo: “brucia un po’!!!”; e sotto controllo ecografico mi fa il prelievo, ho visto l’ago entrare dentro la placenta, ma non dentro la mia pancia mi faceva un po’ senso, dico: “Stai fermo, che va tutto bene!!!” Finito il prelievo la dottoressa mi fa di nuovo l’ecografia, controlla se sta bene e mi fa sentire il battito del cuore che batte regolare, lo sento stando zitta, lo sentirei tutto il giorno, ad ogni ora… Sta sul lato destro ecco perché da quella parte non riesco a dormire; devo dormire o sul lato sinistro o a pancia in su. Le dico: “A volte mi metto la mano sulla pancia e sento il battito, dice che è il suo o il mio???”; la dottoressa: “E’ ancora piccolo per sentire il suo battito, ma va bene sentilo, se ti fa stare bene!!!” Poi mi pulisce e mi fa alzare, mi asciugo il disinfettante, è dappertutto, chiedo: E’ tutto a posto?”, mi dice : “Le misure sono a posto, e sta bene”, mi fa vedere le tre provette “Ma do quanto liquido!!!, poverino ne avete tolto un bel po’!!!”, mi guardo dove ha fatto la puntura con l’ago esce un po’ di sangue, mi da un pezzo di cotone per tamponare poi mi dice di sedermi e aspettare un attimino, mentre controlla se è tutto a posto e se i dati sono giusti, poi mi chiede: “tutto apposto? se ti senti vai in sala d’aspetto e stai ancora un po’, che ti potrebbero venire delle contrazioni, perdite ematiche o perdite biancastre mal odoranti se sono tante vai subito in ospedale, “Io facevo le corna!!!”; la dottoressa continua: “Per una settimana riposo, niente sesso, ti alzi solo per fare la pipi, o la cacca!!!”; io: “ok! Vado in sala d’aspetto, sto un attimino, inizio a sentire un po’ di contrazioni e qualche dolorino, ma sopportabile, mio marito mi chiede: “come sto” io : “bene!!! Ora faccio la pipi e poi andiamo”, vedo una ragazza con i capelli lunghi lisci, sono bellissimi!!!, mi guardo intorno sono tutti tranquilli, si vede che non succede niente, cosi forse mi tranquillizzo, piano piano andiamo a casa, quando sono fuori dall’ospedale faccio un bel sospiro di sollievo, ora che è finito tutto sto meglio, la pancia rimane dura per tutto il giorno, ogni tanto sento qualche fitta, ma niente perdite ematiche o trasparenti per fortuna tutto bene… Noto che, anche in questa settimana i peli crescono meno e le tette stanno lievitando ancora, devo fargli una foto ricordo….ahahahahahaha Sto cercando di dormire il più possibile per riposare bene, del resto ho una vita in pancia che cresce e si sente. Ho ancora l’irritazione in faccia, “Ma quando mi passa, mi dà anche fastidio, mi prude ed è ancora screpolata, che barba…”; Anche le orecchie si tappano ancora e mi cola il naso senza avere il raffreddore, mi passerà… Quante cose scopri quando sei incinta… Lunedì 24 Novembre 2014 VISITA GINECOLOGICA Mercoledì 26 Novembre 2014, entro nella 17° SETTIMANA Mamma mia quanto è lunga questa gravidanza, e quante cose si fanno..... Passo in un reparto di roba per bambini e pensare che prima avevo neutralizzato questi reparti, facendo finta che non esistevano… Mi avvicino quasi ho paura di toccare, percepire l’idea che lo devo far indossare alla mia creatura, il mio angioletto, è bellissimo! che piccoli!, mi sta dentro un dito, anzi due dita, c’è molta roba morbida, sembra delicata, semplice, che emozione indescrivibile… Faccio molta attenzione a tutto magari mi può servire, comprerei tutto non si sa mai… A volte penso: “ Chissà cosa serve” Chiederò a mia mamma…andremo assieme a vedere e comprare, che emozione, non vedo l’ora… In questa settimana si inizia a sentire di più il bambino nella pancia, anche perché la pancia inizia a lievitare , una mia amica dice: “può capitare che i capezzoli diventano più scuri e sul seno ti possono venire delle macchie, ma è tutto normale, non ti spaventare!!!, anche li sotto la “Patatina”, può cambiare sia di colore che diventare un po’ più grossa del solito, tutto normale…” Riesco anche a muovermi di più, sono di nuovo attiva anche nei lavori di casa. Ho sempre un fiatone e se faccio troppo la pancia mi ferma, facendosi sentire, con qualche colpetto, dolorino e fastidio, comunque basta sempre fare le cose con calma e prudenza… Ma! Mi stavo quasi dimenticando…Bisogna pensare al nome deve essere originale, bello, che nessuno ha, facile da pronunciare, Allora lo chiamiamo “Merlino”… Ahahahahahaha IL GIORNALE DICE CHE: Tra la 17° a la 20° Settimana Potrebbe essere il momento in cui senti il bambino muoversi dentro la pancia, all’inizio senti come del solletico, tante farfalline che camminano, potresti avere l’impressione di non aver digerito bene, se bevi o mangi qualcosa di dolce come il caffè, tea, tisane e dei dolci, le sostanze stimolanti contenenti questi alimenti arrivano fino al bambino attraversando la placenta e stimolano il bambino. Dice anche che si formano le impronte digitali. La futura mamma ora ha l’utero grande come un melone e si solleva verso il canale pelvico facendo pressione all’altezza dell’ombelico e la pelle inizia a tirarsi causando prurito e l’ombelico inizia a diventare più piccolo, ora il peso della pancia incomincia a sentirsi, bisogna mangiare bene e bere molto Nella 20° Settimana Il bambino potrebbe iniziare a giocare con il cordone ombelicale, lo afferra e lo tiene con le mani e i piedi, potrebbe avvolgerlo attorno al suo corpo, ma il cordone è abbastanza elastico e non costituisce pericolo in questo periodo della gravidanza. Lunedì 24 Novembre 2014 VISITA DAL GINECOLOGO mi dice che va tutto bene, per gli esami mi chiede se ho soffro di tiroide, io rispondo : “No ! che io sappia!!!”; il dottore: “ Hai l’ormone Tireostimolante a 0,046, un po’ bassino , vuol dire che la tiroide lavora tanto, ti mando dallo specialista, e vediamo cosa dice!”; mi fa la ricetta perché io possa prenotare la visita, ora devo di nuovo fare gli esami del sangue, un’ ecografia di controllo mi fa sentire il battito con il macchinario io: “Che bello! come si sente bene!!!...” Mi pesa prima ero 46 kg, adesso peso 49 kg, il peso va bene, mi misura la pressione, è bassa ma va bene. Mi vede l’irritazione che ho sul viso, ora mi esce addirittura il pus trasparente, mi dà un campione di crema , il dottore: “Ma prima provalo su un po’ di pelle, per vedere se ti fa allergia ?”; io: “Beh si certo non si sa mai, invece di farmelo passare va a finire che peggiora”… Mi sono anche accorta che crescono meno peli, gli ormoni femminili estrogeni della gravidanza ha il suo effetto sui peli, diminuiscono gli ormoni maschili androgeni . Venerdì 28 Novembre 2014 17° settimana 5° ECOGRAFIA In questi giorni non si sa se piove o nevica diciamo che pioviggina, se la temperatura fosse più bassa nevicherebbe… Devo fare anche l’esame del sangue con la curva glicemica ma bere quel liquido moltissimo zuccherato mi viene da vomitare, quindi non lo faccio, mi tiro solo il sangue per gli altri esami Ecografia: Questa ecografia me la sono prenotata io, perché dopo una settimana che ho fatto la amniocentesi, volevo vedere che andasse tutto bene, per una mia sicurezza personale… Va tutto benissimo, si gira in pancia in su, poi in pancia in giù, e poi di lato, insomma non sta fermo un attimo, bene, bene, bene… le misure del cranio e del femore sono a posto, il battito è regolare. “ Dio va tutto benissimo, è una bellissima creatura e lo allatterò con il latte nutriente che esce dal mio seno. Mercoledì 3 Dicembre 2014 18° Settimana In questa settimana la pancia lievita tantissimo, si vede molto di più, meglio mettersi la crema sulla pancia, il buchino dell’ombelico sembra si stia chiudendo, non entra più neanche il mignolo e le mutandine quasi non le vedo più, per non parlare della “Patatina”; se non prendo lo specchio non la vedo. E i peli??? Wow non crescono quasi più meno male qualcosa di buono succede in gravidanza hahahaha, per non parlare delle tette, belle rotonde precise, e piene, perché non sono così anche d’estate? Così faccio bella figura con il costume e con un bel vestitino attillato e scollato…hahahahahah Guardo la Tv e vedo la pubblicità dei bimbi, o dei pannolini “Ma quanto stai a contatto con il pannolino bagnato???”; veramente prima non ci avevo mai pensato ahaha che ridere… Mercoledì 10 Dicembre 2014 19° Settimana Le settimane passano e tutto prosegue per il meglio, io continuo a prendere l’acido folico, lo prenderò per tutta la gravidanza, anche se qualcuno mi ha detto che si prende solo per i primi 3 mesi, però non ho ben capito, fino al termine dei 3 mesi ??? Io dico: “Il bambino cresce per i 9 mesi, quindi per me ha bisogno per tutto il periodo, Ma chi lo capisce!!!” C’è anche chi prende degli integratori, ma tutto sotto controllo del ginecologo, io prendo solo l’acido folico, mi ha detto che non ho bisogno degli integratori, del resto mangio di tutto, tranne la roba cruda, per la Toxoplasmosi, il cioccolato perché infiamma le vie urinarie, il prezzemolo perché in quantità eccessive è tossico e l’aglio per la pressione bassa. Cerco di fare tutto bollito e ben cotto, sempre un secondo con verdura e poca pasta, inoltre se mangio il pane non mangio la pasta. Leggo molti libri, parlano di tutto dal concepimento a cosa devi mangiare, cosa devi fare, all’ attività fisica che puoi fare…fino alla nascita, si può anche far nascere i bambini in acqua, da quanto leggo fa meno male, ma bisogna vedere quali ospedali hanno la vaschetta per il parto in acqua e e poi la futura mamma non deve avere infezioni, malattie, problemi vari, come candida, ed altre malattie altrimenti non si può fare….. Di notte mi sveglio perché la “Patatina” suda un casino e le braccia e le mani si addormentano Mercoledì 17 Dicembre 2014 20° Settimana, 5° Mesi Come passa il tempo… Faccio una foto alla mia pancia che diventa sempre più grossa, mentre prima rimaneva sgonfia specialmente al mattino perché si rilassava, ora invece al mattino rimane gonfia!!!; penso che tra qualche giorno è Natale, che bello sono molto felice, e che tette… Venerdì 19 Dicembre 2014 Ho fatto la 6° ECOGRAFIA LA MORFOLOGICA Che bello vederlo, l’ecografo dice che si muove tantissimo, ha ancora tanto spazio, si gira e rigira, alza le mani, muove le gambe, fantastico, è bellissimo. Prende tutte le misure: del cranio, del femore, dell’ omero, del cervelletto, e altre misure, sono tutte perfette. All’ecografo chiedo se il bambino dentro la pancia fa i “Bisognini”, lui mi dice: “fa la pipi e basta, la pipi si mischia assieme al liquido amniotico, ma il bambino non lo beve, perché ha la gola e il naso chiusi da una membrana che gli permette di respirare, ma non ingoiare e poi sente molto la voce della mamma e i suoni; infatti se ascolti musica forte o metallara, lo senti che si agita, potrebbe non piacergli, se invece ascolti musica dolce, leggera, classica, ma anche musica di sottofondo lui si calma e si tranquillizza; gli chiedo se dorme, lui mi dice: “Non fa delle proprie e vere dormite, ma dorme un po’, poi si sveglia, insomma dorme poco, dentro la pancia, dorme molto di più quando esce dalla pancia, dentro dormicchia!!!”. Gli chiedo quando è bene fare l’ecografia in 3 D; mi dice: “Da adesso, quindi Dicembre, Gennaio e Febbraio, ma non oltre, perché poi diventa troppo grande e può rimanere di schiena quindi non lo vedi” Mi devo organizzare per farla, ma stavolta deve vederla anche il papà, perché lui non è venuto a questa ecografia perché ha portato fuori il cane Fiocco. Lunedì 22 Dicembre 2014 Ritiro esame della amniocentesi 21° Settimana Mamma mia!!! Che ansia questi esami!! Meno male tutto a posto, c’è scritto anche il sesso del bambino con il cariotipo 46 XY, quelli di un maschietto, ancora non abbiamo deciso il nome… Dal ginecologo: peso 50,5 Kg, sono ancora aumentata, ma sempre di pancia, di peso sono giusta, mi misura la pressione ed è bassa naturalmente, la mattina il sangue dal naso mi esce sempre e ho i giramenti di testa; questi sono i sintomi della gravidanza per il resto è tutto a posto; chiedo se devo fare dell’ecografia o gli esami del sangue, mi dice che per adesso devo fare solo gli esami del sangue; l’ecografia va fatta vicino alla 40° Settimana, io lo guardo e dico: “Ma come, prima 1 ogni 4 settimane, e adesso basta, ma io voglio controllare se tutto va tutto per il meglio???”; Lui: “I primi mesi sono i più pericolosi, quindi si controlla ogni 4 settimane, superati, non ci sono più rischi, ma comunque con il tempo vediamo se ne dobbiamo fare altre, ma saranno a pagamento e costano 70 € l’una”. Rimango senza parole, ma che sanità è questa ??? La gravidanza va controllata dall’inizio fino alla fine ed è grazie all’ecografia che si vede se tutto va bene…. Non ci sono parole…. IL GIORNALE DICE CHE: Dalla 21° alla 24° Settimana Se nascono dei bambini prematuri circa il 39% sopravvive, il bambino inizia ad accumulare strati di grasso sotto la pelle che serve per tenerlo caldo quando nascerà, il suo peso è di circa 450 g, ed è lungo 25 centimetri, più o meno la metà della lunghezza che avrà al momento del parto Per la futura madre iniziano i dolori alla schiena “meglio fare dei massaggi”; le perdite vaginali, emorroidi se non vai abbastanza in bagno, quindi per lo sforzo, le caviglie gonfie, e più vai avanti con la gravidanza e più i fastidi aumentano, “Meglio andare ai ripari, con dei massaggi alla schiena, prendere o mangiare alimenti che ti fanno andare in bagno, bere molto, fare delle passeggiate, e perché no dello sport, sempre sotto controllo ginecologico, e magari dei massaggi alle gambe per drenare i liquidi che si potrebbero ristagnare nelle gambe, aiuta ad avere gambe più leggere” Giovedì 25 e Venerdì 26 Dicembre 2014 21° SETTIMANA DI GRAVIDANZA UN BELLISSIMO NATALE… Mi faccio la foto vestita da Babbo Natale, con la pancia di fuori, e che pancia… E anche le tette che non ci stanno più nel reggiseno… La Babba Natale femmina con il pancione, un bel ricordo… Comunque ho guardato sull’agenda gravidica, dopo la 20 settimana che devi fare l’ecografia della morfologia al 5° mesi, non ci sono più ricette di altre ecografie…????????? Dici che me né farà fare altre, o devo arrangiarmi da sola ????????? C’è né una quasi vicino alla 40° Settimana, ora vediamo se me ne farà fare altre Tanto mi sono prenotata l’ecografia in 3 D…. Mi sveglio con un bel crampo al polpaccio destro, mi esce il sangue dal naso e mi gira la testa ma tutto normale.. Ah quasi dimenticavo stamattina ho una bella irritazione sulla mano destra; siccome il giorno prima sono andata a mangiare da mio fratello magari ho mangiato qualcosa che mi ha fatto irritazione sulla mano, oppure ho toccato qualcosa che non dovevo toccare????????? L’irritazione che avevo sul viso è passata grazie all’argilla naturale mischiata solo con acqua, ora devo provarla anche sulla mano.. Ora ho bisogno di uscire e andiamo in un negozio dove vendono tutta roba per neonati, dai passeggini, ai vestiti, giocattoli e tanto altro ancora Non ci posso credere, mi sembra strano entrare in questi negozi e comprare qualcosa per il mio bambino. Sono emozionata, guardo i passeggini, le culle, fasciatoio…………. E mi chiedo mi servono????????? li devo comprare?????????… E poi vedo i vestitini, le scarpine, i giochi…. del resto tutto serve… Ora posso entrare e comprare tutto per il mio bambino naturalmente devo usare la testa e devo cercare di comprare tutte le cose utili altrimenti mi apro un negozio per bambini e uso tutto ahahahahah Il giorno di Natale il 25 Dicembre l’ho detto a tutti i miei parenti, è stata una festa bellissima, sono stati tutti entusiasti, auguri!!! Festeggiamenti!!!, Grida!!!! Un bellissimo Natale!!! Un bellissimo angioletto!!! Finalmente!!! Tutti con le lacrime agli occhi, ci hanno fatto gli auguri, è stato bellissimo………… Grazie di cuore a tutti……….. Inoltre faccio la foto vestita da Babbo Natale, con la pancia di fuori e che pancia ed anche le tette non entrano più nel reggiseno….. Mercoledì 31 Dicembre 2014 Ultimo dell’anno… 22° Settimana di Gravidanza La pancia continua a lievitare, i fianchi si allargano e sono dolenti, inizio a mangiare di meno perché il cibo mi rimane tutto sullo stomaco La sera mi sento più stanca devo assolutamente riposare e sdraiarmi… Non mi alzo se non ho riposato abbastanza pazzesco!!! Mangio di meno, ho poca fame, mi ritorna su il cibo, si muove tantissimo il mio piccolo, e fa molte bolle il mio piccolo si diverte… faccio dei piccoli tamburelli sulla pancia il mio tesoro risponde, mi fa il solletico, dentro di me si sente stereofonico… Lo chiamo dove sei?????? lui da dentro si fa sentire, è pazzesco una sensazione bellissima indescrivibile… Alla sera mi sento più stanca, bevo assolutamente riposare, e sdraiarmi… In questo periodo bisogna fare i massaggi alla schiena per non avere male durante il giorno, ho comprato il massaggiatore della schiena e la sera , mentre guardo la tv, faccio un bel massaggio con il macchinario. Ringrazio sempre il grande Dio, e il Signore, l’angelo custode, e la Madonna che mi proteggono sempre a me al mio bambino grazie mille….. Mi hanno detto il ginecologo ed l’ecografo, non massaggiare la pancia, perché stimola le contrazioni, quindi io l’ accarezzo, e gli dico: “Ti devi mettere a testa in giù, perché devi uscire dalla “Patatina”; in 2 o 3 colpi devi uscire che ci dobbiamo vedere, vi raccomando, quando è ora… E devi ciucciare le tette che ti devi bere il latte nutriente ed sostanzioso… Bello!!! Bambolotto mai!!!... Ma lui mi sente, perché lo sento che si muove, e mi punta da qualche parte, pazzesco… Mercoledì 7 Gennaio 2015 23° Settimana di gravidanza L’epifania ha portato tutte le feste via… Alla sera non riesco più ad addormentarmi, prima dell’una di notte Mi sveglio in piena notte verso le 4 o le 5 del mattino e poi non riesco più ad addormentarmi, la pancia borbotta, si muove, non trovo la posizione e poi mio marito russa, mi che pal… Alla mattina naturalmente ho sonno e sono stanca, che faccio ? dormo ? se posso perché no !; cosi mi sveglio verso le 11: 30- 12, ma si può dormire cosi… Andiamo a trovare un collega di lavoro di mio marito “Franco”; la moglie è incinta di 8 mesi lei partorisce a febbraio, mi ha fatto un testa cosi, quanto parla non sta zitta un momento, non ti da neanche il tempo di rispondere… Mi dice che ha fatto il corso preparto ed è molto servito, in ospedale devi portarti tutto rigorosamente di cotone ed non prodotti allergici: “Mutande in rete almeno 5, vestaglie almeno 3 o 4, abbottonate davanti, con copri vestaglia, pannoloni dopo parto che praticamente ti coprono da davanti fino all’ombelico e dietro fino sopra il sedere, sono lunghissimi, mutande per tenere l’assorbente dovessero finire quelle di rete, ciabatte, calze di cotone, Saugella post parto la confezione verde, per lavarti sotto, eventualmente magliette maniche corte di cotone da mettere sotto la vestaglia se dovesse far freddo, o se preferite… Invece per il bambino alcuni ospedali danno 8 pannolini al giorno che dovrebbero bastarti, ma se vuoi per sicurezza ti porti un pacco, almeno 4, o 5 bodi a maniche corta, o smanicate in base al tempo, e poi tutine almeno 4 o 5 per il ricambio che sono più comode, cotone bello grosso perché finché ha il cordone attaccato non si può lavare, e poi la loro pelle è molto delicata, olio senza conservanti, parabeni, e coloranti aggiunti per pulirlo, asciugamani almeno 5 o 6, sia per pulire te stessa che per accogliere il bambino, reggiseno per allattare che si può abbassare davanti o alzare per poter allattare. Ti devi portare una bella valigia, che deve essere pronta già dal 7 mese, non si sa mai e non dimenticare mai L’agenda gravidica… Portiamo dei pasticcini, huhhhu alla panna, alla crema, e al cioccolato, io ne ho mangiati 3 o 4 direi più 4, 2 alla panna, e 2 con la crema che buoni non resistevo… L’indomani mi esce di nuovo l’irritazione in faccia, devo mettere di nuovo l’argilla…. Mi vede la signora che abita dietro casa Thekla e mi dice: “I vecchi dicono che se sei incinta di un maschietto macchia il viso, la femminuccia no; e poi sei tutta pancia, per le femmine si allargano i fianchi, poi una volta partorito passa tutto, scompare come se nulla fosse”; sarà ma a me sta macchia in viso grande per tutta la guancia mi da fastidio mi fa anche prurito, screpola la pelle, ed è rossa come un peperone sembra che mi hanno tirato uno schiaffone ma senza ditate… Il ginecologo mi aveva detto di non mangiare le uova per l’ allergia e io ho mangiato i dolcetti con la crema, sarà stato il dolcetto ??? La mia piccola creatura cresce e si muove, a volte mi fa spavento perché sento come se facesse i salti dentro l’acqua, che sarebbe il liquido amniotico… Mercoledì 14 Gennaio 2015 24° Settimana di Gravidanza 6° Mesi Lunedì 19 Gennaio Esami del sangue E siamo arrivati ai 6° mesi, la pancia ha lievitato molto, adesso si che si vede, mi sono fatta una bella foto con il mio pancione, l’ombelico ormai si è rimpicciolito, e la pelle tira, metto sempre la crema e l’olio per tenere la pelle morbida e cercare di evitare il formarsi di smagliature, è ora di mettere quelle mutande gigantesche anti stupro, si mettono sopra alle mutande, cosi si possono usare più volte e non si sporcano, anche perché costano un tantino, e poi “là sotto”, si sbrodola un po’ di più del solito, infatti, sono utili i salva slip; la mutanda sorregge la pancia e la schiena, molto utile, alla sera prima di dormire un bel massaggino alla schiena, e poi tutti a nanna, il piccolo sgambetta si muove, sembra che saltella dentro l’acqua, ogni tanto spinge sembra che si sta stirando o si fa largo all’interno della pancia, quando lo stuzzico lui mi fa il solletico e si fa sentire spingendo, certo che c’è un grande legame tra madre e figlio, se, invece, mio marito tocca la pancia a volte non lo sente, e a volte lo sente. Grande… Bella sensazione… Il ginecologo mi manda a fare una visita dall’Endocrinologo. Era una dottoressa, e a fianco aveva una tirocinante che imparava, mi dice che il mio livello di dosaggio di TSH 0.046, risulta al di sotto del “Range”, diciamo che è al di sotto dei livelli normali, ci può stare specialmente i primi mesi di gravidanza; infatti li ho rifatti e sono risultati nella norma TSH 0.713, poi mi prescrive una Ecografia alla Tiroide e gli esame del sangue con dosaggio “TSH, FT4, FT3, ABTG, ABTPO, TRAB” Mi prende il battito cardiaco ed era 100/80 e la pressione 100/50, un po’ bassina ma li dentro faceva un caldo, tra un po’ svenivo se non uscivo al più presto; ma perché nelle Asl alzano i termosifoni a manetta: va bene tenerli a 20° e non a 40° e poi dicono che ci sono gli sprechi, e noi paghiamo… IL GIORNALE DICE CHE: Nella 24° Settimana di gestazione Le orecchie del bambino sono completamente strutturate, anche se alcuni ricercatori hanno stabilito che potrebbe percepire i suoni dall’esterno già dalla 16° Settimana, la prima cosa che percepisce è il battito cardiaco e i gorgoglii dello stomaco della mamma, sia la mamma che il papà devono parlare alla pancia, il suono della voce viene percepito dal bambino Mercoledì 21 Gennaio 2015 25° Settimana di Gravidanza Che bella sensazione la pancia continua a crescere, lui dentro si muove, il seno mi fa male e i capezzoli dolenti danno prurito, sto in continuazione a toccarmelo, rattarmelo e strofinarmelo. Incontro una pazza, diciamo fuori di testa, mi dice : “Uh che bella pancia, ho pianto quando l’ho saputo sono proprio felice per te!, ma senti ti devo dire una cosa: “E’ meglio che fai il Cesario, guarda io un taglietto e via e ti togli il pensiero!!!”; la guardo con occhi spalancanti e le dico: “Ma sei fuori di testa, perché mi devo fare un taglio se poi posso fare un parto normale, ma chi me lo fa fare, prima vedo come vanno le cose e poi saranno i medici a valutare”. La saluto e vado via. Come non bastasse incontro un'altra mia amica e penso : “Speriamo che questa non mi dica niente” e invece…. “Ciao come va il pancione ?”; “Bene! Anzi benissimo, si sente e si muove meno male!!!” Lei: “ Se lo dici tu noi ci crediamo” e mi inizia a dare consigli sul passeggino da comprare e mi dice che devo andare da un ginecologo privato; “ anche se li paghi molto sono validi” ; io: “Perché quelli gratis del consultorio non sono validi, sempre ginecologi sono, anzi per me sono molto validi e mi piacciono, del resto le visite e gli esami che devi fare sono quelli prescritti per tutti sull’agenda gravidica”; lei: “Non per quello!; ma perché quando stai partorendo, tu telefoni al tuo ginecologo , lui telefona all’ospedale e dice che stai arrivando, cosi si preparano ad accoglierti!!!”; io: “Ma scusa, non è l’ostetrica che ti fa partorire ?; il ginecologo ti segue per tutta la gravidanza, il resto lo fa l’ostetrica e per quel momento ne devi trovare una brava”. Ma che discorsi!!!; le nostre discussioni sono andate avanti per un po’, lei continuava a dire che dovevo andare da un ginecologo a pagamento ed io continuavo a dire che mi trovavo bene col mio e non volevo cambiarlo…. Finalmente ci salutiamo e se ne va…. Come se non bastasse ne incontro un’altra…. Ci salutiamo e parliamo, “come va ? tutto ok con il tuo nuovo lavoro? I figli stanno bene?”.. Mi parla dei suoi parti, andati a meraviglia e mi dice che quando ha partorito ha pagato un’ostetrica che le stesse vicino e che l’aiutasse a partorire. Io : ““Ma perché quelle che stanno in ospedale si vanno a prendere un caffè e ti lasciano fare tutto da sola???”; lei: “No certo! Ma se prendi una che sta vicino a te quando partorisci e la paghi vedrai che partorisci meglio!!!”;io penso : “se ascolti tutti devi fare mille cose, ma non è detto che quello che fanno gli altri va bene per te; ognuno di noi fa delle cose che potrebbero essere giuste”. Per non parlare di mia madre, giustamente sono la figlia “dobbiamo prendere questo, dobbiamo prendere quell’altro… ti serve questo ti serve quell’altro…” Molti non comprano il fasciatoio ma prendono quello portatile che costa molto meno circa dai 5 € ai 10 €, non ha il mobiletto, la vaschetta e i cassetti, ma solo un pezzo di gomma rivestito di materiale lavabile colorato, che può essere portato dappertutto…. Se vuoi risparmiare molti soldi perché costa dai 150 € in su lo trovi su internet; vi assicuro che su internet ci sono molte offerte che potrebbero andare bene per i vostri gusti, non vi fermate al primo negozio e non comprate cose costose e inutili perché le paghi ma poi ti accorgi che le hai pagate troppo, mentre le potevi avere a meno, oppure le cose inutili te li trovi lì che non sai cosa farci…e va a finire che le butti… Impazzisci!!! Ma è divertentissimo…. IL GIORNALE DICE CHE: Nella 25° alla 28° Settimana di gestazione Il bambino è più consapevole alla luce anche se ha ancora gli occhi chiusi fino alla 26° settimana e ai suoni che provengono dall’esterno Se illumini la pancia con una torcia potrebbe dar fastidio Il sistema nervoso è più sviluppato, iniziano a formarsi bozzi di denti sotto le gengive, si sviluppa anche il senso del gusto Dal seno della mamma potrebbe fuoriuscire una sostanza bianco/giallastra; si tratta del “Colostro”, bisogna evitare di stringere i seni perché potrebbe stimolare la fuoriuscita di altro colostro Di solito in questo periodo della gravidanza i futuri genitori iniziano a comprare l’occorrente per il bebè Venerdì 23 Gennaio 2015 25° Settimana Ecografia in 3 D Costa 102,00 ed è bellissimo vedere il piccolo in formato 3 D. Prima mi rifaccio l’ecografia normale ma da questo mese si vede a pezzi perché è già più grande di prima, ha ancora tanto spazio infatti si muove tantissimo, si gira e si rigira in continuazione si è messo a testa in giù con la schiena rivolta verso la mia pancia, questa è la posizione ideale per partorire, ecco perché quando mi abbasso ho fastidio. Non si riesce a prendere bene sembra un contorsionista, magari da grande gli piacerà ballare, o fare le contorsioni, chissà??? Finita l’ecografia mi manda a fare un giro, vado a comprare le mozzarelle e il lievito perché domani voglio fare la pizza. Finita la spesa rientro in sala di attesa , ragazzi che fiatone, ma è normale ???; penso di si!!! Ragazzi che caldo in sala di attesa tra poco svengo, ma è possibile che in questi posti non sappiamo regolare le temperature dei termosifoni??? Perché devono le temperature al massimo??? Apro la finestra per prendere un po’ di aria chiedo se qualcuno ha freddo e tutti mi rispondono: “ si” ed io: “ok la tengo aperta un attimo per respirare un po’ d’aria e poi la chiudo altrimenti svengo fa troppo caldo per me scusate!!!, abbiate pazienza scusate!!!”. All’improvviso mi sento chiamare è arrivato il momento di fare l’ecografia in 3 D che bello !!! Cosi mi rifà l’ecografia , ma niente non vuole farsi vedere in faccia si copre con le mani, il dottore dice: “Si coprono per proteggersi, magari a lui la luce dell’ecografia da fastidio!!!”;è tutto rannicchiato sembra un miscuglio di pelle, non si vede niente; mi riprende le misure e sono perfette e poi mi chiede se posso ritornare venerdì prossimo per vedere se riesce a farla e naturalmente accetto; stavolta non devo pagare perché in questa seduta non siamo riusciti a vederlo; che bello venerdì prossimo potrà venire anche Pino anche se fa il primo turno prenderà due ore di permesso e finalmente riuscirà a vederlo, purtroppo oggi Pino non è potuto esserci perché è andato in Croazia per farsi avvitare il perno dei denti che si è svitato. IL GIORNALE DICE CHE: Nella 25° Settimana di gestazione Il bambino inizia a succhiare e fa i movimenti con la lingua Lunedì 26 Gennaio 2015 Al mattino Esami del sangue della tiroide con dosaggio “TSH, FT4, FT3, ABTG, ABTPO, TRAB ed ecografia alla tiroide alla C.D.C di Rivoli Nel Pomeriggio Visita ginecologica al consultorio di Rivalta di Torino Ogni mese faccio la visita dal ginecologo, mi pesa e sono aumentata di 8 kg va benissimo perché pesavo 46 adesso peso 54 sto aumentando solo di bambino, grande! cosi appena partorisco butto giù subito la pancia anche se andrò a correre se riesco per ritornare in forma… Mi misuro la pressione ed è 100 su 60 un po’ bassa ma va bene, in base agli esami del sangue che gli faccio vedere mi prescrive un altro integratore di vitamine da prendere insieme all’acido folico, più l’esame del sangue per il diabete gravidico che fanno solo all’Ospedale di Rivoli. Gli chiedo: “Ma non mi fare altre ecografie?” ”; il dottore: “No! Non ce n’è più bisogno, se proprio la vuoi fare è a pagamento e ti dico io dove andarla a fare…” Ma pensa sono in gravidanza e questi hanno messo l’ecografia morfologica solo fino al 5° mese e poi ti arrangi, ma che roba, non bisogna controllare che stia bene e che sia in posizione…Non ho parole… Comunque io me la prenoto da sola ogni 4 o 5 settimane per una mia sicurezza e non gliele faccio vedere al ginecologo e non gli dico neanche che le faccio. Il ginecologo con un macchinario a forma di radio mi fa sentire il battito regolare del mio piccolino… Inoltre gli dico che di notte ho perso tanto di quel sangue dal naso da sporcare la federa, ho fatto una bella chiazza rossa che ha trapassato finanche la federa e mi ha sporcato il cuscino che ho dovuto lavare in lavatrice, naturalmente il cuscino si è rotto però è venuto pulito… Mi dice che in gravidanza è tutto normale… Mercoledì 28 Gennaio 2015 26° Settimana di Gravidanza Ho fatto la foto alla mia pancina, Pino dice che assomiglio ad Obelix Vado a comprare i vestitini, che belli e che piccoli non riesci neanche a piegarli, li tieni in mano e ti sembrano piccoli, ma scommetto che quando nasce e glieli metti magari ti sembrano anche grandi. Li lavo col disinfettante come mi hanno detto e poi li stiro, li piego e li metto nel cassetto del mobile pronti per essere indossati… Che belli!!!... Giovedì 29 Gennaio 2015 Sta passando anche questo mese… Che meraviglia il cielo oggi è azzurro e limpido, c’è anche il sole splendente stiamo andando verso il bel tempo… Mi telefona l’ostetrica Paola; Venerdì 13 Febbraio 2015 inizia il corso preparto, dalle ore 8 alle ore 12 del mattino presso Borgaretto Beinasco Torino, in via Orbassano e al telefono mi dice anche tutte le cose che devo portare e che devo fare otto lezioni da sola più due con il papà. Devo portare: 1° Una tuta comoda per potersi muovere liberamente 2° Calzini anti scivoli perché li si sta scalzi senza scarpe 3° Un’ asciugamano grande da mare per potersi sdraiare sopra, loro ti danno il materassino che tu devi coprire con l’asciugamano per igiene 4° Una federa di un cuscino, loro ti danno il cuscino che va coperto con la federa per igiene 5° Una merenda: frutta o yogurt e una bottiglia d’acqua naturale oligominerale 6° L’agenda gravidica Non vedo l’ora di iniziare poi vi racconterò… Venerdì 30 Gennaio 2015 Vado a fare l’esame del sangue per il diabete presso l’Ospedale di Rivoli. Non sapevo che per tirarsi il sangue e controllare il diabete si fa un primo prelievo di sangue e poi si sta lì senza mangiare e bere ad aspettare il risultato. Fanno bere uno sciroppo di zucchero dolcissimo orrendo e poi a distanza di un’ora l’uno dall’altro fai 3 prelievi, il primo lo faccio alle 9,48, il secondo alle 10,48, e l’altro alle 11,48. A mezzogiorno esco dall’ospedale mangio qualcosa e vado di corsa a rifare l’ecografia in 3 D alla C.D.C. di Rivoli, vediamo se riusciamo a vederlo anche se sta a testa in giù… Dall’ecografia non si vede niente perché si copre sempre il viso con le mani ma comunque mi dà lo stesso il cd… Parlo sempre al mio piccolino consigliandoli tante cose belle, quello di mangiare e dormire, ciucciare le tette perché c’è tanto latte buono e nutriente tutto per lui, ci facciamo tante coccole e ci diamo tanti bacini, c’è il fratellino che si chiama Fiocco, ed ora è arrivata anche la sorellina che si chiama Desy una bellissima pechinese di 5 o 6 mesi, poverina è stata abbandonata ma noi l’abbiamo adottata, cosi vivrà benissimo, è un po’ svampita perché nessuno la seguiva e insegnava, ma adesso ci siamo noi che le insegniamo tante cose belle e le diamo molto affetto. Mercoledì 4 Febbraio 2015 27° Settimana Mi accorgo passandomi la crema sulla pancia che ora si vede la linea Nigra o linea nera che delimita e attraversa la mia pancia che si è pure abbassata infatti non riesco più a piegarmi e a prendere le cose da terra, infatti il mio piccolo sta a testa in giù , si muove tantissimo a volte mi spavento e spinge verso il fuori, gli chiedo “Ma che fai?”; e lui risponde spingendo e muovendosi ancora di più, che sensazione bellissima ma allo stesso tempo mi spavento perché a volte non me lo aspetto, mentre sto facendo qualcosa lui si muove per dirmi: “ ehi ci sono anch’io…!!!” Mercoledì 11 Febbraio 2015 28° Settimana, 7° Mesi… La pancia si fa sempre più grande e bella , Pino ormai mi chiama Obelix. Non ci posso credere!!! Sono arrivata a 7 mesi, non ci avrei mai creduto se qualcuno me lo avesse detto tanto tempo fa. Sta andando tutto per il meglio e sto passando una magnifica gravidanza, naturalmente mi faccio una bellissima foto con la mia pancina, anzi ormai panciona; arriva prima lei di me adesso… Però vi assicuro che è bellissimo. Il mio piccolo si muove tantissimo alle volte mi fa male e si vede anche qualche sporgenza sulla pancia, che impressione bellissima. Nella 25° alla 28° Settimana di gestazione IL GIORNALE DICE CHE: A 7 mesi è mezzo il bambino è lungo 1 metro e mezzo Venerdì 13 Febbraio 2015 CORSO PRE-PARTO Quante donne con il pancione, che belle che siamo, ci sdraiamo tutte sui tappeti da palestra di gomma con le asciugamani, le calze antiscivolo, tuta, mettiamo la federa al cuscino e ci appoggiamo sopra, l’acqua vicino e ci facciamo una bella chiacchierata con l’ostetrica Paola: è molto brava ha 2 figli e 2 gatti Il corso inizia alle ore 9, 9-10 del mattino, abbiamo una pausa alle 10,15 fino alle 10,30 del mattino e durante la pausa si può mangiare uno yogurt, fette biscottate integrali o ai cereali, un frutto o cereali, si può andare in bagno nel momento del bisogno perché una donna incinta non può trattenere assolutamente la pipi, sui tappetini da palestra bisogna mettersi comodi quindi posizioni libere, il cellulare va tenuto spento o per lo meno silenzioso, non deve disturbare la lezione, ci diamo tutti del tu e possiamo intervenire liberamente se dobbiamo fare domande o intervenire. La spiegazione prosegue, tutto molto utile, ci fa anche fare della ginnastica, ci mettiamo nelle future posizioni del parto, ormai non si partorisce più sdraiati ma in piedi per facilitare la discesa e non si schiaccia il bacino, potrebbe dare fastidio al bambino e procurare molto dolore, la posizione del parto la dobbiamo scegliere noi, dobbiamo stare comode e avere meno dolore e inoltre ci parla degli ospedali. Il Sant’Anna di Torino e il Santa Croce di Moncalieri sono molto attrezzati per interventi e ricoveri immediati del neonato in caso di problematiche o nati prematuri o problemi più grandi. Il Sant’Anna è più un via e vai, ci va moltissima gente, potresti anche essere più trascurato, lei ci dice: “Comunque tutte le ostetriche nascono ed imparano dal Sant’Anna”, gli altri ospedali non hanno la natalità infantile e si devono appoggiare al Sant’Anna, se avete dei problemi rischiate che voi state in un Ospedale e il bambino in un altro e non lo potete vedere fin quanto non uscite dall’ospedale, invece l’ospedale di Moncalieri ha un ambiente familiare e vi segue di più , vi insegna come allattare, ha un bel nido per i bimbi nati. Gli altri ospedali non hanno strutture per accogliere i bambini nati in caso di difficoltà, infatti devi andare solo se tutto sta andando per il verso giusto e praticamente il bambino sta uscendo da solo, ci va meno gente e quindi ti seguono di più durante il parto. L’alimentazione è molto importate in gravidanza, ne va la salute del bambino quando cresce, la ginnastica con personale qualificato per le donne incinte, lo Yoga, il nuoto è molto utile, fare movimento dopo il parto è importante così i muscoli dell’addome si rimettono in movimento e tornano come prima, bisogna sempre chiedere consigli alle ostetriche, ginecologi e non aver paura di fare domande, del resto loro sono lì per questo. Bello il corso mi è piaciuto molto, ora vediamo la prossima volta di cosa parliamo Mercoledì 18 Febbraio 2015 29° Settimane Tutto prosegue per il meglio IL GIORNALE DICE CHE: Nella 29° alla 32° Settimana di gestazione Il corpo della mamma si prepara al parto, fare il bagno andare sui mezzi pubblici diventa più difficoltoso, meglio fare la doccia ed evitare di andare sui mezzi pubblici; in questo momento si sentono molto i movimenti del bambino perché ha molto spazio per muoversi, il bambino ha più grasso, se dovesse nascere avrà un sistema immunitario molto forte, perché la placenta trasferisce al bambino gli anticorpi, questa azione continua anche dopo il parto grazie anche al latte materno . Lunedì 23 Febbraio 2015 Visita dal ginecologo, controlla gli esami, tutto bene, ho solo la ferritina bassa e per questo mi aggiunge un altro integratore oltre a quello che già prendo, devo fare gli esami del sangue e delle urine, mi prende la pressione sempre 100 su 60, però va bene, il peso 55,5 kg, non sono aumentata, ho sempre i miei 9 kg in più, mi fa sentire il battito del mio piccolino, che meraviglia! Sta benissimo! Tutto questo è meraviglioso, mi vengono i brividi… Mercoledì 25 Febbraio 30 ° Settimane Chi l’avrebbe mai detto, si sta avvicinando il parto, inizio ad avere un po’ di paura, ma mi ripeto sempre che farò un parto velocissimo. Venerdì 27 Febbraio 2015 Devo fare l’esame del sangue e delle urine presso l’ospedale di Rivoli ma non ci vado più non sono per niente organizzati ; per fare l’accettazione si aspetta in piedi perché c’è troppa gente e poi hanno messo i numeri delle donne incinte assieme a quelli delle persone disabili, delle persone con problemi cardiaci, stiamo tutti insieme e quindi si aspetta troppo, ma una donna incinta non può aspettare come loro; il prelievo è veloce ma aspetti praticamente quasi 1 ora per l’accettazione non è possibile non ci vado più molto meglio la C.D.C. di Rivoli, sono molto più organizzati e veloci, l’orario è più flessibile… Poi corro subito al corso pre-parto e nel pomeriggio Reiki, in pratica torno a casa la sera stanchissima ma contenta perché è stata una giornata meravigliosa. Mercoledì 4 Marzo 2015 31° Settimane Entrambi i genitori devono recarsi all’Ospedale di Rivoli per vedere le sale parto dell’Ospedale di Rivoli, ma quando arriviamo le tre sale parto sono occupate e ritorniamo a casa, che peccato!!! Venerdì 6 Marzo 2015 Al mattino corso pre-parto e nel pomeriggio Reiki, una giornata intensa ma bellissima… Martedì 10 Marzo 2015 Stavolta riusciamo a vedere le tre sale parto: una si chiama sala azzurra, l’altra sala arancione e l’altra sala gialla, bellissime con tende, pavimenti e pareti colorate; c’è il letto che si mette in tantissime posizioni in modo da stare comoda durante il parto, la vasca da bagno se vuoi fare il bagno, la doccia, lo sgabello a “U” , la parte tagliata serve per far scendere il bambino, poi la sedia, lo sgabello, la palla, una strana sedia di gomma nera a forma di tronco tagliato, dove c’è la freccia è tagliato c’è un buco, chissà come ci si mette per partorire, per terra tutto molto pulito, al momento del parto metteranno dei tappeti se ci vogliamo sdraiare dobbiamo essere il più comodi possibili una lampada blu che non da fastidio agli occhi del bambino con sotto un lettino e la bilancia per pesare il bambino, poi c’è un lavandino che serve per lavare il bambino con acqua calda e vicino il lettino del bambino; ci fanno vedere il forcipe e la ventosa per tirare fuori il bambino, gli strumenti sono tutti sterili nel caso dovessero tagliare, comunque tutto l’ambiente deve essere tenuto molto pulito non sterile, solo gli strumenti vanno sterilizzati, la temperatura è di 25° gradi, ma il bambino dentro la pancia ha 37° gradi, quindi per lui fa freddo, poi con il tempo si abituerà alla nostra temperatura. Anche questa è stata una bellissima esperienza. Mercoledì 11 Marzo 2015 32° Settimane, 8° Mesi Che meraviglia!!! Sono quasi al termine, mi faccio una foto alla bellissima pancia sporgente si è abbassata ancora, ormai quando mi guardo allo specchio mica vedo se ho un culo grosso o le gambe gonfie, ma guardo solo il mio pancione che sento un po’ più grosso di prima , la mia pancia prende delle strane forme, ma è meraviglioso… Telefono all’Ospedale Sant’Anna di Torino per chiedere il bilancio di salute. Che strano l’ostetrica dice che devo andare lì per fare l’elettrocardiogramma, la visita dall’anestesista per eventuale epidurale o parto Cesario. IL NOME… Un’esperienza bellissima… Questa ve la devo proprio raccontare…. Coi nomi siamo ancora in alto mare… “Ma! a te piace: Simone, Stefano, Samuel, Nicolò, Christopher, Emmanuel, Hermes, Merlin, Remi, Dennis, Michele, Giovanni, Luca, Massimo, Andrea…” Ho anche detto dei nomi per scherzo non sapevo più dove aggrapparmi , ho pure letto tutti i nomi sul calendario, sul libro dei nomi, su internet: i più comuni sono i nomi ebraici e latini. Insomma un disastro quando vedevo il significato non mi piaceva più il nome, oppure erano nomi troppo comuni; io cercavo un nome che avesse un bel significato. A quel punto chiedo a lui come vuoi che ti chiamo ??? Non ci crederete ma il mio piccolo mi ha indicato un tappettino di quelli che si mettono sopra i banconi del bar, io lo tengo nel bagno con sopra una pianta e un orologio, mi cade l’occhio sopra, intravedo una lettera perché tutto è coperto dalla pianta e dall’orologio, l’istinto mi dice di togliere l’orologio, l’altra parte viene coperta dalla pianta, indovinate che nome c’è scritto… “Erik”; vado subito a cercarlo su internet, è il femminile di Erika, è scandinavo, e poi significa “Eterno Signore” . Poi per curiosità tolgo anche la pianta per intero e tutto attaccato c’è scritto: “Rederik”, ma pensa ed io ho visto solo l’ultimo pezzo, allora il mio piccolo si chiamerà Erik”; gli chiedo se gli piace, e lui mi risponde muovendosi… Finalmente ecco il nome… IL GIORNALE DICE CHE: Nella 32° Settimana di gestazione Il bambino ascolta volentieri la musica che gli piace, segue il ritmo ,quando ascolta il battito della madre si calma e si agita se la musica non gli piace, dopo il parto il bambino riconoscerà la sua musica preferita Venerdì 13 Marzo 2015 Ultima Ecografia , dopo c’è il Parto Alla C.D.C. di Rivoli Che bello vederlo, la dottoressa mi schiaccia un po’ facendomi male, controlla la misura del cranio, il femore, il cuore, i reni, la vescica, lo stomaco, la placenta, il liquido amniotico, la circonferenza dell’addome, tutto nella norma, le chiedo se si può sapere quando pesava o quanto è lungo e mi dice che non si può sapere, ma al momento del parto dovrebbe arrivare quasi a 3 kg, comunque sono contenta, cresce benissimo. Martedì 17 Marzo 2015 33° Settimane Visita dal ginecologo, vede gli esami, l’ultima ecografia, tutto a posto, mi misura la pressione 110 su 70, si è un po’ alzata, mi pesa: peso 56 kg, ho preso 10 kg va benissimo, sono solo pancia, mi fa sentire il battito del mio piccolo e mi prescrive gli ultimi esami da fare dalla 33° alla 37° settimana, stavolta devo fare anche il tampone vagino-rettale per ricerca Streptococco gruppo B. Gli dico anche che mi suda da paura di notte la patatina, le grandi labbra e anche in mezzo alle cosce da svegliarmi di notte e non riuscire più a dormire, altro che abbassare i pantaloni e dormire senza mutande, impossibile suda tanto lo stesso, allora mi dà degli ovuli da mettere dentro che regolano il ph vaginale, un giorno e uno no, speriamo bene… Ora devo anche vedere dove fare gli esami che fanno solo in ospedale o nelle A.S.L. Alla sera dalle ore 18 alle ore 20,30, incontro pre-parto con i papà a Borgaretto dove facciamo il corso il venerdì mattina dalle ore 9 alle ore 12 E’ stato molto utile, con consigli sulla maternità e sulla paternità quante cose sono cambiate nel tempo, alcune non proprio nel meglio, devono ancora migliorare, altre un po’ meglio, tipo il bonus bebè te lo danno solo se praticamente sei morto di fame… Ancora non hanno capito che i soldi comunque servono, le loro tasche però sono piene e le nostre sempre più vuote… Venerdì 20 Marzo 2015 33° Settimane Devo andare ad Orbassano per la visita dall’Endocrinologo, ci provo per gli esami del sangue, vediamo come va ? Mi sveglio alle ore 8 del mattina e vado ad Orbassano per gli esami, che bello le donne incinte passano praticamente subito senza prendere nessun numero. Mi chiamano subito per gli esami del sangue, che bello ! se lo avessi saputo ci sarei venuta prima; così faccio tutto anche la visita dall’endocrinologo, va tutto bene, gli esami sono perfetti; mi fa ingoiare toccando il collo e mi misura la pressione 110 su 70, poi chiede il peso e gli dico che peso 56 kg e quanto sono alta e gli dico che sono alta 1,65, poi mi chiede se qualcuno in famiglia ha problemi di tiroide, poi vuole vedere gli esami del sangue, il Citogenetico, l’ecografia del bambino l’ecografia alla tiroide e poi mi chiede se si trattasse di una gravidanza spontanea; mi ha spiegato che i primi esami che feci erano legati ai primi due mesi di gravidanza e che si era sballati per la gravidanza infatti ora sono perfetti, ma quanto parla, per carità mi ha spiegato tutto molto bene e in maniera puntigliosa. Dopo la visita sono corsa al corso preparto, oggi si è parlato di allattamento, un argomento molto interessante. IL GIORNALE DICE CHE: Nella 33° alla 36° Settimana di gestazione Il bambino si dovrebbe posizionare con la testa verso il basso chiamata “Cefalica”; grazie a delle contrazioni inizia ad scendere verso il canale di parto A volte specialmente nella prima gravidanza il bambino ci mette di più a mettersi in posizione che viene chiamata “Podalica” ma potrebbe anche non girarsi. In questa settimana il bambino pesa circa 2,4 kg, se nascerà avrà molte probabilità di sopravvivenza, ma potrebbe avere difficoltà respiratorie perché i suoi polmoni non sono ancora completamente sviluppati La futura mamma potrebbe avere il fiato corto perché il bambino comprime i suoi polmoni, la dimensione dell’utero può sbilanciare la postura, se ti guardi allo specchio potresti assomigliare ad una papera, meglio non salire le scale per fare le pulizie di pasqua… Il sonno potrebbe essere difficoltoso. Mercoledì 25 Marzo 2015 34° Settimane Dai che ci siamo… Mi faccio una bella foto alla pancia, che grossa, bella a punta, liscia, tutte le mattine metto crema ed olio anche sul seno e sotto le ascelle, tengo tutto morbido e liscio… Ormai arriva prima la pancia e poi io, cammino come una papera, sembro veramente Obelix, che bello!!! sono felicissima!!! Mercoledì 1 Aprile 2015 Pesce d’Aprile 35° Settimane Oggi ho fatto: Tampone vaginale, e rettale per ricerca Streptococco gruppo B. Dovevo ritirato gli esami del sangue all’ASL di Orbassano, ma non c’erano ancora, andrò venerdì 3 Aprile, ma siccome è prima di pasqua naturalmente non ci sono, vediamo se ci sono venerdì 10 Aprile, quando esco dal corso pre parto. Parcheggio nell’area nuova, c’era anche il mercato che casino e per trovare parcheggio non vi dico…; ma ancora non si sono trasferiti nessuno mi ha avvisato, così me la sono fatta a piedi fino all’ASL vecchia, che dolori di pancia e contrazioni, sono stanchissima, mai più quando dovrò andare di nuovo a ritirare gli esami mi farò accompagnare fino sotto ASL da Pino, non faccio più camminate cosi lunghe. Mi sento molto stanca, i polpacci a fine giornata si gonfiano e sono dolenti, la pancia è moltissimo giù e si indurisce molto facilmente, meglio fare riposo, dormirei tutto il giorno, mi sono fatta la doccia e ho notato un po’ di bianco che fuoriesce dal capezzolo, poi schiacciandolo leggermente, come mi hanno insegnato al corso pre parto, fuoriesce del latte, che bello le mie tette sanno che devono formare latte per il mio piccolo Erik. Erik: deriva dal nome scandinavo EIRIKR, è significa “ETERNO SIGNORE”; si festeggia l’onomastico il 18 Maggio Ho fatto anche una poesia per il mio piccolo… Il mio Erik è un Angelo sceso sulla terra per fare miracoli Mi ha fatto capire che la vita è un miracolo Ed è il dono più bello che un angelo mi potesse donare L’ho fatta leggere all’insegnante Eleonora, me l’ha corretta ed è diventata così: Il mio Erik è un Angelo sceso sulla terra per fare miracoli Mi ha fatto capire che la vita è un dono Il dono più bello che potessi mai ricevere… Sono molto belle tutte e due a voi la scelta… Martedì 7 Aprile 2015 Visita ginecologica Mi misura la pressione 100 su 60, peso quasi 57 kg, va tutto bene, mi infila un dito dentro e spinge “Che male”… Poi mi schiaccia la pancia ai lati “Che male”… Guarda gli esami del sangue ho il ferro un po’ basso, per il resto tutto bene. Mi dice che devo fare il bilancio di salute alla 37° Settimana . Si infatti io avevo telefonato al Sant’Anna ma non c’era posto, posso solo fare la visita dall’anestesista e l’elettrocardiogramma, mi da la cartella compilata da lui da presentare al bilancio di salute e mi prenota per Martedì 21 Aprile alla 38° settimana. Mercoledì 8 Aprile 2015 36° Settimana Al mio bel pancione faccio le foto, che meraviglia!!!, chi lo avrebbe mai detto… Alla sera sono molto stanca e i miei polpacci diventano gonfi e dolenti, non vedo l’ora di sdraiarmi, non riesco a camminare tanto mi stanco subito, sia per andare a fare le visite anche se ci devo andare per forza sia per portare i cani, ora Pino li deve portare da solo, per non parlare di fare le scale, mi manca il respiro, ho il fiatone, mi vengono subito le contrazioni e la pancia si indurisce, sembra che, ad ogni dolore che sento si sta allargando sotto l’utero e il mio piccolo scende, si fa spazio. Venerdì 10 Aprile 2015 Ultimo giorno del corso pre parto Uscita dal corso vado a prendere gli esami all’ASL di Orbassano, ancora non ha cambiato sede e quindi tocca lasciare la macchina nel parcheggio del supermercato che non è a pagamento e andare a piedi; cammino piano per non stancarmi … che sole fa un caldo… Finalmente gli esami ci sono, meno male perché la prossima settimana li devo presentare al Sant’Anna Che sfiga sono risultata positiva al streptococco agalactiae, ora al momento del travaglio di parto, devo fare l’antibiotico per via endovena. Lunedì 13 Aprile 2015 Al Sant’Anna per visita dall’anestesista ed elettrocardiogramma Che pal… non si trova posto più di mezz’ora per cercare parcheggio, ci sono anche i marocchini che ti chiedono i soldi per parcheggiare ma non c’è posto, alla fine devi andare al parcheggio a pagamento. Prima faccio l’elettrocardiogramma, ma l’esito si viene a prendere il giorno successivo e poi faccio la visita dall’anestesista, mentre aspettavo siamo andati a vedere se c’era posto per il bilancio di salute, naturalmente non c’era posto, le ho chiesto se lo Streptococco positivo era un problema e mi dice che i problemi sono altri come il diabete, gestosi… Comunque l’ostetrica ci liquida tanto non c’era posto… Andiamo ad aspettare per la visita dall’anestesista che prende tutti i miei dati, le mie allergie e mi spiega cos’è l’epidurale, firmo dei fogli nel caso la volessi fare o se dovessi fare il Cesario… Sono stata li tutta la mattinata… Mercoledì 15 Aprile 37° Settimana Ritiro l’elettrocardiogramma, poi quando torno a casa provo a chiamare l’Ospedale di Rivoli per il bilancio di salute. Stranamente c’è posto, mi inseriscono domani Giovedì alle 10,30 Almeno lo faccio e poi si vedrà dove partorire… Giovedì 16 Aprile 2015 Bilancio di salute all’Ospedale di Rivoli 37° Settimana Devo portare la carta d’identità e il codice fiscale. All’ospedale Sant’Anna dovevo portare “Emocromo, e Coagulante, richiesta medica con scritto Elettrocardiogramma per eventuali Analgesie Epidurali e naturalmente la visita dall’anestesista Ma si!!! sta andando tutto a meraviglia… Ospedale di Rivoli al 5° piano…ore 10,30 Bilancio di salute La dottoressa mi fa le domande che servono a compilare una cartella con i vari interventi, allergie, situazione gravidica, elettrocardiogramma, peso, altezza, esami del sangue…, che dovrò poi portare con l’agenda gravidica al momento del parto, mi dà una cartellina con scritto cosa devo portare in ospedale: la famosa valigia per te e il piccolo e poi mi spiega che quando si rompono le acque devo andare subito al pronto soccorso e, dopo aver guardato la situazione, mi mandano in reparto; ma siccome io sono positiva al Streptococco devo andare in Ospedale il prima possibile perché mi devono fare una flebo di copertura con antibiotici utile sia per me sia per il bambino ; una mia amica mi ha detto che con lo streptococco il bambino se non è coperto dall’antibiotico potrebbe nascere cieco, mi ha fatto venire un colpo… Un'altra mia amica è stata più buona, mi ha raccontato che durante la luna piena, nascono più bambini????; poi mi ha detto no!!! Forse sarà durante la luna nuova ??? Insomma quando vuole nascere lo deciderà lui!!! Vedrai che sarà un bambino fantastico” Ci siamo messe a ridere ahahaha, io le dico: “Grazie!!! Sei fantastica!!!” Ormai sia di giorno che alla sera specialmente se faccio le scale la pancia si contrae, i polpacci diventano gonfi, il bimbo ha il singhiozzo e e dormi tanto, ti alzi molte volte alla notte per fare pipi, la pancia si è abbassata ancora ed è sempre più gonfia, si muove tantissimo del resto non ci sta più dentro, dovrebbe essere l’utero più corto, la “Patatina” è gonfia, suda, e si bagna tantissimo, dicono che è tutto regolare è la gravidanza… Ormai si aspetta l’arrivo Da un lato è bello perché non sai cosa ti capita e poi lo vedi finalmente, dall’altro dici ma soffrirò…ma poi lo vedo… Lunedì 20 Aprile 2015 37° Settimana di gestazione Mi sveglio di soprassalto, ho fatto un brutto sogno, ho sognato di non averlo più! che strano sogno, mi sono anche svegliata con le gambe e braccia tutte addormentate, del resto il mio piccolo Erik ormai è diventato più grande fra un po’ uscirà non ci sta più dentro, spinge, eccome spinge, le contrazioni si sentono, ma io sono sicura che farò un parto super veloce, lui uscirà in un attimo… Lui mi ascolta, quando gli parlo si muove, gli piace già la mia voce… IL GIORNALE DICE CHE: Nella 37° alla 40° Settimana di gestazione Il bambino è quasi pronto per nascere, ormai si conta alla rovescia per arrivare al traguardo, la data presunta è semplicemente una guida,quindi considerate che il parto potrebbe anticipare di 2 settimane prima oppure potrebbe posticipare. I polmoni del bambino sono pronti, gli consentono di respirare da solo, l’udito è ben sviluppato, la vista invece continuerà a svilupparsi anche dopo il parto Riesce a mettere a fuoco da una distanza di circa 20/30 centimetri, più o meno la distanza del tuo viso quando lo allatti La futura mamma si sente impacciata nei movimenti e non vede l’ora di partorire, in questa fase molte mamme iniziano ad avere le contrazioni di “Braxton – Hicks”: sono contrazioni leggere da non monitorare, l’utero si prepara al parto, si ammorbidisce e diventa più sottile, man mano che si avvicina la data del parto, il bambino scende e si incanala, ma attenzione se le contrazioni sono più ravvicinate, allora si avvicina il parto… Martedì 21 Aprile 2015 Visita dal ginecologo Mi misura le pressione 100 su 70, mi pesa 57,5 kg, sono aumentata ancora di bambino, infatti ho una pancia che pesa,è scesa ancora ed è tutta davanti, mi fa sentire il battito , per il resto tutto bene, meglio di cosi non poteva andare, ora appena ho qualche perdita strana o le contrazioni, o non lo sento meglio andare all’ospedale, le gambe mi fanno male , cerco di stare il più possibile seduta, ogni tanto ho le contrazioni, mi è venuto anche da stirarmi la pancia vuol dire che lui è cresciuto, ha avuto anche il singhiozzo mi ballava tutta la pancia che impressione, ma il mio piccolo si muove tanto poi io lo chiamo, gli parlo e lui risponde a modo suo, muovendosi… Secondo me se potesse parlare dentro la pancia, mi avrebbe anche detto: “Ma Mamma stai un po’ zitta io devo dormire…”; che dite ???????? Mi accorgo che la “Patatina” è sempre più accorciata, e gonfia, ma non ha cambiato colore, ma neanche le aureole hanno cambiato colore, sono sempre uguali il seno è sempre dolente, si vede che esce un qualcosa di bianco compatto, deve essere il colostro, mi guardo allo specchio ho visto la mia linea “Alba” della pancia un po’ storta, nella parte sotto l’ombelico, beh si sapeva che ero strana, cosi io faccio la differenza ahahahahah.. Entro nella stanza del mio piccolo Erik, pazzesco!!!, c’è un odore molto gradevole profuma già di lui Chissà quando ci sarà… Che emozione… Mercoledì 22 Aprile 2015 38° Settimana C’è Pino che piange, non so se piange perché è felice di diventare finalmente papà o piange per altro, ancora non ho capito; è diventato molto emotivo, si emoziona per qualsiasi cosa… Vuole anche stare li durante il parto, vediamo… e speriamo di fare molto in fretta… Siamo arrivati alla 38° Settimana… tutto prosegue per il meglio… Non riesco a fare i lavori di casa, infatti è un disastro ma si fa quel che si può… Non riesco ad andare in giro con i cani, a fare la spesa, ad andare in giro con la macchina con i salti, le buche, e i dossi mi dà molto fastidio , si indurisce la pancia, si contrae e mi fa male, non riesco neanche tanto a guidare perché le gambe non riesco più a tenerle chiuse ormai in mezzo c’è la pancia, sto a gambe larghe, meglio stare a casa, cosi se mi voglio riposare, sdraiare o sedere lo faccio… Venerdì 24 Aprile 2015 Ultimo giorno di Reiki Da un lato peccato, mi sono rilassata tantissimo e ho imparato molto, dall’altro non ce la faccio più perché sono diventata pesante, faccio fatica a camminare, è meglio che riposo il più possibile, dopo mi aspetta l’avventura più fantastica che c’è… Le saluto, loro sono le zie del Reiki… Ci rivedremo l’anno prossimo… Ormai valigia, agenda… e tanto ancora sono pronti , ora si aspetta che arrivi il momento che lui voglia uscire . Mercoledì 29 Aprile 2015 39° Settimana Stamattina mi sveglio con il crampo al polpaccio sinistro e in bocca un gusto di sangue, con qualche crampo di dolorino leggero come se mi dovessero venire le mestruazioni, infatti poi mi è uscito tanto sangue dal naso sempre la narice sinistra, sembra che io faccio tutto con la sinistra…anche il dente stranamente mi ha dato un colpetto sempre nel lato sinistro, poi ho detto fatemi dormire che devo riposare, ed è passato tutto… Quando mi sono alzata il naso colava di sangue in modo pazzesco, mi sono infilata un mezzo di carta o sono andata a fare colazione… Ho sognato di avere qualche dolorino, come con il ciclo, ma leggero perché io di solito non ho nessun dolore durante il ciclo e perdite di sangue, praticamente allagavo il letto di sangue, mi svegliavo in una pozza di sangue, chiamando: “Pino, spostati che ti macchi!!!”, e subito correvamo in ospedale per partorire. Ho chiuso la valigia e mentre lo facevo pensavo : “Io devo fare la valigia per andare a prendere il mio piccolo in Ospedale, che sta dentro la pancia…”ahahahahahah… Per adesso va tutto bene, riposo assoluto tanto faccio ormai fatica a fare le scale e devo fare tutto con calma, mi devo sedere spesso, vado sempre a fare pipi, le gambe mi fanno male, dolenti e alla sera i polpacci si gonfiano, le cosce non si gonfiano, per fortuna ho adottato il metodo del massaggio della sedia infatti la schiena non mi fa male anche adesso che sono più pesante sta crescendo molto il mio piccolo, chissà di quanto è ???, tra un po’ lo saprò… L’Angioletto lo accompagnerà nell’uscita e me lo donerà… Grazie mille….. Domenica 3 Maggio 2015 Mi sento un po’ strana e stanca, dormo tantissimo e mi riposo, nel pomeriggio una passeggiata con i cani, faccio le foto alla mia pancia nei campi dove corrono i cani, che grossa sembra che esplode… Dico: “Magari saranno le ultime foto, tra oggi, domani, e dopo domani c’è la luna piena e forse partorisco” e cosi, dopo la passeggiata, rientro a casa, ceno e vado a dormire.. Lunedì 4 Maggio 2015 Visita dal ginecologo Penso proprio che non ci andrò… Sono le 3 di notte, mi scappa in continuazione la pipi e poi ho leggermente mal di pancia sembrava che mi doveva venire il ciclo, ho fatto 2 volte la cacca in giro di poco, e poi in continuazione la pipi, “Ma che roba sembra che non faccio la pipi da una vita e la sto facendo tutta oggi…” Poi alle 5 del mattino si sveglia pino che deve andare a lavoro, mi chiede: “ devo andare a lavoro ???, o devo portarti all’ospedale”, io: “Ma!!!, non so mi sento strana, non è che oggi partorisco????; mi scappa sempre la pipi, e poi ho delle fitte forti, ma non devo perdere le acque???, qui faccio solo pipi per adesso, dammi il cellulare non si sa mai, miii è pure scarico attaccalo alla presa di corrente e mettilo vicino a me, che se c’è qualcosa ti telefono, tanto tu arrivi subito vero??????????? Non lasciarmi da sola…… Cosi io tra i dolori e la pipi, cerco di stare sdraiata, mi alzo per fare pipi, parlo ai cani e dico : “ mi sa che dobbiamo andare a prendere il fratellino, pensate che ce l’ho nella pancia, ma lo devo andare a prendere in ospedale con le ostetriche che mi aiutano a tirarlo fuori…”, sia Fiocco, che Desy mi guardano… beh del resto ho dormito tutta la notte, mi sono riposata… Ad un certo punto alle 7 del mattino inizio ad avere delle fitte molto forti ma distanziate 5 minuti l’una dall’altra, quando veniva la fitta durava qualche minuto ed era dolorosissima! no!!!! Meglio che lo chiamo…Cosi gli telefono e pino mi dice pure “Siamo davanti i cancelli, non fanno entrare nessuno, stanno facendo sciopero, ma sei sicura che stai partorendo, dai che c’è tutto il tempo, non puoi aspettare ancora un po’… io: “Io ho male, vieni”, nel frattempo stavo perdendo le acque, e gli grido per telefono : “Ho perso le acque, vieni subito che ho tanto dolore…”, mentre corro in bagno, bagno il pigiama che avevo addosso, il letto e il pavimento di acqua trasparente, mentre continua ad uscire liquido trasparente lo sento colare un po’ di più, guardo dentro al gabinetto è una cosa giallastra, deve essere il famoso tappo giallo, meno male che in 20 minuti è arrivato, avevo molto male quando mi venivano ogni 5 minuti queste fitte che duravano altri 5 minuti, non riuscivo neanche a vestirmi, mi faccio aiutare da pino, metto un assorbente e pantaloni e gli dico di portarmi in ospedale, lui si cambia si toglie i vestiti da lavoro, si mette i jeans e maglietta a maniche corte, visto che in ospedale fa molto caldo, mette la ciotola dell’acqua e dà da mangiare ai cani, tira fuori la macchina, cha fai usciamo da sotto o sopra, io mi siedo sul divano, e gli dico non ce la faccio , metti la macchina qua davanti, così la mette davanti casa, hai preso la valigia e l’agenda, che io non capisco più niente, gli do anche il cellulare poi mi chiede “dove ti devo portare? io: “ Portami a rivoli io non ci arrivo al sant’Anna”, cosi andiamo a Rivoli in 5 minuti, al pronto soccorso chiedono se ho perso le acque tesserino sanitario, ogni quanto ha i dolori, pino dice “Non so, dice ogni 5 minuti!!!”; io: “Prendimi l’acqua ho tutta la bocca asciutta, ho sete” arriva la sedia a rotelle, ma io ho una contrazione cosi aspetto che si calma per sedermi e mi portano in ascensore e su in reparto, ogni tanto bevo ho la gola asciutta! Non ci crederete io non vedevo il percorso che ho fatto, i dolori mi hanno fatto dimenticare pure dove mi trovavo… e che male insopportabile, non penso che un uomo sopporti un dolore del genere… Indescrivibile…. Mi accoglie un’ ostetrica, mi dice: “ aspetta ! la dottoressa ti deve fare la visita”, io continuo a dire: “ devo fare l’antibiotico per lo streptococco”, mentre mi metto in posizione ginecologica, con fatica tra un dolore e l’altro, mi infila le dita dentro e dice: “è pronta, questa oggi partorisce” mi scappa da fare la pipi, cosi mi aiutano a mettere le mutande e i pantaloni e mi aiutano a fare pipì, mi mettono in sala tracciato sono da sola, Pino è rimasto fuori, mi attaccano 2 cinture per sentire il battito del bambino e flebo di antibiotico dello streptococco, entra Pino perché doveva fare la pipi, cosi mi vede e si ferma, io tra un dolore e l’altro gli dico di registrare il battito, cosi con il cellulare lo registra, mi dice anche “Ma si può?; “Ma tu fai veloce… ”, e poi va a fare la pipi, arriva l’ostetrica, controlla il battito e quando ho le contrazioni, mi prende e mi porta in sala parto, chiamando le infermiere e i dottori. Io ho dolore e ad ogni dolore sentivo che sotto si allargava e mio figlio scendeva… Pensavo sta scendendo, mi viene da spingere, cosi qualcuno mi toglie i pantaloni ormai tutti bagnati, l’ostetrica mi dice : “mettiti come vuoi” , cerco di mettermi in posizione ginecologica, ma niente, mi faceva troppo male il coccige, poi mi metto a cagnolino ma mi veniva da chiudere li sotto, allora mi sono messa tutta storta sul fianco sinistro, meno male che Pino era dentro gli chiedo di massaggiarmi la zona lombare che mi faceva molto male, ad ogni dolore mordevo ma in realtà non sapevo cosa mordevo, ho morso persino la spalla di Pino, poi la sedia e la carta sulla sedia, un male terribile, mentre l’ostetrica e Pino guardano l’ora sono le 10, 30 del mattino, io ogni tanto chiedevo se stava uscendo, e se era allargata, mi diceva manca poco dai sei di 4 centimetri, a me veniva da spingere, solo che loro mi dicevano di respirare e dovevano dirmi loro quando spingere e io dicevo“io lo sento scendere e mi viene da spingere” Insomma tra bagnate di labbra e bocca, mi veniva anche da vomitare, cosi prendono il cestino e lo mettono vicino, ma non ho vomitato, si è allargata a 7 centimetri, ma io continuo a spingere, le ostetriche mi dicono di non spingere ma di respirare quando sentivo la contrazione, dal dolore grido forte, arriva il dottore, mi fa l'anestesia, mi sento pungere con l’ago, ormai non sopporto più niente. Mi taglia, faccio tre spinte e alla terza spinta il bambino esce da solo come un razzo in braccio all’ostetrica, L’ostetrica: “Complimenti per essere il primo figlio hai fatto in fretta, complimenti, ci sono delle ragazze che sono venute uno o due giorni prima e sono ancora lì in sala parto e tu, ultima arrivata, sei stata la prima a partorire, complimenti” , poi mi chiede: “quanti anni hai?” ed io: “40”; “Complimenti, alla faccia delle ragazzine che devono partorire prima…” Mentre chiamano le donne che si occupano del bambino sento un’altra contrazione e dico: “Ora chi sta uscendo ?”; esce la placenta, l’ho vista, sembra un pezzo di carne rossa, piena di sangue, con attaccato il cordone ombelicale, sana e tutta intera, a questo punto il dottore dice a Pino se devi svenire esci, ora dobbiamo pensare a tua moglie e non a te, Pino: “Mi fa schifo ma non svengo”. Mi mettono un telo davanti cosi io non vedo, ma ho intravisto tanto sangue, nel frattempo guardo il mio piccolo Erik che strilla come un pazzo mentre lo lavano, vestono, pesano e controllano che stia bene… poi lo mettono sotto ad una lampada Pino mi dice che fa molto caldo sotto la lampada, io chiedo di vederlo, Erik tremava, batteva le labbra e lo portano via a fare degli esami lo controllano bene e chiedono a pino i vestiti, ma porta solo il vestito, gli dicono che manca il body, e lui chiede a me, io gli dico che sono tutti vicino, guarda quelli senza le braccia e senza le gambe, cosi arriva con il body; nel frattempo mi mettono i punti e mi attaccano la flebo poi mi fanno indossare un pannolone gigantesco e poi mi fanno alzare e sedere sulla sedia a rotelle, mi avvolgono con un lenzuolo, mi portano in stanza e mi fanno sdraiare con il mio piccolo Erik vicino; in stanza c’era anche Pino perché avevo bisogno dell’aiuto di qualcuno nel caso dovessi andare a bagno a fare pipì; l’infermiera se ne va e io, subito dopo, avevo bisogno di alzarmi, Pino mi dà una mano ma quando mi alzo mi viene da vomitare, cosi vomito l’acqua che ho bevuto durante il parto e Pino suona il campanello, arriva l’ostetrica con l’infermiera, mi prendono e mi aiutano ad andare in bagno, mentre l’infermiera asciuga il vomito a terra. Io riesco a fare pipì ,poi mi fanno sdraiare sul letto e mi dicono che se devo fare pipi le chiamo , ma a metà pomeriggio io non faccio ancora pipi, l’infermiera mi dice che devo fare pipi, aspetta prendo la padella, cosi con la padella sotto e messa in posizione scomoda mi tiro su, con ginocchia piegate, sono agile, ma alla fine niente pipi, ho voluto tenere il piccolo Erik tutta la notte vicino a me ma avevo perso molto sangue e mi sentivo molto stanca e debole, allora le infermiere lo vengono a prendere e lo portano via cosi io sono riuscita a dormire tutta la notte ; alle 5 e 30 del mattino mi vengono a tirare il sangue e alle 6 del mattino mi portano il piccolo Erik, mentre lui dorme io mi alzo piano piano da sola, stando attenta e tenendomi al letto e al muro e così vado in bagno a fare la pipì e la cacca. Ora c’è un'altra avventura con il mio piccolo ERIK…. Mercoledì 6 Maggio 2015 40° Settimana… Ci sono diversi modi per vivere la propria vita… Uno può essere quello di pensare che “Non esistono i miracoli” L’altro è quello di pensare che “Ogni cosa è un miracolo…” Grazie Dio per l’immenso miracolo che tu mi hai donato Il miracolo di una vita che nasce, cresce dentro l’utero di una donna… Diventa grande… Grazie infinitamente… Il nostro Erik è un Angelo Sceso sulla terra per fare miracoli… Ci ha fatto capire cha la vita è un miracolo Il dono più bello che potessimo mai ricevere…

FINE

L'AMANTE ALL'IMPROVVISO

Dorothy va al supermercato per fare la spesa, presa tra gli scaffali compra l’occorrente, c’è molta gente, il suo sguardo si incrocia con un signore accanto ad una donna, rimane elettrizzata le passa affianco con il carrello i due si guardano nell’occhio, lei quasi va a sbattere contro un altro carrello, si mette a fianco prende un barattolo, e si gira a guardare l’uomo, lo fa cadere, l’uomo lo raccoglie e gli e lo porge le due mani si toccano, l’uomo emana un profumo che lei assapora, l’uomo se né va e lei annusa la scia che ha lasciato, incuriosita dallo sguardo dell’uomo cerca di seguirlo ma lui sta con una donna forse sua moglie, l’uomo si accorge che lei lo segue, e ogni tanto si gira le sorride, uscendo dal supermercato lei non lo vede più, Dorothy rimane pensierosa chissà chi era? Dorothy torna a casa ma la sua mente e rimasta in quello sguardo, prepara da mangiare, i figli gli parlano ma lei non li ascolta, la figlia Lady ad un certo punto, la chiama “mamma, mi stai ascoltando ?” Dorothy: “ha si dimmi!” ; Lady: “devi venire a danza stasera!”; Dorothy: “va bene!” cosi arrivata sera, Dorothy va con Lady in palestra dove le ragazza si allenano a ballare, l’insegnante vuole parlare con i genitori, Dorothy si accorge che tra i genitori, c’è l’uomo, cerca di nascondersi tra gli altri genitori per non farsi vedere dall’uomo, “imbarazzata”; cosi l’insegnante inizia a parlare, Dorothy rimane dietro ascolta cosa dice, finita la riunione cerca di andarsene via prima che la vedono, ma la figlia la ferma Lady: “mamma, vieni che ora balliamo!”; Dorothy presa per la mano dalla figlia, che la fa sedere in prima fila, si sta alzando il sipario, affianco a lei si siede l’uomo, gli sguardi si incrociano Dorothy molto imbarazzata diventa rossa come un peperone, a fianco a l’uomo c’è una donna, Dorothy cerca di non girarsi, e ogni tanto lo guarda con la coda dell’occhio, mentre le ragazza ballano, finito il balletto tutti si alzano in piedi per applaudire, Dorothy si gira per guardare l’uomo lui le sorride, Dorothy si gira facendo finta di niente, le sembra di essere tornata ragazzina quando gli piaceva qualcuno, faceva finta di niente, ma lei è una donna sposata con figli, e molto probabile anche lui, cosi raggiunta la figlia Dorothy: “sei stata molto brava!”; Lady: “grazie, sabato ci sarà un altro balletto, verrai a vedermi!”; Dorothy: “certo! Adesso vestiti che andiamo a casa”; cosi la ragazza si prepara, mentre escono dalla palestra l’amica di Lady la saluta, sta tenendo la mano della mamma, da dietro arriva il papà, è l’uomo dallo sguardo fulminante, Dorothy rimane zitta, sorride e se né va, in macchina chiede alla figlia Dorothy: “ma era il padre della tua amica ?”; Lady : “si ma io non lo mai visto!”; Dorothy rimane in silenzio, l’indomani dopo il lavoro va in palestra con la sua migliore amica Zaly: “cos’hai sei strana ?”; Dorothy: “ho incontrato un uomo dallo sguardo gradevole, e dal profumo intenso!”; Zaly: “dove?”; Dorothy: “al supermercato, e poi in palestra da mia figlia”; Zaly: “ci sei andata a letto ?”; Dorothy: “ma certo che no!”; Zaly: “Perché no! Potrebbe essere un’occasione!”; Dorothy: “ma dai sono sposata, mica faccio come te, che vai con tutti!”Zaly: “allora presentamelo! E poi ha iniziato mio marito a tradirmi”; Dorothy: “non lo conosco, ma telo faccio vedere, vieni con me sabato e speriamo che c’è!”; cosi le due amiche accompagnano Lady in palestra, girando tra i genitori, in fondo alla sala c’è l’uomo, Dorothy: “guardalo è laggiù in fondo alla sala”; Zaly: “è molto bello”, prende l’amica per mano, e la trascina fino da lui, trovandosi davanti a lui, Dorothy rimane in silenzio, Zaly si presenta e le porge la mano, la donna a fianco a lui dice: “sei la mamma di Lady? Dorothy: “si” rimane imbarazzata, la donna : “tua figlia studia sempre con mia figlia”; Dorothy rimane in silenzio, si gira e se ne va imbarazzata, Zaly: “ma perché sei scappata?”; Dorothy: “hai sentito mia figlia va a casa sua!”; Zaly: “e bè mica ci sei andata a letto!”; Dorothy: “andiamo a sederci, guardiamo il balletto”; Zaly: si che è meglio!” Passano dei giorni, Alla sera c’è la festa del quartiere, la figlia va alla festa assieme alle amiche, Zaly :” chiama Dorothy, -“andiamo anche noi alla festa ?” Dorothy: “va bene, ci incontriamo sotto da me” ?; Zaly: “arrivo!”; le due donna vanno alla festa, musica, ballano, cantano, si avvicinano c’è un gruppo di persone, mamme e papà con figli, tante coppie che ballano, Dorothy, e Zaly rimangono a guardare in mezzo alla folla, mentre le mamme con i bambini vanno al parco giochi poco distante dalla musica, ad un certo punto, una mano prende la mano di Dorothy, portandola a ballare, nello stesso momento un'altra mano prende quella di Zaly, le ragazze ballano a suon di musica, saltellando tra una persona e l’altra, divertendosi, ad un certo punto Dorothy si accorge che sta ballando con l’uomo dalla sguardo fulminando, rimane sbalordita presa dal suo tocco dolce, le fa fare una giravolta, e la bacia profondamente, Dorothy chiude gli occhi, sente la sua saliva sulle labbra fresche, un bacio appassionale, Zaly sta guardando rimanendo allibita, si guarda intorno, tira un sospiro di sollievo, le mogli non li vedono, poi le sue labbra si allontanano Dorothy apre gli occhi, lui le fa fare una giravolta, abbracciandola, Dorothy girando, sente il suo profumo e la mano dell’uomo che la lascia, mentre la prende un altro signore, e l’uomo dallo sguardo intenso se né va, Dorothy rimane imprigionata a ballare con altre persone, mentre cerca lo sguardo dell’uomo, che si allontano, ad un certo punto Zaly la prende per mano e la tira fuori dal ballo, e le chiede : “ti senti bene?”; Dorothy: “mai stata meglio, mi ha dato un bacio appassionale, sento ancora il suo profumo, e la sua saliva sulle labbra!” “ma dove è finito?”; Zaly: “non lo so, ma è meglio andare via, prima che ci veda qualcuno!; le due donne si allontanano, mentre arriva il marito di Dorothy; “Ecco dove eravate!”; Zaly: “sei arrivato da lavoro ?”; David: “si! Stanno ballando, andiamo a vedere?”; Dorothy e Zaly gridano : “Nononono!”; David: “va bene! Come non detto, scusate! Se non vi piace la musica bastava dirlo” Zaly: “forse meglio prenderci un gelato”, con si recano dal gelataio, Dorothy rimane in silenzio, si sta gustando il bacio, ma si sta chiedendo perché mi ha baciato????”; David: “che gusto volete?” Zaly: “cioccolato e nocciola!”; David: “e tu Dorothy, cosa vuoi?”; ma Doroty: “non risponde ha la testa tra le nuvole!”; mentre l’amica Zaly le tira una gomitata, Dorothy: “hai! che c’è ?”; Zaly: “il gelato!”; Dorothy: “ha! Pistacchio e cioccolato”; Zaly sotto voce dice a Dorothy “non ti distrarre se no tuo marito pensa male!”; Cosi Dorothy cerca di non pensarci, la serata è finita, tutti a casa L’indomani, Dorothy dopo il lavoro si incontra in palestra con l’amica, Zaly: “allora, come è andata!”; Dorothy: “ma lo sai che quel bacio appassionale, me lo sono sentito per tutta la notte, mi è venuto un fuoco dentro, e ho fatto l’amore con mio marito”; Zaly: “dai e come e stato?”; Dorothy: “molto passionale!, penso che ci hanno sentito anche i vicini!”; Zaly: “e tua figlia?”; Dorothy: “per fortuna non c’èra, ha dormito dall’amica!”; “Quell’uomo mi ha messo un fuoco dentro, e con mio marito mi sono scatenata, non facevamo cosi l’amore, come da ragazzini!”; Zaly: “fantastico, ci voleva per voi, vi siete risvegliati, che soddisfazione!” Mentre la due amiche corrono sul “tapirulan” Dorothy: “Quando parlo di lui, un brivido mi passa sulla schiena!”; Zaly: “pensa farlo con lui!”; Dorothy: “chissà perché ha scelto proprio me, e perché mi ha dato un bacio!”; Zaly: “be le piaci!”; Dorothy: “ma io sono sposata, lei e sposato!”; Zaly: “magari e amore a prima vista”………..Mentre Dorothy si chiede: “lo rivedrò?”; Zaly: “ti sei innamorata! Ricordati che gli uomini sposati scelgono le donne sposate solo per andarci a letto!” Dorothy: “ma io non ci voglio andare a letto vorrei chiedergli perché mi ha baciato?”; Zaly: “forse è meglio non saperlo!” I giorni passano, e dell’uomo misterioso nessuna traccia, Dorothy e Zaly devono viaggiare per lavoro, cosi preparate le valigie, prendono l’aereo, arrivano al mare dove devono fare un meeting, cosi posate le valigie in camera, le due donne vanno a coordinare i lavori, e si organizzano, si dividono i lavori, Zaly per la musica, i balli di gruppo, mentre Dorothy controlla tavoli, fiori e inviti Dopo una giornata di preparativi, le due donne vanno in camera, a farsi una doccia, e poi scendono per mangiare, Zaly: “quanta gente c’è in questo albergo”; Dorothy: “vedrai domani quando inizia la festa!”; Zaly: “andiamo a fare una passeggiata sul lungo mare più tardi?”; Dorothy: “perché no!”; cosi le due donne dopo mangiato vanno a fare una passeggiata, i negozi sono aperti, molte coppie, tanti ragazzi, Zaly: “che bello il mare, il venticello che c’è di sera, e il suo rumore, è fantastico, andiamo a camminare sulla spiaggia ?”; cosi si tolgono le scarpe e vanno sulla spiaggia, le due ragazze prese dall’atmosfera del mare, non si accorgono che ci sono due uomini che le seguono, si siedono sulle rocce guardando il mare, Dorothy: “noi facciamo un lavoro che viaggiano, stiamo lontano da casa, ma vediamo molti posti bellissimi!”; Zaly: “hai ragione!”; cosi le due donna si alzano in piedi, due uomini si avvicinano, uno si mette davanti a Dorothy è l’uomo dal profumo intenso, la accarezza sul viso, che mano vellutata, Dorothy chiude gli occhi; Mentre l’altro uomo davanti a Zaly, le prende la mano, e la bacia sulla mano, Zaly, e Dorothy si guardano e poi guardano gli uomini, non dicono una parola, mentre i due uomini accarezzandole, iniziano a baciarle sul collo, e poi sulla bocca, un bacio appassionale, le due ragazze sono con gli occhi chiusi, mentre sentono che i due uomini si allontanano, aprono gli occhi, le due ragazze si guardano, e poi guardano gli uomini, che sono svaniti nella notte della spiaggia; Zaly: “mi lui era l’uomo che ti ha preso per mano al ballo?, ma l’altro chi era?”; Dorothy: “boboo!; mi ha seguito fin qua?, ma come sapeva che ero qua?”; Zaly: “adesso dove sono finiti, dovevamo chiederli perché ci baciano, e sul più bello se né vanno!”; Dorothy: “meglio tornare, che domani ci aspetta una giornata!”; Le due donne, tutte sorridenti si puliscono i piedi dalla sabbia e si mettono le scarpe, sembrano tornare ragazze, quando un ragazzo le baciava, ed erano tutte emozionate….. Zaly: “ti ricordi quando mi ero invaghita di quel ragazzo al liceo, bellissimo, come si chiamava!, e lui non mi degnava di uno sguardo, e io sognavo di farmelo, se lo sono fatte tutte tranne io?”; Dorothy: “si! Quel tipo, strano, con i capelli al vento gellati, maglie lunghe, e pantaloni sotto le scarpe, non mi ricordo come si chiamava, ma molto carino!”; Zaly: “tu dici carino a tutti, Questi di stasera sono proprio beni!!!! Li rivedremo ?”; Dorothy: “non lo so, ma quando meno telo aspetti spuntano all’improvviso!”; le due donne si addormentano tra le chiacchiere…. L’indomani colazione e poi a vedere se è tutto apposto nel pomeriggio c’è il meeting sulla spiaggia, Dorothy con un vestitino corto tutto colorato, senza scarpe, e Zaly, un vestitino scollato, di tinta unica sull’arancione, le scarpe con il tacco sulla spiaggia non vanno bene, cosi anche le si toglie le scarpe, mentre controllano assieme se è tutto apposto, è quasi ora che si inizia, arrivano i primi ospiti, presto si riempie la spiaggia di gente, loro controllano che i camerieri passino da tutti per servire, da mangiare e da bere, e che vada tutto bene, ad un certo punto Zaly si accorge che nella festa ci sono gli uomini della spiaggia, chiama Dorothy, “guarda chi c’è laggiù!”; le due donne si guardano, imbarazzate, Zaly: “ma chi sono questi due che ci seguono?”; Dorothy: “non lo so!”; le due donne mentre guardano che va tutto bene con le code degli occhi guardano i due uomini, ad un certo punto gli uomini si girano, gli sguardi si incrociano, le due donne diventano rosse come peperoni, arriva il signore che le ha assunte per il meeting: “ragazze siete state fantastiche, e tutto perfetto, stasera venite in ufficio da me”; e se né va Dorothy: si guarda intorno, ma gli uomini non ci sono più, “dove sono andati”; Zaly: “ogni volta li perdiamo!, bè pensiamo alla festa!”, cosi a festa finita, aiutano a togliere tutto, e preparare per domani, sfinite vanno in camera, si fanno una doccia, mentre sono con l’accappatoio, e capelli bagnati, suonano alla porta, Zaly: “chi è ?”; Dorothy: “buu! Dal signore dovevamo andare più tardi!, chi sarà, apri ?” Cosi Zaly apre la porta, due ceste di fiori coprono il fattorino che le consegna, una a Doroty, e una a Zaly, e se né va; le due donne ridono, ma chi ci manda dei fiori, Zaly: “leggiamo i bigliettini!”; tutte emozionate leggono i bigliettini; “per una passione e un bacio intenso”…. “A te Zaly cosa c’è scritto ?” “ci rivedremo presto!, quando meno te lo aspetti!” Le due donne come ragazzine ridono, e saltellano, Zaly prepariamoci e andiamo, si preparano si incipriano tutte e si in profumano, con vestitini corti e tacchi, borsetta alla mano e via fuori, vanno prima dal signore che le ha chiamate per il meeting, “brave!, mi è piaciuto, tutto perfetto, al prossimo meeting vi chiamerò, grazie!”; Dorothy “grazie, c’è ancora domani, e poi ci vedremo alle prossime feste, arrivederci!, e se né vanno, a fare una passeggiata in paese; Zaly: “ che magnifica giornata !”, Dorothy: “hai ragione!”, ad un certo punto, a tutte e due, da dietro gli uomini le prendono per le spalle, le abbracciano e le baciano, avvolti in una passione le due donne non hanno neanche visto chi erano gli uomini che le stanno baciano, ad un certo punto aprono gli occhi e vedono gli uomini, Zaly chiede: “perché spuntate all’improvviso, e ci baciate ?”; i due uomini sorridono, e spariscono tra la folla, Zaly e Dorothy cercano di inseguirli, ma li perdono non riescono tanto a correre con i tacchi; Zaly : “ma è possibile! Che non ci rispondono, e svaniscono cosi nel nulla! Le due donne perse nella loro dolce sensazione, si siedono in una panchina, sulla spiaggia a sentire il mare, le chiacchiere della dente, la musica delle bancarelle…. Finche arriva la notte, e ora di rientrare, la notte passa in fretta, oggi è l’ultimo giorno al mare, le due donne rientrano passando tra i negozi c’è ancora molta gente, Zaly vede un abito molto carino in vetrina, entra a provarselo, Dorothy: “ti sta molto bene”; è un abito stretto in vita e largo lungo i fianchi, arriva sopra le ginocchia, i colori vanno dall’arancione giallo, bianco, e rosso, in vita ha una fascia azzurra con un fiocco lungo il fianco, il petto e stretto da una coppa che avvolge il seno con un nastro viola chiaro, la commessa le mette in testa un nastro rosa, facendole un fiocco da un lato, Dorothy: “cosi sei molto carina!”; uscite dal negozio, si avviano verso l’albergo, da un vicolo vengono prese dal braccio, sia Dorothy, che Zaly, sono gli uomini, le baciano, e tenendole per mano le fanno correre, verso un altro vicolo, le baciano ancora, e senza accorgersene, Dorothy, si trovano in una stanza, la passione le prende, un bacio sulla spalla, sul braccio, e lungo la schiena, non si è neanche accorta che Zaly non è li con lei, ma anche Zaly si trova in una stanza con l’uomo, anche lei persa dalla passione, non si è accorta che Dorothy non è lì con lei, un bacio tira l’altro lungo tutto il corpo, nella stanza c’erano le candele accese emanavano profumo, incensi accesi, un letto di petali di rose rosse, e rosa, i due amanti fanno l’amore, con baci appassionali, lenzuola di seta, l’indomani il risveglio è molto dolce, con un profumino di briosce appena sfornate, caffè, un bel bacio sulla schiena dall’uomo misterioso, la prende per mano e la porta sotto la doccia, tra un bacio appassionale, e una dolce carezza, i due fanno l’amore, quando escono dalla doccia per asciugarsi, in un attimo l’uomo misterioso se né va, lasciando Dorothy, e Zaly nelle stanza d’albergo, le due donne si vestono ed escono dalle stanza, e si incontrano nel corridoio, tutte entusiaste di raccontarsi, Dorothy per prima dice : “tu non sai cosa mi è successo!!!”; Zaly: “non sai neanche tu cosi mi è successo, prima tu?!”; Dorothy: “no! Prima tu?”; Zaly: “ho fatto l’amore con l’uomo!”; Dorothy: “anch’io!”; Zaly: “adesso che facciamo?”; Dorothy: “niente, tanto non li vedremo più”; Zaly: “giusto non sappiamo neanche come si chiamano!”; Dorothy guarda l’orologio, “è tardissimo dobbiamo prendere l’aereo, cosi corrono in stanza a preparare le valigie, preso un taxis verso l’aeroporto, sopra l’aereo, le due donne si raccontano, Dorothy: “vi raccomando, non dobbiamo dire niente a nessuno, Zaly: “bè certo! Ma pensi che i rivedremo?”; Dorothy: “chissà!”; “Ma non mi fare pensare, non dobbiamo più vederli!”; Zaly: “ma ci hanno cercato loro, ancora non abbiamo capito perché!”; Dorothy: “chissà se un giorno c’è lo diranno!!!”; cosi tra una chiacchiera e l’altra, il volo arriva a terra, dove gli aspettano mariti e figli, e si riprende la vita di sempre Ogni tanto bisogna evadere con la mente, immaginiamo mondi e posti lontani, dove chissà chi, fa cose proibite, con persone che non conosciamo, almeno per una volta sfogliamo la nostra anima e il nostro corpo….. Presto detto presto fatto, le due donne si ritrovano di nuovo a viaggiare, pensierose di stare lontano da casa, ma allo stesso tempo si evade la mente dal solito rutine…. Prendono l’aereo volando molto lontano, cuffie alle orecchie ascoltano musica molto dolce le due donne si addormentano, fino a quando un suono “Don Don, e una voce dice: “stiamo per atterrare allacciatevi le cinture di sicurezza” cosi Dorothy dice: “ma quanto abbiamo dormito, non dormivo cosi da un po’?”; Zaly: “abbiamo dormito per tutto il viaggio, meglio saremo più riposati!” Cosi le due donne scese dall’aereo prendono le valigie, e poi un taxi verso l’albergo, alla reception c’è un bel ragazzo, che le fa accompagnare da due bel ragazzi, portano le valigie, in ascensore i ragazzi le chiedono come si chiamano, e le due donne rispondono, Zaly e Dorothy, e voi, Muscyak e Furlay saliti in camera, i due ragazzi posano le valigie, e dicono: se volete andare a visitare il posto chiedete pure di noi vi portiamo ovunque, ci sono magnifici posti da visitare, le due donne : “grazie, non mancheremo!!!”; i due bei fu stacci se né vanno, Zaly va verso il balcone, e dice : “che bel panorama, si avvicina Dorothy: “magnifico!!!” Un mare azzurro e calmo, e spiagge bianche, Dorothy: “dai mettiamo il costume, prendiamo asciugamano è andiamo in spiaggia” Ci sono ombrelloni in paglia, e sedie sdraio molto comode, posano le asciugamani, e il mare sembra chiamarle, un tuffo nell’acqua trasparenti e calde, vedono pesci colorati che gli nuotano vicino, escono dall’acqua il sole è molto caldo, ci sono i due fu stacci che le dicono: “volete un bel massaggio ?”; le due donne rispondono “si grazie, ci vuole proprio!”; cosi i due ragazzi le invitano sotto ad un gazebo con il tetto di paglia, e chiuso da tende bianche, si sentono dei suoni sono gli scaccia guai, è il vento che li fa suonare, le fanno accomodare sopra dei lettini, iniziano a massaggiarle, il profumo degli oli, gli incensi, il lettino inizia anche lui a muoversi, cosi mentre il lettino le massaggia la schiena, i due ragazzi, passano l’olio caldo in testa massaggiandole la testa, le due amiche si lasciano cullare dalla musica dolce, e dalle mani morbide dei ragazzi, le accarezza leggere il collo, le spalle, il petto la pancia l’inguine andando molto vicino, le gambe, il piede, il loro fluido sanguigni si rilassa, la loro pelle diviene oleosa e morbida, Quasi si addormentano, le mani morbide e vellutato accarezzano il loro corpo, la fronte viene accarezzata molto dolcemente, passano sulle guance, il naso, il collo, e poi lì danno un bacio appassionale. I due ragazzi passano l’uva sul viso delle due donne, molto dolcemente, e sulle labbra, poi il ragazzo succhia il chicco d’uva, passandolo umido sul volto delle donne, i due ragazzi sono sincronizzati fanno tutto uguale sia ad Dorothy che a Zaly, le due ragazze succhiano l’uva anche loro, e poi si baciano, ora i due massaggiatori prendono la crema e iniziano ad massaggiare le due donne, le massaggiano le dita dei piedi, la caviglia, il polpaccio, le cosce una bella palpata al seno, e le baciano sul seno, le spalle, e il collo, poi le due donne si mettono in pancia in giù, i ragazzi le massaggiano i piedi, le caviglie, i polpacci, le cosce, passando su e giù, una bella massaggiata al sedere, più che massaggiata una bella “spremitura di culo”, ed infine la schiena, le spalle, e le braccia, una massaggiata tra i capelli, mentre Dorothy e Zaly sono tutte godute, i due ragazzi iniziano e leccare la schiena scendendo sul sedere le gambe e in fine i piedi, e risalgono su gambe, schiena, spalle, e collo, le danno dei piccoli morsi, i due salendo sul lettino iniziano a togliere il costume alle ragazze, e a leccargliela, passando alla penetrazione lenta e arrapante, con baci appassionali sulla schiena e collo, facendo godere le due donne, senza preoccuparsi se fuori dalla tenda si sente qualcosa… Usciti dalla tenda si guardano intorno, hanno gridato talmente forte che forse le hanno sentite tutti nel villaggio, rosse come dei peperoni, Ledy: “Meglio prendere una bibita fresca, dopo questo massaggio”..... Si prendono le bibite e vanno a bere sul lettino davanti al mare, non dicono una parola, rimangono in silenzio, pensano che tutti le guardano, ma in realtà nessuno le ha sentite, o viste, perché i lettini da massaggio erano in un posto tranquillo dove nessuno passa, i due ragazzi le hanno portate li apposta Vi siete mai chiesti perché uno si fa un amante ??? A volte per amore, a volte perché il marino non ci soddisfa del tutto e ci lascia a metà, di solito l'amante per rimanere con noi ci soddisfa in tutto e per tutto, con lui ci si osa a fare di tutto, perché tutto è permesso, ma se un giorno decidete di lasciare il marito per l'amante a volte risulta sbagliato, e soprattutto un vero fiasco, perché l'uomo fa di tutto per conquistarti, anche cose osé, ma una volta conquistata, e tolta all'altro uomo, si rivela una vera fregatura... ecco da qua il detto Non lasciare la vecchia via per quella nuova, sai quel che lasci ma non sai quel che trovi.... E se l'uomo si fa l'amante ??? Vi siete chiesto voi donne perché vostro marito si fa l'amante, un motivo può essere: "lo faccio solo il venerdì!!! perché gli altri giorni devo alzarmi per andare a lavoro, o solo il mercoledì, ma ci sono molte donne che hanno stabilito il giorno che lo devono fare, cascasse il mondo loro lo fanno solo il giorno stabilito, e se hanno voglia un altro giorno, no macché sono un orologio!!! poi mi sento stanca!!!"; oppure sto male, ho mal di testa, peggio ancora ma tu hai sempre voglia!!!; Chattare con le amiche invece di andare a letto, ma lo fanno anche gli uomini, mal di testa, ho sonno, sono stanco, ma tu mi spompi, come vado l'indomani al lavoro, e peggio ancora stare tutta la notte al computer invece che a letto con la moglie, con i bigodini in testa, o la maschera verde di Hulk in faccia, ci sono anche le donne che non si depilano, e gli uomini devono farsi largo tra i peli, ogni tanto bisogna anche prendersi cura di sé, non solo per i nostri uomini, ma anche per noi stesse ci sentiamo meglio, più attraenti, e seducenti Ma l'uomo perché tradisce, per amore?, poche sono le probabilità, la maggior parte tradisce perché la donna che scelgono come amante è attraente, si depila, e giovane, e può farlo quando né ha voglia, e soprattutto non grida dalla mattina alla sera, devi fare questo, devi fare quello, sei un fallito, un uomo inutile, neanche i tuoi figli sai guardare, ma si guardano da soli.... Ma ricordatevi la maggior parte degli uomini vogliono la donna, moglie, e mamma dei suoi figli, e l'amante solo per Sco....pare Ed è raro che un uomo lascia la propria moglie con figli, o senza, per mettersi con l'amante... Si tradisce anche per sentirsi ancora attraenti, e sé si è in gradi di conquistare qualcuno, "Mi ricordo come si fa!!!" " "Mi sembra di essere tornato giovane!!" "Ma ai miei tempi ci si conquistava sotto la luna", "Adesso basta Chattare con qualcuno e poi te la/o porti a letto, che tempi!, sono cambiati...." A volte ci si arriva fino ad un certo punto, e poi non si fa niente lasciando l'altra parte con la bava alla bocca.... Le nostre amiche invece hanno deciso di prendere tutto, quando sono fuori sono le amanti ideali, che ogni uomo vorrebbe avere Si curano, si vestono bene, si incipriano il naso, si profumano, e si depilano, le amanti perfette....Dorothy e Zaly Vanno in camera, a farsi una doccia, mentre una si asciuga i capelli e l’altra si lava sotto la doccia, scoppiano a ridere, Zaly: “ma ci pensi cosa abbiamo fatto???”; Dorothy: “e pensare che dopo siamo state zitte, come due scolare che hanno rubato il rossetto ad una amica!” ridono a crepa pelle hahahahahaa Si preparano e vanno a cena, Zaly: “Dorothy guarda la, alla tua destra ci sono i due ragazzi!”; diventano rosse come peperoni, Dorothy: “non guardo fai finta di niente, magari ci evitano!”; Zaly: “dai che è stato bellissimo!!!”; Dorothy: “Appunto, fin troppo lo rifarei mille volte!”; Zaly: “si stanno avvicinando, fai finta di niente!; ma i due ragazzi buona sera, come va ? Zaly: “benissimo, pensavamo poi di fare una passeggiata notturna sulla spiaggia!”; Muscyak: “bene! vi accompagniamo”; Dorothy: “fa gli occhioni ad Zaly, e gli dice tra i denti, cosa hai in mente ?” Zaly: “dice tra i denti, niente, solo una passeggiata!”; mentre i due ragazzi dicono: “vi serviamo la cena, e poi vi accompagniamo sulla spiaggia”, e sene vanno; Dorothy: “ma che hai fatto un’altra scopata del genere io rimango qua non torno più a casa”; Zaly: “allora ti è piaciuta? Dillo! Sei una fanatica del sesso!” Dorothy: “parla piano”, guardandosi intorno, che nessuno le abbia sentite, “Ehi guarda li, quei due lei mi sembra arrapata, guarda come lo bacia, sul collo, e le spalle, e sulle labbra”; Zaly: “andiamo a farle vedere come si fa”, e fa la finta di alzarsi, mentre Dorothy la prende da un braccio, e le dice “Ferma ma dove vai!”; Zaly: “scherzavo!!! Quei due stasera in camera faranno follie”; ad un certo punto vengono interrotti dallo squillo del cellulare di lui; lei fa una faccia allibita “ma ci deve sempre interrompere il tuo cellulare, che squilla sempre al momento giù!, sembra che lo sa, spegnilo” lui: “ma è vito !”; lei: “Bè allora rispondi, sarà importante!”; con una faccia delusa, dice:” Ma qu minchia è sto vito!!!”; mentre lui ride e scherza con sto Vito, lei si alza in piedi ha un vestito fosforescente, strettissimo, si vedono tutte le curve, con le tette strizzate che gli arrivano in gola, pure una foca si arraperebbe a vederla cosi, si vede pure al largo, Cosi assomiglia ad una boa, almeno non si perde, mentre il suo uomo parla al telefono, lei va sulla spiaggia, sculetta del tipo “C’è lo solo io”; tutti gli uomini si girano a guardarla, si siede sulla spiaggia tutta sola a guardare il mare, io e Zaly ci alziamo e la raggiungiamo sulla spiaggia, le diciamo: “Ehi tutta sola ?”; lei: si, purtroppo!”; piacere io Dorothy, e lei Zaly, e tu ?; “Myer piacere, e voi sole ?”, “si siamo qua per lavoro!”; e tu: “in teoria in viaggio da amante”; Zaly: “lui e il tuo amante, e lo sei tu per lui!”; Myer: “lui è sposato, con mogli e figli, io sono la sua amante, dobbiamo stare un paio di giorni, solo perché la moglie e andata a trovare la mamma ammalata!”; Zaly: “dicono tutti cosi, ma che ci hai trovato in quello ?”; Myer: “mi piace, e poi ha tanti soldi!”; Zaly: “ha ecco il mistero, perché a vedere te sei bella, giovane, e guarda lui, pelato e basso! Non potevi scegliere uno più bello? In più non ti ha nemmeno degnato quando lo hai baciato prima!”; Myer: “lui dice che in giro si vergogna, lo dobbiamo fare solo in una stanza!”; Dorothy: “un classico degli amanti, ma senti stasera vuoi divertirti con noi!”; Myer: “perché no, tanto lui mi ha fatto passare tutto!”; cosi le tre ragazze camminano sulla spiaggia, e le raggiungono i due ragazzi, Zaly dice: “c’è un amico per la nostra nuova ospite?”; risponde Furlay: “certo!, spettatemi, che arrivo con un mio amico, Myer: “Amico ?; Zaly: “vedrai questa è vita”… Te ne sei preso uno che è sposato, e poi sembra avere sempre mal di testa, non lo vuole fare mai, sei giovane almeno su questo campo divertiti, finché puoi, e la prossima volta sceglitelo libero, almeno gli puoi gridare dietro Dorothy: “Ma come lo hai conosciuto?”, Myer: “faccio la sua segretaria, vedendolo tutti i giorni, me né sono innamorata, mi faceva gli occhi dolci!”; Dorothy: “cosi tu li facevi il lavoro, chiamalo scemo!” “E poi mi diceva che la moglie aveva sempre mal di testa, cosi si consolava con me!” “Mi ha comprato anche un appartamento vicino all’ufficio cosi ci potevano vedere spesso, per una sveltiva; Zaly: “hai visto il furbo, fanno tutti cosi, e ora che tu ti riprenda la rivincita, stasera ti divertirai” Se donne vanno sulla spiaggia, a ballare a piedi nudi sulla sabbia davanti al fuoco, vengono circondate da uomini che le fanno ballare, le accarezzano, le offrono da bere, la serata promette bene, sotto la luna, fanno anche il bagno di mezzanotte tutte nude, l’acqua è calda, gli uomini le seguono, giocano nell’acqua a schizzarle, uno si avvicina ad Zaly e la bacia sulla spalla, lei lo guarda, e gli schizza l’acqua, un bel uomo, brizzolato, muscoloso, e naturalmente nudo, si immerge sotto acqua e la morde sulla caviglia, lei spaventata grida hahahha, lui esce dall’acqua, Zaly: “ma sei matto, mi fai spaventare!”; lui si avvicina, le tocca la schiena, riva sott’acqua, le morde una coscia, Zaly: “sei un pesce hahaha!”; l’uomo si avvicina ad Zaly ed inizia ad baciarle un labbro, poi la spalla, e andando dietro, li bacia la schiena fin sotto l’acqua, sul sedere, esce dall’acqua e la bacia sul collo, mentre Dorothy e Myer giocano con gli altri, ed escono dall’acqua, asciugandosi con delle asciugamani che gli offrono dei ragazzi nudi, Myer: “è voi non vi coprite, mi sembra una spiaggia di nudisti!”; Dorothy: “non sei abituata a vedere, tutti questi bei ragazzi nudi, che ti girano attorno!”; Myer: “in realtà, no! Sono anche un po’ imbarazzata, dentro l’acqua è diverso, non si vede!”; “Ci guardano!”; Dorothy: “siamo le uniche donne, te né sei accorta!”; Myer: “si!!! Adesso che si fa!”; Dorothy: “guarda Zaly, e lasciati trasportare…” L’uomo nell’acqua continua ad abbracciarla, toccarla e baciare Zaly sulla schiena, una mano scivola sul seno strizzandolo dolcemente, lui la bacia sul seno prima una a poi, l’altro seno, la bacia sul colle, scivolando lungo il braccio e la mano, un bacio appassionale sulla bocca, Zaly lo abbraccia, e pensare che nemmeno lo conosce, finiscono sott’acqua, Zaly: “forse meglio uscire dall’acqua!”; lui sorride e la prende per mano, escono dall’acqua prende un asciugamano, la copre, abbracciandola la bacia, Zaly copre anche lui nell’asciugamano, e finiscono sdraiati sulla spiaggia appartati dietro una palma… Mentre Dorothy e Myer avvolti nelle asciugamani ballano, sotto la luna piena che illumina il mare, gli uomini le ballano tutti nudi intorno, Dorothy : “Guarda li che pezzo di uomo, e il tuo tipo?”; Myer: “ma io, non guardo!; e guarda per aria!!!”; Dorothy, tira l’asciugamano a Myer lasciandola nuda, lei si copre, “Ma che fai!; sei impazzita!”; Dorothy: “lasciati trasportare…”; cosi le due donne ballano senza pensare che sono nude sulla spiaggia in mezzo a tanti uomini nudi, un uomo prende Myer abbracciandola e balla con lei, imbarazzata, cerca di stare un po’ lontano, ma l’uomo la stringe sempre di più a sé, inizia a sentire la musica dentro, le piace, e avvolgente, lui le fa fare un inchino, il casquè, e la bacia sul collo, lei lo guarda gli salta addosso finendo tutti e due sdraiati sulla sabbia, lo bacia, lui: “sei focosa!”; Myer: “fa il verso della pantera huhuhuhu”; Myer è scatenata bacia l’uomo da per tutto, pure nelle parti intime, facendo cose sconce indescrivibili, lascio a voi l’immaginazione… Dorothy, si veste, e lascia che il suo uomo la segue, dentro hotel Nell’ascensore per salire in camera il nostro uomo la bacia accarezzandola sotto la gonna, mettendole una mano sul sedere, finendo a letto nella camera, e zaly finisce nella camera del ragazzo, continuando quello fatto in spiaggia, tutto ciò è intrigante, e appassionale, l’ asciandole sfinite a letto, i due uomini se né vanno, passando una notte indimenticabile, anche Myer finito in spiaggia, passa in camera con Aly, senza tornare dal suo uomo sposato, alla mattina si alza lasciando quel bel fu staccio tutto muscoloso sul letto, e va in camera dal suo uomo, che non si era nemmeno accorto che lei non c’era, pensa che uomo, cosi finite le “Vacanze/lavoro” si ritorna alla vita di sempre, le tre donne si tengono in contatto, Myer: “ragazze sapete cosa ho deciso!”; dicci: “gli ho detto, ho lasci tua moglie perché mi sono stufata di fare l’amante!; e averti come uomo tromba, e del resto c’è di meglio; quel bel ragazzo al mare, ve lo ricordate, e lui che ha detto: “E ma sai lei e la madre dei miei figli, poi sua madre è ammalata, come faccio da solo!”; Myer: “si è inventato troppe scuse, cosi ho tagliato corto, lo lasciato! Sara un po’ dura perché ci lavoro assieme, siccome sono ingamba, mi sto cercando un'altra occupazione, cosi non lo vedrò più” Zaly: “brava, era ora, la rivincita delle donne”; Dorothy: “Vieni con noi domani a correre?”; Myer: “certo!”; a domani… L’indomani a correre assieme Myer si sente male, Dorothy: “ma che ahi sei pallida, Myer: “ è un paio di giorni, che mi sento strana, e non riesco più a fare dei movimenti veloci, come correre, e andare in palestra”; Zaly: “sei mica incinta!”; Myer: “mi dovevano arrivare, forse meglio fare un test”; prendono il test e via verso casa a farlo, “Allora!”; Myer: “sono incinta!”, diventando bianca come il latte, si siede “ora che faccio, sono scapola e singol, sono una ragazza madre, cosa dirà mia madre, mi vedeva sposata con 2 figli e in carriera, ora che faccio! ” Zaly: “in tanto chi è il padre ? il tuo capo ?”; Myer mi guarda con uno sguardo allibita, pensierosa, “Mi sa di no!; o si!”; Dorothy: “bene! È già un buon inizio!”; Zaly: “pensa se, il padre è quel bel fu staccio che ti sei fatta al mare!”; Dorothy: “dai non vedi che e depressa!!!”; zaly: “almeno la tiro su, e se è di quel indeciso del suo capo!”; Dorothy: “adesso invece di pensare chi è, pensiamo a farle capire che diventare madri è una cosa meravigliosa, e rimasta troppo paralizzata, vieni Myer siediti che ti faccio una camomilla!”; Zaly: “Mamma giovane, bella, diventerà nonna!!!”; scoppia a piangere, mentre Zaly ride, Myer piange, Dorothy: “sei sempre la solita!”; Zaly: “dovrebbe ridere, cosa importa chi è il padre sarà lei a tenerlo per 9 mesi in pancia, chi se né frega del padre Zaly: “pensa che culo per una scopata fatta con uno incontrato solo per una notte, fissata con la linea va dal ginecologo, invece di chiederli se è incinta, e se va tutto bene dice: “ma quando ingrasso, mi vengono le smagliature, e se poi vomito… Il dottore gli risponde: “stai tranquilla! Intanto vediamo se lo sei !; e poi si vedrà La donna continua a parlare “se mi vengono le voglie, se mi macchio la pelle, se…Zaly e Dorothy la interrompe “Stai un po’ zitta, vedrai che sarai bellissima!”; il dottore la ringrazia, e chiede chi è il padre ?”; le due donne si guardano, facendo finta di niente, Myer: risponde “è importante ?”; il dottore: “non sei la prima e nemmeno l’ultima, basta che la prendi bene!”; e le da un altro appuntamento, Myer: “ma lei dottore è scapolo?”; Dorothy la ferma dicendo : “ma cosa dici sei impazzita, scusi dottore”, la prende per mano e la porta fuori e se né vanno, nello studio del dottore entra un altro dottore, e le dice: “ma chi erano quelle pazze?”; il dottore dice: “due, una era pure incinta, ma non sa chi era il padre!”; l’altro dottore rimane zitto… Un uomo o dice bianco, o dice nero, noi siamo piene di parole, “forse! Ma! Perché!, ma può darsi…”; Un uomo se decide di sposare una donna, sa che è quella giusta, oppure se le tromba tutte, e non se né sposa nessuna… Voglio sagnare a occhi aperti: “mi immagino una donna piena di iniziative, con doti, nascoste, che le tiro fuori al momento giusto come la signora in giallo Fletcher Jessica Padrona di un campeggio sul mare, il suo colore e azzurro, pieno di insidie, ma dall’animo intenso, sempre allegra, perché vivi una vita serena, allegra, circondata da persone allegre, divertenti, tutto è fantastico, il cuore è allegro, l’animo è allegro… Torno alla realtà, sono una donna che sta cercando lavoro, aveva l’amante, ed ora sono sola, ed pure incinta, di un uomo che non saprà mai di avere un figlio… In contro le ragazze, in un bar, le dico: “Siete sempre prese?; Dorothy: “La famiglia ti prende, Zaly è più libera, e te come va?”; Myer: “dici che il dottore vi vuole?”; Zaly: “sta pensando al dottore, ricordati che questo non te lo puoi fare, se poi lo lasci, lui abita qua, ti ritrova!”; Dorothy: “meglio che lasci perdere, pensa piuttosto a trovare lavoro!”; “Mi è venuto un idea, se vieni con noi a lavorare, girerai il mondo, vedrai nuova gente, e ci divertiamo, basta avere fantasia, a creare feste, per gente che vuole divertirsi, che dici?”; Myer: “ma potrò viaggiare?; Zaly: “Quando potrai verrai, se no, ci aiuterai dal computer, trasmetteremo via internet, con la Webcam, e ci diremo le cosa da fare!”; Myer: “ragazze non so che dire, accetto!!!”; mi dispiace quando non verro!; le ragazze si abbracciano, sono diventate molto amiche, prendiamo qualcosa da bere, un mojito per tutti, Dorothy: “no!, per te un frullato di frutta!”; Myer: “ha già me né sono dimenticata, hahahaha!”; le ragazze ridono hahhaahha Dorothy: “ragazze vi lascia devo fare un po’ di faccende, faccio la spesa e poi vado a casa, devo fare le pulizie, e da mangiare”; le saluta e se né va Dorothy va a casa, si legati i capelli tenuti da un pizzone, pantaloni larghi, maglia lunga e comodi fa le faccende di casa, i figli, sono a scuola, da un momento all’atro dovrebbe rientrare il marito, gli viene un idea, cosi va in camera da letto, si spoglia e si mette, calze auto reggenti, reggiseno che tira su le tette, mutandine di pizzo, tutta vestita di nero, e vestaglia trasparente, nel frattempo rientra il marito, sbircia che sia da solo, sembra di si!; lo chiama “Marat sei tu?”; risponde: “Si , perché chi aspettavi ?”; “sei solo ?”; “Si, ma dove sei!”; vieni qua in camera da letto!”; cosi il marito si avvicina, lei spunta tutta sexy, il marito la guarda, “Ecco perché mi hai chiesto se ero solo, e se ero con qualcuno ?”; “vi facevo entrare tutti è due in camera da letto!”; “Tutti è due chi ?”; “Tu hai detto che eri in compagnia!”; il marito: “in compagnia di chi ?”; lei : “insomma basta chiacchierare”; le prende la mano e gli è la appoggia sul sedere, e lo bacia appassionatamente; il marito: “se ti vedeva qualcuno dalla finestra !”; Dorothy: “ma se abitiamo al 5° piano, è non c’è nessuno davanti, solo campi, chi mi vede?”; il marito: “Non si sa mai, passa qualcuno con l’aereo, o l’elicottero!”; Dorothy: “Non importa dove ti viene fame, basta che mangi a casa!, se non ceni a casa hai fatto uno spuntino, e a casa che trova il pasto completo!!!”; il marito la abbraccia, stringendola forte, la bacia, si toglie la maglia, e i pantaloni, la tocca da per tutto, e finiscono a letto, in un intreccio appassionale… Si dice che a “Las Vegas” tutto è concesso, anche fuori di “Casa tutto è concesso”; ma quando si è da soli in casa è li che si scatenano le furie amorose, che nessuno può sapere, può solo immaginare… Arriva l’ora di ripartire per un altro meeting, le ragazze sono alle prese con le valigie, Dorothy, Zaly e Myer, pronte per partire, come al solito il marito e i figli di Dorothy li accompagnano all’aeroporto, si salutano e si vedranno fra una settimana, salgono sull’aereo, per tutto il viaggio le ragazze si mettono d’accordo sui preparativi, i tavoli, le decorazioni, e soprattutto andranno in un posto caldo, cosi in aereo ti vesti un po’ pesante, perché con l’aria condizionata fa freschetto, appena scese dall’aereo c’è un'altra aria, fa caldo, si mettono gli occhiali da sole, e vanno in bagno, a mettersi i vestiti leggeri, il caldo permette anche di non mettersi le mutandine, prende aria e si rinfresca, visto che per tutto l’inverno è chiusa in mutandoni che ci coprono pure mezze cosce, per il freddo, uscite dall’aeroporto, le ragazze notano che agli uomini gli svolazza li davanti, anche loro lo lasciano libero, di prendere aria, Zaly: “Già sto posto mi piace!!! Lo avete notato?”; Dorothy: “Si, immaginavo che puntavi proprio lì!!!”; Myer: “Ragazze, che cosa?”; Zaly: “A già tu sei nuova, ti dobbiamo insegnare, guarda i ragazzi!”; Myer: “Belli, muscolosi, abbronzati, dici che noteranno che li stiamo puntando, sembriamo affamate!!”; Dorothy: “fai come me, con discrezione, fai finta di niente, con gli occhiali, sembra che guardi da un'altra parte, è osserva cosa c’è in mezzo alle gambe, guarda come si muove, e come si mostrano per farselo vedere”, Myer: “avete ragione!!!”; Myer allibita, si tira giù gli occhiali, e osserva con stupore, le ragazze la fermano; Zaly: “non cosi, che si accorgono che li stiamo guardando!!!”; Dorothy: “meglio cercare un taxi”, cosi saliti sul taxi, verso l’albergo, le strade sono molto larghe, tutti salutano a tutti, persino ai semafori si salutano e si scambiano quattro chiacchiere, nessuno corre, per arrivare prima, a fanno passare tutti, Zaly: “Continuando cosi arriviamo stasera all’ hotel!”; Dorothy: “goditi il giro turistico”; ci sono villette con 2/3 piani, limousine lunghissime, Myer: “ma chi c’è dentro ?” ma i finestrini sono scuri e non si vede chi c’è dentro, tutto e pieno di colori, ci sono molti fiori dai mille colori, le targhe delle auto sono personalizzate, Zaly fa le foto affacciandosi dal finestrino del taxi, prati ben curati, portoni di legno scuro, nessuna casa ha la recinzione, confinano con i giardini vicino, cosi vedono un signore che taglia l’erba, Myer: “ma la taglia anche dal suo vicino?” figurati se da noi succede!” il taxista: “ci aiutiamo a vicenda, siamo molto cordiali in questa Città!” , Arrivati in albergo, scendono dal taxi, una bellissima casa, con tantissimi fiori, prati, alberi che la circondano, ci sono anche gli scoiattoli che corrono sugli alberi, Dorothy: “Bello, avete visto la cassetta della posta, con la bandierina rossa!”; arriva una signora, che le distrae “Buon giorno, ragazze, sarete stanche dal viaggio, e affamate, “Cocchie”, prendi le valigie, e portale in camera, voi ragazze venite con me mangiate qualcosa e poi vi accompagno in camera”; Zaly: “buona idea!”; cosi le ragazze entrando nell’hall dell’ albergo, ci sono moltissimi tavolini, fiori da per tutto, ventilatori al soffitto, divanetti, tappetti, le fa accomodare ad un tavolo, “Cosa vi posso portare?”; le ragazze ordinano succhi di frutta, acqua, e da mangiare, Myer: “avete visto che posto?”; Zaly: “bello, molto accogliente!”; cosi finito di mangiare, chiedono dove la loro camera, la signora le accompagna, le fa salire su una scala di legno, le pareti sono decorate con affreschi, “vi ho preparato la stanza più carina, quanto vi fermate!”; Dorothy: “giusto il tempo di fare il Meeting, poi ripartiamo subito”; “Siete voi la ragazze che aspettavamo, fantastico, cosi più tardi vi faro vedere dove avverrà”; Myer: “lo dobbiamo fare qui?”; “si!”; Dorothy: “ok, ci prepariamo, e scendiamo subito, cosi ci farà vedere, grazie signora ?”; “Naomy”; cosi le ragazze si preparano, e scendono, Naomy le accompagna dietro la casa, ci sono delle staccionate di legno, con qualche decorazione, altre sono tinte dai colori tenui che vanno dall’azzurro, rosa, giallo, al violetto, cosi le ragazze si guardano intorno, Naomy: “Avete qualche idea, per trasformare questo posto?”; Dorothy: “Ragazze che dite?”; Naomy: “Vi metto a disposizione dei ragazzi, che vi spostano tutto, a dei cuochi!”; Dorothy: “ok, il meeting, perché lo fate?”, Naomy: “Dobbiamo inaugurare, l’Area nuova dell’albergo, venite che vi faccio vedere”; vanno verso area nuova, Zaly: “bellissimo, ma se vi posso consigliare, in questa area non avete messo nessun fiore, visto che di la ci sono meglio metterli”; Naomy: “Ok, grazie, cosi mi suggerisce di mettere!”; Dorothy: “bene ragazze al lavoro!”; cosi i preparativi iniziano ad prendere forma, fiori alle finestre, nel prato parte un sentiero con i fiori ai lati, che va verso l’area nuova, staccionate di rose bianche intrecciate con fiori azzurri, e viola, e bei ragazzi che spostano tavoli e sedie, il sole picchi forte, e le ragazze sono tutte sudate, Zaly: “Forse meglio mettere i tavolini all’ombra, o sotto a dei gazebi, durerà tutto il giorno, fino a sera, mettiamo anche qualche candela per la sera”; Myer: “Mi occupo del cibo!”; Zaly: “non mangiare tutto!!!”; cosi indaffarate tra i fornelli, per gli spuntini , dolcetti, e i preparativi ai tavoli, a fine giornata le ragazze hanno preparato tutto, e chiamano Naomy per faglielo vedere, ed è entusiasta, il tavolo è decorato, ed è del colore del fiore che si trova sopra, se il fiore e la rosa rossa, la tovaglia, le sedie, i tovaglioli, tutto è di colore rosso, e cosi se è viola, o blu, o bianco, anche i gazebi sono decorati, da cascate di fiori del colore del tavolo che vi è sotto, da un lato c’è un grande gazebo, dove sotto c’è un grande tavolo, li mettiamo gli spuntini, cosi Naomy le ringrazia è molto contenta, avete fatto un magnifico lavoro; le ragazze ringraziano, Naomy: “vi posso offrire qualcosa!”; Zaly: “Si grazie, sto morendo di sete?”; Dorothy: “Ma non hai bevuto?”; Zaly: “No! Ero talmente presa, che me né sono scordata!!!”; cosi dopo una bella bevuta, e qualche pasticcino, vanno a fare una doccia, una cenetta, Myer: “Sono stanchissima, abbiamo lavorato tutto il giorno senza fermarci un minuto”; Dorothy: “bene, cosi stasera andremo in giro, per vedere com’è il posto!”; Myer: “mi hai sentito, sono stanca?”; Zaly: “Se vuoi tu rimani in camera a dormire, e noi giriamo!”; le ragazze ridono hahahha, Myer: “Ma ti pare!, vengo con voi, è mi perdo questo bel posto!”; hahahahaha Cosi finito di mangiare, le ragazze vanno in giro a piedi, verso il paesino, c’è una bella passeggiata, sul lungo mare, dei negozietti carini, si fermano davanti ad una vetrina d’abbigliamento, notano un bel vestitino, entrano, ci sono molte cose carine, iniziano a provarsi i vestiti, e si guardano a vicenda, si avvicina la commessa, posso aiutarvi ragazze, Zaly: “Si! mi sta bene!”, mentre la commessa, presa dall’euforia delle ragazze, gli porta mille vestiti, fa far provare, tutto gli calza a pennello, e gli offro anche dei pasticcini, buffè, e da bere, Myer assaggia di tutto, mentre Dorothy e Zaly si tengono un po’; Dorothy: “Myer!, se mangi di tutti, fra un po’ non ti metterai nessun vestito!”; hahahaha; praticamente le ragazze hanno comprato tutti i vestiti che c’erano nel negozio, la commessa le ringrazia, e le invita in un’altra stanza, mentre Zaly: “dobbiamo comprare un’altra valigie, se no sta roba dove la mettiamo!”; entrano in un’altra stanza, dove ci sono tapirulan, pesi, tutto l’occorrente per fare aerobica, praticamente sembra una palesta, e piena di ragazze, che si allenano, Myer: “ecco perché il negozio è vuoto”; Dorothy: “sono tutte in palestra”; Zaly: “Mi sa che, prima ti fanno mangiare, e poi dimagrire”; hahahaha; la commessa dice: “ora potete passare un ora qui, è offerto dal negozio!”; Dorothy: “ma è una palestra, o fa parte del negozio ?”; la commessa: “Qui tutti i negozi hanno una palestra dentro, perché offriamo da mangiare, e da bere, se volete, potete fare anche solo palestra, e non comprare niente!”; Zaly: “Una palestra gratis, ragazze diamo ci da fare”; posano le buste, si tolgono le scarpe con il tacco, e vanno verso gli attrezzi, dopo un’ora di fatiche le ragazze sono tutte sudate, Myer: “Come usciamo a fare una passeggiata in paese, tutte sudate!”; arriva la commessa, ragazze siete informa?”; Dorothy: “Si! ma tutte sudate?”; la commessa, venite con me, vi farete una doccia, e un bel massaggio”; Zaly: “pure il massaggio?, ma che negozio è, perché non né inventano uno pure da noi, ci starei tutto il giorno”; la commessa: “ragazze!, è il minimo, dopo quello che avete comprato, cosi dopo una doccia, le ragazze in accappatoio si fanno fare un bel massaggio, Zaly: “E tu che non volevi venire!!! Ti saresti persa tutto questo, come te lo raccontavamo!, e con quale coraggio” hahahahaha; Myer: “hai ragione, me no male che sono venuta!”; haahahaaha Cosi le ragazze tutte belle che rilassate, prendono i loro pacchettini, e borse, vanno a passeggio per le vie, barcollano, sembrano ubriache, tutti le guardano, ridono, si siedono su una panchina, Zaly: “ragazze! Forse è meglio che torniamo in albergo?”; Dorothy: “Hai ragione, ritorniamo”, in quel momento sta passando una ragazza mozzafiato, con la coda dell’occhio controlla che tutti la guardano, minigonna, che più corta non si può, magliettina trasparente e stretta che lascia immaginare tutto, capelli lunghi castani, con tanti riflessi rossi, che svolazza assieme al suo andazzo, se la tira da paura, tutti i ragazzi si girano quasi vanno a sbattere, lei orgogliosa che la guardano, sorride, qualche ragazzo si osa; “Hei! Come ti chiami ?”; lei lo guarda dalla testa ai piedi, fa un sorriso ironico, e se né va; Zaly: “non ha capito, che se non ha il portafoglio stra pieno, lei neanche lo guarda, che illuso”; Dorothy: “ci vuole l’autista con la limousine, un regalo da mille zeri, e deve luccicare abbagliando tutti quelli che lo guardano, una villa al mare, una in città, e deve ricoprire tutti i suoi sfizi!!!”; Myer: “bè almeno si fa mantenere da qualcuno ricco, e poi gli fa le corna con il giardinieri…” hahahhaha Zaly: “Speriamo che non ci ha sentito!” L’indomani dopo una bella dormita, le ragazze “si informano!!!” “non sparlano”; Dorothy: racconta “Ogni marinaio ha una donna in ogni porto, e le donne dei marinai cosa combinano rimaste sole sulla terra ferma ???” Zaly: “I marinai hanno donne è figli sparsi in giro nelle coste dove ancoreggiano, anche per poco tempo, a volte una botta e via verso nuovi orizzonti danno frutti, senza che lo sappiano!!!” Myer: “E le donne rimaste sulla terra ferma ? hanno figli con uomini, che anche loro sono di passaggio, cosi si mantengono e riescono a vivere, ma si trovano con figli di chissà quale uomo!!!” Zaly: “Sapete, che è quello che stiamo facendo noi viaggiando in giro per il mondo, ci scopiamo l’impossibile, ma non lasciamo tracce, chissà i nostri mariti a casa, cosa fanno, quando noi non ci siamo!!!” hahhahahaha le ragazze ridono Myer: “Ragazze! Vi devo troppo raccontare!!!, ve lo ricordare il telefilm Will e Grace ?”; tutte in coro “Siiisiiisisisis, è fantastico!!!”; Myer: "io un giorno mi sono innamorata di un ragazzo come Will, troppo bello! Come lui! Cosi uscivamo assieme andavamo alle serate insieme, scherzavamo, ridevamo, facevamo tutto insieme a volte pensavo perché non si faceva avanti, e non si decideva???, forse era un ragazzo che aspettava il momento giusto, proprio come Will e Grece, quando un giorno io o cercato di baciarlo, e lo baciato per me è stato fantastico, ma lui mi guardava imbarazzato, attimo di suspance!!!” le ragazze ridono Dorothy: “è cosa è successo dopo???” Myer: “lui mi ha detto che era gay!!!, e io gli o detto, che non mi offendevo se stava anche con me”; le ragazze ridono hahahahahaha; Zaly: “lui stava sia con le donne che con gli uomini?”; Myer: “no! Purtroppo, mi sono persa un uomo fantastico, molto incantevole, i migliori se li prendono!”; la ragazze ridono hahhaahhhaaa “Le ragazze ricordano i bei tempi!!!” Dorothy: “Ve lo ricordate “Sex and the City?”; sembriamo noi quando viaggiamo in giro per il mondo, è bellissimo avere quella libertà dentro, che fa bene avere un po’ a tutti, serve per far andare avanti anche le situazioni più strane…!!!” Myer: “Bene! Che dite, dopo svariati ricordi! E anni passati benissimo, è ora di pensare a noi, e al nostro presente, che dite se andiamo a fare un ultimo massaggio ???”; le ragazze in coro siissiisisi bello!!! Cosi in giro di nuovo nel paese, Zaly: “Dai che oggi è ultimo giorno che stiamo qua, l’indomani si riparte per casa, passando per le vie della cittadella, con archi, decorazioni, dipinti sui muri, e moltissimi fiori, che non avevano visto prima, vedono un negozio molto bello, dove vendono fiori, e molte decorazioni per la casa, entrano dentro, attratte dai mille colori, e dai fili colorati che cadono delicatamente dal soffitto, si avvicina un signore, “Cosa desiderate belle signorine!!!” Dorothy: “Ha un bellissimo negozio, complimenti, cosa sono queste cose deliziose?”; il signore: “Sono delle decorazioni, da mettere come segna posto”; nel frattempo il signore le prende in mano, e le fa vedere alle ragazze, Myer: “molto belle!!! Sono fili colorati decorativi, e argentati con in mezzo dei fiori dai mille colori, circondati da un raso bianco, con un fiocco da un lato, bellissimo vanno bene anche per qualunque evento, possiamo usarli quando organizziamo qualcosa?”; Dorothy: “Giusto! Mi da un suo bigliettino, che non si sa mai! Grazie!!!”; il signore del negozio gli è lo da, e dice voglio farvi un omaggio, e chiede i nomi alle ragazze, e va in laboratorio, le ragazze attratte prendono comunque un ricordino nel negozio, e si fanno foto dentro al negozio, in mezzo alla roba, con la lingua di fuori, in posizioni strane, che si mettono in bocca oggetto del negozio, tutto di nascosto, il negoziante non se né accorge, appena lo sentono fanno finta di niente, il negoziante le da delle pietre colorate in base al loro nome, ringraziano, e pagano le cose che hanno comprato, poi il negoziante le offre un massaggio con le pietre, Zaly: “Qui fate i massaggi con le pietre?”; il negoziante: “Certo!, volete!”; Myer: “Che dite ragazze ?”, le ragazze accettano l’offerta, Zaly: “Certo che in questi negozi, fanno proprio di tutto!”; le ragazze vengono accompagnate nel retro del negozio, dove le accolgono delle ragazze, che le invitano a spogliarsi, si sdraiano sui lettini, c’è una musica dolce di sottofondo, le luci si spengono, e si accendono delle luci colorato in alternanza, le ragazze iniziano a rilassarsi, entrano degli omoni giganteschi che iniziano a massaggiarle, le mettono delle alghe fresche addosso, e poi delle pietre laviche caldo, le massaggiano, mentre si rilassano, passano dai brividi di fresco delle alghe, ai brividi di caldo delle pietre, tutto in alternanza… Dopo un bellissimo massaggio cosi le ragazze possono tornare a casa alla vita di sempre… Tornate a casa… Le faccende di casa sono li che ci aspettano sempre al nostro ritorno, vengono fatte molto velocemente, attacca la lavatrice, spolvera, lava i piatti, passi la aspirapolvere, lava i pavimenti, le ragazze hanno sempre un bel da fare al loro ritorno, noi donne in giro di poco tempo facciamo mille cose tutte insieme… Quando finiamo sembra che siamo andate a correre, siamo tutte sudate Una doccia, una crema profumata su tutto il corpo, un deodorante dal profumo di freschezza lo spruzzo su tutto il corpo, è siamo come nuove, un vestito azzurrino, pieno di fiori colorati, davanti arriva fino sopra le cosce, e dietro si allunga appena sopra il cavo popliteo, formando una coda, un corpetto che strizza il seno di colore bianco, con strisce beige, tacchi alti, che slanciano le gambe, da sembrare belle, alte, e lunghe, noi donne sappiamo come vestirci, sentirci bene, e in armonia con noi stesse, e poi farci guardare dagli altri uomini… Sento un suono di clacson, è lui che mi aspetta sotto, guardo dalla finestra, mi sembra di essere una liceale, con il ragazzo che mi viene a prendere con la macchina cabriolè, dal colore rosso fuoco, passione, amore… Corro per le scale, ma quando arrivo al portone, mi fermo un attimo, respiro profondamente, mi aggiusto i capelli, e il vestito, esco dal portone tranquillamente, non voglio sembrare che sono precipitata giù dalle scale quasi cadevo, lui mi aspetta seduto sul cofano della macchina, con le mani in tasca, è molto elegante, mi apre la porta della macchina, e mi dice Sali, mentre sto salendo sull’auto, lui si avvicina è mi da un bacio, e mi dice “Sei molto bella!”; io sorrido…Salgo sull’auto, mentre partiamo in viaggio chissà dove… I capelli svolazzano al vento, gli chiedo: “Dove andiamo ?”; lui: “Ora lo vedrai!!!”; Il viaggio sembra lungo, ma sono felice, presa ad assaporare il caldo, il venticello fresco che mi accarezza la pelle, il suo sorriso… Arriviamo sul lungo mare, l’odore del mare, le onde, ci fermiamo, lui scende dall’auto, mi apre lo sportello dell’auto, io scendo, è tutto fantastico, quasi mi è passato di mente che gli devo dire una cosa… Entriamo in un bel ristorante sul lungo mare, andiamo sulla terrazza dove si vede la spiaggia, questo locale e pieno di fiori di colore giallo, sono appesi da per tutto, sui tavoli, nei davanzali, alle cornici dei muri, a cascata negli angoli, bellissimi… Ci sediamo in un tavoli la tovaglia è gialla, e arancione, anche le sedie sono rivestite con della stoffa di colore giallo e arancione, bellissimo… Molto romantico, la vista sul mare, c’è una candela sul tavolo che galleggia dentro un contenitore, il cameriere la accende, appoggia un magnifico bouquet sul tavolo con fiori gialli, e con un nastro verde sotto, dai lunghi gambi, lui mi dice: “Allora! Cosa mi devi dire di molto importante ?, anch’io ti devo dire qualcosa ?”; Io: “Non sei il dottore che ho visto oggi allo studio ?”; Lui: “Sorride!, lui è mio fratello gemello!”; io: “Ma siete uguali, e in simbiosi, giusto! Che stupida siete gemelli!!!”; lui: “Siamo legati da qualcosa indescrivibile, sentiamo tutto l’uno dell’altro abbiamo filing gemellare!!!”; io: “Me no male! Che avete filing gemellare, se no mi dovevo preoccupare, ci facciamo una bella risata hahahahhhaaa Arriva il cameriere ci da il cartoncino degli ordini, e ci chiede se vogliamo ordinare; lui: “Il solito Mikel!”; il cameriere: “Va bene signore!”; io : con aria arrabbiata, “Il solito!, quante donne porti qua, oltre me ?”; lui: “Ora ti spiego, ordina che poi parliamo, io: “Prendono una bistecca, con carote ben cotte, e poco condite, grazie! Mikel”; ma ero già arrabbiata con il broncio sul viso, ero cosi contenta, la macchina, il viaggio verso il mare, la spiaggia, ora tutto è svanito da quelle poche frasi ma deludenti, lo guardo dritto negli occhi, lo volevo fulminare, cosa mi nasconde, mentre il cameriere se né va verso la cucina, lui mi guarda e mi dice: “E ora di chiarirci alcune cose, io sono un avvocato di successo, in uno studio dove molto tempo fa ho conosciuto mia moglie!”; io sbianco!!!: “Tua moglie, sei sposato, lo sapevo che non potevi essere vero!”; Lui: “Aspetta, non ho finito, il padre di mia moglie, ha avviato tanto tempo fa quando era giovane lo studio, io ho studiato da avvocato perché mi piaceva, all’università ho conosciuto mia moglie, era bella come il sole”; io: “Aspetta! Fermati, non voglio ascoltare altro, portami a casa, non mi interessano i fatti tuoi, mentre mi alzo in piedi e cerco di andarmene, anzi chiamatemi un taxi che me ne vado da sola!”, lui mi ferma “Aspetta lasciami spiegare, ti prego siediti, e ascoltami, cosi con le lacrime agli occhi mi siedo, ma so già che è una delusione, lui continua : “Allora alla fine ci siamo sposati, io: “mi sono messa le mani sulla pancia, mentre lui parlava, quasi non lo ascoltavo più, pensavo “adesso che faccio con sto bambino, lui mi dirà che deve stare con la moglie, se no il padre lo butta fuori!”; mentre lui: “Ehi mi stai ascoltando?”, io: “He si!”; cosi lui continua : “Sembri tra le nuvole! Tutto ok ?”; io: “Si prosegui il tuo discorso!”; lui: “Cosi grazie allo studio del padre mi faccio conoscere, faccio carriera, e acquisto molti clienti, nello stesso tempo scopro che ho sposato una donna perfida, avida, legata ai solti pazzamente più di quanto possa pensare, la sua bellezza gli è servita per andare a letto con molti clienti, addirittura i più prestigiosi per la società di avvocati del padre, cosi per rivederla e andarci a letto, si servivano del nostro studio e in particolare di me, per stare il più vicino possibile a mia moglie, quando lo scoperto sono andato su tutte le furie, e lo lasciata, ma con essa se né sono andati i migliori clienti, cosi mi sono tirato su le maniche e mi sono dato da fare per cercarne di altri”, io: “tiro un sospiro di sollievo! Era questo che volevo sentire!; oppure no! forse era meglio che me lo diceva prima!!!”; lui: “Sto aspettando il divorzio, che me lo sta concedendo, ma me lo sta facendo penare, come al solito fanno tutte le donne!!!”; io: “Tutto chi ? da quante stai separandoti ?”; lui: “Nessuna! Era per dire, visto che sono un avvocato ne so qualcosa!!!”; lui: “E poi gli ho portato via anche tanti clienti, naturalmente il padre che ha fondato lo studio, si vede portare via i migliori clienti, da una bravata fatta dalla figlia”; io: no so se stare tranquilla, o preoccupata! “Perché qua ti conoscono ?”; lui: “Io vengo qua sempre, anche con mia moglie, lo studio e due traverse più in la!”; io: “Ok!, spero di aver capito! Ma con me cosa hai intenzione di fare ? io non sono un gran che confronto a tua moglie!”; lui: “Mi sono promesso, basta donne bellissime, meglio che se le prendono gli altri, meglio carina e tutta per me, e soprattutto intelligente, perché con gli anni, le belle si devono rifare, ma le belle dentro lo rimangono per sempre!”; io: non sapevo se era un complimento, o era un modo per svignare alla burla che aveva fatto!, “Grazie per la carina!” Faccio il solito sorrisino con denti stretti; lui: sorride e dice che per lui “Sono bellissima, basta che stai solo con me, non ti voglio dividere con nessuno!”; io: “pensavo, lui è un uomo affascinate dal sex Appel sembra George Clooney, per adesso potrebbe essere tutto per me, che faccio me lo prendo, e poi si vedrà ???” Nel frattempo arrivano i piatti, e io inizia a mangiare in silenzio, voglio pensarci bene… Si avvicina una donna stupenda dagli occhi di ghiaccio di colore verde, capelli a caschetto sulle spalle neri, un vestito a corpetto, un seno enorme, ha un corpo mozzafiato, io la guardo a bocca aperta dalla testa ai piedi, minigonna, gambe che non finiscono più, abbronzata, tacchi a spillo e piedi curatissimi, ora capisco come la guarda un uomo ecco perché rimangono allibiti, penso che se camminano si fermano, se no vanno a sbattere da qualche parte, è molto alta, io a confronto sembro una piccola puffetta, dice a lui con aria da presuntuosa: “Chi è questa?”, lui: “Ti presento Margotte!!!”; mi alzo in piedi, le porgo la mano; lei con aria prepotente, non mi da la mano, e si siede al tavolo, dice al nostro “Ormai amico Michel, di portale un piatto di pesce con insalata”; io: “in mente dico, che tipa, manco saluta, e mangia pure leggera!!!, le faccio un sorriso, e lei niente ha lo sguardo da iena nei miei confronti, ad un certo punto dice”; lei: “io sono la moglie, e tu chi sei ? cosa fai qua con mio marito?”; risponde lui: “Ex moglie!”; lei: “Non siamo ancora separati, chi te lo dice che ti do il divorzio! Comunque cosa ci fai con questa?”, io: Divento rossa come un peperone, tenevo la testa bassa con lo sguardo sul piatti, mentre mangiavo, ero di troppo, non ho risposto, ho cercato di mangiare veloce per poter andare via; lui risponde per me dicendo: “lei viaggia per lavoro, accompagna la gente in giro per il mondo, e organizza vacanze”; lei: “La signorina non ha la voce, parla a gesti ???” Io molto intimidita dalla sua prepotenza, rossa come un peperone, e con la voce che mi impappinavo a parlare, e la saliva che non andava giù, mi dava l’impressione di essere un capo, e tu li che non sai cosa dire per giustificati l’accaduto, io rispondo “Si viaggio, e domani riparto!”; lui comunque rimane imbarazzato è in mezzo tra due donne, del resto se deve scegliere meglio lei come bellezza, come prepotenza non la batte nessuno, ecco perché è arrivata fino a quel punto, con la timidezza non si arriva da nessuna parte, lei finisce il suo piatto, scolandosi almeno 3 litri d’acqua, si alza e dice rivolgendosi a lui con aria decisa: “Ti aspetto tra 5 minuti in ufficio, cosi parliamo del resto!!!”, lascia i soldi sul tavolo e se né va, mi è rimasto il cuore in gola, c’è da aver paura con una donna cosi affianco, se non fai come vuole lei, penso che ti porti via pure le mutande se non stai attento; lui: “mi aspetta in ufficio, devo andare!!!”; io: “Io dove vado ???”; lui: “è ancora il mio capo, dobbiamo preparare le arringhe, per l’indomani ed essere carichi e freschi al mattino, io: “sarà raro che ti vedrò di notte ?”; lui: no! Tornerò presto, meglio che ti accompagno a casa”; cosi mi accompagna a casa, mi lascia sul portone, mi da un bacio e dice “vedrà presto uno studio tutto mio!!!”; e se né va via, io sono rimasta delusa della giornata è partita bene, ma è finita male… Mentre va via io le grido “Guarda che sto via una settimana!”; lui: “Ti aspetto!” E mi manda un bacio con la mano, io apro il portone, salgo le scale, piango come una ragazzina che viene lasciata dal ragazzo, mi sembrava troppo bello per essere vero Mi faccio una doccia, o il trucco che ormai è sceso sul viso dalle lacrime, dopo la doccia faccio la valigia, mi sdraio sul letto, guardo il soffitto è penso “Questa notte sarà con quella figona dagli occhi di ghiaccio, e io sarò dall’altra parte del mondo… e mi addormento” L’indomani mi sveglio presto, faccio colazione, mi vesto, prendo la valigia, la borsa, il cellulare, chiudo la porta, e corro giù per le scale, mentre cerco di accendere il cellulare devo chiamare un taxi, apro il portone, c’è lui li appoggiato alla macchina che mi aspettava, con un mazzo di rose gialle in mano, lui dice: “Cerchi un passaggio per l’aeroporto ?”; io: “Sorrido, Si Grazie!!!”; mi avvicino prendo i fiori li annuso e gli do un bacio alzando la gamba, e mi infilo in macchina, mentre mi accompagna all’aeroporto gli chiedo : “Come è andata ieri sera?”; lui: “normale come al solito!”, è stato di poche parole si vede che non né vuole parlare, allora gli chiedo, “Ma stamattina non avevi un’arringa?”; lui: “si dopo!”; niente non vuole parlare meglio lasciar stare, guardo la strada che stiamo percorrendo verso l’aeroporto, ad un certo punto lui: “Mi ha concesso il divorzio, sono libero!!!”; io non dico niente ma sorrido guardandolo negli occhi, e poi mi giro verso la strada c’è un campo pieno di mucche con le campane al collo, suonano, pensavo “Ora sarà tutto per me!!!”, arrivati aeroporto, ci salutiamo, lui: “Ti aspetto, ci vediamo tra una settimana!”; ci baciamo, io sorrido, mentre chiamano il mio volo, io: “Devo andare”, e gli sussurro nell’orecchio “Sono incinta!”; lo bacio sulla guancia e me né vado con la mia valigia, lui è rimasto li impalato, non ho il coraggio di girarmi, ma mi giro per un ultimo saluto, mi saluta con la mano, mi manda un bacio e mi grida “Ti aspetto!!!” io sorrido lo saluto con la mano, e prendo il corridoio per salire sull’aereo, ho il cuore che batte a mille, penso che è un uomo fantastico “mi Ama alla follia!!!” Seduta sull’aereo mi metto le cuffie guardo e ascolto un film divertente, tutto da ridere, non mi sono neanche preoccupata degli ospiti che devo portare in viaggio, “Bè ci sono le mie colleghe”; Arrivati in albergo, poso le valigie nella stanza dell’albergo, e poi assieme alle mie colleghe organizzo le giornate dei nostri ospiti, curiamo ogni particolare, la gita in barca, le escursioni nelle isole, le passeggiate, le gite in quod nella giungla tra gli animali, colazione, pranzo, cena, e serate d’animazione, e le gite notturne nei paesi per chi vuole girare il paesino tra le bancarelle cosi comprano qualche ricordino, mi faccio anch’io un giretto per il paesino assieme ai turisti Mi guardo attorno, certo che è un posto fantastico, spiagge bianche con palme sulla spiaggia, gli ombrelloni di paglia, prendo un asciugamano e mi sdraio sotto al sole, guardo il mare, calmo, trasparente, mi alzo e mi avvicino, immergo i piedi nell’acqua calda, si avvicinano dei pesci, mi toccano sono coloratissimi, verdi, azzurri, a strisce zebrati, è un posto da favola, mi faccio una bella nuotatina nell’acqua calda del mare… Esco dall’acqua, mi sdraio, che pace, che silenzio, non sento nessuno rumore di clacson, rumori della strada, grida, rumori d’ufficio, e non si sente nessuno che parla, solo il silenzio del mare…che pace ogni tanto ci vuole per ricaricarsi, e per ripristinare la mente, per ragionare e affrontare al meglio le cose che dovranno e devono succedere… Chiudo gli occhi mi addormento sulla spiaggia sotto al sole caldo… Mi sveglia una mia collega, mi dice : “Devi portare le persone nel parco a piedi per vedere le tartarughe, i l’iguana, e gli altri animali, dai svegliati!!!” Ormai asciutta, e insecchita dal sole, mi metto un pareo e vado ad accompagnare il gruppo, mentre gli spiego chi incontreremo nella foresta, camminiamo sulla spiaggia dirigendoci verso la foresta, c’è un percorso da fare, gli spiego: “meglio non lasciare il percorso e dovete seguirmi”, incontriamo pappagalli dai colori sgargianti, svolazzano sopra le nostre teste, io dico: “alzate le braccia cosi si posano sulle vostre braccia, potete fargli le foto ma con delicatezza se no si spaventano, e non dateli da mangiare!!!”; controllare il gruppo è faticoso tutti devono seguire le regole, naturalmente c’è sempre quello che né sa più di te, o per lo meno vuole fare il figo del gruppo, mentre i turisti fanno le foto ai pappagalli, con loro sul braccio sulla testa… Poi raggiungiamo un gruppo di tartarughe centenarie , sono gigantesche bellissime, camminano alzano la testa, mangiano la vegetazione che le circonda Ci sono tanti altri animali iguana, bradipodi, con un posto cosi mi sono dimenticata di tutto il resto… I giorni passano ed io ormai super abbronzata, visto che praticamente ogni 15 giorni, mi reco mi reco in queste località da sogno, dimentico la rutine della città, faccio proprio un bel lavoro, a metà settimana mi trovo in albergo, il mio fidanzato “Mikkeli”, mi ha fatto un improvvisata, “Che bella sorpresa mi ha fatto!!!”, cosi lo faccio accomodare in camera mia, io: “ma come mai qua ?”, lui: “Mi mancavi!!!”, ci abbracciamo, mi bacia e finiamo a letto… Ad un certo punto lui dice: “Facciamo piano, se no il bambino ci sente!” io sorrido e penso “Che uomo fantastico!!!” E pensare che una mia amica mi diceva sempre: “Un uomo non può competere con “Ella la Regina Vagina!!!”; aveva ragione… Quando sono partita avevo lo stomaco in gola, la mascella superiore con quella inferiore strizzata e intrepidità, fa farmi male persino le guance, incavolata nera per qualsiasi cosa, compreso “Dove hai messo il sale???”, anche se c’è lo avevo davanti, che vergogna… Dopo varie passeggiate tra la gente, tra le bancarelle, e sdraiata sulla spiaggia a leggere svariati libri, e riviste, molti tuffi in mare, starno ma vero la mia mandibola ha detto “Basta!!!”, anche il mio stomaco che era intorpidito si rilassa, finalmente a metà vacanza mi sento un po’ più rilassata Alla sera dal ritorno dalla spiaggia, una doccia, e poi passeggiata serale tra la gente e le bancarelle, il rientro e poi dormita… L’indomani devi gente che è diventata rossa come un peperone, non è abituata al sole caldo di qua, io ormai mi sono fatta la pelle… Finalmente dopo un bel sospiro di sollievo, ogni tanto bisogna staccare, mangiare, bere, ballare e cantare a squarcia gola, il detto “mangia che sei magra!!!”; “Mamma ma non mi vedi che sono un barile!!!”; qui non esiste… La donna incinta, la nave, il mare, il sogno, che ogni tanto ci va… Per lo meno ho riso moltissimo, anche nell’animo hahahahaha, grazie!!!! Per non finire tutti intepiditi e pieni di dolore per le contratture muscolari che nessuno ha chiesto, facciamo muovere i muscoli in modo giusto ridendo, e si allenano mantenendosi giovani, e non invecchiano prima del solito Ma alla fine ritornati a casa i due vanno a vivere insieme, ma c’è sempre l’ex moglie che si fa sentire, gelosa della bella relazione che va bene, si mette sempre in mezzo, l’uomo maturo sa scegliere una donna che sta al suo fianco per tutta la vita, oppure si sceglie la ragazzetta solo per andarci a letto, ricordati che : “Se gli idioti saprebbero volare, le strade sarebbero più libere…” Ritornati a casa, riprendo la mia vita di sempre, e rifrequento le mie adorate amiche, prendo con loro un caffè al bar per raccontarci le nostre avventurelle, Dorothy che è quello più avventurosa più di noi tutte, ci racconta chi ha incontrato in uno dei suoi viaggi… Dorothy: “Incontro un bel uomo di nome Grent, alto 1, e 80, pesa 80 kg, tutto palestrato”, e noi tutte in coro hoohhhoho con stupore che fighetto, Dorothy continua: “ho visto che era molto curato aveva le sopracciglia meglio delle mie, cosi perfette, mi dice che fa molte ore di palestra, ci tiene al suo fisico, gli chiedo ma cosa fai di mestiere, pensavo il culturista, lui mi dice il modello”; Zaly: “Chissà a toccarlo che muscoli?”; Dorothy: “Si era fantastico già si vedeva con la maglietta, ha capelli castani e occhi verdi, bellissimo! un sogno!, mi dice che abita da solo ed è indipendente”; Myer: “La cosa si fa intrigante!!! Ma tu attiri gli uomini stra fighi, com’è che io non li attiro come te?”; Dorothy: “Dai fammi finire, insomma abita da solo, e mi dice che ancora non ha trovato l’anima gemella, tutti lo prendono per fare quello e basta, in palestra le donne pur di farselo si mettono davanti a lui con tutine strettissime senza mutande, o con perizomi, sono tutte ben formate anche loro, con belle tette, ma mi sono stufato di fare solo il loro amante!!!”; Zaly: “La cosa si fa interessante, ma tu sei sposata, va bene per noi che siamo libere”; Dorothy: “Dai perché non posso farmelo, lo provo per voi, e poi vi dico com’è?”; Myer: “Che brava che sei, cosi se passa la prova sappiamo che è idoneo anche per noi, sei una che non si accontenta, sai che per soddisfare te ci vuole molto…” le ragazze ridono hahaahaha, Dorothy: “Ha pure una donna che gli fa le pulizie si chiama Consuelo, e Spagnola molto brava, oltre a pulirgli la casa, gli fa da mangiare, che lui è via tutto il giorno”; Zaly: “Va bene per me! Che non ho mai voglia di pulire e cucinare!”; Myer: “Perché per me no!, va bene anche per me!!!”; Dorothy: “Dai ragazze! io vi racconto e voi fantasticate già aspettate almeno che vi raccolti il resto!”; Zaly: “Giusto!!! continua”, Dorothy: “Mi dice che un giorno lei non può venire e gli chiede di attaccare la lavatrice, cosi quando arriva poi stende, sta Consuelo e sposata e ha 2 figli, comunque, è andato in panico, si è messo davanti alla lavatrice “Diceva Ma quanti bottoni e numeri ha? Cosa devo schiacciare?”; si siamo messe tutte a ridere hahahahaaha, pensa che una cosa che per noi è normale, per loro se non lo hanno mai fatto diventa difficilissimo, e poi dice ancora le istruzioni dove sono ? cosi inizia a cercare le istruzioni, guardava l’orologio “Ma si è fatto tardi!!!”, cosi non attacca la lavatrice, si fa la doccia e va via di casa!!!”; haahahaha, Zaly: “Come vorrei essere li con lui a fare la doccia!!!”; pensando che l’attaccherà Consuelo l’indomani mattina… Dorothy: “Insomma mi fate finire il racconto, Lui ritorna da lavoro, entra in casa frettolosamente pensando di rientrare prima di Consuelo, si sente osservato!!!”; Zaly: “E’ chi non lo guarda un tipo del genere…hahahaha”; Myer: “Io lo spoglio con gli occhi…”; Dorothy: “C’era Consuelo con aspirapolvere in mano, che lo guardava con aria minacciosa, lui la guarda e sorride e dice : “Ciao Consuelo che c’è ?”; con aria indifferente???”; Consuelo: “Ti avevo detto di attaccare la lavatrice ???”; lui: “Ma ha tanti bottoni, e non sapevo quale schiacciare! Potevi suggerirmi!!!”; le ragazze ridono ahhahaha, Zaly: “perché non ha chiamato me! L’avrei schiacciati tutti assieme a lui, pure la centrifuga, sai che spasso!!!”; hahahahaaha Consuelo: “Certo! Gli uomini tutti uguali! Vediamo quando mi chiedi la roba stirata!!!”; lui: “Ho quasi dimenticavo ho una cena importante di lavoro faccio una doccia, e vado, tu mi prepari per favore giacca, e pantalone, grazie!!!”; Myer: “Ma Consuelo non gli da neanche una sbirciatina da dietro i vetri della doccia, huuuhu che donna!!!; e che uomo ha davanti…” Consuelo gli fa fare la doccia, quando esce tutto bagnato, e con l’asciugamano addosso, Consuelo le dice: “Ora signore vai nudo, non hai attaccato la lavatrice, che vi do…”; le ragazze ridono, Myer: “Io lo avrei asciugato a leccate…hahahaaha; Zaly: “Dai per una volta fai la seria! Ma è possibile che ti sbrani tutti gli uomini!”; Dorothy: “Bè questo ragazze vi assicuro che è proprio un bellissimo uomo…! Comunque, lui sapete cosa fa ?, fa finti di togliersi l’asciugamano, dicendoli va bene se vado cosi?; Consuelo lo ferma e in un lampo gli mette sul letto i vestiti!!! Huhuhuhu, che donna”; le ragazze ridono, hahahahaaha in coro “Ma perché non lo ha detto a me!!!” hahahahaha Cosi gli da un bacio sulle guance, Consuelo sorride, torno tardi non mi aspettare!!! e scappa via, Consuelo “Và al cagar…!!!”; Dorothy: “Ed è venuto a cena con me!!!”; Myer: “HAAAA! Lo sapevo che te lo sei fatto, ma sei una sangue suga!!!”; Dorothy: “No! Ragazze non mi sono fatta nessuno, sono riuscita ad avere un bel meeting in un isola tropicale, e ci andiamo tutte all’avventura… figo no!!!” Tutte in coro: “Urrà e brindano con i bicchieri in alto Urrà, grande andiamo in un isola tropicale al caldo…. EVVIVA… Zaly: “E’ quando partiamo ?”; Dorothy: “Domani mattina abbiamo l’aereo!”; le ragazze si alzano dal tavolo, e in fretta e furia, Myer: “Io devo preparare tutto…???”; Zaly: “Presto andiamo via che ci prepariamo, a che ora domani ?”; Dorothy: “Alle 8 c’è l’aereo, dai andiamo cosi ci prepariamo!!!”; le ragazze in fretta e furia scappano via per prepararsi le valigie… L’indomani Dorothy passa a prendere tutte, Zaly: “Ma dove l’hai presa questa macchina con l’autista ?”; Dotorthy: “lui me la mandata per essere puntuale all’aeroporto, cosi è sicuro che arriviamo in tempo, l’autista ci porterà fino davanti all’aereo, abbiamo già i biglietti”; Zaly: “Sapevi già che ti dicevamo di si?”; Dorothy: “Certo non avevo dubbi, per evadere in un isola, e con tutti i modelli mezzi nudi che ti gireranno attorno, chi è che dice di no!!!” le ragazze ridono haaaahhhaa Salgono sull’aereo, si guardano attorno e rimangono allibite, prendono posto, Myer: “Ma ci sono moltissimi modelli, e che belli, c’è imbarazzo della scelta…”, Dorothy: “Non ci facciamo riconoscere già da subito almeno aspettiamo quando atterriamo…”; cosi si fanno il viaggio in silenzio, c’è chi legge, c’è chi dorme… E il viaggio prosegue… In volo si avvicina un uomo “Ciao ragazze!!!”; Dorothy: “Ho! Ciao! Ragazze mi presento Grent”; tutte si alzano e le porgono la mano salutandolo, Zaly: “Hai ragione è proprio bello!!!”; Myer: “Ti fai subito riconoscere, scusala, ma lei è fatta così, mi presento!”; e si gira verso Dorothy in silenzio senza che si fa sentire, gli dice : “Che figo, mamma mia che figo, ma dove lo hai provato!!!”; Grent: “state facendo un buon viaggio, volete qualcosa da mangiare, o da bere ?”; “Tutte in coro si certo grazie!!!”; Cosi gli fa portare da mangiare e da bere, Zaly: “Che uomo!!!”; Myer: “Ma non sa attaccare la lavatrice!!!”; tutte ridono ahhahaha Dorothy: “Ma sicuramente ti soddisfa in altro…” Cosi arrivano a destinazione, nell’ isola tropicale un caldo con un ebrezza di venticello, le ragazze subito si vestono leggere, cappelli in testa, e salgono sulla macchina che le porta in albergo, si godono il giro turistico, poche case e tutte senza tetti, molte capanne fatte di paglia, la gente in strada, i bambini che giocano, molto deserto, ci sono persino pecore e capre lasciate li chissà da chi… che mangiano pochi ciuffi d’erba qua e là… C’è il cielo e il mare azzurro, che si vede da lontano, spiagge grandi con molte palme, vicino alle spiagge c’è molta natura dal colore verde smeraldo…Un sogno… Arrivati in albergo, i fattorini le accompagnano nelle loro stanze, molto accoglienti con un praticello davanti, poi la spiaggia, e poi il mare, che panorama romantico…E’ rilassante… Posano le valigie, arriva Grent che le chiama, devono andare con lui, e le ragazze lo seguono, lui fa da cicerone, raccontandoli di quell’isola romantica, Dorothy: “Ma tu vieni spesso qua ?”; Grent: “Si! Tutte le volte che devo fare delle foto, per indossare costumi, o fare spot pubblicitari, e altro… voi non siete mai venute ?”; Dorothy: “Mai! Siamo andate in altre isole, ma ogni volta è come se fosse al prima volta, bellissimo, dove ci stai portando ?”; Grent: “Vi porto nel posto dove dovete fare il meeting, cosi vedete di organizzarvi, e se avete bisogno di qualcosa, qui sono tutti molto cordiali, e simpatici”; Dorothy: “Deve essere tutto coordinato con le sfilate?”; Grent: “Si, perché mentre mangiano, noi sfiliamo, ci sarà la musica di sotto fondo, stuzzichini, e aperitivi”; cosi arrivano dietro all’albergo, in un bellissimo prato verde, con degli alberi, quasi sulla spiaggia, Dorothy: “Voi avete la pedano dove sfilate, o lo fate sulla spiaggia ?”; Grent: “Questa è una cosa ancora da decidere, vedete voi, cosi vi mettere d’accordo con i fotografi, e noi ci vediamo stasera per una cenetta che né dici ?”; Dorothy: “Perché no! Ci vediamo per le 20, ok!”; e i due si salutano, mentre arrivano le ragazze, e guardandosi intorno con tutti i modelli, e i fotografi in giro cercano di capire cosa devono fare, chiedono se è meglio sfilare in spiaggia, magari arrivano dalle passarelle e dai lati dell’albergo, mentre il pranzo va servito sul prato, cosi si mettono all’opera, vedono cosa hanno a disposizione, e cosa fare… Tra tovaglie, e fiori il meeting prende vita Tirano su gazebi, bianchi, e mettono sotto tavoli, e sedie hanno deciso di fare tutto Giallo ed arancione con parti verdi, sembra di passeggiare in mezzo alla foresta, dando pace e serenità, e dove sfilano i ragazzi, nastrini dai mille colori per segnare il percorso, con qualche fiore qua e la, musica di sottofondo dai ritmi tribali, di natura e il silenzio degli uccelli, del mare e un leggero venticello… A sera le ragazze ancora non hanno finito, bè hanno ancora l’indomani, che per l’ora di pranzo si sfila è deve essere tutto pronto… Dorothy: La sera si prepara, e le ragazze gli chiedono: Zaly: “Ma dove vai cosi elegante ?; Dorothy: “Mi ha invitato a cena!!!”Myer: “E noi, perché non possiamo venire con te!!!”; Dorothy: “Ma infatti preparatevi che andiamo tutte assieme, di modelli c’è né tanti, uno a testa…!” Cosi le ragazze si preparano, e vanno alla cena, scendono giù nella sala ristorante dell’albergo, i ragazzi le vedono e gli vanno incontro, le salutano e le fanno accomodare ai tavoli, molti ragazzi le circondano, c’è della buona musica di sottofondo, molto soave e tranquilla il giusto per poter parlare, Zaly: “C’è molta gente ?”; Grent: “Si qua si mangia molto bene!”; cosi ordinano e iniziano ad portare il vino, le bibite, e antipasti… Poi i ragazzi le invitano a ballare un lento, soave abbracciati a questi ragazzi molto dolci e muscolosi ma il giusto… E poi mangiano, bevono, e riballano, fino a sera quando stranamente Dorothy dice guardando l’ora : “Mi è tardi, ragazze! domani ci aspetta una giornata piena, e meglio andare a letto!!!”; le ragazze, neanche il tempo di dire qualcosa le prende per mani a le trascina via, le porta in stanza, chiude la porta e le dice meglio dormire che domani abbiamo solo la mattinata per finire, “Buona notte!!!”, si cambia, si lava e va sotto le lenzuola Myer dice sotto voce alle altre ragazze: “Ma è impazzita! Non abbiamo neanche finito di mangiare, non è da lei, che gli è successo!!!”; Zaly: “Buu! Domani vediamo, meglio dormire!!!”… Cosi Dorothy alla mattina si sveglia presto, apre le finestre lasciando le ragazze ancora a letto, e va a correre sulla spiaggia, è ancora presto e non c’è nessuno, assapora l’aria fresca del mare, e la soffice sabbia bianca, passa una bella oretta a correre, quando torna, le ragazze mezze abbormentate le dicono Myer: “Oggi sei andata a correre tutta da sola, potevi aspettarci???”; Dorothy: “Avevo voglia di stare un po’ da sola…!!!”; e si va a fare la doccia, mentre Zaly e Myer vanno a correre, Dorothy le aspetta, si fanno la doccia e poi vanno a fare colazione, tra una chiacchiera è l’altra, Zaly: “Ma che ti è successo ieri sera ???”; Dorothy: “Le guarda!!! Ragazze!!! Ho deciso di non andare più a letto con altri, del resto mi aspetta sempre mio marito a casa!!!”; le ragazze scoppiano a ridere hahahaha, Myer: “Ma dai!!! Stai scherzando, pensi che tuo marito quando tu non ci sei non va a letto con qualcuno, del resto tu manghi da casa per molto tempo, che si fa una sega!!!”; Dorothy: “Immagino! Ma pensate se mio marito viene a sapere che, ogni volta che io vado via mi faccio tutti ???”; Myer: “Si ai ragione, ma fino adesso non lo hai mai pensato???”; Dorothy: “Fino ad oggi no!”; Myer: “Mica hai paura di innamorarti, o ti sei innamorata di qualcuno? Lo hai fatto sempre per il sesso”; Dorothy: “E se qualcuno si innamora di me, e non mi lascia andare via, oppure mi telefona ? che faccio ? insomma ragazze forse è meglio darci un taglio”; finito la colazione, le ragazze vanno a finire di preparare il meeting… Inizia a prendere forma, e colore… I tavoli hanno tutti le decorazioni, con fiori al centro e nastri arancioni e gialli che svolazzano, il sentiero dove i ragazzi devono sfilare sono segnati da fiori e nastri, tutto molto bello, arriva Grent: “Hei ragazze! Ciao! è tutto bellissimo, brave!!!” va vero Dorothy, Grent: “Ma come mai sei scappata ieri sera ?”; Dorothy: “Ma sai ero stanca, e poi stamattina ci dovevamo svegliare presto, se no, non c’è l’avremmo mai fatta in tempo, poi quando finirà tutto, allora mi riposo, voglio che sia tutto perfetto”; e le sorride, lui cerca di darle un bacio, ma lei rifiuta, cosi se né va rimanendo deluso, le ragazze la spiano, Zaly: “Ma che ha Dorothy, mi sa che veramente si è innamorata, o e lui che si è innamorato di lei, vediamo di scoprirlo!!!”; cosi le ragazze mentre finiscono gli addobbi, cercano di avvicinarsi e sentire di nascosto la conversazione di Grent con un suo amico, sentono i due parlare, Grent: “E una bellissima donna, molto intelligente, e matura mi piace molto”; L’amico: “Sei sicuro che non è una di quelle che ogni tanto ti fai ?”; Grent: “No! Stavolta direi che è quella giusta per me, abbiamo parlato di molte cose, con le altre non avevo neanche una conversazione, lei è diversa!”; le ragazze attizzano le orecchie, Zaly: “Mi Dorothy lo aveva intuito, infatti è una donna ingamba!!!”; Myer: “Ecco perché aveva deciso di dire basta, e adesso che fare?”; le ragazze corrono da Dorothy, Myer: “gli e lo dobbiamo dire, ma qua no, c’è troppa gente!!!”; Zaly: “Tanto tra un po’ andiamo in stanza a metterci anche noi i vestiti per la sfilata e gli e lo diciamo ok!!!”; cosi le ragazze finito di preparare tutto, vanno in stanza, Zaly chiude bene al porta, mette il biglietto non disturbare, mentre Myer controlla che dentro la stanza non c’è nessuno, e le finestre sono chiuse, Dorothy le guarda : “Ma che fate? Dobbiamo prepararci ?”; la prendono per mano e si siedono sul divano, Zaly: “Avevi ragione, basta con i ragazzi di un avventura, Grent si è innamorato di te, e tu te né sei accorta!!!”; Dorothy: “Ha ve nè siete accorte, era questo che non volevo, ora che faccio, chi gli dice che era solo per questo meeting??? Poi ti sembra che lui possa essersi innamorato di me, e poi illuderlo, per gli altri era diverso, nessuno dava niente, solo sesso”; Zaly: “Ma ci sei andata a letto ?”; Dorothy: “No! Mi sono accorta che c’era qualcosa che non andava, ecco perché non volevo che ci andavate voi…magari non ci veniva perché pensava a me!!!”; Zaly: “Dobbiamo pensare a qualcosa, per togliertelo di dosso, peccato era un bellissimo ragazzo!!!”; Myer: “Penso che facesse pure follie a letto!!!; comunque meglio evitare, ho un idea e se facciamo finta che ti telefona tuo marito, e tu parli al telefono…poi noi diciamo che sei sposata e figli a seguito…???”; Zaly: “Si dai, cosi ci divertiamo… ma comunque adesso meglio scappare, tra un po’ inizia la sfilata…”; si cambiano, aprono la porta e via verso la sfilata, iniziano a far accomodare la gente, controllano che tutto prosegue per il verso giusto, la sfilata di vestiti e costumi prosegue bene, ci sono anche molte modelle, il fotografo gli fa i complimenti “E’ tutto perfetto, brave!!!” A fine sfilata, le ragazze fanno accomodare tutti in un'altra stanza dove possono mangiare e bere, e comprare abiti e costumi meravigliosi Mentre loro, cambiano gli addobbi mettendoli in un altro modo, e sistemando quelli già che ci sono per la sfilata di domani, e poi vanno anche loro nell’altra stanza, per vedere che va tutto bene, tutto prosegue per il meglio per fortuna… Tutto è finito cosi anche loro si siedono, e mangiano qualcosa… Grent si avvicina e gli fa i complimenti “Era tutto perfetto, anche noi abbiamo sfilato molto bene, siete state magnifiche, lo sapevo che non mi deludevate, brave!!! Stasera vi posso invitare al mio tavolo ?”; Zaly: “Perché no! Magari facciamo una bella cena, senza correre visto che è già tutto apposto!”; Grent: “OK vi aspetto per stasera, e se né va, Myer: “E’ l’occasione per fare quello che dobbiamo fare, che dite?”; tutte in coro sisissi, Dorothy: “Cosi magari capisce ed esce con qualcun altro magari di più giovane di me!”; Zaly: “Mica sei vecchia, sei vecchissima ormai da rottamare…!!!”; le ragazze ridono hahaahahaha Myer: “Almeno qualcuno paga la cena?”; Dorothy: “Ma che dici! È già tutto pagato!!!”; Zaly: “Perché non me lo hai detto prima, pensavo che poi dovevamo pagare a fine meeting, almeno il mangiare e il bere??? Del resto a qualche meeting che siamo andati abbiamo pagato il cibo, qua no ???”; Dorothy: “Il signorino Grent ha insistito a farci passare tutto, alche il cibo!”; Myer: “Allora meglio! Cosi ci abbuffiamo ed io che pensavo di stare attenta alla linea…!!!”; le ragazze ridono hahaahahaha La sera alla cena, ordinano di tutto e di più anche da bene, Dorothy: “Però non far capire che non paghiamo, se no sono capaci di mettercelo sul conto, fai almeno al signora!!!”; le ragazze rispondono “Ok”, Zaly: “Però è stato carino a farci passare tutto, merita almeno un dolce bacio di addio?”; Dorothy: “Vedremo!!! Ora divertiamoci e balliamo per tutta al notte” Cosi tutti i modelli si riuniscono al tavolo con le ragazze, tra un pasto e l’altro, tra un bicchiere e l’altro, pallano, ridono, e mangiano… Finché Grent riesce a ballare con Dorothy, un lento, presa dal ballo lo abbraccia, lo annusa, lo accarezza, lo stringe, e lui fa altrettanto, ma ad un certo punto, cerca con lo sguardo le ragazze, e gli fa segno, cosi Zaly prende il telefono e corre da Dorothy, Zaly: “Ti vogliono al telefono è tuo marito!”; e poi sorride a grent, e va fuori facendo finta di parlare al telefono, Grent: “Suo marito?”; Zaly: “Si, ha anche 2 figli, perché ? lei è l’unica sposata, noi siamo libere!!!”; Grent rimane allibito, e se né va!!!; mentre Dorothy ritorna, e dice : “Ha funzionato!!!”; Zaly: “Mi sa di si, e ci è rimasto pure male, non se lo aspettava”; le ragazze continuano a ballare, e a divertirsi, mentre arriva Grent la prende per un braccio e la porta fuori, la bacia appassionatamente… Dorothy: “Ma che fai ?”; Grent: “Lo so che sei sposata, ma almeno un bacio te lo dovevo dare”, e la bacia di nuovo, sotto la luna piena, poi vanno sulla spiaggia, a passeggiare, cosi Dorothy si toglie le scarpe :”E bella fresca la sabbia di sera, sai non volevo darti un dispiacere, io poi ritorno a casa da mio marito, e tu rimanevi illuso di qualcosa che non ci può mai essere!!!”; Grent: “Si hai ragione! Sei una donna fantastica! Tuo marito è fortunato, mi spiace che non ci può essere altro!”; i due passeggiano sotto la luna in silenzio, e poi si siedono davanti al mare, si abbracciano, Dorothy: “Dai che sei bello! Troverai una ragazza che ti farà girare la testa!!!”; Grent: “E che per adesso ci sei tu!”; e la bacia, Dorothy: “Fermati! Non voglio farti rimanere male!”; Grent: “Bè ormai so che sei sposata, e non sarai mai mia, almeno avrò un bel ricordo di te! Possiamo divertirci fino a quanto starai qua, e poi ognuno per al sua strada, che né dici?”; Dorothy: “Va bene!!!”; si alza e corre, “Allora prendimi!!!”; lui la rincorre la prende e la bacia facendola cadere sulla sabbia, si mettono dietro una barca e fanno l’amore… Sotto al chiaro di luna… Le ragazze Zaly e Myer si divertono al ristorante ballano, cantano, e ridono senza accorgersi che Dorothy non c’è, ma ad un certo punto quando arriva il dolce, Zaly: “MA dov’è Dorothy ?, se non arriva me lo mangio io, tanto poi domani mi facci una bella corsetta sulla spiaggia”; ma Dorothy non c’è, cosi se lo mangiano metà per una, e continuano a ballare, e ad divertirsi, ad un certo punto arriva Dorothy ma senza Grent, Myer: “Dove sei stata ?; Dorothy: “A parlare con Grent, e spiegargli tutto!!!”; Myer: “Tutto apposto ?”; Dorothy: “Si! Domani vi spiego divertiamoci…”; le ragazze continuano a ballare e a divertirsi fino a notte fonda, e poi a letto… L’indomani si svegliano presto e vanno a correre sulla spiaggia, Myer: “Dai racconta?”; Dorothy: “Abbiamo parlato, è proprio innamorato di me!”; Zaly: “Che gli ai detto ? dai racconta ?”; Dorothy: “Bè è un ragazzo dolcissimo, lo abbiamo anche fatto!!!”; Zaly: “MA! Avevi detto basta! E poi lui è innamorato di te, come hai fatto ?”; Dorothy: “bè abbiamo messo le cose in chiaro, ci divertiamo fino a quanto stiamo qua, e poi ognuno per la propria strada…”; Myer: “Mamma mia! Sei un mito! Io non c’è l’avrei fatta!!!; cosi farai sesso sfrenato con un bel fustaccio!!!” Dorothy: “E vi assicuro che è un bel fustaccio!!!” le ragazze ridono hahahaah Cosi le giornate passano i due lo fanno in tutte le posizioni e in ogni occasione… Mentre altri modelli ci provano con le altre ragazze, almeno anche loro hanno la loro dose di sesso rilassante e sorridente…. Mentre arriva il momento di tornare a casa, si salutano, e si ritorna verso un’altra avventura, a casa, ma presto arriverà il momento di ripartire per un altro meeting…

FINE

COMINCIA COSì UNA BELL’ AVVENTURA….. In un magnifico castello con torri, tante finestre e tante stanze, all’interno c’è un grosso salone dove ci sono tanti quadri antichi, un magnifico lampadario pieno di luci, affreschi sui muri e pochi mobili antichi. C’è la stanza della direttrice Sophie dove ci sono tanti libri e una scrivania antica di legno, con sopra un calamaio e un folletto e le aule dove si studia con i banchi; in cucina ci sono tante pentole e la cuoca cucina minestre brodose e tiene sempre il mestolo di legno in mano, quando arriva un bambino e grida: “fuori o te lo tiro dietro!”, ma in fondo è brava. Marzia l’aiuta in cucina ed è un’ottima amica di Nensy, le da tante cose buone da mangiare, di nascosto della cuoca. Nensy ha una stanza in cima alla torre assieme all’amica Rosy, da lì vedono molto lontano, le nuvole e la foresta. Il castello si trova in mezzo al bosco, all’interno vivono tanti bambini. Nensy e Rosy vivono qui da quando sono nate, sono state abbandonate alla nascita, davanti alla porta. C’è la maestra severa e loro, come tanti altri bambini che vivono lì, si alzano alla mattina e vanno a lezione: Nensy suona i piatti e Rosy il violino. Quando suonano nella loro stanza, vedono da lontano farfalle che volano, si chiedono dove vanno e le ammirano dalla finestra, ma devono scendere, la maestra le chiama: “Nensy, Rosy, scendete! è ora della lezione di musica!”. L’insegnante di musica, di nome Susy, è molto dolce, con la loro musica le porta a fantasticare “suonate, suonate e ricordate, quando siete in difficoltà, suonate, la musica vi aiuta”. La maestra lo sa cosa c’è oltre il recinto, perché lei è andata ed è anche tornata, ma non lo ha raccontato a nessuno. Ogni sera alle ragazze racconta che oltre quel castello c’è un mondo incantato, di Draghi e di fate. Loro sognano di uscire e andare a vedere dove vanno le fate, ma è proibito uscire dal recinto; nel bosco ci sono animali feroci, è una foresta incantata. Chi è andato nella foresta non è più tornato… ma l’insegnante di musica Susy è tornata, solo chi è buono di cuore torna. In questo castello ci sono sia bambini che bambine di tutte le età e forse un giorno arriverà qualcuno che li adotterà. A mezzogiorno si mangia “uffa di nuovo minestra”,” mangiate che fa bene” dice la cuoca, ma loro hanno un’amica in cucina: Marzia che dà loro un piatto di pasta al sugo, un pezzo di carne e una buona torta alle mele. Anche Marzia sogna di andar via, chissà un giorno anche lei… Dopo mangiato, tutti fuori a giocare, chi gioca con la corda o a pallone. Chissà se il pallone volerà oltre il recinto del castello, per andarlo a prendere… C’è questa siepe altissima, non si vede dall’altra parte… Ma loro sognano di andare oltre il recinto… Un giorno giocando all’interno del castello vedono la direttrice con aria sospetta camminare velocemente, si guarda le spalle che nessuno la segua, entra in un passaggio segreto dietro al camino, ma dove porterà; né parlano con la loro amica Marzia, ma lei non lo sa e dice “chiedetelo a Susy, l’insegnante di musica”; cosi le ragazze vanno a chiederlo e l’insegnante Susy dice loro che quel passaggio porta oltre il recinto del castello, nel bosco, ma è molto pericoloso, “Mica volete andarci ?” risponde Rosy: “Perché no! Noi vogliamo vedere”. Le ragazze incuriosite seguono la direttrice Sophie, e scoprono che tutti i pomeriggi quando le ragazze giocano, esce da quel passaggio. Lo dicono all’insegnante di musica: “vogliamo andare anche noi!”, Susy dice: “vengo anch’io con voi”; così organizzano di seguirla, preparano lo zaino, qualcosa da mangiare e portano con sè i loro strumenti: il violino e i piatti. La loro amica Marzia : “vengo anch’io con voi, anche se ho sentito cose brutte sulla foresta, preparo da mangiare e domani si parte….” Cosi loro partono per una bellissima avventura Al mattino presto, quando ancora tutti dormono, loro sono pronte per partire … Susy, Nensy, Rosy e Marzia. Tutte incappucciate: Susy ha un mantello di colore verde scuro, Nensy ha un mantello di colore bordò, Rosy ha un mantello di colore viola scuro e Marzia ha un mantello marrone. Fa molto freddo, hanno un zainetto alle spalle con qualcosa da mangiare e da bere e i loro strumenti. Susy ha portato il flauto, scendono giù e vanno nei sotterranei del castello, davanti al camino e cercano di aprirlo ma non sanno come; sopra alla mensola del camino c’è un folletto e Susy lo gira così si apre il passaggio, c’è un lungo corridoio con le torce accese. Dice Susy: “dobbiamo stare attenti e zitte, ancora c’è qualcuno” cosi entrano nel corridoio e il passaggio si chiude alle loro spalle “non possiamo tornare indietro” - dice Rosy. Risponde Susy: “non avrai paura, dobbiamo andare, muoviti”, così camminando si sentono dei rumori “huuuhuuhhuu” sono tutte spaventate. Nensy dice “c’è un ragno che mi guarda”, Susy risponde: “fai finta di niente”. Loro avvertono che stanno arrivando, così decideranno se possono passare o no, “huuuhuuuhhhuuuu, Nensy, ma chi è che fa questo rumore, che paura!” Si vede una luce, ci siamo quasi “ferme- Susy le ferma-aspettate Marzia”: dice “c’è qualcosa che blocca il passaggio” Susy: “ora aspettiamo”ma spunta di nuovo il ragno che guarda. Prima guarda Susy e le fa un inchino, poi guarda Nensy, Rosy e infine Marzia; sembra che pensi ma poi dà l’ok e i pipistrelli volando aprono la porta, cosi loro escono e si trovano davanti la foresta e il sole che sta quasi sorgendo. “ok ragazze- dice Susy- ci siamo”, tutti in coro dicono “hoohhohohohho che meraviglia……!” Stiamo vicine, così entrano nella foresta e i pipistrelli richiudono il passaggio. L’insegnante di musica: Susy fa da guida lei e già venuta in questo posto Susy: “state vicine ora dobbiamo entrare”; ma gli alberi con le loro radici, e i rami bloccano il passaggio Dice Susy : “dobbiamo trovare un passaggio, guardate, lo vedete - risponde Rosy- sembra che qua ci sia” e con il piede schiaccia la radice dell’albero, ma l’albero dice: “mi fai male”, lei fa un passo indietro e dice “scusa, ma volevo passare” Risponde l’albero: “si passa solo con la parola magica”. Nensy: “qual è la parola magica? L’albero: la melodia che vi porta nella fantasia…”. Marzia: “e adesso che facciamo, qual è la risposta? Susy tu ci sei gia stata, cosa dobbiamo fare?” Susy: “dobbiamo prendere gli strumenti e suonare” e cosi tutti prendono gli strumenti. Nensy: “ma cosa suoniamo?” Susy: “dice siete pronte in posizione? Chiudete gli occhi.” Rosy: “ma come facciamo con gli occhi chiusi a suonare? Non vedo le note; Susy: “posizionate le mani sugli strumenti, chiudete gli occhi, anche tu Marzia canterai! Siete pronti? Pronti, partenza via!” e suonano e cantano una magnifica melodia. Gli alberi incominciano a dondolare, prima a destra e poi a sinistra, iniziando così ad aprire il passaggio, li travolge una luce che li porta dentro al bosco e tutto torna al suo posto. Rosy: “c’è la abbiamo fatta: urrà!” Susy: “ci aspetta un lungo viaggio”, prendono le loro cose e partono, Susy fa da guida, cammina davanti, tutti gli altri dietro che la seguono; la foresta è fitta, ci sono rami, radici, piante, insetti, ragni… hhuuhh Rosy: “ma ci guardano tutti”; Marzia: “chi ci guarda?” Le piante, gli alberi, persino il fungo e il ragno che guarda. Susy: “state tranquille, non abbiate paura, camminate!”; Nensy guardando indietro inciampa e cade in una radice di un albero con la faccia, la radice la lega per la caviglia a testa in giù portandola sù e lei grida “hahhaha aiuto!”. Susy: “Nensy!”, cercano di tirarla giù ma l’albero lo impedisce, con i rami la spinge via, viene presa anche Rosy. Marzia e Susy cercano di tirarle giù e prendono un bastone e battono sui rami e sull’albero che ha preso le ragazze, mentre le ragazze dondolano e gridano a testa in giù. Susy grida a Marzia :“prendi i piatti e suona forte!”, cosi Marzia cerca di prendere i piatti, tra un ramo e l’altro, finalmente ce la fa e suona fortissimo i piatti con un suono assordante. Così l’albero, stordito dal suono, smette di dondolare e fa cadere le ragazze e si rimette in posizione da albero. Susy e Marzia vanno dalle ragazze : “tutto bene Nensy e Rosy?” “si tutto bene Susy, dobbiamo stare vicini e non toccare niente”, rispondono “va bene”. Riprendono il cammino, la foresta si fa sempre più fitta, fa freddo e c’è la nebbia. Susy: “tenetevi per mano, non mollatevi mai”, non si vede quasi niente, si sente un rumore. Susy: “zitti, sembra che ci sia qualcuno”; Nensy: “ma chi viene in questa foresta paurosa! torniamo indietro”. Marzia : “non aver paura, stiamo vicine” si guardano intorno, si sente un altro rumore, Susy: “nascondiamoci!”. Tutti si nascondono, zitti, in silenzio e passa una signora con un mantello incappucciata, non si vede chi è! Passa veloce in un attimo non si vede più, escono dai nascondigli Nensy: “ma dove è andata?”; Rosy: “è svanita nel nulla!” ; Susy: “riprendiamo il cammino, abbiamo ancora tanta strada da fare…così riprendono il cammino….”. Nella foresta ad un tratto la nebbia svanisce, cambia il tempo, fa un caldo e si sente un rumore d’acqua. Corrono verso il fiume, Susy: “ci fermiamo qui, mangiamo, beviamo e ci rinfreschiamo”. Si rinfrescano le ragazze, si fanno il bagno, si schizzano l’acqua e giocano, sono contente non si ricordano nemmeno che erano chiuse in quel castello, senza vedere cosa c’èra fuori: una foresta da scoprire! Marzia esce dall’acqua, appende i vestiti per farli asciugare, accende un fuoco e si mette a pescare, Susy esce dall’acqua dicendo “non mi sentivo cosi libera da tanto tempo- dice a Marzia- non è cosi spaventosa questa foresta, ma è anche bella!”. Chiama le ragazze “Venite! Asciugatevi! preparo qualcosa da mangiare. Avrete fame!” Mentre le ragazze escono dall’acqua, vedono qualcuno nascosto nei cespugli, si avvicinano ma chi c’è la? Rosy: “c’è un ragazzo!” Ma il ragazzo scappa, Nensy e Rosy vanno verso il ragazzo “non scappare!” ma scompare nella foresta, Marzia le chiama: “Rosy! Nensy! Venite!” Corrono verso Marzia e dicono “lo hai visto?” c’èra un ragazzo, Marzia: “no! Non ho visto nessuno, dai che mangiamo!, Susy è andata a prendere qualche bacca.” Girando nella foresta incontra il funghetto “Ciao Susy, sei tornata?” Susy: “Ciao funghetto, si sono tornata e ho portato delle amiche che volevano vedere la foresta!” ed il funghetto: “hai detto a loro cosa vedranno?” Susy: “loro non sanno cosa vedranno!!!” Da lontano si sente Marzia: “Susy dove sei? Vieni a mangiare. E’ pronto”. Così Susy saluta il funghetto e va verso le ragazze, si mettono vicino al fuoco per asciugarsi e mangiare un piatto di pasta e del pesce. Le ragazze raccontano quanto è bello farsi un bagno nel fiume. Loro non immaginavano neppure che esistessero i fiumi, poi chiedono a Susy “abbiamo visto un ragazzo nei cespugli, chi era?” Susy risponde “ora riposate, fra un po’ lo vedrete…il sole sta tramontando”. Cosi le ragazze parlando tra di loro si chiedono cosa volesse dire Susy ridendo e ricordando il bagno fatto nel fiume, si addormentano. Anche Susy e Marzia riposano, è stata una giornata avventurosa. Si risvegliano, il fuoco si è spento, la roba si è asciugata “forza ragazze, svegliatevi e vestitevi che andiamo”. Cosi riprendono il cammino, sono tutte contente le ragazze, fischiettano felici saltellando, il sole incomincia a sorgere “forza dobbiamo arrivare prima di sera”, sentono dei rumori arrivare dal cielo, alzano gli occhi al cielo; Rosy : “uccelli giganti!”, Susy: “no, sono draghi!” Le ragazze hanno paura “ ma sputano fuoco! Ragazze dobbiamo andare presto, sputano fuoco!!” dicono le ragazze. Risponde Susy: “corriamo nella foresta che diventa di nuovo fitta!” e dopo molta strada: “Susy, siamo quasi arrivati!” Si incominciano a sentire dei rumori, dell’acqua che scorre. Marzia : “ma siamo tornati al fiume?” Susy: “no! Ora vedrai!” Davanti a loro c’è una magnifica collina, verde, piena di fiori e ricoperta di qualcosa di colorato, intorno alberi, le ragazze rimangono a bocca aperta “hohohoohhohoooo, andiamo ragazze!” e si avvicinano, ma ecco di nuovo sopra di loro i draghi che sputano fuoco addosso alle ragazze, devono scappare e nascondersi dietro agli alberi. Susy: “dobbiamo arrivare oltre quella collina!”, Marzia: “è una parola! con i draghi che ci sputano fuoco!” Susy: “forza corriamo! dobbiamo arrivare fino all’entrata, se no diventiamo cenere!” e le ragazze corrono verso la porta mentre i draghi sputano fuoco, nascondendosi tra un albero e l'altro, correndo verso la collina arrivano, ma la porta non si vede. Grida Nensy: “dov’è la porta?” Susy: “dobbiamo cercarla!”, Marzia: “non è il massimo cercare una porta mentre i draghi ti sputano fuoco addosso!”. Si nascondono dietro una roccia “ragazze ci siete? siamo vicino alla collina ma la porta non si vede!”; Susy: “ragazze, prendete gli strumenti!”. Nensy: “i draghi ci sputano fuoco e tu dici di prendere gli strumenti!!!” Susy: “prendete gli strumenti, ascoltatemi!”, così le ragazze prendono gli strumenti, “ora dobbiamo suonare”. Marzia: “ma Susy!!! Sei sicura?” Susy: “ragazze, suonate, chiudete gli occhi è suonate!”; così le ragazze chiudono gli occhi e suonano e cantano magnifiche melodie, i draghi smettono di sputare fuoco, le ragazze aprono gli occhi e volano farfalle colorate aprendo un varco davanti a loro. Vedono un magnifico villaggio di folletti, case colorate e fiori, farfalle e draghi che vegliano sul villaggio. Ecco perché sputavano fuoco! Difendevano il villaggio! Entrano nel villaggio e vedono folletti che giocano, cantano e lavorano la terra. Che cosa magnifica! Le ragazze non pensavano che esistesse una cosa magnifica e rimangono a bocca aperta; i folletti prendono per mano le ragazze e le portano a ballare e cantare con loro. La direttrice del castello, Sophie, le vede e si avvicina “ma voi come avete fatto a venire fin qui?” Susy: “Ho capito, era lei che abbiamo visto passare nel bosco, L’abbiamo vista passare dal passaggio segreto e così l’abbiamo seguita”. Nensy: “direttrice, cosa ci fa lei qui?”. “Io vengo a dare una mano e vedere che nessuno scopra questo villaggio. Ora nel castello sapranno di questo posto e così tutti vorranno venire, noi manterremo il segreto!”. Sophie: “Marzia hai visto le tue figlie come sono felici?”; Susy: “Sono le tue figlie!” Ma loro lo sanno? Marzia: “no! Io non potevo mantenerle e così ho chiesto se potevo lavorare in cucina e le ragazze potevano studiare… la direttrice me lo ha concesso e la ringrazio tanto”. Sophie: “forse è ora che le ragazze sappiano la verità”. Cosi la direttrice chiama le ragazze e le ragazze arrivano tutte felici cantando e ballando “la direttrice! ma cosa ci fa lei qua?” Ma ballavano e cantavano e neanche si resero conto che la direttrice voleva loro parlare di una cosa seria. Le chiama Marzia: “Nensy, Rosy, vi devo dire una cosa importante, siate serie!” le ragazze preoccupate dal tono di voce dicono: “dicci tutto, cosa è successo? siamo in un posto magnifico!” Marzia: “per me non è facile dirlo, l’ho tenuto nascosto per tanto tempo e adesso è ora di dirlo!”. Le ragazze “dillo! così ci preoccupi!!!” Marzia: “siete mie figlie” Le ragazze rimangono a bocca aperta: “Mamma!” e la abbracciano, piangendo di gioia, adesso capiscono perché gli altri bambini venivano addottati e loro no. Ma sono felici, hanno visto un mondo fantastico, e hanno trovato la mamma, cosi la prendono per mano e la portano a ballare e cantare con i folletti, guardano i draghi che stanno attorno al villaggio, qualcuno vola in alto ed altri stanno a terra che girano intorno al villaggio. Poi, si avvicina un bellissimo drago femmina alle ragazze che ballano: “volete fare un giro?”, le ragazze “siiisiisii!” e cosi salgono sul drago che gli fa fare un bellissimo giro panoramico, vedono la foresta dall’alto, il villaggio, il castello, poi ritornano giù; i folletti hanno preparato una magnifica cena di benvenuto, mangiano tutti assieme, suonano e cantano, i folletti raccontano storie sotto la luna e per oggi rimangono lì a fantasticare e si addormentano sotto la luna. L’indomani c’è la partenza e bisogna rientrare al castello, anche se le ragazze sono un po’ tristi perché lasciano questo fantastico villaggio, ma sanno che potranno ritornare, ma sono anche felici perché hanno una Mamma che vuole loro bene. Un folletto le dice: “quando volete tornare, suonate che il drago vi viene a prendere, cosi ritornerete a trovarci!”, salutano tutti “è stata una magnifica avventura!”. Cosi salgono sul drago e volando via le porta al castello, il drago scende sul prato dietro al castello dove nessuno lo vede, scendono dal drago e mentre lui va via loro lo salutano. La direttrice Sophie: “mi raccomando ragazze, nessuno deve sapere dove siamo state, deve rimanere un segreto!” Cosi le ragazze ritornano alla vita di sempre, ma con qualcosa in più...

FINE

IL cowboy & L’ INDIANA È il suo cavallo, vive nel west, in un paesino di poca gente, qualche negozietto, il panettiere che lascia la scia del profumo di pene appena sfornato, il postino che porta le lettere a cavallo, poco più in là c’è una cascina dove mungono le mucche, e le mamme prendono il latte per i loro bambini, per la collazione, le mamme con le nonne che fanno la pasta fatta in casa, le torte, huuu un profumino Il cauboy che si chiama Vinset, abita poco fuori dal paese, in un cascinale, c’è il suo magnifico, & fedele cavallo bianco, di nome White; e i suoi adorati maialini, le mucche, la mamma e il papà Il papà sta girando la terra, deve preparare per la semina, dice il papà: “Vinset: mi dai una mano”; Vinset risponde: “arrivo”; Vinset, è un bravo ragazzo aiuta i genitori ad mandare avanti la fattoria. La mamma a Vinset: “quando hai finito, vieni a darmi una mano, che c’è da dare da mangiare agli animali” ; e Vinset che corre a destra, e a sinistra, finito le facende Vinset, è sfinito e si siede sulla sedia a dondolo, si copre gli occhi con il cappello, e si addormenta Finchè sente un rumore da lontano, sbalza dalla sedia, “che è successo, cos’è questo rumore ???”, anche la mamma e il papà, arrivano di corsa, guardano e vedono in lontananza il fumo che esce dalla foresta, la mamma: “la foresta sta prendendo fuoco!!!”; IL papà: “speriamo di no!!!”, “presto Vinset, vai a vedere con il tuo cavallo, ma stai attento”; così Vinset prende il suo cavallo e va nella foresta, caloppando velocemente, si sta avvicinando, e annusando l’aria dice al suo cavallo White “ma!!! Non si sente puzza di bruciato, ma profumo di cibo”; finalmente è arrivato, in una collina, dall’alto si deve bene il fumo, ma è un villaggio, Vinset : “meno male che non ha preso fuoco la foresto, se nò poveri animali che ci vivono” Cosi Vinset torna a casa, tranquillo, che non è successo niente, arrivato, la mamma: “Vinset, cos’è successo”; Vinset: “viente mamma, è un villaggio”; la mamma si mette una mano sul cuore e tira un sospiro, “meno male che non è successo niente, bene! vieni a mangiare” L’indomani mattina Vinset carica il latte e i formaggi, sul carrettino trainato dal suo fedele cavallo, e li va a vendere in paese, si mette vicino al fornaio, huuhuu che profumo di pane appena sfornato, né prende un pezzo ancora caldo, lo mangia con un pezzo di formaggio, si avvicina una ragazza, con una fascia in testa, e una penna tra i capelli, con un fiore bianco, ha un abitino corto di colore marroncino, con strisce gialle e azzurrine, e tante frange, dice “mi dai un pezzo di formaggio”; Vinset: “con la bocca piena, e lo sguardo sbalorditi pensa che belle ragazza, e le porge un pezzo di formaggio”, la ragazza le dà 1 penny, e se né va, Vinset: “e rimasto a guardarla senza dire una parola, anche perché aveva la bocca piena”, arriva l’amico Ciarle, prende un pezzo di formaggio e si siede sul carro e le dice “ma chi hai visto ?” Vinset con la bocca piena cerca di spiegare all’amico chi ha visto, ma non si capisce niente, così l’amico lo ferma e le dice, “manda giù il boccone che non ho capito niente, lo sai che con la bocca piena non si parla !”; così Vinset ingoia il boccone e spiega all’amico la ragazza che ha visto “aveva i capelli lunghi, con un fiore bianco tra i capelli, un abitino con tante frange ; Ciarle: “era un indiana ?” Vinset: con la testa tra le nuvole dice “non so, ma era bella”, cosi i due ragazzi dopo che hanno venduto tutto, con i soldi guadagnati vanno a prendere la farina, e i semi, girando in paese, il ragazzo deve la ragazza che sale su un carretto, e le fa all’amico “vedi e lei”, così i due ragazzi la guardano, lei se né accorge e le fa un sorriso, è assieme a qualcuno e sta andando via, Ciarle: “è molto belle”, corrono all’emporio dove la ragazza era entrata per comprare, Vinset: “ciao Mondè chi era quella ragazza che è appena uscita ?” Mondè: sono gli indiani vivono nella foresta, sono brave persone”; Mondè dice a Vinset: li conosci, li hai gia visti ?”; Vinset: no !!! ha comprato un pezzo di formaggio da me”; l’amico: Ciarle: “e le piace” ; Mondè: “haahhaa, tutto spiegato, ricordati ogni cosa a suo tempo!!!”; e i due ragazzi se né vanno, si sentono in lontananza dei cavalli che arrivano, è la carovana porta viveri per il paese, cosi la carovana consegna i viveri ai negozianti, e le lettere al postino, come al solito, consegnano le lettere da spedire alla carovana, e riparte velocemente, i due ragazzi vanno a casa, e si rivedono l’indomani. Cosi Vinset tutte le mattine va in paese a vendere formaggio, torte, fatti dalla mamma, frutta e verdura dell’orto del papà, aiutato dall’amico anche lui vende pasta fatta in casa dalla mamma, e verdure varie, mentre Vinset serve una signora si accorge che in lontananza, c’è la ragazza sta caricando il carretto, Vinset: dice a Ciarle, “ arrivo subito”, a scappa via; Ciarle: “ma dove vai !!!”, Vinset: non risponde, ma l’amico con lo sguardo lo segue, e vede che va verso la ragazza, Vinset si avvicina alla ragazza “hai bisogno di una mano?” la ragazza risponde: “si grazie”, cosi le da una mano a caricare la roba sul carretto, e le chiede “sei di qua ! non ti ho mai vista ?” si ! vengo poco in città, viviamo in mezzo alla foresta, Vinset: “con chi vivi?” la ragazza: “con i miei genitori, e con tutta la mia gente”; “domani vengo a vendere i nostri amuleti porta fortuna, vestiti, e collane fatte da noi, vieni a trovarmi” Vinset: “va bene”; e la ragazza se ne va, Vinset: ritorna dall’amico, Ciarle: “cosa gli hai detto! Come si chiama?” Vinset: “mi che stupido non gli ho chiesto come si chiama”; Ciarle: “ma che gli hai detto?” Vinset: “niente ci vediamo domani”; cosi Vinset ritorna a casa deve far pascolare gli animale, raccogliere il grano, girare la terra, seminare, raccogliere le uova, Vinset, e tutto indaffarato, ma si ricorda che l’indomani deve vedere la ragazza, cosi non vede l’ora, mette il suo cavallo nella stalla, le dà da mangiare, e le spazzola, Vinset: parla con il cavallo, “White, hai visto che bella ragazza, devo trovarti anche a te una bella cavalla, il cavallo dice si con la testa, e nitrisce, e ora di mettere dentro gli animali si sta facendo buio, cena, e a dormire L’indomani mattina Vinset si sveglia presto, fa uscire gli animali, prende le uova, e la verdure carica tutto molto velocemente, sul carretto, lo attacca al cavallo White andiamo, cosi parte verso il paese, la mamma lo deve è dice: “sei gia in piedi e ai gia fatto tutto complimenti che velocità”!!! Vinset: “si mamma, a dopo”; cosi il ragazzo arriva in paese, e vede la ragazza, si mette vicino, i due ragazzi si sorridono, Vinset: si avvicina, “come ti chiami ?” La ragazza: “Rousè” “e tu ?” “Vinset” “con chi sei” ? Rousè: “con i miei genitori, viviamo in mezzo alla foresta, e tu?; Vinset: “vivo poco fuori dal paese, con i miei genitori”; nel frattempo arriva la gente che deve comprare e i due ragazzi non hanno più tempo di parlare, ma sono indaffarati ad servire, cosi la giornata vola, ed è tempo di ritirare e tornare a casa, Vinset: “ti rivedrò?”; Rousè: “certo, domani”; cosi i due ragazzi si allontanano pensando di rivedersi L’indomani Vinset, va in paese, ma la ragazza non arriva, l’amico Ciarle: “avrà avuto da fare”; cosi passano i giorni ma della ragazza nemmeno l’ombra, cosi un pomeriggio Vinset, dice all’amico Ciarlè : “ vieni con me nella foresta, a vedere cosa è successo, a Rousè”; Ciarlè: “va bene ma stiamo attenti”; cosi i due ragazzi con i loro cavalli, galoppano verso la foresta, molto velocemente, Vinset, vuole arrivare il prima possibile, “chissa cosa è successo visto, che è un paio di giorni che non la vedo !!!”; i due ragazzi si fermano al fiume per bere, e far bere i cavalli, e riposare, ad un certo punto sentono dei rumori; Ciarlè: “cosa sono questi rumori”; i due ragazzi si nascondono dietro gli alberi, e cercano di capire cosa sono i rumori, e da dove provengono, da lontano vedono le foglie volare, Vinset: “ma c’è una bufera che sta arrivando, presto mettiamoci al riparo”; i due ragazzi salgono sui cavalli, e cercano un riparo, dentro una grotta; dopo un po’ si guardano, e dicono; Ciarlè: “ma non si sente niente, proviamo ad uscire, e vedere cosa sta succedendo!”; i due ragazzi escono da non c’è niente, ma dov’è la bufera ?; i due ragazzi si guardano e sorridono, Vinset: “ma cosa abbiamo visto ?”; i due ragazzi continuano a ridere; Vinset: “meglio tornare, si sta facendo buio”; cosi i due ragazzi sopra i loro cavalli, ridendo ritornano a casa. L’indomani due ragazzi, si recano in paese con il loro carrettini; e arriva anche la ragazza; Vinset: si avvicina, “ma dove sei stata, non ti ho più visto?”, Rousè: “è primavera, tutto nasce. E noi ci stiamo preparando”; Vinset: “preparando per cosa ?”, Rousè: “lo vuoi vedere ?”; Vinset: “vedere cosa?”; Rousè: “vieni oggi pomeriggio in paese, e lo vedrai”, e la ragazza se né va Vinset, con l’amico Ciarlè, nel pomeriggio vanno in paese, e incontrano la ragazza, Rousè: “siete curiosi ?, seguitemi, li porta nella foresta, i due ragazzi incuriositi, vedono molti alberi, siepi e cespugli, Ciarlè: chiede “ma cosa c’è di curioso nella foresta”; Rousè: “dovete vedere con gli occhi della primavera”? Ciarlè: “dice nell’orecchio ad Vinset; “sarà ma io non vedo niente!”; cosi Rousè: “vedete domani sarà tutto cambiato, la primavera è alle porte, seguite i fiori bianchi è arrivate da me”; i due ragazzi non capiscono, Rousè: “andiamo”; e ritornano in paese; Rousè: dice a Vinset “domani mattina tutto cambia, svegliati presto, e vieni nella foresta, segui il fiore bianco”, e se né va Cosi i due ragazzi si svegliano presto, e con i loro cavalli vanno nella foresta, Ciarlè: “Vinset, io non vedo niente, ma cosa sta cambiando”; Vinset: “bù, non so! bè noi continuiamo, qualcosa si vedrà”; cosi i due ragazzi galoppano nella foresta, ad un certo punto sentono dei rumori, incuriositi, galoppano velocemente, e arrivano in una collina, dall’alto vedono che a valle c’è un prato, con dei fiori, e ancora più avanti la foresta, ma è strana sta foresta, molto verde, Ciarlè: “c’è del fumo, che esce in mezzo alla foresta”; Vinset: “andiamo a vedere”; cosi i due ragazzi galoppano molto velocemente, arrivano al fiume, si fermano un attimo per bere, loro e i cavalli, si accasciano a terra, e si addormentano, in un sonno profondo, i due ragazzi con i loro cavalli, si svegliano accanto ad una fontana, dove in mezzo ci sono le rose bianche; si alzano in piedi, si guardano attorno, Vinset: “ma dove siamo?”; tutto intorno a loro ci sono piante, tagliate a forma di animali, e davanti a loro c’è una siepe altissima, ma tagliata bene, è perfetta, Ciarlè: “ma adesso dove andiamo”; Vinset: “Rousè, ci ha detto di seguire i fiori bianchi, e noi li seguiamo, andiamo”; cosi i due ragazzi prendono i loro cavalli e si avvicinano alla siepe, ma di fiori bianchi nemmeno l’ombra, cercando, vedono due alberi ai lati, che hanno la forma di cavallo, sono avvolti da rose bianche con le spine, Vinset: “questa deve essere l'entrata, andiamo”; cosi i due ragazzi entrano, quando i ragazzi entrano, i due cavallo ai lati, scalciano, e nitriscono, e chiudono l’entrata, e le rose bianche, liberando i cavalli, camminano lungo la siepe, indicando il sentiero ai due ragazzi, finito il sentiero, c’è il villaggio, si avvicinano due belle ragazze, che prendono i cavalli, e li portano alle stalle, e altre due ragazze mettono due collane di rose bianche al collo dei ragazzi, indicandoli di seguirli, i ragazzi le seguono, entrano in una tenda, “sedetevi, e aspettate”; i due ragazzi si siedono, sul fuoco c’è una pentola, si sente un profumino; arriva Rousè,: “ciao, c’è la ve te fatta”; Vinset: “si siamo arrivati!, e un bellissimo posto”; Rousè: “seguitemi che vi faccio vedere”; cosi la ragazza fa vedere gli alberi a forma di animali, tutto questo lo facciamo noi, in primavera quando tutto nasce, Vinset: “è bellissimo, circondarsi di natura”; Rousè: “guarda cosa abbiamo fatto con i fiori”, la ragazza fa vedere le siepi avvolte da fiori, rossi, bianchi, e blu, i due ragazzi sbalorditi, che gli indiani fanno queste sculture con le piante, Rousè: “da ai ragazzi delle cesoie, e li porta davanti ai due siepi, una per uno, dovete trasformarli, in due animali, Ciarlè: “ma noi non lo sappiamo fare”; Rousè : “provate, a chiudere gli occhi, immaginate un animale, e poi lo fate”; e se né va; i due ragazzi chiudono gli occhi, dopo un po’ nè aprono uno di occhio e si guardano attorno, non c’è nessuno, e li aprono tutti e due gli occhi, Vinset: “cosa hai immaginato ?”; Ciarlè: “una mucca, e tu ?”; Vinsero: “il mio fedele cavallo, ma chi lo sa fare !!!”; “che dici ci proviamo, speriamo di non rovinare la siepe”; Ciarlè: “pero lo facciamo con gli occhi aperti, non si sa mai”… I due ragazzi, iniziano ad tagliare, e le foglie volano d’appertutto, iniziano a prendere forma le siepi, e finalmente, quasi finito, C’è la mucca un po’ tutta storta, e il cavallo non è da meno. I due ragazzi si guardano e ridono, Vinset: “mi guarda la mucca!!!”; Ciarlet: “perché il tuo cavallo”; e ridono!!!; si sono divertiti i due ragazzi. Arriva Rousè: “bè pensavo peggio, complimenti!!!” “ora seguitemi”, cosi la ragazza li porta nella tenda dove c’è la famiglia, il papa di Rousè, si chiama, Cespuglio vivente: “sedetevi ragazzi !”, e la mamma le offre un piatto a testa, con dentro della minestra”; tutti mangiano in silenzio, Vinset: “ad un certo punto, rompe il silenzio, “signore posso chiedere la mano di sua figlia ?”; Cespuglio vivente: “ragazzo! dovrai creare molti cespugli, prima di sposare mia figlia, ti conviene iniziare”; cosi i due ragazzi si alzano ed escono dalla tenda, Vinset, dice all’amico : “ma devo rimanere qua a creare cespugli ?, ma io devo aiutare la mia famiglia!”; Rousè: “Vinset, vai dalla tua famiglia, e allenati, vedrai che ci rivediamo”, cosi la ragazza gli da i cavalli, e li accompagna in una fontana, Rousè “bevete!” Vinset: “quando ti rivedrò ?”; Rousè: “quando meno te lo aspetti, ora bevete”; cosi i due ragazzi con i loro cavalli, bevendo l’acqua si addormentano, e si risvegliano nel bosco, si alzano salgono sui cavalli e vanno verso casa, Vinset, arrivato a casa, prende delle cesoie, e inizia a tagliare le siepi, i mesi passano, e Vinset, diventa sempre più bravo, non ha più visto la ragazza, arrivano i mesi invernali, e Vinset, continua ad aggiustare le siepi, formando delle magnifiche sculture, la mamma rimane allibita, prende degli alberelli li mette nei vasi, e li trasforma in magnifici animali, la primavera finalmente è alle porte, Vinset, decide di portare al mercato oltre ai formaggi, anche gli alberelli, incontra l’amico Ciarlè: “sei diventato bravo, sono bellissimi!!!”; Vinset: “ti piaciono?”; Ciarlè: “sono bellissimi, chissà se basta per conquistare Rousè, a proposito l’hai più vista ?”; Vinset: “no!!!, chissa dov’è?” Presto a dirlo, si presenta Rousè: “ciao Vinset!!!, li hai fatti tu ?”; Vinset gli si accende il cuore, gli occhi, e il sorriso, non vedeva l’ora di vederla, “si li ha fatti io, ti piacciono ?” Rousè: “sono bellissimi !!!, vado a chiamare, mi padre”; cosi la ragazza ritorna con il padre; Cespuglio di fuoco: “bravo ragazzo ! c’è l’hai fatta, potete iniziare a frequentarvi, ma con molta cautela”; e se né va, Vinset: è molto felice, della buona notizia, e i due ragazzi iniziano a frequentarsi, fanno lunghe passeggiate per il paese, e parlano, parlano, parlano…i giorni passano, e i due ragazzi si innamorano sempre di più, Vinset: “decide di far conoscere la ragazza ai suoi genitori”; cosi invita Rousè, e la sua famiglia a pranzo Vinset: “ma devo preparare tutto!”, cosi mette all’ opera quello che ha imparato creando delle scultura con la natura che circonda la casa, così farà vedere quanto ha imparato in questi mesi a Cespuglio vivente, tutto è pronto ora aspettiamo che arrivano, arriva un carretto, portato da un cavallo nero, Vinset: grida “SONO ARRIVATI!”; bene tutti davanti al porticato per presentarsi, scendono dal carretto, e si presentano, Cespuglio vivente, da una pacca sulla spalla di Vinset: “bravo ragazzo, vedo che ti sei dato da fare”; Vinset: “grazie signore”; bene tutti a tavola, dopo aver mangiato, e bevuto, Cespuglio vivente, dice a Vinset : “potete frequentarvi, presto a nozze”; cosi i giorni passano e i due ragazzi, iniziano a frequentarsi, al mattino si vedono al mercato hanno le bancarelle vicino, e nel pomeriggio lunghe passeggiate in paese, e nel bosco, Rousè, ha una magnifica cavalla, di colore nero, e di nome Neyt, mentre i due ragazzi sono sotto ad un albero, a chiacchierare, e due cavalli si avvicinano, si accarezzano, iniziano ad conoscersi anche loro, Vinset, accarezzando il suo cavallo, le dice,: “white, ti piace Neyt, è una magnifica cavalla, il cavallo risponde si con la testa, e nitrisce”; Vinset: “hai visto Rousè, anche i nostri cavalli si sono innamorati” Vinset, si avvicina, ad Rousè e la bacia, un lungo bacio profondo, vengono interrotti da un suono di un corno, Rousè: “devo rientrare ci vediamo domani”, la ragazza in un lampo sale sul cavallo e galoppa via, sparendo nella foresta I mesi passano, e i due ragazzi si innamorano sempre di più, e anche i loro cavalli. Un giorno Rousè : viene mandata dalla mamma a prendere dei fiori, nella foresta, scende da cavallo, cerca i fiori, ma il suo cavallo galoppa via le grida: “NEYT, DOVE VAI”, e le corre dietro, ma non riesce a starle dietro, meno male che è vicino alla fattoria di Vinset, cosi corre da lui gridando “VINSET, VISSET”; con il fiatone e spaventata, Vinset: “calmati respira, cosa è successo, Rousè ?” ; Rousè, con il fiatone, “il mio cavallo e corso via”; Vinset: “andiamo prendo il mio cavallo, che lo troverà !”; i due ragazzi correndo vanno nella stalla, e vedono i due cavalli vicino, che nitriscono, e muovono la testa, Rousè: “ecco dov’eri scappata!, per venire a trovare White, Rousè, tira un sospiro di sollievo, e stanca per aver corso, si butta nella paglia, e Vinset, si mette a fianco a lei, i due ragazzi si guardano negli occhi, Vinset inizia a baciarla, la mano di Vinset, si infila sotto la maglia, e slacciandole il reggiseno, le tocca il seno, Rousè, toglie la maglietta a Vinset; toccandogli il petto, e la schiena, Vinset, le bacia il collo, le toglie la maglietta e il reggiseno, e la bacia da per tutto, sul seno sulla pancia, e le toglie la gonna, Rousè, le bacia il petto, e gli toglie i pantaloni, i due ragazzi sentono i cavalli che nitriscono loro hanno gia iniziato, stanno facendo l’amore, sorridono e anche loro si tirano giù le mutande, e fanno l’amore, baciandosi su tutto il corpo, i cavalli nitriscono, e si baciano, i due ragazzi trasportati dall’atmosfera, baciandosi, toccandosi, e accarezzandosi, hanno assaporato un esperienza nuova, ma bellissima Ad un certo punto, i due ragazzi si vestono, e si alzano si avvicinano ai cavalli, e Rousè: “devo andare, ci deviamo domani” un bacio e, sale sul cavallo, va via L’indomani i due ragazzi si vedono nel bosco, e tra uno sguardo e l’altro, si baciano, si toccano, e fanno l’amore, ogni volta che lo fanno, anche i loro cavalli lo fanno, e nata una storia anche tra loro Un giorno Rousè va nella stalla, e vede che la sua cavalla sta male, chiama il padre “PAPA’, CORRI NEYT, STA MALE!!!”, cosi il padre, corre nella stalla, e toccando la cavalla, che è coricata per terra, ascolta il battito, e la pancia, guarda la figlia e dice “sta benissimo sta per partorire, presto prepara, delle bende calde”; Rousè: prepara tutto l’occorrente, per aiutare la sua cavalla ad partorire, e si mette vicino, aspettando l’ora, ma si è completamente dimenticata di andare da Vinset, cosi tutta la sua famiglia si mette l’opera, Vinset, aspetta nel bosco, che arrivi Rousè, il sole tramonta, ma Rousè non arriva, chissà cosa è successo Rousè e la sua famiglia stando vicino alla cavalla, finalmente alla sera è arrivato il momento, sta per partorire, un bellissimo puledro, ad un certo punto Rousè si ricorda “Vinset, mamma pensacitu che io arrivo”, e scappa via, correndo nella foresta, arriva nella cascina di Vinset, Rousè, grida “VINSET, VINSET, DOVE SEI ?”; Vinset: “sono qui, ma cosa è successo stavolta, ogni tanto sparisci ?”; Rousè, le prende la mano, “andiamo saliamo, sul tuo cavallo, e andiamo”; cosi i due ragazzi, salgono sul cavallo e galoppando veloce, verso la stalla, scendono da cavallo, Rousè: “guarda White, sei diventato papà !!!; il cavallo si avvicina alla sua amata, e l’accarezza con il muso, e poi si avvicina al cavallino, leccandolo, e accarezzandolo con il muso, Rousè, e Vinset, si tengono per mano, guardando i cavalli che sono felici, ed li lasciano li assieme, e loro vanno a fare una passeggiata, arrivano sotto una grande quercia possente, i suoi rami toccano il cielo, ha dei magnifici fiori rosa; Vinset si inginocchia sotto la grande quercia, e prendendo la mano di Rousè, le chiede “Rousè vuoi sposarmi ?”; Rousè lo guarda negli occhi, sorridendo dice “si!” lo abbraccia cadono per terra sotto la grande quercia, arriva un venticello, i petali, volando, avvolgono i due ragazzi quasi coprendoli, si baciano, una mano scappa sotto la maglietta, l’altra sotto la gonna e i due ragazzi fanno l’amore sotto la grande quercia. Ad un certo punto , i petali volano via scoprendo i due ragazzi, è quasi sera, Vinset riprende il suo cavallo e accompagna Rousè a casa. La famiglia di lei e il villaggio saputa la notizia, iniziano i preparativi, le dicono di non avvicinarsi al villaggio perché loro non devono vedere niente; cosi la ragazza viene tenuta in disparte altrimenti si rovina la sorpresa!!! Tutti sono all’opera: chi prepara i fiori , chi i cespugli, e chi i vestiti Nel frattempo i due ragazzi visto che devono stare lontano dal villaggio, si danno da fare per altre cose…nel fienile, nel bosco, insomma dove capita Finalmente è arrivato il momento, una settimana prima i due ragazzi non si sono visti, e oggi Vinset si prepara, si taglia i capelli, si fa il bagno, sul suo letto c’è un vestito bianco con delle frange marroncine e bordeaux; se lo mette, si guarda allo specchio, è emozionato, si infila gli stivali, e sul tavolo c’è una rosa bianca, la prende e la mette nel taschino, scende le scale, lo vede la madre, che piange dalla commozione, esce di casa, davanti a lui c’è il carretto trainato da White, e il padre fa da cocchiere, Vinset aiuta la mamma a salire, e poi sale lui, via verso la casa di Rousè, entrano nel bosco, a meta strada gli alberi e le siepi a forma di freccia indicano la strada, all’entrata del labirinto nei due lati ci sono le siepi a forma di aquila con aria minacciosa, che sembrano guardare chi entra, le rose rosse che avvolgono l’entrata, si sciolgono e aprono l’entrata, le rose bianche indicano la strada; entrano con il carretto e si chiude dietro di loro l’entrata, seguendo il percorso arrivano alla fontana, il padre “adesso dove si va ?”, dietro di loro si apre una siepe di azalee e rose, e i petali cadono per terra indicando la strada, il padre dice: “certo che uscire da qua sarà un impresa!!!”, cosi finalmente arrivano al villaggio, tutto è decorato a fiore, siepi tagliate a forma di animale, per decorare il villaggio, arrivano davanti ad un arco decorato con foglie verdi, vischio, e rose rosse, tante margherite e calle bianche che fanno da cornice ai futuri sposi, Vinset si mette sotto, aspettando con ansia la futura sposa, dietro di lui c’è un lungo tappeto di petali di rose rosse e bianche, finalmente!!! arrivano delle bambine che buttano i petali per aria e dietro c’è la sposa, avvolta dai petali, quasi non si vede, un lungo velo dietro di lei tenuto dalle farfalle, finalmente è vicina, il suo volto è coperto da un velo rosato e una coroncina di calle in testa, si affianca a Vinset senza dire una parola, i due si girano verso il capo villaggio, un uomo saggio con una lunga barba e una coroncina di vischio in testa, un abito lungo colore verde acqua, tiene in mano un bastone che lo sorregge ; alza le mani al cielo e tutti si inchinano, chiudendo gli occhi, i due sposi si inginocchiano, chinando il capo e chiudendo gli occhi, le piante prendono vita e si inchinano al suo cospetto, i petali volano e girando avvolgono i due ragazzi, si posizionano intorno a loro quasi creando un cerchio che li chiude, il saggio dice: “tu Vinset, la renderai felice, e ti prenderai cura di lei”, a Rousè: “sarai una brava moglie, e una brava madre” ; “vivrete della felicità di quello che la natura vi offre, in cambio dovrete rispettarla altrimenti lei si ribellerà !!!” Alza le mani al celo e i petali volano via sciogliendo i due ragazzi, arrivano i cavalli con gli anelli, il saggio prende gli anelli e ne dà uno a Vinset, che lo mette a Rousè, e l’altro a Rousè, che lo mette al dito di Vinset, il saggio: “Vinset ora puoi vederla, e baciarla”; cosi Vinset toglie il velo a Rousè, lei sorride con uno sguardo da innamorata e i due si baciano, le piante ritornano al loro posto, e tutto il villaggio si alza, applaude, e grida AUGURI AUGURI !… Ed ora tutti a tavola, si mangia, si balla, si suona, e si canta, si fa festa; finito il pranzo, i due vengono accompagnati in una tenda costruita apposta per loro, l’entrata della tenda è chiusa da rose bianche con le spine, meglio non toccare ci si punge, Vinset deve prende in braccio la ragazza, le rose aprono la tenda, Vinset entra in tenda e le rose chiudono l’entrata, nessuno può entrare, ma nessuno può uscire, i due ragazzi si guardano intorno, ci sono candele dappertutto, un bellissimo letto, con una tenda trasparente, spostando la tenda sopra il letto c’è un velo di colore rosa e tante calle. Vinset si avvicina a Rousè, le accarezza le guance, i due si baciano, Vinset le bacia le spalla, e tirando giù la spallina del vestito le bacia il braccio e la mano, le slaccia il vestito, lo tira giù, Rousè infila le mani sotto la maglia di Vinset e gli toglie la maglietta, Rousè ha un corpetto dorato chiuso ermeticamente da tanti fili che Vinset deve slacciare, con molta pazienza inizia a slacciarlo, e continua a baciarla, partendo dal collo e scende giù lungo la schiena, tolto il corpetto si trova davanti alle mutandine di pizzo bianco, le tira leggermente giù, bacia il sedere, toglie le mutandine completamente, anche lui si spoglia, i due si sdraiano sul letto e baciandosi iniziano a fare l’amore, questo viene fatto tutti i giorni per una settimana, allo scoccare della fine della settimana; la domenica suona il corno e i due ragazzi possono uscire dalla tenda e dare la bella notizia: lei è incinta, cosi iniziano un’avventura nuova, lui deve pensare sia alla moglie che al figlio che nascerà, decide di vendere oltre al latte, formaggio, frutta, e verdure, anche le piante con le quali crea molte sculture, alla sera dopo la cena, iniziano le coccole e l’amore, le fusioni amorose continuano anche dopo la nascita del bambino…

FINE

Vivono in un cascinale ai piedi di un monte, con prati, ruscello e il mare attorno. Tutte le mattine si svegliano all’alba con il gallo che canta, lavorano la terra, puliscono le stalle, danno da mangiare alle galline e alle mucche, prendono le uova, preparano il formaggio, concimano e seminano. Quando hanno finito portano le pecore e le mucche a pascolare, andando nei prati, s’incontrano con i loro amici che portano anche loro le pecore e mucche a pascolare; abitano nelle cascine vicine. Mentre gli animali pascolano, loro si siedono sotto l’albero, Antony, & Michel e da lontano si vede la cascina del loro amico Josef, che li sta raggiungendo anche lui con gli animali; alla finestra della cascina di Josef, c’è una bella ragazza, Michel la guarda con occhi sbalorditi! si sta vestendo, è la cugina del loro amico Josef, capelli lunghi e castani; chiamano il loro amico Josef; che li raggiunge con il resto delle pecore e mucche, Michel chiede “ma chi è” ? Josef: “mia cugina arriva dalla città ! starà un po’ con noi”. La ragazza sente parlare e si gira, i due sguardi s’incrociano; arriva la mamma che chiude la finestra tira le tende e la sposta di lì. I ragazzi controllano gli animali e poi si mettono sotto l’albero, un tronco enorme, con dei rami che arrivano in cielo, chiacchierano, ridono e sognano. Antony chiede a Josef: “ma cosa c’è in città ? e perché lei è venuta in campagna” ? Josef: “io non ci sono mai stato, lei studiava ma adesso ha finito gli esami e la mamma l’ha mandata da noi a riposarsi un pò”. Antony dice: “noi non abbiamo questa possibilità di andare in città a studiare ma andremmo via di qua”… i ragazzi si girano di scatto e dietro c’è la ragazza “ciao, mi chiamo Stefany”, si alzano in piedi e “ciao” diventando rossa, la saluta Michel. Balbettando risponde “ciao”, è rosso come un peperone; Antony gli da una gomitata. “Cosa fate” ? dice la ragazza “sotto quest’albero? è magnifico ! in città non se né vedono” Michel molto imbarazzato risponde: “facciamo pascolare le mucche e le pecore”. Antony chiede alla ragazza: “cosa c’è in città” ? Stefany: “Spettacolari grattaceli che raggiungono il cielo, macchine, tante persone, poco verde e il cielo grigio e nuvoloso”. “Qui sembra un altro mondo, gli uccellini che fischiettano, il gallo che canta, il venticello che ti accarezza, l’odore dell’erba, dei fiori, il mare, il ruscello, le mucche con le loro campane al collo, se chiudi gli occhi senti una pace ed un’armonia, un equilibrio in se stessi”. Chiacchierando con la ragazza le dicono che vogliono avventurarsi su una nave, per portare i loro prodotti a venderli oltre il mare. Stefany dice: “potete vendere i vostri prodotti al mercato”, risponde Antony: “cos’è il mercato” ? Stefany: “è un posto dove ci sono tante bancarelle e la gente vende di tutto dalla frutta alla carne, i vestiti e le scarpe”. Josef: “Bene!!! possiamo vendere i nostri prodotti così ci faremmo conoscere”. Finita la giornata tornano tutti a casa. Michel chiede a Stefany: “starai qui un po’”? Stefany: “sì, per tutta l’estate”; Michel con un bel sorriso stampato in viso, dice: “allora a domani”, Stefany: “a domani, ciao”. I ragazzi tornano a casa; Michel fischietta, è molto felice, entra in casa fischiettando. La Mamma le chiede: “cos’hai?”. Michel risponde: “niente, perché”? E sale su in camera sua; la Mamma le dice: “tra mezz’ora si mangia”!!! Michel: “ok”; entra in camera sua e si butta sul letto, guarda il soffitto e pensa che Stefany sia una bellissima ragazza; lei arriva dalla città e chissà quante cose ha visto e se ha già un fidanzato! non vede l’ora che sia domani per rivederla. La Mamma lo chiama: “Michel,vieni a mangiare” ? lui risponde: “arrivo”!!! E in un lampo scende le scale. La Mamma : “che velocità”!!! Cosa vi siete detti sotto l’albero”? Lui racconta della cugina di Josef: capelli lunghi, occhi castani, un profumo d’albicocca!!! Adesso capisce la Madre: “Ahhh! capisco perché sei contento”. Quando arriva anche il papà a tavola e il fratellino Joenny ringraziano del cibo e iniziano a mangiare; Michel è sulle nuvole, rovescia l’acqua sul tavolo e la Mamma : “stai attento”, Il Papà chiede: “ma che ha, non l'ho visto mai così”, la Madre risponde: “è innamorato della cugina di Josef, arriva dalla città”; il fratellino Joenny lo prende in giro: “Michel è innamorato!!! Michel è innamorato”!!! Ma Michel: non sente nulla è perso nei suoi pensieri…. Michel va a dormire; sogna di trovarsi nel prato a giocare a nascondino con Stefany, e si tengono per mano… Alle 5 del mattino il gallo canta, la Mamma si sveglia e scende giù a preparare la colazione, chiama i ragazzi: “Joenny, Michel scendete a far colazione”, Joenny scende, ma Michel no!! La Mamma chiede: “dov’è Michel” ??? Joenny risponde: “sta ancora dormendo”; Il Papà : “lo vado a chiamare”, così sale le scale e sente che il figlio parla nel sogno chiamando Stefany; il Papà cerca di svegliarlo ma Michel lo abbraccia baciandolo e chiamandolo: “Stefany”; il Papà cerca di svegliarlo: “Michel !!! svegliati, non sono Stefany svegliati”!!! Così Michel si sveglia; “nooo, già bisogna alzarsi, stavo sognando”!!! Il Papà risponde: “me ne sono accorto, mi hai chiamato Stefany”; Michel imbarazzato si alza di scatto, si veste, si lava e scende giù in un lampo, prende un pezzo di pane, beve un bicchiere di latte e corre fuori a prendere gli animali per andare a pascolare; raggiunge l’amico Antony e assieme vanno verso la casa di Josef; anche Josef li raggiunge ma non c’è Stefany. Michel chiede: “dov’è Stafany” ? Josef risponde “sta dormendo, lei non è abituata ad alzarsi alle 5 del mattino e portare le mucche e le pecore a pascolare; penso che quando si alzerà ci raggiungerà”. Così i ragazzi camminano nei prati, Antony: dice: “allora ci organizziamo per portare i nostri prodotti oltre il mare” ? Josef: “sì dai ragazzi, io ne ho parlato con Stefany, mi ha detto che a fine estate c’è una nave che torna in città così noi possiamo prenderla”. Così i ragazzi seduti sotto l’albero, decidono cosa si devono portare, qualche vestito, i loro prodotti, un po’ d’acqua. E soprattutto lo devono dire ai loro genitori. Josef: “io l’ho già detto ai miei genitori ieri sera”! Antony: “cosa hanno detto” ? “loro sono contenti, ma devo stare in casa di Stefany, vorrebbero che studiassi, così ho accettato, gli ho detto che studiavo, se no loro non mi facevano andare”. Antony: “anch’io lo dirò stasera, vedremo che dirà la mia Mamma”. Michel: “la mia Mamma chissà cosa dirà !!! mio fratello è ancora piccolo per aiutarli”. Arriva la ragazza Stefany, Michel tutto rosso la saluta, non vedeva l’ora di vederla; anche gli altri ragazzi la salutano, ma quasi non gli danno retta, stanno parlando tra loro; Stefany: “state organizzando cosa portarvi” ? Risponde Antony: “sì ! pensavano qualche pezzo di formaggio, un po’ di latte e un po’ di lana”. Stefany: “si va bene! ci portiamo cosa ci sta nello zainetto, ma voi i soldi per la nave li avete” ? Antony: “io ho qualcosa da parte, ma credo sia poco”, Stefany: “voi due” ? Josef & Michel rispondono: “poco e niente, qui c’è lo scambio di merce, io ti do un pezzo di formaggio e tu mi dai un pezzo di salame, il denaro gira poco”, Michel: “e quasi tutti noi abbiamo sia animali che campi dove coltiviamo la frutta e gli ortaggi che mangiamo e ci scambiamo una cosa che io non ho tu me la dai e tu mi dai una cosa che io non ho”. Stefany: “bè, racimolate quello che avete, per il resto ci penso io”… “Soprattutto lo dovete dire hai vostri genitori”. Così Stefany rivolgendosi sorridente a Michel: “viaggeremo assieme e andremmo in città, sei contento” ? Michel molto imbarazzato dice “si”… La ragazza dice: “io vado che devo studiare, ci vediamo dopo” e se ne va, tutti la salutano; Michel la saluta con la mano, non toglie lo sguardo da dosso della ragazza. Gli amici lo chiamano, ma lui non sente; Josef: “Michel ma mi ascolti, ti sei innamorato di mia cugina” ? lui risponde “nooo!!”! Alla sera tutti a casa, così a tavola Michel dice ai loro genitori che vogliono prendere la nave che li porterà in città, potrà studiare e far conoscere i loro prodotti. La mamma preoccupata : “ma voi non sapete dove andare e cosa fare”, risponde il ragazzo:” verrà con noi Stefany che abita in città, ci dirà lei dove andare, e cosa fare”. Cosi i 3 amici l’indomani preparano tutto l’occorrente per partire, acqua, panini, formaggi e salami che fanno loro per venderli al mercato; con zainetto alle spalle partono i 3 ragazzi, con la ragazza, salgono sul trattore del padre che li accompagna al porto e li saluta: “ragazzi state attenti” !!!, con malinconia ma nello stesso tempo contenti partono e salgono sulla nave, non hanno mai visto una nave da vicino, sempre da lontano. La nave fischia, saluta il porto e la gente, loro salutano i genitori, il loro cuore piange, ma sanno che torneranno, portando novità, “scrivete tutti i giorni” dice la madre. La nave è gigantesca, arriva il bigliettaio e la ragazza compra il biglietto, i ragazzi non hanno i soldi per comprare il biglietto così si devono arruolare come marinai. La ragazza porta le valigie nella sua cabina e tiene con sè anche gli zainetti dei ragazzi così nessuno glieli può rubare. La nave salpa, tolgono le ancore, fischia!!!, per salutare i ragazzi salutano dal ponte i genitori, li vedono piccoli e i marinai li chiamano : “dai ragazzi! bisogna pulire la nave, preparare da mangiare, forza forza”!!!. Cosi mentre la ragazza va in cabina, loro si danno da fare, puliscono, tirano le vele, preparano da mangiare, verso sera la nave arriva al largo; si guardano attorno ma vedono solo mare, Josef: “sembra che cammini sull’acqua”!. I ragazzi devono scendere in sala da pranzo, devono fare i camerieri, dopo che anno servito tutti possono mangiare anche loro. In sala ristorante incontrano Stefany: “quando avete finito venite in cabina da me per dormire, non andate a dormire dove ci sono i marinai, io vi aspetto” i ragazzi rispondono: “si” con la testa; senza farsi vedere dai superiori che controllano perchè non si può parlare con la gente. Serviti tutti gli ospiti della nave, i ragazzi vanno in cucina a mangiare anche loro, il loro superiore gli dice: “adesso potete andare a dormire”. I ragazzi, senza farsi accorgere, vanno nella cabina della ragazza che li aspetta; sono stanchi! Hanno lavorato tutto il giorno, Michel non vedeva l’ora di vedere Stefany e viceversa, così si sdraiano per terra, parlando del fatto che non vedono l’ora di arrivare:” domani mattina saremo in città”!!! I ragazzi sì addormentano…. In piena notte quando tutti dormono… la nave è assalita dai pirati, si sentono dei rumori e qualche grida, i ragazzi si svegliano, Antony: “ma! Che cosa sta succedendo”? Stefany: “mi sa che ci hanno assalito i pirati, in questo tratto di mare è molto pericoloso passare di notte; presto prendiamo le nostre cose e scappiamo”!. I ragazzi, per non essere catturati dai pirati, si buttano a mare, assieme ad altri marinai, nuotano allontanandosi dalla nave, i pirati li vedono, ma dicono: “saranno mangiati dagli squali”, nuotando vedono da lontano un isola, “presto, nuotiamo l’isola è vicina”; così arrivano su quest’isola, dice Josef: “siamo in città?” Stefany:”mi sa di no!”; i ragazzi, tutti bagnati, vedono andare via la loro nave che li portava in città, Michel: “e adesso cosa facciamo”? Stefany: “voi vivete in campagna, sapete vivere con poco, cercheremo qualcosa da mangiare, dei rami per accendere il fuoco e speriamo che qualcuno ci veda”; cosi i ragazzi, assieme ai marinai, si danno da fare per vedere se in quest’isola vive qualcuno e se c’è qualcosa da mangiare, si dividono i marinai da una parte e i ragazzi vanno assieme nella foresta. Ad un certo punto sentono gridare : “haaa”; i marinai corrono verso i ragazzi, gridano davanti ai loro occhi, ma i ragazzi sono diventati piccoli, gridano ma i marinai non li sentono e non li vedono, i ragazzi vedono il resto della foresta che è grande ed invece loro sono diventati piccoli. Questa parte della foresta fa diventare piccoli i più grandi, ma solo le persone, gli insetti e le piante rimangono come sono, i ragazzi camminano tra le piante, vedono che c’è un villaggio, questi vivono nei funghi, dentro gli alberi, nelle zucche, volano sopra le api, i ragazzi, nascondendosi tra le foglie, camminano piano senza farsi vedere, improvvisamente diventano di nuovo grandi, si guardano attorno, arrivano i marinai: “ma siete qui!, dove eravate spariti?”; i ragazzi si guardano e non hanno capito niente; i marinai li prendono per mano: “andiamo che mangiamo”, così i ragazzi ritornano sulla spiaggia, c’è un fuoco acceso e del cibo, si riscaldano davanti al fuoco; Michel: “ma cosa è successo?” Stefany: “meglio non dire niente”; i ragazzi, stando in silenzio, mangiano e poi si coricano e si addormentano. L’indomani i marinai assicurano che sull’isola non abita nessuno, avrebbero dovuto costruire una barca e cosi tutti si mettono all’opera per costruire la nave, tagliano i rami, preparano tutto l’occorrente, i ragazzi si parlano tra loro, di nascosto Josef: “Andiamo”; gli altri fanno un cenno di “si” con la testa; così, senza che nessuno li veda, vanno nella foresta ed in un lampo si trovano di nuovo piccoli, non riescono a capire come può succedere, si avvicinano in silenzio, si fanno spazio tra le foglie gigantesche, vedono delle persone che abitano dentro i tronchi degli alberi, dentro i funghi, si avvicinano piano piano, vedono che tagliano la legna, chi gioca con il pallone, cantano; continuano ad avvicinarsi, piano, vedono delle persone con dei lunghi cappelli in testa e dei pantaloni verdi, maglie azzurre, hanno un po’ di paura ad avvicinarsi ma all’improvviso sentono dei rumori, sono i marinai che si avvicinano, passano vicino a loro, non li vedono, cosi i ragazzi si allontanano e… diventano di nuovo grandi, si girano attorno ma da fuori non si vede niente, si allontanano e vanno verso i marinai, Stefany: “non diciamo niente”; i ragazzi rispondono “ok”. I marinai dicono ai ragazzi: “ma dove eravate finiti?”; i ragazzi non rispondono “Stefany, a che punto è la barca che stiamo costruendo?” il marinaio: “A buon punto”, “prendete quei rami laggiù e seguitemi” così fanno i ragazzi e ritornano sulla spiaggia. In piena notte i ragazzi vengono bendati, abbavagliati, e portati via, in mezzo alla foresta, ed un certo punto qualcuno gli dice: “non gridate, vi liberiamo”; cosi gli fanno vedere dove sono, davanti a loro ci sono delle persone con dei lunghi capelli, quelli che hanno visto loro quando sono entrati nella foresta, gli dicono: “non abbiate paura, come vi chiamate”? “Stefany, Josef, Michel”; Stefany: “è voi chi siete”? “i folletti del bosco, proteggiamo quest’isola perché non venga abitata da nessuno, noi proteggiamo la natura e gli animali che ci sono, infatti i ragazzi alzano lo sguardo al cielo e vedono volare su di loro api, mosche, insetti vari, cercano con le mani di cacciarli via, ma i folletti li fermano e gli dicono: “fermi sono nostri amici, loro ci portano i giro e ci aiutano”; i ragazzi si guardano, rimangono allibiti; Antony: “noi abbiamo le Api, per fare il miele, ma dobbiamo stare attenti perché ci pungono, come è possibile che a voi non vi pungano ?”; il folletto risponde: “guarda e fischia”, l’ape si avvicina e si fa accarezzare, poi il folletto sale sopra all’ape e vola via… I ragazzi allibiti non credono ai loro occhi, arriva un altro folletto che gli dice: “seguitemi”, i ragazzi lo seguono e camminando vedono i fiori giganteschi, gli alberi sembrano delle cose enormi, i funghi sono giganteschi, ma sono delle case, Stefany, incuriosita, si avvicina alla finestra del funghetto e vede una ragazza con un bel cappello rosa in testa e lunghi capelli, un vestitino viola, bellissima, si gira e si guardano. Il folletto li chiamò: “venite qua”, e il fece entrare dentro un albero. Anche quest’albero ha delle finestre e pensare che da fuori non si vede niente, c’è un tavolo con delle sedie, il folletto gli dice: “sedetevi e aspettate”; il folletto se ne va e chiude la porta, i ragazzi si guardano in silenzio, non sanno che dire, si guardano intorno; ad un lato c’è un mobiletto con sopra della frutta, del cibo e dell’acqua, un caminetto spento e una porta ma ad un tratto la porta si apre ed escono un folletto con la barba e capelli bianchi, un capello verde in testa, un pantalone azzurro, la maglia quasi non si vede coperta dai capelli e la barba; gli dice: “io mi chiamo Jodest e sono il capo dei folletti del bosco e voi ragazzi come mai siete qui”? Antony: “siamo partiti dal nostro paese per andare in città e vendere i vostri prodotti” Josef :“ma i pirati hanno attaccato la nave” Stefany: “noi ci siamo buttati a mare per salvarci e nuotando insieme ad altri marinai, siamo finiti qui”; i ragazzi sono agitati ed il folletto dice: “calma! Uno alla volta, ormai il peggio è passato”; Michel: “in realtà non sappiamo come andare via da quest’isola, per andare in città”. Il folletto risponde: “ogni cosa a suo tempo, ora seguitemi”. Così i ragazzi si alzano e lo seguono, escono dalla casa di albero e c’è un magnifico orto, dove il folletto gli dice: “dovete coltivarlo e poi raccogliete i frutti, io vi aspetto qui !”. I ragazzi si avvicinano ma le piante con gli ortaggi diventano grandi, più loro si avvicinano più gli ortaggi diventano grandi e non sanno come fare, saltano per prenderli, ma non ci arrivano, guardano dietro ma il folletto entra dentro la porta e sparisce tutto, sono avvolti da piante. Stefany: “come facciamo a raccogliere la frutta o gli ortaggi ?”; Antony: “ho un idea, fischiamo”: Michel “fischiamo!!!, ma che dici”?; Antony: “sì, fischiamo” e così i ragazzi fischiano e incominciano a sentire un ronzio, Stefany, spaventata: “cos’è questo rumore”?; Antony: “guardate”, i ragazzi guardano in cielo e vedono arrivare le api, che si abbassano vicino a loro e i ragazzi salgono sopra, ma Stefany ha paura di salire: “io non salgo e se poi cado”?; Michel: “non ti preoccupare, sali, hai sentito il folletto, le api ci aiutano”. Con Stefany sale sull’ape e i ragazzi volano in mezzo agli ortaggi, un volo fantastico, gli sembra di andare addosso alle piante, ma le api sanno benissimo volare e così, con le api, tagliano gli ortaggi che cadono giù, un magnifico volo, visto dall’alto è un magnifico panorama, di colori, tagliati tutti gli ortaggi, le api li riportano a terra, i ragazzi scendono contenti. Josef: “magnifico volo”; Michel: “che meraviglia” Antony: “ma avete visto come rompevano gli ortaggi che cadevano giù”?; Stefany: “mi sono divertita e pensavo che avrei avuto paura di salire”. I ragazzi chiacchierano tra loro, entusiasti del volo con le api e non si accorgono che gli ortaggi caduti sono tornati piccoli come loro ma ad un certo punto Stefany dice: “guardate, è tornato tutto come prima e gli ortaggi piccoli, prendiamoli e andiamo”. Così i ragazzi prendono gli ortaggi e si avvicinano verso l’albero, con gli ortaggi in mano, davanti alla porta che si apre da sola, loro entrano, vedono il tavolo e posano la frutta e la verdura sul tavolo, da dietro il folletto: “bravi ragazzi !!! adesso lo mangeremo tutti insieme”. Così preparano una tavolata e tutti insieme mangiano, bevono e cantano, il folletto chiede: “ma come mai volete andare in città” ? Stefany: “io già abito li, sono andata in campagna per riposarmi, dopo gli studi”; Michel: “noi invece vogliamo andare per far conoscere i nostri prodotti e venderli oltre il mare”; il folletto: “bene…”, i ragazzi rispondono: “bene!!!”. Josef: “siamo bloccati su quest’isola e non sappiamo come andare via”; il folletto: “ogni cosa a suo tempo!!!”, i ragazzi non capiscono ma si divertono con i folletti, anche loro cantano e ballano e si divertono; si avvicina la folletta femmina alla ragazza. Stefany dice: “vieni con me”, le mette al collo una collana di fiori profumatissima e le lega i capelli con i fiori e poi la porta davanti al ragazzo Michel. Gli sguardi si incrociano e i ragazzi si baciano, tutto gira intorno a loro, i folletti ballano intorno, ma loro sono immersi nel loro bacio. Così, finita la festa ed il lungo bacio, i folletti li fanno andare dentro un fungo, dove vanno a dormire e l’indomani si penserà a tutto…. La mattina seguente i ragazzi si svegliano, escono dal fungo e vanno a fare colazione, la folletta da loro un bicchiere per uno, con dentro il latte, dei biscotti, così i ragazzi fanno colazione. Un folletto dice: “quando finite, andate dal folletto Jodest”, così i ragazzi, finita la colazione, vanno dal folletto ed entrano dalla porta del grande albero, c’è sempre il tavolo e si siedono, aspettano che arrivi… così il folletto Jodest arriva all’improvviso dietro ai ragazzi e dice : “allora ragazzi, vi siete divertiti ?” i ragazzi fanno un salto spaventati e si girano guardandolo: “Antony!”. Ma questo spunta sempre all’improvviso!”; Stefany: “si! ci siamo divertiti, ma adesso dobbiamo andare”. Jodest: “adesso vi dico cosa dovete fare, salirete il fiume con la barca che costruirete”. Così i ragazzi ritornano dai marinaio, ma questi sono già al largo con le barche, devono prendere dei tronchi e costruirsi la barca da soli, iniziano a cercare tronchi e fanno un mucchietto. I due ragazzi innamorati si guardano, Josef tira una gomitata a Michel: “muoviti, ci pensi dopo”. Ripartono a costruire la barca e, mentre la costruiscono, spuntano dalla foresta dei ragazzi, loro si spaventano, ma guardando meglio… hanno dei cappelli in testa, sono i folletti, gli vanno incontro. Stefany: “folletti!!! Non vi avevamo riconosciuti”; Jodest: “siamo venuti ad aiutarvi a costruire la barca”; così i folletti si mettono all’opera, costruiscono una bella barca, qualcuno fa provviste e finalmente la barca è pronta. Jodest: “è tempo di salutarci, ora dovete andare, ricordate di risalire il fiume, e arrivate” Così i ragazzi salutano e salgono sulla barca lungo il fiume, remano e si allontanano, salutando…entrano nella foresta, continuando a remare, i rami coprono il sole e si fa buoi, remando, iniziano a sentire dei rumori, si guardano intorno, Antony: “ci sono le rapide, teniamoci forte, alle corde”, cosi in un attimo finiscono nelle rapide, gridano: “ tenetevi!!!non mollate”!!! aiuto…”; l’acqua li bagna, ma in un attimo è finito tutto, i ragazzi sono bagnati. Stefany: “è finito ?”, Josef: “sì, meno male!!! Speriamo di arrivare presto”, così i ragazzi, sfiniti, si coricano e si addormentano, ma un raggio di sole li sveglia con i rumori della gente che grida, si alzano in piedi. Stefany: “ siamo arrivati, finalmente”, questo è il mercato, così i ragazzi cercano di attaccare la barca al molo e scendono, con lo zainetto alle spalle, girano il mercato, allibiti nel vedere cosa vendono, dalla frutta, alla carne, alle stoffe, Josef dice a Stefany: “ma noi dove ci mettiamo a vendere i nostri prodotti ?” Stefany: “venite con me” così in mezzo alla piazza. Stefany grida: “volete vedere un nuovo prodotto”? e così la gente si avvicina: “ ragazzi tirate fuori i formaggi, tagliatene un pezzo e fatelo assaggiare”! e così fanno!! Alla gente piace, e iniziano a comprare, in un attimo finiscono tutto!!! E c’è gente che chiede: “non ne avete ancora “? Stefany: “no!!! Abbiamo finito tutto, ma domani mattina se volete possiamo portarvi qualcosa” così la signora grida, “domani mattina vengono con altra roba” e rivolgendosi ai ragazzi: “vi aspettiamo domani”, e se ne va. I ragazzi dicono a Stefany: “ma hai visto cosa abbiamo passato per venire fin qua”? Josef: “io non ci vengo più, me ne sto a casa, quando riesco a tornare”, Michel: “abbiamo guadagnato dei soldi, noi non ne abbiamo mai visti così tanti; perché ci dobbiamo arrendere? le nostre famiglie saranno orgogliose di noi”, “con questi soldi copriamo una nave per venire fin qua” Così i ragazzi girano il paese e Stefany: “venite a casa mia così ci rinfreschiamo, mangiamo un boccone e poi vedremo”. Arrivati alla casa di Stefany, la mamma li vede e gli va incontro, abbraccia la figlia, il cugino e Stefany, presenta Antony e Michel: “entrate, vi preparo un buon bagno e qualcosa da mangiare, sarete affamati, così dopo essersi lavati e cambiati, scendono giù a mangiare e la mamma chiede: “cosa avete combinato, eravate tutti sporchi ?” I ragazzi raccontano dell’avventura sulla nave, dei folletti e la mamma allibita dice: “ma davvero!!! che avventura”, poi li accompagna nelle loro stanze, i ragazzi dormono assieme e la ragazza va nella sua stanza: “ci vediamo domani”, cosi dormono… L’indomani mattina i ragazzi scendono le scale e vanno a fare colazione, Antony: “con i soldi che abbiamo guadagnato dobbiamo comprare una barca e ritornare al nostro paese”. Michel: “pensavo anch’io di comprare dei vestiti e una nave”. Josef: “io non so, rifare quel viaggio!!!”, Michel: “adesso rifaremo il viaggio, ma da passeggeri”, così i ragazzi riescono a convincerlo e finita la colazione, vanno in paese, si comprano dei vestiti nuovi e vedono di comprare una barca per tornare a casa. Stefany: “e così torni a casa ?” Michel: “si!!! Ma tornerò ogni mattina al mercato, così ci possiamo vedere”; così i due ragazzi si baciano… Josef & Antony vanno a vedere una barca, che fa per loro, il prezzo è buono, ma loro cercano di rivendere la loro barca in modo da avere più soldi, riescono a prenderla a buon prezzo; i ragazzi salgono sulla loro nave e, visto che hanno fatto i marinai, riescono a salpare e a navigare verso casa loro… salutano Stefany: “a domani….”. Navigando mezza giornata, arrivano sull’isola dove abitano e suonano le trombe della nave, i genitori affacciandosi sul mare vedono la nave, i ragazzi gridano: “Mamma, siamo tornati”! I genitori corrono al molo, i ragazzi scendono dalla nave e si abbracciano, si baciamo, piangono, tutti emozionati. I genitori chiedono ai figli “Come state ? bene?vi vedo eleganti, portate notizie buone?”. “Ogni mattina porteremo i prodotti a vendere al mercato e la Mamma: “si fanno affari e la roba piace ?” Poi tornando a casa, la mamma chiede a Michel: “ma Stefany dov’è ?” Michel: “domani mattina la vedo, lei è rimasta in paese”. I ragazzi contenti di tornare a casa sanno già che ogni mattina devono partire con un carico per venderlo al mercato, e così fanno. Tutte le mattine partono presto, con la barca carica di roba, nella loro bancarella, vendono i prodotti, che vanno a ruba e i due ragazzi, frequentandosi, scoprono di avere molte cose in comune e, col passare del tempo insieme, la ragazza finisce la scuola e decide di rimanere in campagna. Michel è entusiasta. I tre ragazzi, visto che gli affari vanno bene, decidono che, nei cascinali, si può venire e comprare direttamente, dal venditore al consumatore.

FINE

Questa è una storia da raccontare, mettetevi comodi! Adesso inizia….. Inizia un’avventura alla ricerca di…..… Cosi arriva il giorno in cui si decide di avere figli, si inizia a provare e dopo parecchi mesi si scopre che dietro a tutto questo c’è un mondo tutto speciale e particolare di donne ed ora io Aysha ve lo racconto……… Provando e riprovando, i mesi passano e ancora niente, così decide di andare dal ginecologo che prescrive degli esami ad Aysha; le dice che è tutto apposto ed è solamente stressata per questo motivo deve cercare di essere calma!Passano i mesi, gli anni e non succede niente, Aysha dice: “sono sempre stressata, ma come è possibile!!!!, ci deve essere dell’altro”. Dopo vari tentativi e dopo aver parlato con le amiche, Aysha scopre che molte ragazze non riescono ad avere dei figli! Un giorno parlando con una sua amica le dice di andare in centri specializzati di sterilità, cosi si mette a cercare su internet e ne trova un paio che la soddisfano! Molti centri sono a pagamento e bisogna vedere se Aysha è in grado di sostenere le spese, cosi scopre che ogni regione ha i suoi ticket con i propri prezzi, diversi da regione a regione. Aysha si presenta alla prima visita e le vengono prescritti vari esami: esami del sangue, isteroscopia ed ecografia delle mammelle! Anche a lui decide di sottoporsi a degli esami: esame del sangue e spermicultura. Dopo aver ricevuto gli esiti degli esami Aysha scopre di avere un polipo piccolissimo nell’utero e deve essere operata, e inoltre scopre di avere un piccolo nodino al seno, ma quello è solo da tenere sotto controllo. Invece lui ha gli spermatozoi lenti che non hanno forza di bucare l'ovulo. Parlando con altre ragazze scopre che molti uomini hanno gli spermatozoi lenti, c’è chi ce li ha malformati, e chi ha problemi di varicocele; per questo tipo di problema i dottori consigliano abbigliamento largo, di non usare mutande strette, e poi farmaci, alcool, fumo, droga e di non essere stressato; col tempo la situazione peggiora,i medici le dicono che i figli bisogna farli da giovani, come un tempo, nell'età dello sviluppo, dove gli spermatozoi e le ovaie sono in pieno ritmo; ma se ci guardiamo intorno, molte donne provano ad avere un figlio in età evanzata, e ci sono molte ragazzine con la pancia, bisogna vedere se i genitori sono d'accordo, forse loro da grandi avranno dei problemi, certo che da ragazzina hai la mente sbarazzina e non hai problemi, soprattutto di lavoro, ma chissà cosa è meglio..... Cosi Aysha fa gli esami pre operatori: Elettrocardiogramma, esami del sangue, visita dell’anestesista! Quando i risultati sono pronti si reca in ospedale per l’operazione, appena arrivata la fanno entrare in una stanza, si deve spogliare, e indossare un camice blu, cuffia per capelli, e dei copri piedi tutto monouso, nella stanza c’è una ragazza di 40 anni lei deve aspirare gli ovuli per fare la fecondazione,le dice : “finalmente provo l’inseminazione perché fino ad ora, tra esami miei e di mio marito, ci sono stati sempre dei problemi! Mio marito o era ammalato o non poteva per vari impegni, e cosi finalmente forse stavolta ci riusciamo”. Nella stanza c’è l’aria condizionata molto alta, fa abbastanza freddo, nella stanza dove si trova Aysha bisogna spegnere il cellulare, cosi Aysha non sa neanche che ore sono; poi lo chiederà all'infermiera; per far passare il tempo scrive, pensa chi aspetta fuori, che ansia, ha anche fame, ma non può mangiare e pensa che tra poco andranno a prenderla con la sedia a rotelle; cosi Aysha aspetta da sola nella stanza, si guarda attorno e vede sul comodino una specie di telecomando o un citofono, ha una forma strana, a forma di palla, in alto ci sono dei buchi dove si sente la radio, dei bottoni per il volume e dei numeri, se lo alza si sente un po’ più forte, ma meglio non esagerare del resto siamo sempre in ospedale, c’è anche scritto TV, Aysha si guarda attorno ma la TV non c'è; un bottone di colore giallo per le emergenze, il telecomando è attaccato alla parete da un filo, Aysha pensa “stare in una stanza di ospedale da sola, ti aiuta a riflettere, quanta gente c'è in ospedale per cose ben più gravi, e quanta gente ci vive in ospedale, dopo un’ operazione, chi aspetta fuori è molto in ansia, anche se passano poche ore sembrano un’ eternità, aspettando di vedere la persona sveglia e che stia bene, una volta sveglia devi telefonare a tutti per dire che stai bene, sembrano che stanno li ad aspettare che tu li telefoni per sapere cosa ti hanno fatto, ma finchè non vedi il dottore non lo sai, e soprattutto vogliono sapere che sia andato tutto bene! Aysha spera di non finire più sotto i ferri chirurgici.....e invece......... Arriva l'infermiera con la sedia a rotelle, porta Aysha in sala operatoria, la fa sdraiare sul lettino, al braccio sinistro le viene attaccato l'ago con la flebo con il liquido dell'anestesia che scende piano piano, al braccio destro le misurano la pressione segna 53 - 54 ; Aysha trema dal freddo, la coprono con un lenzuolo e la coperta, le scappa la pipi ma è il freddo e la paura !!!, il tempo di dirlo e si addormenta, l'anestesia ha fatto effetto. Risvegliandosi, ad Aysha gira la testa, l’operazione è finita ma Aysha ha ancora sonno e chiude gli occhi per riposare ancora un po’; Aysha viene portata nella stanza e fatta sdraiare sul letto, le gira la testa e ha la nausea, si deve alzare e fare pipi e si deve mettere l'assorbente, naturalmente lo deve fare piano perchè le gira la testa. L'infermiera la aiuta accompagnandola in bagno, poi la riporta in stanza e la fa sdraiare, Aysha dorme ancora, dopo un po’ si sveglia ma non sa quanto tempo sia passato, le portano da mangiare prosciutto cotto, formaggio, yogurt alla pesca, insalata, una pesca, e 500 ml di acqua; finito di mangiare, entra l'infermiera chiede: "come state?"; Le ragazze rispondono bene, ad Aysha gira ancora un po’ la testa,l'infermiera toglie l'ago al braccio delle ragazze; e cosi Aysha si sente meglio e si veste, e poi va nella sala d'aspetto, il dottore la chiama e le dice: " le abbiamo asportato un pezzo di tessuto e il polipo lo mandano ad analizzare, tra 15 giorni sapremo il risultato, le faremo sapere se c'è qualche cura da fare, nel frattempo prenoti una visita cosi si vedrà come proseguire, oggi e domani deve stare a riposo", Aysha chiede: "ma il polipo compromette la situazione della gravidanza" ? il dottore le dice: "il polipo non fa attaccare l'ovulo, perchè non c'è la situazione ottimale, se non si toglie, la gravidanza non può avvenire, anche in situazioni ottimale"; il dottore le ha detto questo ma Aysha ha qualche dubbio....Cosi decide di chiedere un po’ in giro e scopre che ci sono molte donne che hanno avuto il polipo e gravidanze, ad alcune il polipo era grosso e si ingrossava assieme al feto, hanno dovuto abortire, ad altre il polipo era talmente piccolo che il feto lo ha schiacciato, e poi con il parto è andato via assieme alla placenta!Aysha scopre anche che secondo i dottori se il polipo è piccolo non può recare danni e non lo tolgono, altri che danno fastidio vengono tolti specialmente se fai una gravidanza artificiale come l'inseminazione! Del resto quante donnne rimangono incinta e non sanno che hanno il polipo, addirittura ci sono donne che non sapendo di rimanere incinta fanno sforzi o vanno a correre, e non succede niente, poi quando scoprono di essere incinta, guai a chi le muove, sembrano che non possono più fare niente, ma è tutto normale. Pensate che una volta le donne lavoravano i campi e partorivano in mezzo alla terra e tutto andava bene, certo non bisogna fare movimenti che potrebbero far staccare la placenta o creare aborti, ma per il resto si può fare tutto. Passano i giorni e Aysha viene contattata dal dottore per telefono che le dice che il polipo e l'utero sono ghiandolari proliferattivo, bisogna fare una cura ormonale, cosi Aysha inizia la cura ormonale, gli anni passano e finalmente anche a Torino dal 1 dicembre 2009 passa la legge dove si dice che si paga solo il tiket cosi invece di andare in altri comuni, che già da tempo erano mutuabili, va nel suo comune…. Lo sapevate anche che, sempre da quest'anno in poi, nei consultori dei propri comuni, c'è l'agenda gravidica, viene data alle future mamme incinta, con all'interno le ricette già pronte e tutti gli esami da fare, consigli e spiegazioni insomma tutto sulla gravidanza, se hai l'agenda non devi andare dal medico per farti fare le ricette ci sono già all'interno, e sempre all’interno dell’agenda ci sono scritte le varie ecografia da fare, basta presentarsi agli sportelli con le impegnative che ci sono all'interno delle agende; beh molto utili per le donne incinta!! Aysha dice : "chissà se un giorno la userò anch'io?????????? Ragazzi Aysha non ci crede, dopo aver fatto la cura ormonale e rifatto l'esame dell'isteroscopia, udite, udite, c'è di nuovo il polipo, il dottore chiama Aysha e le dice: "avendo l'endometrio iperattivo, si formano polipi; bisogna rallentare questa iperattività, e poi rioperare per togliere di nuovo il polipo"; Aysha non ci crede, dice: "ma è possibile, ma non lo avevano tolto, è rispuntato, ma come è possibile!!!! se viene rallentato l'utero, rallenta anche l'ovulazione, poi si fa l'inseminazione per poi riattivare tutto, ma tutto questo cosa comporta, riattivando si riattiva l'utero e ricresce di nuovo il polipo"..... Queste domande rimangono senza risposta..... Aysha, parlando con altre ragazze, scopre che in alcune donne incinte il polipo può crescere insieme al feto, oppure in certi casi sparisce grazie agli ormoni della gravidanza, ma l'utero iperattivo è utile per far attaccare subito l'ovulo ????? Cosi Aysha sente altri dottori, del resto lo avrebbero fatto tutti, meglio sentire altri pareri, cosi andando da un altro dottore le fa fare l'ecografia e vede che c'è il piccolissimo polipo, si trova a sinistra, sotto la nicchia dell'utero. Questo dottore dice che non dà fastidio, è piccolissimo e non si trova neanche nell'utero, anzi dovrebbe vedere che le tube sono aperte; Aysha dice: "a chi credere, ognuno del resto dice la sua, ma cosa fare ???????? Sono situazioni in cui uno si affida ai dottori del resto loro ne fanno tante inseminazioni e operazioni, ma il problema è che ognuno dice la sua,non mai dicono la stessa cosa, anche le esperienza degli altri sono tutte diverse, ma si spera che ci aiutano a pensare e a prendere una decisione, sperando che sia quella giusta, in certi posti ti fanno fare esami che in altri posti non servono, visto che dopo poco scadono, ma a quanto pare è la prassi, anche gli esami cambiano tra ospedali, in alcuni fai degli esami, che in altri non ti fanno fare, chissà da cosa dipende, non lo scopriremo mai.... Quando vai in ospedale ti prescrivono gli esami e quando li porti a far vedere al medico,neanche a farlo apposta mancano sempre degli esami che devi rifare altrimenti non si può andare avanti, e poi a ritirarli passa del tempo, state attenti, perchè potrebbero scadere gli esami appena fatti che durano 3 mesi!!!!! Aysha viene contattata dal dottore che l'ha operata che le dice: "meglio curare il polipo, perchè l'ovulo non attacca, meglio operare e toglierlo, poi si fa la cura, e si vedrà"; cosi Aysha pensa che se è quello il problema meglio toglierlo, si affida ai dottori, del resto non può fare diversamente, bisogna preparare l'utero per far si chè l'ovulo attacchi, cosi Aysha rifà gli esami pre-operatori, Aysha dice: "beh almeno sono controllatissima, se c'è qualcosa spunterebbe..." Cosi Aysha rifà gli esami pre-operatori: esami del sangue, elettrocardiogramma, e va dall'anestesista. Un giorno del mese di marzo, Aysha decide di alzarsi presto e girando per la città si accorge che una parte della città dorme ancora, ma c'è una parte della città sveglia, il camion della nettezza urbana è già all'opera, gira poca gente in strada, sono già a fare compere, le bancarelle al mercato sono già pronte, le signore girano per il mercato, c'è anche qualche signore; il sole sorge alle 6,45 fino alle 7 del mattino e alle 7:30 il sole è già alto in cielo, è bellissimo, di colore rosso, se lo guardi ti abbaglia, ma ti mette allegria, ti dà l'impressione di accendere tutto il mondo, del resto lui dà vita alla terra......... Cosi Aysha, avuti i risultati degli esami, li porta in ospedale, viene ricoverata per essere di nuovo operata, Aysha entra in una stanza, dove ci sono altre 3 ragazze, sul tavolo c'è un foglio bisogna scegliere cosa mangiare, si deve spogliare nuda, e indossare un camice blu scuro, legato dietro, togliere le scarpe, e mettere sopra le calze un calzettino blu monouso, una cuffia bianca monouso in testa. Nella stanza c'è silenzio, nessuno parla già non è bello andare sotto i ferri, se si inizia così, arrivi depressa in sala operatoria, ma del resto non sai come mai le altre ragazze sono cosi tristi, a volte non osi chiedere niente, ad un certo punto una ragazza spezza il gelo che c'èra nella stanza, e dice: "io sono qua perchè l'altra volta mi hanno fatto l'isteroscopia senza anestesia, dal dolore non stavo ferma e non sono riusciti a farmela, cosi oggi me la fanno con l'anestesia"; "mica sentono loro, a loro poco importa se stai male o svieni; ho anche adottato una bambina di 2 mesi, è bellissima, prima avevo provato a fare l'inseminazione, non è andata in porto; cosi adesso voglio riprovare e dare o una sorellina o un fratellino alla mia bimba”. Lei pensa di avere una malattia genetica, non fa gli ovuli buoni, ma non sa di più, nessuno è mai riuscito a darle spiegazioni, è andata anche in Spagna, facendo fecondare gli ovuli di una donna donatrice, e poi messi nel suo utero ma niente, ha speso tanti soldi, Aysha pensa: "certo una donna fa di tutto per cercare di avere un figlio, bisogna vedere fino a che punto!"; L'altra ragazza è molto triste, e dice: "è la seconda volta che rimango incinta e per la seconda volta non si sente il battito e devo fare il raschiamento per toglierlo” e si mette a piangere, sia Aysha che l'altra ragazza rimangono lì in silenzio, nessuno delle due ha più parole, del resto piangere l'aiuta a sfogarsi! Quando senti queste storie ti vengono dei brividi addosso. Arriva l'infermiera con la carrozzina per prendere prima la ragazza che deve fare il raschiamento, uscita dalla stanza, Aysha e l'altra ragazza parlano con il magone in gola, e dicono "certo che deve essere brutto sapere che sei rimasta incinta e devi abortire, poi per la seconda volta, l'altra ragazza dice: "pensa che tante ragazze abortiscono, e i medici, se non abortisci almeno per 3 volte, non vedono il perchè, e tu a volte dopo aver abortito 2 volte ti fermi, è una esperienza devastante per una donna; così non sai neanche il perchè, ma non è giusto, secondo me dopo aver abortito una volta dovrebbero già intervenire; non è una passeggiata per una donna, questo i medici dovrebbero capirlo!!!!"; Entra l'infermiera con la sedia a rotelle, è venuta a prendere la ragazza, e mi dice: “ poi tocca a te!" Cosi Aysha rimane da sola nella stanza, non ha fame forse perchè sa che deve stare a digiuno, Aysha non si accorge che c’è il riscaldamento acceso e si sta bene, vista la situazione e il racconto della ragazza. Arriva l'infermiera con la carrozzina e prende Aysha, la porta in una stanza, la fa sdraiare sul lettino, le slaccia il grembiule, sul braccio sinistro le mette l'ago di plastica bianco più grande di quello normale, "che male"; gli attacca gli elettrodi sul petto, e al braccio destro il misuratore di pressione, stavolta ad Aysha gli mettono un braccialetto al polso dove c'è scritto come si chiama e quando è nata Aysha arriva in sala operatoria, una luce la abbaglia: ha una forma strana, rotond sembra un disco volante!Ha le gambe larghe posizione ginecologica, le tolgono il grembiule, rimane nuda davanti a tutti i dottori, che sono lì ,Aysha pensa: “ forse era meglio che mi addormentavo prima di sapere di rimanere nuda davanti a tutti”, sotto al sedere le mettono un sacchetto di plastica e una mascherina in viso! Buona notte, l'anestesia ha effetto ed Aysha dorme! Quando Aysha si sveglia si trova in un’ altra stanza, non ricordando un granchè e sente molto freddo! ; le gira la testa, e si sente bagnata in mezzo alle gambe, non gli hanno messo niente, neanche un pezzo di cotone!L’infermiera la portata nella stanza dove c'èrano le ragazze,la fa scendere dal letto e siccome le gira la testa la aiuta a sdraiarsi sul lettino della stanza, e poi se ne va. Una ragazza dice ad Aysha "sia i dottori che le infermiere ti chiamavano, ma tu non rispondevi, si sono allarmati, noi ci siamo spaventate, ad un certo punto hai parlato dicevi freddo, freddo, i dottori si stavano muovendo per prendere il macchinario per rianimarti e a noi ci stavano portando via, quando hai parlato, hanno tirato un sospiro di sollievo, il dottore ha detto, "che spavento, meno male che si è ripresa da sola", "ma cosa ti è successo ?"; Aysha risponde "io non ricordo niente, buio completo, non so! scusate dormo mi gira ancora la testa, ho sonno", cosi Aysha dorme ancora, dopo un po’ arriva l'infermiera e sveglia Aysha dicendo "come va? tutto bene ? riesce ad alzarsi, per fare la pipi ?; cosi Aysha piano piano cerca di alzarsi per andare in bagno aiutata dall'infermiera; in bagno si accorge che ha perso sangue cosi si mette l'assorbente! Dopo aver finito, l'infermiera la riaccompagna a letto e se ne va, Aysha inizia a parlare con le ragazze, " è la prima volta che faccio l'anestesia totale, si vede che mi fa quel effetto, a voi no?"; la ragazza risponde : "a me non fa niente, una volta sveglia riprendo tutto come prima; Aysha dice: "io rimango stordita per tutto il giorno e anche l'indomani, si vede che reagisco così"; parlando del più e del meno arriva l’ora di pranzo, Aysha ha preso una mozzarella piccola, prosciutto cotto, patate lesse, yogurt ai frutti di bosco, e 500 ml di acqua. Arriva l'infermiera che porta il pranzo e poi toglie l'ago a tutte le ragazze, "che male!!! questo ago è una cosa micidiale, ma chi lo ha inventato, un sadomasochista, inventare un ago che non si sente no.. vero... troppo difficile;iniziano a mangiare finito di mangiare si vestono e vanno in sala d'aspetto perchè il dottore vuole parlare con loro. Il dottore manda a chiamare prima la ragazza del raschiamento, dopo un po’ si sente piangere, nella sala d'aspetto prima chiacchieravamo tutti adesso, dopo aver sentito la ragazza piangere, siamo tutti in silenzio, non abbiamo neanche il coraggio di guardarci in faccia! La ragazza esce dalla stanza piangendo e dice: "non c'è più!!!"; scoppia in lacrime e in un attimo è fuori dall'ospedale con il marito che la rincorre. Tutti nella stanza l'abbiamo guardata e il nostro cuore piange assieme ad una donna che pensava di essere incinta, ma qualcuno da lassù non ha voluto......... Aysha pensa: "Chissà perchè per certe persone è difficile avere figli e altre che non vogliono avere bambini rimangono incinta come niente! non parliamo poi di quelli che maltrattano i figli e ne fanno tantissimi come i conigli! La natura è proprio stana”.... Il dottore manda a chiamare Aysha e le dice: "l’ abbiamo tolto raschiando bene e bruciando la parte speriamo che non spunti più, adesso aspettiamo l'esame istologico". Dopo un po’ di giorni passati in ospedale Aysha torna a casa. Tornando a casa Aysha si accorge che ha il braccialetto al polso, l'infermiera non l’ ha tolto, lo deve tagliare, sembra chiuso ermeticamente, beh del resto non si deve togliere così facilmente si deve tagliare Dopo un paio di giorni il dottore la contatta e le dice: "il polipo è iperplasia ghiandolare polipoide si può trasformare in un tumore bisogna curarlo”. Ad Aysha le prende un colpo, dice: "addirittura!"; il dottore: "certo! bisogna prendere dei medicinali"; cosi il dottore le da dei medicinali da prendere e dice che deve fare la cura per 3 mesi. Aysha incomincia la cura e un giorno si accorge che sul viso ha una macchia scura intorno agli occhi e dice: “ma che cosa mi sta succedendo ?”; e decide di andare dal dermatologo e il dottore le dice che sono gli ormoni che sta prendendo e si dovrebbe togliere quando finisce la terapia, Aysha dice: "speriamo!, altrimenti la macchia rimane sul volto !". Il dermatologo le prescrive una crema da mettere sul volto, che dovrebbe attenuare la macchia, Aysha dopo la 4 pastiglia ha dei giramenti di testa e degli attacchi di vomito, le sanguina il naso e le fanno male le orecchie, Aysha, a questo punto, chiama in ospedale dicendo quello che è successo, ma neppure il medico sa cosa può essere successo e allora inizia a farle delle domande: "ha per caso preso altri farmaci ?, potrebbero aver fatto reazione ?"! “magari ha la pressione bassa, si sente stanca??” Aysha preoccupata per quello che le sta succedendo scopre di avere anche un neo che sanguina e dice: "ma insomma tutte a me succedono!!! Dopo quello che mi è successo mi mancava solo questo!Invece di risolvere il problema del polipo, me ne succedono delle altre". Aysca si accorge che è tutta contratta, stringe la mandibola e i denti tanto da consumarli, le fanno male il collo, i denti, le guance e la bocca, lo stomaco è talmente contratto che ha male dappertutto, persino se respira le fa male il petto, non vede l'ora di finire la cura,probabilmente è allergica a questo farmaco!Aysha pensa: “altro che rilassarsi ho bisogno di andare in un’ isola deserta senza vedere e sentire nessuno per un anno intero forse così mi riprendo”…. Finita la cura Aysha dice: "meno male, era ora",chiama l'ospedale, deve fare di nuovo l'esame istologico, per controllare che la cura abbia funzionato. Aysha dice: "chissa se la cura ha funzionato,speriamo di si visto che mi ha rovinato in altre cose..." Aysha si reca mal volentieri in ospedale perchè si è stancata di andare sempre sotto i ferri!Ma purtroppo la cura non ha funzionato e deve operarsi nuovamente ormai lo sa a memoria cosa deve fare, l'infermiera va a prenderla con la sedia a rotelle , si sdraia sul lettino a gambe all'aria, certo che aprire le gambe in queste situazioni...... Cosi i medici senza anestesia iniziano ad tagliare un pezzo di pelle all'interno dell'utero Aysha grida "CHE MALE!!!!", e non riesce a stare ferma dal dolore, le sembra di morire! Per fortuna l’intervento è finito, Aysha pensa: “ma è una cosa dolorossissima”; dal dolore Aysha non ce la faceva più,stava quasi svenendo. Ritornata nella stanza, racconta l'accaduto alle ragazze che erano in stanza, risponde una ragazza e dice: "anch'io l’ho fatto senza anestesia e sono svenuta!, ma tu come hai fatto a resistere?come mai non sei svenuta ?" la ragazza dice: “io invece sono qua per la quarta volta e provo a fare l'inseminazione, per dua volte sono rimasta incinta, ma poi l’ho perso, ma sono ottimista ci riprovo, mi sono fatta le punture sulla pancia e oggi mi devono aspirare gli ovuli per poi fecondarli” Aysha pensa: “nell'arco della nostra vita incontriamo molte persone come queste donne piene di ottimismo che aspettano con ansia di avere un figlio, alcune di loro ci danno emozioni, ci fanno sorridere o piangere e forse non le rivedremo più, ma tutte ci danno un qualcosa in più che arricchisce la nostra esperienza…. anche le cose brutte che ci aiutano a crescere e a migliorare”..... Ora Aysha aspetta l'esito dell’intervento e volano i mesi, senza provare a fare l'inseminazione si sta solo operando mese dopo mese, ma quando finirà..... Intanto Aysha deve rifare la cura con gli ormoni, dopo un paio di giorni dall’inizio della cura, si riempie di pustole in tutto il corpo, inizia ad avere prurito e grattandosi si apre la pelle ed esce sangue, ma non è possibile tutte a lei succedono, Aysha dice: "Ma non ci posso credere, ogni tre mesi mi opero al polipo e i dottori riescono ad eliminarlo,allora forse non lo tolgono bene"; ma Aysha si può in continuazione operare ????? ora Aysha non nè può più......... Stavolta sembra che Aysha non abbia più il polipo ma per essere sicura deve fare altri esami, Aysha dice: "mamma mia, quanti esami! ma è possibile che se ne devono fare cosi tanti ????????,” Aysha, come tanti altri, non si diverte a farsi bucare il braccio con aghi che sono più grandi di uno spillo!!!! Finalmente una buona notizia, dagli esami fatti risulta che il polipo non c'è più, Aysha è contenta adesso può fare l’inseminazione! Aysha, per l'ennesima volta, si rifà gli esami del sangue, adesso finalmente può fare l'inseminazione.......... Nel frattempo il suo cagnolino è da operare d’urgenza e pensa che forse è meglio andare a Lourdes e farsi il bagno nell’acqua benedetta… Insomma il mio piccolino è da operare, perché ha una ciste nel sedere, si è bloccato, gli devono mettere un sacchetto che la tiene, povero ha la pancia gonfia, sembra che sta per scoppiare, lo porto d’urgenza dal veterinario,che diagnostica che il mio cagnolino ha un prolasso della prostata, un soffio al cuore, una valvola mitrale che non funziona, gli fanno un ecografia, la ciste è grossa e chiude il retto, bisogna mettere una rete che tiene la prostata e si è formata una piccola ernia, purtroppo lo devono castrare, povero….. Gli faccio fare un giro per fare i bisogni e poi lo porto dal veterinario, lo tubano, gli attaccano l’ossigeno, e lo attaccano ad una macchina che controlla la situazione del cuore e del respiro, l’operazione dura circa 1 ora, il cane è agitato, ha il cuore che batte forte, forse ha capito tutto, gli hanno dovuto fare una puntura per calmarlo, ma brucia e il cane grida, io piango me ne devo andare, devo lasciarlo lì lo devono operare, rimango fuori con mia mamma ad aspettare, piangendo spero che vada tutto bene, mia mamma mi consola anche se piange anche lei, sono ore lunghissime, non passano mai, non ho neanche fame, voglio solo sapere se è andato tutto bene… Finalmente esce il veterinario, l’operazione è andata bene! Il dottore mi dice: “ quando si sveglia ti faccio entrare”, ad un certo punto si sente gridare, il veterinario corre dentro, io, piangendo, grido: “cosa è successo ?”; senti prendilo, prendilo, mettilo qua, io dico: “o mio dio cosa è successo!!”, sono molto preoccupata, finalmente esce il veterinario e dice “vieni a vederlo”! Entro nella stanze e sono felice di vederlo, trema tutto, ha la coda pelata, ha la lingua di fuori e non si regge in piedi, mi avvicino, mi spinge con la testa e mi lecca, io, piangendo, lo coccolo! si vuole alzare deve fare pipì, lo aiuto e, barcollando, sbatte da tutte le parti e fa’ la pipi sul tappeto. Dopo l’intervento si torna a casa, lo avvolgo in una coperta morbida, lo bacio e lo porto via! Il veterinario mi ha detto che devo dargli degli antibiotici, cosi si assorbe, speriamo bene, se non si dovesse assorbire, bisogna ri-operarlo! no! No! Deve guarire! Appena arrivati a casa, beve, fa’ la pipi, si mette nel lettino e lo copro con una coperta, sta nella stanza da letto al caldo e al buio, dorme, ogni tanto si alza per fare pipi e popò con cautela, gli ho messo l’angioletto vicino, che deve prendere la ciste e portarla nell’alberello in cielo visto che gli manca una pallina per decorare l’albero di natale. Devo imboccarlo e devo dargli da bere, ha fatto la popò e la pipi a letto, ma non importa l’importante che stia bene, lo devo tenere pulito, perché ha la ferita aperta, e non deve prendere infezione, ci manca solo questo !!!! I giorni passano, a volte riesce ed alzarsi e a volte fa la pipi a letto, mi guarda ha paura che lo sgridi, io gli dico “non importa non ti preoccupare, puliamo!, e me lo coccolo, gli pulisco il lettino, e poi lo faccio andare nel letto e lo copro con la copertina, deve stare a casa, noi non ci possiamo muovere, facciamo a turno perché non può stare da solo, meno male che sta guarendo, i punti iniziano a dargli prurito e cerca di grattarsi, ma non ci arriva, cosi si morde la coda facendosi uscire sangue, lo tamponiamo e cerchiamo carmarlo, è agitatissimo, purtroppo deve uscire fuori per fare la pipi e poi quando rientra è un casino perchè il caldo e il freddo fa tirare i punti e dà prurito, ma è anche un buon segno perchè sta guarendo! adesso bisogna fare in modo che non si morda la coda, e bisogna mettergli la scodella avanti e deve essere guardato a vista Nel frattempo mi è arrivato il ciclo, devo telefonare all’ospedale per fare l’inseminazione, cosi il diciannovesimo giorno Aysha inizia a fare le punture sulla pancia tutte le sere;Aysha pensa: “ mamma mia!!! farsi le punture sulla pancia non è un impresa facile, ci vuole coraggio, anche se gli aghi sono sottili, sei terrorizzato all’idea che ti devi bucare la pancia”, ad Aysha passa la voglia di far le punture, ma pensando che le faranno sviluppare gli ovuli e che le serviranno per farla rimanere incinta decide di farle e afferma: "non c’è un altro sistema" ?, "mi sa di no!!!”. Inizia a pensare e a fare calcoli di quando nascerà il figlio e immagina come sarà, sperando che vada tutto in porto e inizia a guardare la luna per capire se è femmina o maschio, chissà se è vero che la luna influisce, quando la guardo di sera è piena nel suo splendore, ogni giorno lei è lì, non manca ad un appuntamento I giorni passano e Aysha continua a fare buchi nella pancia, ormai è tutta un buco, dopo quindici giorni di punture inizia ad avere prurito alle palpebre, che diventano rosse, e gli occhi si infiammano, sulle mani ha delle bollicine, ha prurito, grattandosi le bollicine scoppiano ed esce un liquido trasparente; se tocca acqua, creme ed oli si riempie di bollicine, che le provocano prurito e grattandosi, la pelle si apre creandole ferite, devo usare i guanti per fare tutto! Aysha si è riempita di bolle piene di pus trasparente anche in viso, Aysha è un mostro ma deve continuare a farsi le punture, la pelle sta diventando tutta screpolata! Ad Aysha arriva il ciclo e deve continuare con le punture ma la situazione dell’irritazione è peggiorata, Aysha è tutta gonfia e pesante, va a correre per smaltire e scaricare, corre per un’ ora; ancora tre giorni di punture! Un giorno Aysha si sveglia, si affaccia alla finestra e nota che sta nevicando, finalmente va in ospedale e fa’ l’ecografia, nessuno nota la sua allergia, e le dicono che gli ovuli vanno bene ma devono ancora ingrandirsi,le prelevano il sangue ma per sapere il risultato deve ritornare fra due giorni. Mentre aspettava prende confidenza con una ragazza, anche lei ha fatto l’inseminazione è già la quinta volta che prova, ha, anche, perso il lavoro perché non le davano i giorni per poter fare l’inseminazione. Questa ragazza doveva scegliere se provare ad avere un figlio oppure lavorare, del resto molte donne scelgono la strada del provare, perché una donna che non può avere figli in modo naturale, va incontro a molti problemi, molte vanno fuori di testa e giustamente non capiscono perché succede a loro, ma ci sono anche tanti dottori che se ne approfittano,Aysha si chiede se qualcuno non faccia anche degli esperimenti per provare i medicinali. L’ allergia di Aysha peggiora, ha prurito, ha bisogno di grattarsi, grattandosi tira via la crosta e riapre la ferita, non dovrebbe grattarsi, ma quando si innervosisce il prurito aumenta. Aysha ritorna in ospedale per l’ennesimo controllo, certo che solo andare avanti e indietro è gia un’ impresa…però adesso dovrebbe fare l’inseminazione, cosi fa’ l'esame del sangue e l’ecografia, gli ovuli stanno aumentando, ce ne sono 3 a destra e 2 a sinistra; Aysha è contenta che si producano gli ovuli, speriamo che siano tutti fecondabili, fra due giorni deve ritornare in ospedale. Aysha inizia ad avere fastidio all’altezza delle ovaie, è al dodicesimo giorno, si avvicina l’ovulazione che in situazioni normali è intorno a metà del ciclo, e per questo Aysha è puntuale, si guarda la pancia, è gonfia sembra già incinta, ma non è così sono gli ormoni che la fanno ingrossare, Aysha va a fare una passeggiata con il cane, ai giardini incontra un’ amica, è da tanto che non la vedeva, “come stai ?”; “bene!” risponde; “è da tanto che non ti vedevo, che fine hai fatto ?, ma ti vedo incinta !!! sei riuscita a fare l’inseminazione ?”; lei dice, “vieni sediamoci, che ti devo raccontare, e guarda là i miei figli !”, c'era un ragazzo con i bambini, Aysha le dice: “mi devi raccontare tantissime cose!!!” "è meglio che vi sediate anche voi, per leggere questo racconto…" Cosi lei inizia a raccontare: “Sai che avevo iniziato a fare l’inseminazione, ma al lavoro più delle volte non mi davano i permessi, quindi chiedevo i permessi non retribuiti, alla fine sono riuscita a fare 5 tentativi, ma niente non sono rimasta incinta, sai lui ha gli spermatozoi deboli ed è stato operato di “varicocele”; cosi parlando assieme ad una mia amica, mi ha fatto venire un’ idea, vogliamo avere dei figli, come facciamo ?, in Italia non vengono donati gli spermatozoi e quindi me li vado a prendere !, naturalmente mio marito era d’accordo; cosi iniziamo a cercare, io sono una bella donna, mi vesto carina, mi tolgo la fede, e vado in giro da sola a cercare un ragazzo bello giovane, e soprattutto che possa mettermi incinta”; Aysha dice: “ma come li selezioni, i ragazzi giovani hanno la testa per divertirsi, non per mettere su famiglia ?”; “aspetta”!!! lei dice: "Ora ti racconto, fammi parlare! naturalmente gli uomini vedendo una bella donna si avvicinavano, ma parlandoci assieme non mi soddisfacevano, erano tutti uomini sopra i quarant’anni di età, separati e con donne isteriche alle spalle che chiedevano gli alimenti, questi uomini non facevano per me!!; Cosi un giorno andando nel supermercato a fare la spesa, incontrai un ragazzo molto carino, parlava al telefono in inglese, mi sono detta: “ sa l’inglese, è un buon vantaggio, vediamo se riesco a parlarci”, cosi feci finta di cercare un prodotto, ad alta voce dissi “ma dove lo hanno messo, lo hanno spostato”, andando addosso al suo carrello, mi girai e chiesi scusi, cercavo i biscotti fu la prima cosa che mi venne in mente, ma eravamo nella corsia dei gelati !, ripensandoci mi viene da ridere, hahhaahhaaha, Aysha e l'amica ridono !, “certo che anche tu !, dove ci sono i gelati, potevi almeno cercare un gusto in particolare”; “e poi?”, lui mi dice chelì c’erano i gelati,diventai rossa come un peperone,feci finta di niente, ah si!!!Gli dissi: “ Scusa ma devo fare mille cose, non ci sono più con la testa”, lui mi disse: “non ti preoccupare cose che capitano, comunque si trovano nell’altra corsia”,risposi: “ah grazie", io subito gli dissi: “ ho sentiti che parli inglese ?” lui: “si anche francese, e tedesco”; la cosa si faceva interessante, “sei uno studente ?”; lui: “si”; “e per chi fai la spesa, se non sono troppo invadente?”; “no figurati, mi fa piacere parlare con un bella donna, io vivo da solo, e lavoricchio per pagarmi gli studi, e poi vado ogni tanto all’estero per imparare bene la lingua, e vedere come si vive fuori da qua”;la conversazione si faceva piacevole e mi sembrava un bravo ragazzo,pensai che meglio di cosi non poteva andarmi !Gli chiesi se avesse una ragazza e quanti anni aveva! Lui non aveva una ragazza e aveva sui 30 anni, lo studio gli era sempre piaciuto e voleva vedere il mondo per fare nuove amicizie e imparare nuove culture per poi raccontarle, scriveva libri raccontando i suoi viaggi e parlando dei popoli che incontrava, insomma era un poeta; gli chiesi se ci potevamo rincontrare, mi disse: “certo! possiamo fare una passeggiata e chiacchierare, le lascio il mio numero di telefono”. Lo salutai e, dopo aver fatto la spesa, tornai a casa. Tornata a casa ne parlai con mio marito e cosi iniziai a frequentarlo! Iniziò a piacermi, mi disse:” fra un mese devo partire vado in africa, in un villaggio, ad insegnare l’inglese”, ed io pensai che dovevo affrettarmi! Da cosa nasce cosa e finimmo a letto, ma io prima controllai di essere sotto ovulazione, cosi potevo rimanere incinta, naturalmente non gli dissi niente e continuai a frequentarlo, i nostri rapporti erano sempre più focosi, lo facevamo in tutte le posizioni, sul tavolo, sulla lavatrice, per terra, ero felicissima, non mi ricordavo più come erano i rapporti cosi, andavamo a casa sua, a mio marito non dissi che mi sbatteva da tutte le parti, lo facevamo tranquillamente a letto!!!, Aysha le dice: “ma scusa tuo marito ha approvato che tu lo facevi con un altro?”; lei: “si ne parlammo tanto e poi anche lui voleva un figlio, e come dovevamo fare, l’inseminazione non era riuscita, io stavo malissimo, poi le punture sulla pancia per me erano una sofferenza anche se l’ago era piccolo, chiedevo ad una signora di venirmi a fare le punture, ma ti assicuro che questa era l’unica soluzione”, io le dico: “il sesso è fantastico!!! continua”; lei mi dice: “ti stuzzica questa storia e…; io: “ si mi stuzzica continua”,lei: “ cosi arrivò il giorno in cui doveva partire, decidemmo di sentirci via e-mail e con la web-cam; cosi arrivò il giorno della partenza, io intrippata dal sesso estremo ci provai con mio marito, sai riaccesi il sesso, che ormai era spento per causa di questo figlio che non arrivava, cosi mi dimenticai di tutto il resto, un giorno mi venne un po’ di nausea, ma non ci feci tanto caso, poichè mio marito era ammalato pensai di aver preso l’influenza. Nel frattempo mi sentivo al computer con il ragazzo e mio marito stava in disparte, una volta mio marito non c’era e feci sesso virtuale con lui, fantastico !!!, sembravo ringiovanita, mi sembrava di avere 15/16 anni; io: “perché tu sei vecchia, hai 35 anni adesso, allora quanti ne avevi! 30?, sei giovane !!!”; cosi lei continua: “insomma, un giorno, mio marito mi disse: “ ma il ciclo non ti viene?”, mi venne un flash, corsi in farmacia per comprare il test di gravidanza e lo feci! Ragazzi! non potevo credere ai miei occhi, ero incinta, io e mio marito con il sorriso sulla bocca gridammo: “ ci siamo riusciti”, dall’entusiasmo saltammo, ridemmo, non ci stavamo più nella pelle,poi mi venne da vomitare, altro che influenza ero incinta, decidemmo di non dire niente al ragazzo, mio marito volle che io continuassi a frequentare il ragazzo, cosi lo sentivo, lui mi raccontava come era la gente del posto: molto umile e semplice, non aveva niente, giusto una tenda e un po’ di riso da mangiare, per loro avere una matita per scrivere era un buon traguardo. I mesi passavano e la mia pancia iniziò a vedersi, cercavo di nasconderla per non farla vedere quando mi collegavo, io: “certo che sei riuscita a tenere nascosto sia il tuo matrimonio che la gravidanza, sei un genio!!!”; Così un giorno mio marito si sentì male e finì all’ospedale e lì io scoprii che era ammalata e stava per morire, non si sapeva quando ma doveva morire, e mi disse: “sono contento che hai conosciuto questo ragazzo, che ti rende felice, ti sei riaccesa, questa storia del figlio ti aveva spento, cosi quando io non ci sarò più tu resterai con lui”; adesso avevo capito perché lui voleva questo rapporto con il ragazzo, mi venne un brivido di freddo addosso eppure faceva caldo era luglio, rimasi di sasso, non sapevo cosa dire!!! Lei continua; “assieme a mio marito, decidemmo di dire al ragazzo che ero incinta, così sentendolo e vedendolo con la web-cam gli feci vedere la pancia, lui era contentissimo ma era dispiaciuto perchè era lontano. L’anno era quasi finito e poi sarebbe rientrato ma sai che dopo i 9 mesi nasce e io avrei dovuto partorito, era un maschietto gli misi il nome di mio marito, mio marito volle che mettessi il cognome del ragazzo. Mio marito stava sempre peggio, facevamo avanti e indietro dall’ospedale!Finalmente partorii e feci vedere al ragazzi tramite webcame suo figlio e gli chiesi se sarebbe ritornato e lui mi disse: “ domani mattina parto subito e torno a casa”, l’indomani mattina andai a prenderlo all’aeroporto, contentissima di riabbracciarlo, mi ero innamorata di lui ma dovevo dirgli che ero sposata e presto sarei rimasta vedova e soprattutto dovevo dirgli che lo avevo usato per fare un figlio, così in macchina gli dissi: “ ti devo dire una cosa, ma forse è meglio che te la faccio vedere”; lui era molto curioso, lo portai a casa mia dove c’era mio marito, lo presentai con il suo nome, non gli dissi che era mio marito, non ebbi il coraggio, i due iniziarono una conversazione, lui raccontò dove era stato, ad un certo punto mi prese la mano e mi disse “scusa se non c’ero quando hai partorito, non ti lascerò più da sola, mi prenderò la responsabilità di padre”, ad un certo punto mio marito ebbe un attacco e lo portammo subito all’ospedale, quando eravamo lì ad aspettare io non potetti entrare, perché avevo il bambino piccolo, cosi rimase lui tutta la notte; l’indomani mi fecero entrare, e mio marito disse che lui era mio marito e siccome doveva morire, e mi amava talmente tanto da non immaginarmi sola, mi convinse a cercare un uomo perfetto per me, egli voleva essere sicuro che lo trovassi, aspettando di morire… E gli disse di prendersi cura di me, come lui ha fatto finchè ha potuto, e il ragazzo, uscendo dall'ospedale, era sconvolto, gli dissi: "cosa è successo ?"; lui: "è tuo marito ?"; io le dissi "si"; lui non aveva parole, mi guardava e non mi diceva niente, mi chiese solo di portarlo a casa sua, perchè doveva pensare, io pensai: "ma pensa che situazione si è messo questo ragazzo, forse se lo sapeva poteva decidere se accettare questa situazione!". In macchina io gli dissi che mi ero innamorata di lui, e neanch'io sapevo che mio marito era ammalato, stavo più tempo con lui che con mio marito, e non me ne accorgevo, così lo lasciai a casa sua e tornai a casa mia, piansi tutta la notte, il giorno dopo lascai mio figlio a mia mamma e andai in ospedale a trovare mio marito. Arrivata in ospedale chiesi ai dottori cosa avesse mio marito, mi dissero che aveva un tumore e che pian piano si stava spargendo dappertutto e che se avesse toccato gli organi vitali sarebbe morto, ormai non c'era più niente da fare, dovevo portarlo a casa, cosi piangendo gli dissi: "perchè non me lo hai detto ?, ti potevo aiutare, ti stavo accanto! e non ti lasciavo solo, avevi bisogno di me!"; lui mi dice: "quando ho capito che non cera più niente da fare, ho preferito sistemare te, cosi quando sarò lassù ti guarderò come se fosse la nostra famiglia, non ti ho potuto dare figli ma quello che è nato è come se fosse mio" Io piangevo non avevo parole, forse rimenavo anche sola, perchè non sapevo se lui sarebbe tornato, mio marito mi chiese: dov'è lui ?" io gli dissi: "l’ ho portato a casa sua!"; lui mi disse: "portami da lui!"; cosi lo portai da lui, mio marito salì a casa di questo ragazzo e io rimasi in macchina, piangevo, non sapevo più cosa fare, non sapevo che vita mi aspettasse, da sola o con qualcuno, ma c’era mio figlio, almeno lui ero riuscita ad averlo. Ad un certo punto mio marito uscì dal portone, salì in macchina, e mi disse: “ andiamo!”, per tutto il viaggio non parlammo, non gli chiesi neanche cosa si sono detto; io pensai: "chissà cosa si sono detti!!!” per lui non era facile affrontare una situazione del genere. io: "e poi cosa è successo ???"; continua lei: "un paio di giorni dopo lui si fece sentire e mi disse che voleva riprendere dove eravamo rimasti, ma voleva farlo con molta cautela! Mio marito non poteva perdere i giorni che li rimanevano da vivere, voleva stare con me e con il bambino, così io e lui ci vedevamo poco, ma i giorni in cui ci vedevamo erano molto intensi, io lasciavo il bambino a mio marito e a mia madre perchè non sapevo se stava male e andavo da lui e così rimasi incinta del secondo, quando nacque il secondo figlio mio marito fece in tempo a vederlo e poi morì..... Adesso sono incinta del terzo, poi basta, e ci siamo sposati, sono felicissima, a letto è fantastico....... io le chiedo: "ma lui che lavoro fa ?"; lei mi risponde : "ogni tanto va via, fa dei viaggi e noi quando riusciamo andiamo con lui, e scrive libri sui luoghi dove è andato, è un tipo avventuroso, ai bambini piace e poi ha molta fantasia sono veramente felice con lui" Ci alziamo in piedi, un leggero venticello ci avvolge, e poi lei allungando il braccio dice: "sono là i tuoi figli”, questo venticello va verso i bambini, gira attorno, e poi se ne va via verso il celo, non ho mai visto una cosa del genere, sono rimasta impressionata, senza parole, mi viene un brivido su tutto il corpo, mi presenta i suoi figli e lui, sono una famiglia felice, lei disse : "vengo qua per portare i miei figli, e tutti i giorni il venticello ci fa compagnia, immagino che lui venga a salutarci,” la saluto, e li lascio lì, e me ne vado con il mio cane, una storia triste, bella, e felice.... Continuo a fare le punture sulla pancia, grazie agli ormoni, senti di più gli odori, la mia irritazione continua a peggiorare, dagli esami del sangue ho il progesterone alto, finalmente è arrivato il giorno del prelievo degli ovociti, mi gira la testa, la mia pancia è gonfissima, ho sempre sonno e mi sento stanchissima, persino il seno è gonfio duro e dolente, mi fa male l’utero, devo sedermi piano su qualcosa di morbido e con cautela, perchè mi fa male. Finalmente oggi devo fare l'ultima puntura nella pancia e da domani finalmente niente più punture sulla pancia, sono stati due mesi lunghi. Mi sveglio l'indomani mattina e sono tutta gonfia, non riesco a vedere niente, la pelle attorno agli occhi è così gonfia che assomiglio la donna michelin; piena di pustole che mi danno prurito, sembra che ho il morbillo o la varicella, e mi fa male tutta la pancia e l’utero; ora devo andare in ospedale a togliere gli ovuli, vediamo cosa mi dicono L'indomani andava sempre peggio non vedevo più niente la pelle copriva gli occhi, li dovevo aprire con le dita, grattandomi le pustole scoppiavano, ed usciva sangue, cosi mi riempio di macchie di sangue, non resisto a non grattarmi, le infermiere mi fanno entrare in una stanza dove ci sono altre ragazze, parlando con loro anche loro hanno avuto fastidio all'altezza dell'utero ma non gonfiore e prurito, una di loro ha fatto 7 tentativi ed è rimasta incinta, ma lo ha perso e vuole riprovare, un' altra ragazza era rimasta incinta normalmente ma lo ha perso e adesso ha voluto provare con l'inseminazione, nel frattempo mi spoglio e mi metto il camice, cuffia e ciabatte di carta, arriva l'infermiera con la sedia a rotelle, ormai non ero neanche agitata, mi sembrava una routine, ti fanno sdraiare su un lettino in una stanza fredda, ti vendono i brividi di freddo, sembra che ci sia l'aria condizionata fredda, anche se fuori fa caldo qui fa freddo, mi hanno attaccato la flebo con dell'acqua che scende, a me sembrava acqua ma doveva essere medicinale e poi mi mettono il misuratore di pressione, con gli occhi così gonfi l'infermiera la vedevo appena, arriva la dottoressa e mi guarda in faccia e su tutto il corpo e dice: hai la faccia, il collo e il corpo gonfi il collo e sei piena di pustole,ti fanno male?; io le dico: "poco!"; ma da quanto sei cosi ?; io le dico: "da due giorni, quando ho fatto le ultime punture", lei dice: "dovevi chiamarci subito !"; io le dico: "dovevo venire oggi"; “forse è meglio che fai delle prove allergiche, vai dal tuo medico e fagli vedere cosa è successo, ma noi dobbiamo fare lo stesso l'inseminazione anche se con questa allergia ci sono poche possibilità”, dentro la flebo c’è l'anestesia,mi addormento, mi risveglio lamentandomi dal male e mi danno un anti dolorifico, mi fa male anche un ginocchio, lo guardo, è gonfissimo,penso: “ certo che questa inseminazione mi ha devastato”, mi gira la testa, e sento dolore sotto, ho delle perdite di sangue più del previsto, mi tirano sù lo schienale del lettino, mi chiedono se va tutto bene ?; ma io dico: “ ho dolore da tutte le parti, ho freddo”, cosi mi coprono e mi tirano il sangue, mi riportano in stanza, fa molto freddo tremo tutta; sono sola le atre ragazze ancora non hanno finito, mi scappa la pipì, ma non riesco a farla, mi fa troppo male sotto, così la trattengo, arrivano le ragazze prima una, e dopo 10 minuti arriva l'altra ragazza, chiedo alla ragazza che ha fatto 7 tentativi, “come funziona ?”; lei dice :"ti prelevano gli ovuli e li fecondano tutti e quelli buoni li inseriscono nell'utero dopo 3 giorni e poi si aspetta se si rimane incinta oppure no, se non si rimane si ripete tutto daccapo, io penso “ madò!, se devo fare tutto da capo, e mi succede di nuovo questo non rimarrò mai incinta forse sono allergica a qualcosa”, arriva l'infermiera e mi fa alzare dal letto ma io non riesco a stare in piedi, mi gira la testa e non ci vedo, una situazione bruttissima, mi accompagna in bagno, tenendomi la pancia, un dolore atroce riesco a fare la pipi ma poca non resisto dal dolore, piuttosto la trattengo, poi dico “devo riuscire” e ci riprovo, un dolore atroce ma riesco a farla, l'infermiera mi tiene in piedi per non farmi cadere e mi porta nel letto, mi fa sdraiare, e mi dice di non muovermi, mi copre e se ne va, le altre ragazze stanno meglio,io “ma tu hai fatto 7 tentativi, non ti è mai successo niente ?, 7 tentativi non sono troppi ?”; lei risponde: "lo rifarei mille volte, non mi fa niente, voglio rimanere incinta !"; Rimango senza parole, certo che la voglia di diventare mamma è più forte di ogni cosa e tutte queste donne che provano, sono disposte a tutto, ma io penso che se divento cosi altro che tentativi, questo sarà l'ultimo, arriva il pranzo, ma io non riesco neanche a stare seduta sul letto, mi dicono che devo vestirmi, mi faccio aiutare dall'infermiera, finalmente riesco a mangiare, e con l'aiuto dell'infermiera scendo dal letto piano piano, esco dalla stanza, mi tengo appoggiata al muro, non mi sono mai sentita così, vado nella stanza d'attesa, mi chiama il dottore che mi dice: “con il prelievo del sangue abbiamo visto che sei allergica ad un farmaco, ecco perché ti sei gonfiata tutta e ti sei riempita di pustole, io dico: "e adesso come facciamo"; il medico dice: "ormai abbiamo preso gli ovuli e dobbiamo fecondarli, ma hai gli anticorpi alti è quasi probabile che non rimani incinta"; io dico:"allora cosa mettete, se non rimango aspettiamo quando andrà meglio"; il dottore dice: "ormai dobbiamo farlo, e poi non si sa mai"; ora stai a riposo e vediamo se dopo un po’ ti passa Dopo 2 giorni ritorna in ospedale, va un po’ meglio, ma ancora non è passato del tutto, ci sono delle ragazze, ci guardiamo, i nostri sguardi parlano, una si avvicina e inizia : "voi perchè siete qua ?", risponde una ragazza: “ io perchè mio marito vuole un figlio, io mi vorrei ancora divertire, mio marito ha 38 anni, io 27, sono ancora giovane, lui dice che è vecchio, e cosi eccomi qua!, e voi ?", un'altra ragazza risponde: "io ho adottato fratello e sorella, ma un giorno dopo tanto tempo, pensavo che stavano bene con me, i loro genitori sono morti tutti e due per la guerra, loro hanno 17 e 18 anni, ma un giorno si sono messi a piangere perchè volevano tornare a casa loro lì dove sono nati, io dalla disperazione, non sapevo che fare, gli ho detto vi accompagno io ma a lavoro non mi danno il permesso, quasi perdo il lavoro, pensate che loro si sono messi pure i soldi da parte per l'aereo, cosi io non potendo andare con loro, li ho mandati da soli, e gli ho detto vi raccomando, appena arrivate chiamatemi, ma...” si mette a piangere.... “Sono mesi che non ho loro notizie, e non posso neanche andare lì a vedere cosa è successo, sto aspettando le ferie per poter andare, dopo tutto quello che ho fatto per loro”, una ragazza dice: "non ti scoraggiare tu ti sei comportata bene nei loro confronti, li hai voluto bene, vedrai che non è successo niente", sorride con le lacrime agli occhi, voglio provare ad avere un figlio mio che non andrà via, una risponde "un giorno anche lui o lei andrà via si spera con un uomo o con una donna che lo voglia bene, e magari ti darà dei nipotini, perchè ad un certo punto la mamma deve staccarsi dal figlio e fare la sua vita, non bisogna soffocarlo, anche se capisco che una donna fa fatica per avere un figlio come noi, e vorrebbe tenerselo per sempre”.... Aysha viene chiamata, bisogna fare la ICSI, dove viene microignettato lo spermatozzoo dentro l'ovulo, a volte quando viene bucato, l'ovulo non resiste e muore, 9 ovuli recuperati, 8 sono idonei, 1 si è deteriorato, 5 sono in moltiplicazione, 1 ovulo è diventato di 4 cellule, e 1 di 6 cellule, inseriranno questi due ovuli, nell'inserimento degli ovuli fa un po’ male, inseriscono gli ovuli con un liquido che poi fuoriesce, e poi nei giorni successivi deve restare a riposo, fra 15 giorni si deve fare il BETA HCG; per Aysha saranno i 15 giorni più lunghi della sua vita, ora deve mettere il progesterone per aiutare l'ovulo ad attaccarsi. I giorni passano, inizio ad avere freddo e dolori all'utero, mi metto sotto le coperte mi addormento, ma mi sveglio diverse volte perchè mi scappa la pipi, finalmente mi addormento, e sogno che sono su un'autostrada la sto percorrendo in bici, ad un certo punto la strada si interrompe ma le macchine passano velocemente, allora mi metto sulla bici e inizio a pedalare veloce magari riesco a passare anch'io, senza guardare sotto ma mi accorgo che non sono caduta nel vuoto, ma la strada era fatta di vetro, e passando guardo sotto il panorama, tutto verde e c'è un fiume che scorre, i cervi che mangiano l'erba e che mi guardano, è altissimo ma c'è anche molto vuoto tra me e la terra, mi sembrava di volare, ad un certo punto tutto gira intorno a me ed io fermo a guardare tutto che girava, persino le macchine mi giravano attorno, rimango lì non sapevo che fare, ad un certo punto cado velocemente e grido e finisco in una scarpata ma continuo a scendere velocemente sopra la bici, ad un certo punto mi fermo in un prato verdissimo, non c’è nessuno, mi guardo attorno sento freddo, mi fa male lo stomaco, c'è un sole che abbaglia, non capisco, mi piego a terra dal dolore e mi sveglio a casa nel mio letto, ho le nausee e mi gira la testa, non riesco ad alzarmi dal letto, mi sollevo un po’ il cuscino, ma è meglio che resto a letto, mi fa male la pancia, mi è venuto il ciclo mestruale, quindi non sono incinta.... Insomma bisogna rifare tutto da capo..... Aysha è disperata il suo cane sta male, si contorce tutto, le zampe di dietro non lo reggono e cade, trema, ha il fiatone, fa caldo ci sono 28° gradi, non mangia, beve poco, rimane rigido, non vuole uscire, Aysha lo prende di corsa e va dal veterinario,che gli fa un flebo di calmante e diuretico, è stato tranquillo per un po’ ma poi riprende a contorcersi, cade, trema, si avvicina cercando l'affetto e vuole che gli tocchi la pancia, gli deve far tanto male, Aysha lo riporta dal veterinario, gli fa una puntura di calmante e il diuretico, oggi inizia ad andare un po’ meglio, quando Aysha parla muove la coda, inizia a bere, ancora non mangia, certo che Aysha guardando il volto del cane lo vede più sereno rispetto agli altri giorni. Il veterinario fa un ecografia al cane, ha un po’ d'aria, e forse la ciste si è ingrossata di nuovo, agitandosi ha aumentato i battiti cardiaci e la circolazione periferica fa fatica ad arrivare e le zampe non lo reggono in piedi, inizia a mangiare poco e a bere, ogni tanto ha i crampi alla pancia, Aysha lo massaggia per dargli un po’ di sollievo. Aysha decide di andare al mare con il suo cane sperando che andrà un po’ meglio e anche per staccare un po’, visto che sono stati mesi stressanti e quindi si parte... Arrivati al mare c'è brutto tempo piove e fa freddo, il cane sta meglio, forse il fresco farà bene al cuore, invece il caldo accelera i battiti cardiaci, cosi al fresco al mare guarda la pioggia, fa le coccole al cane e parla con lui, che ascolta movendo la coda e leccandola, gli da i bacini, meno male che sta meglio. I giorni passano e per fortuna il cane sta meglio cambiare aria gli ha fatto bene, peccato che posso stare solo pochi giorni al mare, io ci starei tutta la vita ma bisogna ritornare alla vita di sempre. Aysha porta il cane dal veterinario, e va decisamente meglio, la ciste si è ridotta, ora si spera che non gli vengono più i dolori alla pancia. Aysha legge un articolo sul giornale dove c’è scritto che per la fertilità esiste un’ erba chiamata "La Maca", originaria del Perù,che agisce sulla mutazione degli spermatozoi aumentandone il numero e migliorandone la motilità, cioè la capacità di raggiungere l'ovulo da fecondare. "La Maca" è utile anche all'organismo femminile perchè stimola i follicoli a produrre ovociti maturi, contiene buone dosi di "Arginina" di cui sono composte le cellule riproduttive, di antiossidanti e minerali, lo "Zinco & il Cromo": gli "Antiossidanti vanno mangiati sia dalla donna che dall'uomo….. pensa che aiuto potrebbe dare, devo vedere di comprarla e prenderli magari ci danno una mano per la fecondazione; ma ho anche capito che è tutta una questione di culo.... Arriva il caldo e nel frattempo i mesi passano, purtroppo il piccolo cagnolino di Aysha sta di nuovo male, del resto ha 10 anni, per un uomo sono 56 anni, non è vecchio, ma forse per un cane di razza sono abbastanza, cade con le zampe davanti, non mangia e non beve lo devi imboccare, si fa la pipì addosso, se cerchi di farlo mettere in piedi per fare la pipì non si regge barcolla tutto, e cade per terra, fa una pena, quando lo chiami gira molto piano la testa, sembra che i riflessi siano molto lenti, sembra che non arrivi abbastanza sangue al cervello, ha la lingua molto rossa, se sta sul pavimento scivola, meglio che stia sul tappetto, Aysha ha il cane che sta male e deve andare anche in ospedale per vedere se riesce a fare il secondo tentativo Aysha chiama la mamma per guardare il cane e va in ospedale, spera che stavolta i medicinali non gli diano problemi Naturalmente gli esami della scorsa volta sono scaduti, quindi bisogna rifarli: esami sangue, e l'esame istologico più il vabra, e gli esami pre – operatori! Ma Aysha pensa al povero cagnolino a casa che sta male, nel pomeriggio lo porta dal veterinario, gli fa delle punture, nei giorni successivi inizia a stare un po’ meglio, comunque il cuore inizia a pompare male e poco, ecco perchè non arriva sangue nelle zone periferiche che sono le zampe e lui non si regge in piedi, prende le pastiglie per il cuore, naturalmente non deve più affaticarsi, e camminare giusto per fare pipì e poi rimettersi subito nel lettino , Aysha lo guarda e piange, fa una pena, lo coccola, e lo bacia, l'angioletto lo deve proteggere lui non ha fatto niente, e poi è buono, un giorni si e uno no andiamo dal veterinario, come fa Aysha a stare tranquilla quando il suo cane non sta bene, il cane con i farmaci sta un po’ meglio, ma chissà se smettendo va meglio Nel frattenpo Aysha continua con gli esami e le hanno trovato di nuovo il polipo, si deve di nuovo operare, questo polipo è più piccolo della punta di un’ unghia, ma è il caso di toglierlo, c'è chi dice si chi dice no, ma chi ascoltare.... Aysha ha il pensiero del cane anche se si opera deve pensare a lui, con i farmaci inizia ad andare meglio ma non troppo, le vacanze si avvicinano e chissa se andrà meglio, si parte verso il mare, Aysha prende una valigia di medicinali e sono tutti per il cane, la sua valigia è piccola, poca roba va bene del resto al mare si mette sempre la stessa roba, e il costume, i giorni passano e purtroppo il cane sta di nuovo male, manco farlo apposta è ferragosto ed è tutto chiuso, tutta la notte strilla si vede che ha male, il cuore incomincia a battere poco e nel petto ha delle fitte, e poi fa la pipì di continuo, non la trattiene più, Aysha inizia a vedere che ha lo sguardo perso nel vuoto, non ti guarda e se lo chiami non risponde più, lo rinfresca con un po’ d'acqua, sta all'ombra in un posto fresco, Aysha lo pulisce perchè la pipì che si fa addosso lo bagna gli mette dei lenzuolini di quelli impermeabili intorno ai genitali, in modo da non bagnarsi e lo controlla sempre, lo accarezza piangendo, nel frattempo si cerca un veterinario d'urgenza e si corre da lui, gli da un calmante, ma lui non risponde e grida, solo a sentirlo gridare ti viene una fitta al cuore ma è possibile che debba soffrire così, il suo corpo si è riempito di pus e perde il pelo, ma cosa gli sta succedendo, ci dicono di portarlo nella clinica d'urgenza, siamo partiti subito, appena arrivati lì lo visitano grida io lo chiamo ma il suo sguardo era perso nel vuoto, non risponde, lo lasciamo lì perchè dovevano fargli degli esami, deve far l'ecografia al petto per vedere cos'ha !; Aysha è preoccupatissima a lasciarlo lì era da solo con qualcuno che non conosceva,Aysha non riesce a dormire, l'indomani mattina il 18 agosto, il cane muore per un arresto cardiaco, nell'ecografia c’era un macchia forse un tumore, Aysha lo vuole vedere aveva la lingua di fuori, e gli occhi aperti persi nel vuoto, addio mio piccolo..... Che ferie di merda.......... Aysha passa le giornate ricordando il piccolo cane, il ricordo rimarrà nel suo cuore, per Aysha era come un figlio, perchè non avendo uno suo si era affezionata al cane, ed era il suo piccolo bimbo.....Purtroppo è morto a 10 anni e 7 mesi….. Addio mio piccolo amore.............. Le vacanze sono finite, ma il cuore di Aysha è rimasto su quel lettino dell'ospedale dove c'era il piccolo cane..... Si ritorna alla vita di sempre, ma c'è un vuoto, che con il tempo forse passerà, ma vi assicuro non passerà mai, per chi ama gli animali come Aysha........ Si ritorna alla vita di sempre, Aysha si deve operare per togliere il polipo, ma non è dell'umore giusto, la sua testa è piena di pensieri, per questa operazione Aysha non è pronta ma deve farla, così recandosi in ospedale, Aysha si accomoda in una stanza, c'è una ragazza di 40 anni, era la prima volta che provava l'inseminazione, nella stanza c'è l'aria condizionata, ma Aysha anche se c’erano 40 gradi aveva sempre dei brividi addosso, era rimasta senza il suo piccolo cane, lo vedeva e sentiva vicino a lei, dove andava lui la seguiva, il suo respiro e il suo odore lo sentiva ovunque, da quando è morto ha scoperto che anche il cane aveva un profumo, ogni cane ha il suo odore, come il cane riconosce noi dall'odore.... Aysha cerca di distrarsi e chiede a questa ragazza perchè era lì! Questa ragazza si è operata, ha dovuto togliere delle cisti ovariche, oggi doveva controllare se era andato tutto bene, le avrebbero anche controllato se le tube erano chiuse, per poi fare l'inseminazione! L'altra ragazza invece era li perchè il marito ha gli spermatozoi lenti, ma quanti uomini con questi problemi, se pensate che nell'antichità se una coppia non poteva avere figli, era sempre la donna a rimetterci, perchè veniva cacciata e mandata via, non si pensava neppure che poteva essere l'uomo ad avere problemi, tante donne poi si rimettevano con atri uomini e avevano figli Insomma quest'altra ragazza non ha avuto il ciclo mestruale, ha preso per anni la pillola anti concezionale, quando ha smesso di cercare di avere figli, scopre di non avere il ciclo, all'inizio pensava di essere incinta, ma facendo il test non era incinta, cosi si rivolge ad un centro di sterilità, e adesso cercano di capire se ovula e se è possibile fare l'inseminazione in modo naturale, perchè una sua amica, appunto, dopo che ha smesso la pillola, ha scoperto di non avere il ciclo e di non poter avere figli e ora può averlo solo con gli ovuli donazione, che in Italia non è permesso, disperata è caduta in depressione, le hanno detto di adottare dei bambini, ma il marito non ne vuole e non è d'accordo neanche sugli ovuli donatori, così dopo vari litigi i due si sono separati, lei per la depressione perde il lavoro, e non può nemmeno stare vicino a dei bambini, pensate che lavora in un asilo nido, è proprio il colmo per una donna che vuole avere dei figli, cosi tra una chiacchierata e l'altra, arriva l'infermiera, prende Aysha e la porta in sala operatori, oggi le gira la testa e ha sonno, questo polipo è piccolissimo, si è riformato nello stesso punto dell'altra volta, ma alla fine si riforma sempre nello stesso punto, ma questo polipo da veramente cosi fastidio per la fecondazione ???? ma???? Stavolta niente fitte, e niente perdite, magari è andata meglio dell'altra volta, ci sono 30° gradi, fa molto caldo, naturalmente il polipo, facendo l’esame istologico, è di nuovo iperattivo, quindi c'è la cura per altri 3 mesi, quindi altri mesi senza provare l'inseminazione, ma piano piano si sta avvicinando anche Natale e la fine dell'anno.... Aysha deve fare la cura con il progesterone, i giorni passano, ma un giorno si sente bruciare sotto, è tutta rossa e gonfia, si mette anche il ghiaccio per calmare il fuoco, mi sa che Aysha è allergica anche a questo farmaco, ma insomma questa inseminazione la sta devastando, la pelle è sensibile ed è molto irritata, da non poter toccare niente, cosi attivando la ricrescita del polipo, ma è pazzesco, e soprattutto non è possibile, sembra una storia a puntate, ma avrà una fine.... Aysha pensa anche di non volere più cani si soffre troppo quando muoiono, ma un giorno arriva un piccolo pelus bianco, dovrebbe avere circa 3 mesi, Aysha piange ma non sostituerà il suo amato cane, sarà un altro, che le darà altre sensazioni e altre emozioni, perchè ognuno ha il proprio carattere, corre dappertutto e gioca con qualsiasi cosa che si muove, è piccolissimo ma carino, corre inseguendo le foglie che volano, è talmente piccolo, che non riesce a scendere le scale, fa un gradino per volta, sale e scende lo stesso gradino più volte, oggi nevica e gioca con i fiocchi di neve, è molto buffo e simpatico; certo che bisogna iniziare da capo ad insegnargli tutto, come quando bisogna educare un bambino piccolo, solo che non ha il pannolino e non parla, come un bambino piccolo, con il suo bau bau deve imparare ad abbaiare quando vuole qualcosa, beh con calma e pazienza, e tante coccole, imparerà.... Aysha dice “ma questo cane non abbaia?”, un giorno abbaia, ha una vocina, da piccolino, fa freddo e lui dorme sotto la coperta, mangia spesso e beve, deve essere proprio piccolo, Aysha ogni tanto pensa all'altro cane e fa dei paragoni, del resto è normale. Oggi nevica, è il piccolo cane vuole uscire, gioca con i fiocchi di neve, è simpatico vederlo correre, si confonde con la neve, è piccolo e la neve è più alta di lui, incontriamo un altro cane, lui lo lecca e ci gioca, pensavo lo mordesse, ma si vede che, sanno che è piccolo, si impana nella neve, speriamo non abbia freddo, è la sua prima neve, si sta divertendo un mondo, ha ancora i denti da latte, poi cadranno, Aysha presa dal cagnolino nuovo, quasi si dimentica dell'altro, ma tornati a casa le sembra che sia li assieme a quello nuovo, quasi felice, che abbia preso un altro piccolino e che lo terrà nel migliore dei modi, perchè lui fa parte della famiglia Aysha si dimentica dell'inseminazione tanto ci sono sempre dei problemi, il piccolo cane ha bisogno di affetto e bisogna stargli vicino, quando sono piccoli devono sentire l'affetto, perchè hanno la sensazione dell'abbandono, ma Aysha gli sta vicino, lo abbraccia, lo fa dormire con lei sotto la coperta al caldo, presto ci sarà un feeling tra i due, Aysha si assicura che il cane stia sempre bene e che mangi e beva, naturalmente il piccolo cane gioca sempre, e cosi si dimentica di mangiare, ma deve anche sapere dov'è il cibo, quindi subito gli faccio vedere dov’è il cibo e dove deve dormire, perchè così avrà il suo posticino, del resto basta poco e in cambio vuole solo le coccole e l'affetto del padrone, lui ti rispetterà fino alla fine e poi meglio insegnargli a fare la pipi fuori, Aysha lo osserva, prima di fare la pipi annusa per terra e mentre sta annusando si mette in posizione da signorine ancora non alza la gamba, presto lo prende e lo mette fuori sull'erba, e gli dice: “fai la pipi"; cosi piano piano inizia a fare la pipi fuori e dopo che l'ha fatta lo accarezza e gli dice "bravo, bravo, qui si fa la pipi"; cosi lui capisce che ha fatto bene a farla sull'erba, pazzesco quanto sono intelligenti, a volte noi siamo tonti e stupidi a fare certe cose che sembrano banali, loro sono sempre attenti a qualsiasi cosa noi facciamo e diciamo. Arriva Natale e fine anno, Aysha non ha tanta voglia di festeggiare, un po’ perchè neanche quest'anno è riuscita ad avere un bambino e un po’ per rispetto del cane morto, ma anche perchè si deve festeggiare senza litigi e soprattutto senza morti, si può festeggiare solo brindando o mangiando divertendosi, senza l'indomani contare i morti.... Anche la befana passa, ma almeno fa ridere vedere gli uomini travestirsi da befane questo si che è divertimento, la moglie aiuta il suo uomo ad infilarsi le calze,lo trucca,è divertentissimo perchè gli uomini non sanno mettersi le calze velate, meglio i calzettoni, e non sanno camminare con i tacchi. Aysha ,passate le feste, prova a fare di nuovo l'inseminazione, ma bisogna rifare tutti gli esami perchè sono scaduti, stavolta ad Aysha fanno fare una visita dallo psicologo, molte persone vanno fuori di testa se non riescono ad avere dei figli, forse è meglio che vengono affiancate da un psicologo; Aysha fa anche l'esame della prova glicemica. Aysha va con il cane da una sua amica, manco farla apposta lei ha la femminuccia, si tolgono 1 mese di differenza, giocano, si divertono tantissimo assieme, sono molto carini. Nel frattempo i mesi passano e Aysha va in ospedale e porta con sè gli esami, il dottore le dice che le ha fatto l'esame per controllare se le tube sono aperte; dagli esami si scopre che Aysha ha la prolattina alta ha 37, quindi bisogna capire perchè. La prolattina non fa ovulare bene, Aysha si informa e scopre che deve essere alta a 300, quella di Aysha è 37, quindi è bassa, per lo meno scongiura qualsiasi problema all'ipofisi, ma lo stesso bisogna capire perchè; se la prolattina è alta i sintomi sono: giramenti e mal di testa, nausea, vomito, sono gli effetti che ha Aysha, forse meglio approfondire Nel frattempo i mesi passano e gli esami scadono, cosi bisogna rifarli di nuovo, ma è un best seller a puntate.... Nel frattempo arriva l'influenza, gli esami sono sballatti perchè si alzano gli anticorpi, quindi non vanno bene, bisogna rifarli quando si sta meglio e nel frattempo arrivano le vacanze, certo che i mesi passano e neanche te ne accorgi, ti ritrovi sola senza aver raggiunto il tuo sogno che sembra lontano, è impossibile, ma le speranze sono le ultime a morire, sono fiduciosa.... Almeno il piccolo cagnolino la fa sorridere, è la prima volta che andrà al mare, Aysha fa le valigie e parte per il mare, cercando di dimenticare tutto il resto, è ora di riposare e non pensare a niente, cosi Aysha dice al piccolo cagnolino, "andiamo in spiaggia, e al mare"; il piccolo cagnolino gira la testa, chissà se ha capito, cosi Aysha lo porta in spiaggia e al mare, subito il piccolo cagnolino corre sulla spiaggia, fa buche, e si butta in mare, nuota e beve l'acqua di mare, ha una faccia schifata, Aysha le dice :"ma non si beve!";se gli lanci un pezzo di legno corre a prenderlo e se lo butti al mare va a prenderlo,si infila con la testa sott'acqua, si diverte un mondo…..ma perchè fanno poche spiagge per cani, anche a loro piace e poi ci saranno meno persone che li abbandoneranno…… Aysha passa le giornate divertendosi in spiaggia con il cane, correndo sulla spiaggia e facendo lunghe passeggiate alla sera, si dorme poco per il caldo, non si riesce a stare a letto fa troppo caldo. La mattina si fa colazione e poi in spiaggia a correre, a tuffarsi e a sdraiarsi sull'asciugamano, che viene presto impanata di sabbia dal cane bagnato, che cerca di asciugarsi…. ragazzi anche se mettete un asciugamano per il piccolo cagnolino, lui si impanerà lo stesso….. ma come si fa a sgridarlo, si diverte, sale sulle rocce e si tuffa in mare, certo che portarlo a casa è un impresa, è come un bambino che vuole giocare in spiaggia e non se ne vuole più andare. Purtroppo le vacanze sono finite, si ritorna a casa, il piccolo cagnolino guarda Aysha, sembra che dica, "ma non si va in spiaggia!!!"; e guarda la porta; Aysha dice: "le vacanze sono finite, il mare lo vediamo l'anno prossimo"............... Aysha rincomincia l'inseminazione, dice "speriamo sia la volta buona!!!"; cosi rifà gli esami, sembra tutto apposto, le danno le punture da fare tutte le sere nella pancia, naturalmente stando attenti, perchè Aysha è allergica a molti farmaci, un giorno si e uno no va a fare l'ecografia per controllare se tutto va bene e se gli ovuli stanno crescendo, sembra che tutto vada bene, cos fa la visita dall'anestesista, fa l’ elettrocardiagramma, sembra che vanno più veloci stavolta, in giro di una settimana gli ovuli sono cresciuti e si sono moltiplicati, 9 ovuli a destra, e 4 o 5 dall'altra, ora sono pronti, li prelevano. Aysha sta in una stanza,si spoglia nuda e si mette il camice e va in sala operatoria. Hanno aspirato 5 ovuli, li hanno congelati e altri 5 li fecondano, ma 3 si sono deteriorati, e 1 non ha resistito, cosi solo uno si è moltiplicato con 5 cellule, inseriranno ad Aysha solo quello, speriamo che sia quello buono, si mette a gambe all'aria in posizione ginecologica e viene messo l'ovulo, e poi subito giù dal lettino, Aysha chiede spiegazioni sul come mai subito giù dal lettino, la biologa le dice: "l'ovulo non scende da dentro, rimane lì fermo"; Aysha rimane con il dubbio, "ma l'altra volta sono rimasta a gambe all'aria per mezz'ora!!!"; la biologa la tranquillizza "non ti preoccupare non scende, solo il ciclo mestruale lo porta via"; cosi Aysha ritorna in stanza, e pensa che ora all'interno ha un ovulo che potrebbe diventare un bambino.... Deve prendere il cortisone, sia per bocca e poi l'acido folico, ora si aspetta...... I giorni passano, Aysha inizia ad avere fastidio alla pancia,ha piccoli dolori, chissà se è un buon segno, inizia ad avere contrazioni e alla notte sogna di avere il ciclo, diciamo che è un brutto segno, diciamo che sono 12 giorni di ansie e paure aspettando di sapere la risposta e come sempre il ciclo mesturale arriva puntuale come un orologio il 28° giorno, il 15° giorno si fa il BHCG; e naturalmente è negativo e niente….. Aysha incontra una sua amica di infanzia, vede che ha la pancia, “hei come va?”; la ragazza dice: “è tutto l’anno che, sia io sia mio marito, facciamo cure omeopate con una dottoressa, e tornati dalle ferie sono rimasta incinta, non ho spiegazioni, eppure era 12 anni che aspettavo di rimanere incinta, Aysha: “dimmi il nome di questa dottoressa che ci vado anch’io?”; L’amica: “purtroppo è morta aveva un tumore”; “Mamma mia poverina!!!!!!!!!!” Aysha va via e pensa che potrebbe anche lei andare dall’ omeopata. Trascorso il mese, Aysha ritorna in ospedale, fa l'ecografia e c'è il piccolo polipo, più piccolo della punta dell'unghia, quindi piccolissimo, ma per quello non dicono niente, si dovrebbero scongelare gli ovuli, ma bisogna vedere se scongelandoli sono buoni e resistono oppure no!!!; si dovrebbe fare in modo naturale, non dovrebbe fare nessuna puntura sulla pancia, cosi monitorando con l'ecografia, un giorno si e un giorno no, ci si arriva sotto ovulazione intorno al 14° giorno. Nella sala di aspetto conosce una ragazza, anche lei deve fare l'inseminazione, ma ha l'endometrio spesso come una donna incinta, e deve ridurlo, se si fa le punture nella pancia si inspessisce ancora di più, cosi nel giro di 2 giorni lo assottigliano e può iniziare a fare l'inseminazione. Ogni donna ha la sua storia, e ogni donna la vive in modo diverso! Aysha entra dal dottore, ha l'esame del sangue, l'ecografia, udite!!! udite!!! non ci crederete!!!, ma neanche Aysha ci può credere ha LH è troppo alto e ha già ovulato, quindi tra sabato e domenica, "ma sono venuta venerdi” dice Aysha, il dottore : "venerdi è troppo presto, e lunedì è troppo tardi, bisogna farlo tra sabato e domenica"; Aysha non ci crede, “ma è una condanna, ma qualcuno ce l’ha con me, non è possibile, e adesso come si fa ????????" Cosi il dottore chiede : "quando hai avuto il ciclo mestruale, Aysha :"venerdì 7 dicembre"; il dottore :"bene!!! ovuli sotto natale, cosi non possiamo farlo, perchè il laboratorio è in ferie",!!!! Aysha non può che ridere!!!, invece che piangere!!!! Cosi Aysha decide di andare dall' endocrinologo, fa la visita, le fa togliere la maglietta, toccandole la gola, la fa deglutire, le sente la respirazione, gli tocca la testa, la dottoressa dice:"a me sembra tutto apposto!!!, e poi la prolattina non è poi cosi alta, ma facciamo lo stesso l'esame alla testa, per scongiurare eventuali lesioni al cervello, ma secondo la dottoressa non c'è niente"; dovrebbero anche sentirsi dei nodini in gola, deglutendo, ma non c'è niente; cosi la dottoressa richiede: "RMN ipofisi encefalo”; Aysha cerca un ospedale dove lo fanno prima, dopo varie telefonate, lo trova ma le chiedono l'esame delle creatinina, perchè devono ignettare un liquido di contrasto Cosi si reca all'appuntamento per fare l'esame alla testa, Aysha porta i fogli dove c'è scritto a cosa è allergica, subito l'infermiera dice che bisognava dirlo per telefono, perchè quando uno è allergico, ci deve essere presente l'anestesista che deve intervenire in caso di bisogno, Aysha non lo sapeva, cosi l'infermiera dice: “ oggi c'è l'anestesista”, e la chiama, cosi l'anestesista fa delle domande ad Aysha, " a cosa sei allergica ?, Aysha: "oggetti di metallo, gomma, e medicinali”, l'anestesista dice: “alle noci, e fragole ?" Aysha risponde "no!!!"; l'anestesista dice: "bene, allora il liquido di contrasto non ti dovrebbe dare fastidio, cosi l'anestesista mette nel braccio destro di Aysha una cannula che dovrebbe ignettare il liquido di contrasto, nel frattempo Aysha aspetta seduta su una sedia, la chiamano all'interno di questo centro fa un caldo, il dottore che fa l'esame, le fa togliere le scarpe e sdraiare sul lettino e sotto le gambe le mette un cuscino per tenere le gambe alzate, nella mano destra una pompetta che deve suonare se c'è un problema; la cuffia in testa, e uno strano cerchio di ferro intorno alla testa, Aysha dice: "se guardo mi vengono gli occhi storti, posso tenerli chiusi?"; il dottore: "certo! cerca solo di stare ferma, respira piano e lentamente"; cosi Aysha chiude gli occhi, pensa: "anche se mi trovo in un laboratorio a fare l'esame, magari mi rilasso e riposo, non dovrei pensare a niente, respirare profondamente e lentamente mi fa rilassare”, ad un certo punto iniziano dei rumori "Tiitiiitiiiitit, toootootto, tattattttata"; altro che rilassarsi, ecco perché ad Aysha le hanno messo le cuffie in testa, per sentire meno il rumore, questi rumori durano almeno mezz'ora, ma Aysha nonostate i rumori cerca di rilassarsi lo stesso, un p’' ci riesce!, ad un certo punto entra l'anestasista che ignetta ad Aysha il liquido di contrasto, le dice: "stai ferma, non ti muovere!!!; cosi per un altra mezz'ora riprendono i rumori. Finito l'esame la fanno alzare dal lettino, le gira la testa, del resto rimani sdraiata con la testa troppo bassa per almeno un ora e poi ha le mani addormentate, meglio muoverle, le tolgono i macchinari messi sulla testa e finalmente esce dalla stanza, arriva l'anestesista: "tutto bene? dopo quanto tempo le viene l'allergia?"; Aysha: "non so a volte subito e a volte dopo un paio di giorni", l'anestasista: "bene! aspettiamo un po’ e poi la faccio andare via!!!"; Aysha: "no!!! mi tolga questo canula"; l'anestesita: "aspettiamo un po’ così se dovesse avere allergia ignettiamo qualcosa"; e se ne va, ma Aysha pensa:" e se mi ignettano qualcosa che mi fa stare peggio dell'allergia stessa..."; nel frattempo ad Aysha il cerotto che tiene la canula inizia a fare allergia facendole diventare la parte rossa e le da prurito, chiama l'infermiera, arriva il dottore che le ha fatto l'esame, dice: "aspetta!!! forse meglio toglierlo”, cosi chiama l'anestesista, "a si!!! forse meglio toglierlo, vado a prendere il cotone", e finalmente toglie la canula e la fa tornare a casa.. Nel giorni successivi Aysha ha fastidio alle estremità delle dita sotto l'unghia come se una lama la tagliasse e se si schiaccia la punta del dito le fa più male, non può toccare gli oggetti con la punta delle dita perchè le fa male, una sensazione strana, sembra tagliata, ma se si guardi le dita non ha niente, per fortuna questo effetto nei giorni successivi le passa Va a prendere l'esame alla testa, ma per fortuna non c'è niente, Aysha dice: "meno male!!!"; "allora mi sa che è stress, o qualche contrattura alle spalle", del resto dopo quello che sta passando Aysha lo stress arriva alle stelle e diventa cronico!!!, solo che, ad un certo punto, o te ne freghi e come va va e dopo ogni caduta ti rialzi, oppure cadi giù in un vortice che forse è meglio non scoprire, meglio rialzarsi, ma è molto probabile che ti porti dietro lo stress... Aysha beve delle tisane rilassanti, erbe, tutto naturale, funzioneranno?poi si vedrà.... Aysha si addormenta e sogna di stare sopra una sedia a dondolo, ed è accerchiata da bambini che giocano, mi sa che questi bambini sono i bambini immaginari che Aysha vorrebbe avere, e purtroppo neanche quest'anno è riuscita ad averli….. Aysha dice: "si proverà l'anno prossimo”.... E cosi anche quest'anno è arrivato Natale e con esso anche qualche storia, oggi vi racconto quella di una bambina che è rimasta orfana di tutti e due i genitori e adottata da una famiglia che le vuole un mondo di bene, ma quando arriva il giorno di Natale la bambina si mette a piangere, vuole la sua mamma, che le da i regali, tutti gli zii sono intorno all'albero di natale e rimangono lì zitti, non sanno cosa dire, la mamma adottiva si avvicina alla bimba, e le dice: "amore mio tua mamma purtroppo è morta, sta in cielo assieme al tuo papà, ti stanno guardando!!!; la bambina dice: "perchè sono morti, e mi hanno lasciato da sola!"; la mamma adottiva: "non ti hanno lasciato da sola, ci siamo tutti noi che ti vogliamo bene" l'abbraccia e piange anche lei, cosi tutti gli zii scoppiano in lacrime, ad un certo punto la bambina, lì guarda! sorride! dice: "meno male che voi mi volete bene ora non mi abbandonate neanche voi, come mi hanno abbandonato i miei genitori!"; la mamma adottiva dice: "noi non ti lasceremo mai”, e tutti la abbracciano..... Anche Capodanno è arrivato e tra poco arriverà la befana, Aysha dice: "ci manca poco che la befana la faccio io.......diventando la nonna di tutti i bimbi.............." Aysha gira per strada con il suo cagnolino, incontra una sua amica, anche lei ha il cane, cosi vanno in un prato e sciolgono i cani, che corrono e giocano assieme, nel frattempo le due chiacchierano, ad un certo punto l'amica dice: "HaaaHHHaaa, lo sai che la mia amica ha deciso di adottare una bimba"; Aysha: "bella notizia!!! e come ha fatto ?", l'amica: "beh dopo aver provato lei non è rimasta incinta!; Aysha: "ma hanno dei problemi ?"; l'amica: "in realtà non lo sanno, non sono andati a fare esami, hanno visto che dopo un paio di mesi, lei non rimaneva, e cosi hanno deciso di adottare". "Ma sai la storia è un po’ lunga ora ti racconto": "si è scritta ad una associazione di adozioni, ma passano i mesi e gli anni e non sente nessuno, ad un certo punto la chiamano le fanno tante domande, la segue un psicologo che valuta se la famiglia è idonea, le chiede anche che figlio vorrebbero, lei voleva una bimba di pochi mesi, fanno anche delle sedute con altre mamme per confrontarsi e chiacchierare, ognuna racconta la sua storia. Questa mia amica non lavora, suo marito rimane qua perchè lavora, cosi lei parte assieme ad altre mamme, tutte assieme con un furgoncino, per andare a conoscere i loro futuri figli, tutte le mamme sono piene di entusiasmo, e non vedono l'ora di arrivare nel paese d'origine dei bimbi, mi diceva questa mia amica che i bambini stranieri riesci ad adottarli prima, per quelli Italiani ci vuole molto più tempo, e non te li danno molto facilmente", Aysha: " pensa quanti bambini vivono in questi istituti !!!! quando potrebbero avere una famiglia che gli vorrebbe bene!!!!"; dice l'amica: "Appunto!!! ti stavo dicendo, appena arrivata li, l'istituto sembrava una grossa caserma, circondata da prato, la recinzione altissima gli ha dato l'impressione che servisse per evitare che qualcuno scappasse!!!; per entrare bisognava salire una grossa scalinata, le mamme si sono trovate davanti un grosso portone di legno, spingendolo per aprire, era pesante, faceva rumore hiihiihihihihiihihi; aprendo la porta si sono trovati davanti ad una sala con dietro una scala, da lì scende la direttrice, era vestita con un abito lungo, non si vedevano le scarpe, l'abito era di colore grigio e verde, sembrava dell'ottocento, molto accollato e stretto in vita, capelli raccolti, saluta con un inchino, ad un certo punto batte le mani, e dietro di lei arrivano tanti bambini, si mettono tutti in fila dietro di lei, e dice passando davanti ai ragazzi: "salutate le signore"; i bambini si inchinano e dicono “buon giorno signore”, tutti in coro, le mamme erano vestite normali, chi con pantaloni e chi con maglie e gonne, ma non si immaginavano mai una vestita cosi molto "chiusa"; sono rimaste imbarazzate, la direttrice ribatte le mani, e i bambini ritornano nelle loro stanze, tutte le mamme rimangono lì imbarazzate si guardano e non hanno parole, la direttrice suona un campanello, e arrivano delle donne con grembiuli bianchi e le cuffiette in testa, rispondono: "si!!! signora cosa desiderate!!!"; lo dicono tutte in coro saranno state una decina di donne, la direttrice: "accompagnate le donne nelle loro stanze, qui si mangia a mezzogiorno, e alla sera ore 19, buona giornata!"; e se ne va, le donne silenziose seguono con le loro valigie le donne con i grembiuli bianchi, salgono le scale, e arrivano in una stanza dove dovranno dormire tutte assieme,una mamma dice: "se avessi saputo che era cosi, mi portavo 2 vestiti lunghi e molto coprenti”, un’ altra mamma: "ma avete visto i bambini a battito di mani rispondono e anche la servitù è impressionante, chissà il resto, speriamo di prendere al più presto i bambini e andare via"; risponde un altra mamma: "pensa quanti istituti ci sono in giro per il mondo, invece di chiedere soldi, non è meglio che i bambini li adottano tutti!!!!"; Tutte le mamme posano le loro cose, ad un certo punto entra una donna con il grembiule e la cuffietta in testa, dice: "siete pronte, mettetevi le ciabatte e seguitemi”, cosi le donne in fretta mollano tutto sui letti e vanno dalla signora, la signora guarda i letti, e dice: "questa stanza deve rimanere ordinata, quando poi tornate mettete tutto apposto all'interno degli armadietti, la direttrice non vuole vedere niente in giro, ora seguitemi"; le mamme si guardano tra di loro e fanno delle smorfie, ma sono contente vanno a trovare i loro bimbi, la donna con il grembiule le porta in cucina, e dà ad ognuna un compito diverso, chi deve apparecchiare, chi deve aiutare a preparare il pranzo, chi sbuccia patate, cho taglia il pane, eccetera, una delle mamme dice: "ma i bambini quando li vediamo"; entra la direttrice: "li vedrete presto, ma voi qua siete anche venuti per darci una mano, ora fate in fretta, perchè fra 5 minuti arrivano i bambini a mangiare e hanno giusto mezz'ora e poi devono andare a studiare, presto!! presto!!!”; e se ne va, si avvicina una donna con il grembiule, e la cuffietta in testa, dice: "vi conviene lavorare e stare zitte!! è molto severa la direttrice!!!"; una mamma a bassa voce dice: "ma dove siamo capitate!!!!; un’ altra mamma dice: "sciiiiiiscicscccciiiii, stai zitta, meglio non dire niente!!!"; cosi appena finito di sistemare tutto, arrivano i bambini, si siedono, e con la direttrice a capo tavola tutti in piedi, la direttrice: "ringraziamo il signore, per il cibo che ci da?"; tutti in coro: "grazie signore!"; e si siedono, le signore con il grembiule e la cuffietta in testa dicono: “ presto servite il pranzo”, cosi tutte le mamme corrono dalla cucina alla sala per servire il pranzo a tutti i bambini, c'è un silenzio, si sentono solo i rumori dei cucchiai, che battono nei piatti, finito di mangiare la direttrice si alza in piedi e dice: "oggi bambini non sparecchiate voi, ci sono le mamme che lo faranno per voi, ringraziate!!!; queste mamme sono venute per adottare qualcuno di voi, ora potete alzarvi e andare in classe, i bambini si alzano e ringraziano in coro, e tutti guardano le mamme, le mamme li guardano vorrebbero portarli via tutti, ma purtroppo non è possibile..... La signora con il grembiule e la cuffietta dice: "presto sparecchiate dobbiamo pulire e lavare i piatti, una mamma dice: "ma se non c'eravamo noi chi lo faceva?"; risponde: la signora con il grembiule, "lo fanno i bambini a turno", la mamme si guardano con aria sbalordita, una mamma dice: "noi quando mangiamo ?", la signora con il grembiule dice: "si venite, mangiate quello che è avanzato ma fate in fretta, bisogna pulire"; cosi le mamme molto velocemente mangiano. Finito di mangiare c’è chi pulisce i tavoli, chi pulisce per terra e chi aiuta in cucina, molto velocemente, puliscono tutto, le mamme lo fanno volentieri del resto sono venute lì per conoscere i loro figli, finito di pulire tutto, una donna con il grembiule e la cuffietta in testa dice alle mamme: "seguitemi!"; tutte le mamme la seguono, le porta in una stanza dove c'è la direttrice, e chiude la porta, la direttrice: "sedetevi!!!; le mamme si siedono, la direttrice: "ho valutato le vostre proposte, e quali bambini volete, adesso ognuno di voi andrà a conoscere i bambini che avrete scelto, rimarrete qui fino a quando la bambina o il bambino avrà compiuto 1 anno di età, perchè fino ad allora i genitori veri potrebbero richiederli indietro, e poi questi bambini devono conoscervi e volervi bene, una mamma a bassa voce dice: "ci vuole poco!!! sempre meglio che vivere qua!!!"; la direttrice : "silenzio!!!, ora la servitù vi porterà dai bambini che avete scelto, presentatevi e comportatevi bene, io valuterò!!!!; batte le mani, entra una donna con un abito lungo di colore bordeaux, capelli lunghi fino alle spalle, un fermacapelli tiene due ciocche dietro la testa, molto carina, e molto giovane, la direttrice: “lei è la maestra, vi porterà dai bambini”, le mamme si alzano e la seguono, la donna le accompagna in una stanza, e dice: "le mamme che hanno scelto i bambini più grandi rimangono qua le altre mi seguono, le mamme rimangono da sole nella stanza, guardano i pochi quadri appesi alle pareti, c'è un mobile con tanti libri e un caminetto con il fuoco acceso, faceva freschetto, ad un certo punto si apre la porta ed entrano i bambini con la direttrice, le mamme tutte con il sorriso stampato in faccia, si inginocchiano davanti ai bimbi, si presentano, "e tu come ti chiami": i bambini sono timidi qualcuno di loro osa abbracciare le mamme, e qualcuno piange, dicendo portami via di qua, qualche mamma piange dall'emozione, "certo che ti porto via di qua, verrai a vivere a casa nostra, c'è una stanza tutta per te; cosi mentre queste mamme fanno amicizia con i bambini, le altre mamme vanno in un'altra stanza dove ci sono i bambini di pochi mesi, sdraiati sui lettini che dormono, qualcuno di loro si è svegliato e piange, ma nessuno li considera, tutte le mamme si avvicinano ai bambini, la signora dice ad ogni mamma chi è il loro bambino, cosi possono prenderli in braccio e coccolarli per farli calmare…. tutte le mamme scoppiano in lacrime, una dice: "peccato non poterli prendere tutti!!!"; le mamme prendono confidenza con i bambini, alcune rimangono con i bambini più piccoli perchè devono cambiarli e dargli da mangiare, tutte le mamme si danno da fare per accudire i bambini, a fine giornata sono sfinite ma lo fanno volentieri, la mattina dridiiidrriiiiiiiiiii ! sveglia alle 6, una mamma dice: "ma cos'è sta tromba!!! che ore sono!!!!"; una mamma risponde: "le 6 del mattino sta persino cantando il gallo, beh torniamo a dormire!"; entra la direttrice: " vi siete alzate!!!, bene !!!! alzatevi dovete seguire i vostri figli”, cosi tutte le mamme mezze addormentate vanno dai bambini, li aiutano a vestirsi e lavarsi. Un anno passa in fretta le mamme hanno preso confidenza con i bambini e i bambini si sono affezionati alle mamme, è giunta l’ora di tornare a casa, le mamme sono contente di portare i loro bambini a casa, ma sono tristi perchè quì ne lasciano degli altri, si spera che presto verranno addottati, cosi con le valigie e con un sacchetto con dentro poche cose dei bimbi, i bambini salutano piangendo i loro amici, ma sono contenti perché vivranno in una famiglia che li vorrà bene. I bambini salgono sul furgone, salutano con la mano i loro amici , le mamme, invece, abbracciano i loro figli, presto arriveranno a casa……. certo che è un esperienza che ti segna.... ti scolpisce il cuore..... Una ragazza sposata, non riesce ad avere figli, facendo gli esami sembra tutto apposto, ma chissà come mai, forse conpatibilità; cosi la donna dalla disperazione decide di fare a modo suo tanto il marito lavora fuori e non se ne può accorgere, cosi decide di andare con tanti uomini,ad un certo punto rimane incinta e riesce a far credere al marito che è figlio suo, tanto il marito lavora fuori….. la donna indaga e scopre che il marito ha un'altra famiglia, con moglie e figli, pensa che loro due assieme non possono averne, e con altre donne e uomini riescono, certo che la natura è strana.... Sharazade si innamora di un uomo, che si chiama Jokin, lo incontra per strada, è molto gentile, educato, ha un buon portamento, si frequentano, si innamorano, lei lavora in una fabbrica, fa i turni, i due vanno molto d'accordo, Jokin la fa molto ridere, quando camminano per strada mano nella mano, tutte le donne lo guardano, è un bel uomo. Un giorno lui passa in fabbrica davanti a tutte le donne e c'è anche lei, le donne lo guardano, è un uomo bellissimo , una le dice: "guarda che figo!!!"; lei dice: "ma chi è?"; una risponde: "il nostro datore di lavoro!"; lei rimane a bocca aperta, e continua a lavorare a testa bassa, pensa che questa storia purtroppo è già finita…. figurati se un uomo cosi bello e padrone di una fabbrica può stare con me, se sa chi sono non mi vorrà!!!", cosi torna a casa delusa, pensava di aver trovato l'uomo della sua via e invece niente.... Passano i giorni il cellulare di Sharazade squilla, è lui!; "oddio rispondo!; ma cosa vuole!"; cosi Sharazade risponde : "pronto, ha ciao sei tu!"; lui le dice: “ ci vediamo, ti vengo a prendere”, Sharazade: “certo, mi preparo e sarò subito pronta!"; cosi si prepara velocemente, ma dice: “forse è meglio mettersi un po’ in tiro, ma come mai mi vuole vedere, mica per dirmi che è finita!!!”; Sharazade si fa mille domande, l'ora passa e suona il citofono: "ora scendo"; cosi vestita molto carina, va da lui, lui le apre la portiera e la fa salire in macchina, lui la bacia, Sharazade: "dove mi porti?"; lui: “andiamo al cinema e poi andiamo a mangiare”, Sharazade: “cosa vediamo?"; lui : "sarà una sorpresa”; al cinema vedono un film molto divertente dal ridere a crepa pelle, poi vanno a mangiare e chiacchierano tutta la sera, quasi si è dimenticata che è il suo datore di lavoro si sta divertendo tantissimo, quando l’accompagna a casa, lei chiede: “ma perchè stai con me?"; lui: "sei una donna diversa, mi fai ridere e poi stai con me e non sai che io sono il tuo datore di lavoro!"; Sharazade rimane di stucco!; “tu lo sapevi che ero la tua dipendente?"; lui dice: “in realtà no!, conosco i miei dipendenti per nome non di faccia, ma mi è venuto il dubbio quando ho letto sul foglio il tuo nome, noi ci siamo conosciuti per strada quindi tu non sapevi chi ero e io non sapevo chi eri tu, ci siamo frequentati e piaciuti, io sul posto di lavoro sarò il tuo datore quindi non ti guarderò in faccia, ancora pensano che stai con me per il posto di lavoro, Sharazade rimane un po’ sbalordita!, non sa cosa dice ma a lei quest'uomo piace un sacco e poi la fa ridere, cosi i due si continuano a frequentare ma sul posto di lavoro fanno finta di non conoscersi e quando lei sente le sue colleghe di lavoro dire: "che figo, me lo farei" lei diventa rossa per la gelosia. Nel frattempo i mesi passano e lui le chiede di andare a convivere da lui, lei accetta, vanno a fare shoping assieme, Sharazade: “io non sono cosi sofisticata, mi piacciono le cose semplici, e tu accetterai di essere umile ?”; lui: "assieme a te mi sento un re, adoro la tua semplicità, sono felice, il lavoro ci aiuterà a vivere meglio, ma prima di tutto la felicità e la vita insieme, cosi un giorno lui le chiede di sposarla ma nessuno in fabbrica sa che i due sono innamorati, in fabbrica fanno finta di non conoscersi, ma fuori fanno fuoco e fiamme, è una storia fantastica!!! I due si sposano e ad un certo punto lei rimane incinta, ma lui le chiede di adottare una bambina, è la figlia di sua sorella che purtroppo è morta aveva un tumore, il marito è caduto in depressione e non può seguire la bambina, cosi loro due la adottano, le vogliono un mondo di bene, lei è una madre fantastica e lui un papà d'oro.... Un giorno camminando per strada, mi sono scontrata con una signora, “mi scusi, si è fatta male”, “no!”; i nostri sguardi rimangono ipnotizzati per qualche secondo, lei sorride, anch’io . Proseguiamo ognuno per la sua strada. La rincontro per strada ma non ricordo dove, eravamo in mezzo alla gente i nostri sguardi si incrociano, un sorriso, “come va?”; “bene!”; risponde la signora, le porgo la mano e mi dice il suo nome ma in quel momento la voce si è spenta, e non ho sentito, cosi camminando assieme e parlando, ci siamo ritrovati nel parco, ci sono molti bambini che giocano, ci sediamo su una panchina a chiacchierare, andiamo subito d’accordo, “ma come mai vieni al parco a vedere i bambini giocare ?”, “mi piace immaginare mia figlia che gioca con altri bambini, lei è incinta”. Anch’io sono incinta I giorni passano e diventiamo buone amiche, un giorno lei finisce all’ospedale, e io vado a trovarla, “cosa è successo ?”; lei mi dice che è ammalata, morirà; e non potrà crescere la sua bambina, io le dico “avrai dei parenti, nonni, che potrebbero crescerla”, lei: “ no! non ho nessuno, potresti crescerla tu?”; io rimango zitta per qualche secondo “ma non so nemmeno da dove iniziare”; lei mi dice “te la saprai cavare benissimo”; cosi entra un medico con dei fogli in mano, e mi dice : “scriviamo che è figlia tua!” la donna dice : “si chiama Denise”, e il dottore se ne va, “bel nome mi piace”; passa dei giorni in ospedale e poi sta meglio ed esce, continuiamo a frequentarci, “le chiedo chi è il padre ?”; lei mi dice “un uomo cattivo, sono scappata, lui non sa che io ero incinta, non gli interessa, gli interessano solo i miei soldi, ecco perché cercavo una che volesse bene alla bambina e la crescesse come se fosse sua figlia, io ero una prostituta, ho messo dei soldi da parte per la bambina”, io le dico: “le insegnerò l’educazione e quando sarà grande deciderà lei”; andiamo per strada e lei mi porta in un condominio, e mi dice che è proprietaria di alcuni alloggi, cosi ci troviamo da un notaio per intestare gli alloggi alla bambina, e intesta anche degli alloggi all’altra bambina, io devo gestire i conti e far crescere bene le bambine. Preparo le stanze per le bambine, anch’io aspetto una femminuccia che chiamerò Giada, come la pietra preziosa, le nostre pance crescono; le bambine nascono, è andato tutto bene, ora si torna a casa sono due bellissime bambine, una ha una fascia in testa rosa con un fiorellino, tra cambi di pannolini, coccole, sorrisi, creme, massaggino e biberon, sono piccole, hanno la testa e il collo molli le metto sul divano con un cuscino sotto la testa, con il ciuccio in bocca, mi metto a fianco e ci addormentiamo assieme, mio marito ci copre con una coperta di paìle, di quelle morbide. Quando può la donna viene a coccolare la bambina e io le faccio le foto, cosi avrà un ricordo della mamma quando sarà più grande. Le bambine sono molto dolci, sorridono sempre, vi assicuro che uscire con due passeggini e il cane è molto difficoltoso, meglio se qualcuno vi da una mano, fa freddo fuori, meglio stare a casa. Nel frattempo la donna muore, le bambine crescono e gattonano per terra, mentre il cane le lecca in faccia e gli tira la tutina, guardarle giocare non mi sembra vero. Me le coccolo, le bacio, le abbraccio, sono bellissime, anche il cane vuole le coccole, meglio accontentarlo ancora diventa geloso. Le bambine crescono e insieme andiamo a mettere una rosa sulla tomba della donna, le spiego chi è quella donna. quando siamo a casa le bambine giocano sul tappeto del soggiorno e io stiro. Le ragazze crescono, mi danno una mano in casa. Le insegno a scrivere il loro nome con le lettere dell’alfabeto. Ora io vado a lavoro e non vedo l’ora di tornare a casa perchè mi aspettano le piccole, quando arrivo mi abbracciano, mi baciano, e anche il cane mi salta addosso, anche lui vuole le carezze, ora il mio mondo gira intorno a loro….. Ma era un sogno…. Vediamo cosa ci porta quest’anno, intanto vi racconto di una tenera donna molto graziosa, che si traveste da befana, si mette una lunga gonna di stoffa, con tante toppe, tutte cucite a mano, una lunga maglia un po’ bucherellata, con un mantello di lana e tante frange, con i capelli lunghi fino alle spalle, legati da un nastrino dorato, un capello a punta, rosso, e nero, con attaccate toppe e campanellini che, quando muove la testa, suonano, un neo in viso sulla guancia, appena sotto l’occhio, unghie lunghe e dipinte di nero, le calze a rete, cosi nasconde che sono tutte bucate, e con gli scarponi, ha una bellissima scopa, con essa vola in celo andando dai bambini, ma lei fa una cosa diversa dalle altre befane, muovendo il suo capello, i campanellini suonano, e la sua scopa inizia ad animarsi, ha un sacco pieno di cose buone da mangiare, caramelle, e cioccolatini, tanti giochi, ma anche carbone per i bambini che non sono stati buoni ma tutti i bambini sono buoni e teneri; questa tenera nonnina che si chiama la befana, muove il suo capello magico e i campanellini suonano; la scopa si anima e si infila sotto le sue gambe, prende il sacco e via verso qualche bambino Questa tenera nonnina vola nel cielo di sera con uno sfondo rosso, si dice : “rosso di sera bel tempo si spera”, e con lei il bel tempo è assicurato, quando i bambini suonano i campanellini, lei arriva con la sua scopa e il suo sacco, questa tenera nonnina vola tra le case, deve entrare dai camini accesi, ecco perché ad ogni suo viaggio, ritorna tutta bruciacchiata; quest’anno decide anche di andare in ospedale, dove ci sono tanti bambini ammalati, che non possono uscire e porta tanti doni, giocattoli, qualche caramella, cioccolato e per i genitori buonumore e allegria; ad ogni bambini lascia il suo campanellino, poiché possano suonarlo fino al mattino, e poi lei andra via e, fino all’anno prossimo, non la rivedremo più…. Non vi preoccupate, presto scriverò il seguito perché non è finita qua……

FINE

Care nonnine non vi arrabbiate se le vostre figlie diventano mamme giovani, meglio essere nonne a 40 anni che a 60 anni e non poterli guardare perché ci vuole chi guarda voi… , Ayscha rivede le ragazze che aveva visto un anno fa, stanno provando a fare il secondo figlio, ne incontra una e le dice che la prima volta aveva 2 ovuli: un ovulo con 4 cellule e il secondo ovulo con 6 cellule; un ovulo si è attaccato ed è nata una bambina! quando sei già mamma sei più tranquilla rispetto alla prima volta che sei molto agitata, adesso coloro che vogliono provare ad avere il secondo figlio sono di nuovo qua a farsi le punture sulla pancia e a provare di nuovo quest’avventura. Un’altra ragazza ha 40 anni ed è la quinta volta che prova, fa pochi ovuli, la prima volta 2 ovuli, le altre volte 2 e 3 ovuli, stavolta 5 ovuli di questi 5 3 sono sopravvissuti, 1 ovuli di una cellula e gli altri 2 di 2 cellule; li hanno messi nell’utero dicono che siano di buona qualità, giustamente speriamo bene Una di loro dice : “adesso mio figlio ha 3 anni e provo a fare il secondo, c’è sempre qualcuno che sta provando ancora per il primo figlio” Risponde un’altra signora: “c’è una mia amica che a 15 anni è rimasta incinta, pure con la pillola,”; “ma non era giovane, e i suoi genitori ?”; “guarda sono stati contentissimi, Perché aspettare e poi scoprire forse di non diventare mai mamme o addirittura nonne, meglio approfittarne della situazione, meglio cogliere l’attimo….” “E soprattutto meglio non avere genitori possessivi, con un padre padrone guai a te se rimani incinta a 15 anni, si forse è troppo presto, si è ingenui, orgogliosi, adesso invece si tribola per averlo. Beh i genitori poi scoprono che forse in amore è meglio che si mettono da parte, non è più come una volta ci si sposa giovani e si rimane incinte giovani, adesso tutto è cambiato………. Lei si che vive bene.. ma chissà… questa ragazza si chiama Blady, vive in un castello, adora i fiori, ha moltissime orchidee di cui prendersi cura ma in questo prato non passa mai nessuno, ogni tanto si vede giocare qualche ragazzo ma non è permesso chiacchierare con lui, il padre della ragazza fa il cocchiere per il principe, pulisce i cavalli, sistema la stalla, invece la madre cura i fiori e ha passato la passione alla magnifica figlia, il ragazzino è invadente e viziato, ma quando passa davanti ai fiori gli piacciono e spera di vedere la ragazzina, i due si sono visti solo di sfuggita, la ragazzina vive in una stanza lontana dal castello, ha dei giochi che il principino ha perso nel prato, naturalmente lui non lo sa. Ogni tanto la mamma permette alla figlia di entrare nel castello e nella stanza del principe e giocare con i giochi, poi però deve mettere tutto apposto, ogni tanto la ragazzina si porta via qualche gioco, tanto il principe non se ne accorge, ne ha talmente tanti che non se se ne accorge neanche che manca qualche giocattolo. Ma la ragazzina ha un segreto: tanto tempo fa, quando era più piccola, ha scoperto un uovo di dinosauro che poi si è schiuso e crescendo è diventato un drago con enormi poteri, il drago rimane nascosto nelle segrete del castello ma quando nessuno lo vede lui esce e porta la ragazzina in giro volando per il regno. Un giorno la ragazzina giocava nascosta dietro una siepe con i giocattoli del bambino, il bambino sente la bambina che gioca, si avvicina di nascosto e guardandola, rimane nascosto dietro la siepe, ma lei si accorge della sua presenza e si gira, i due si guardano ma il bambino viene chiamato dalla madre e così scappa via, la bambina rimane nascosta fino a quando può uscire e ritornare a casa, l’indomani cerca di farsi notare dal bambino è lì e con il mocio rotante lava il pavimento e il bambino si trova dall’altra parte non può passare perché il pavimento è bagnato, i due si guardano, e lei scappa lasciando lì il mocio che viene recuperato dalla mamma, la bambina corre molto velocemente e il bambino la insegue, passano dentro un labirinto, poi un sentiero, la foresta, ad un certo punto la bambina arriva nel bosco e in un villaggio dove ci sono tanti bambini e si mette vicino a loro e inizia a giocare, il bambino si avvicina piano piano non ha mai visto tanti bambini, lui gioca sempre da solo, così la bambina lo prende per mano, lo fa avvicinare e inizia a giocare con loro, lui vede i suoi giochi, dice”ma chi ve li ha dati”; la bambina risponde “io! loro non hanno giochi tu ne hai troppi dividili con loro”; il bambino “va bene “; così i due giocano tutto il giorno, alla sera la ragazzina dice: “meglio ritornare”; prende per mano il bambino e va verso il bosco, fischia arriva il drago, il bambino ha paura: “non avere paura è mio amico”; i due salgono sul drago e tornano a casa, la bambina gli chiede “come ti chiami ?” “Myce, e tu ?”; “Blady” Così i due bimbi da ora in avanti si vedono tutti i pomeriggi e giocano insieme finchè, diventando grandi, i due si innamorano e sotto la grande quercia concepiscono un bambino tenuto nascosto al re. Al compiere del diciottesimo compleanno, il principe deve prendere moglie e iniziano ad arrivare le pretendenti, ma a lui non interessano ama Blady così dice al re chi ama e il re si infuria “non puoi sposare una serva”; “la caccerò dal castello!!!”; il ragazzo dice al re: “io andrò con lei, ovunque tu la manderai”; “ma almeno conoscila!”; così il re acconsente di conoscerla, la ragazza viene preparata dalle dame di corte che le aggiustano i capelli, lunghi e dorati, le mettono un bel vestito e dei guanti, scarpine colorate e con un velo davanti agli occhi, si presenta al re con la testa china, si inginocchia davanti a lui ma il re vuole guardarla negli occhi, le dice: “alza lo sguardo, voglio vedere di chi si è innamorato mio figlio”; lei alza lo sguardo e il re rimane abbagliato dalla bellezza della donna, non pensava fosse cosi bella, chiama il figlio: “acconsento alle nozze, è una donna bellissima”; così i due si sposano e vivono nel castello, fanno dei figli, presentandoli poi al re, che ad un tratto si trova con tanti nipotini, senza sapere da dove arrivassero, del resto anche lui ha fatto delle scappatelle, e chissà quanti bambini ha sparso per il regno Una volta i bambini che non erano graditi venivano lasciati avanti ai conventi delle suore e venivano presi dalle suore che li accudivano! Molti bambini erano nati da altre relazioni e questi bambini venivano cresciuti dalle madri che di nascosto andavano lì a seguirli, perchè a casa nessuno sapeva niente, riuscivano anche a tenere nascosta la gravidanza, ma questa è un'altra storia… L’avventura di Ayscha continua, lei continua a farsi le punture sulla pancia e a prendersi pastiglie, sembra tutto apposto, ogni tanto ha mal di testa, sonnolenza, stanchezza, ma sono gli ormoni, che cambiano l’equilibrio psicofisico dell’organismo, le punture hanno fatto irritazione alla mano, ha prurito, dopo un po’ il corpo non sopporta più le punture, meglio smettere, Ayscha prenderà solo le pastiglie, bisogna comunicarlo al medico, dopo circa 15 giorni è arrivato il momento di scongelare gli ovuli che nel ciclo precedente sono stati congelati, il prurito è più insistente alla mano destra, si guarda e ha un’ irritazione, la pelle è arrossata, visto che oggi deve andare dalla dottoressa meglio dirlo, la dottoressa dice :“ è meglio sospendere le punture sperando che siano quelle, ma le pastiglie devi continuare a prenderle”! Ayscha fa passare il weekend e lunedì si riparte….. Ayscha decide di passare un weekend diverso dal solito con le sue amiche Jessy, Sury e Matis, un weekend all’insegna dell’avventura, così partono al mattino presto in macchina e vanno a trovare una loro amica, che abita in montagna, dopo un’ oretta di macchina arrivano dalla loro amica Ganny, si abbracciano, si baciano contente di rivedersi, Ganny le fa entrare in casa e fa vedere le loro stanze, “sistematevi, e poi scendete a fare colazione”; così le ragazze posano le valigie e scendono per fare colazione, chiacchierano di tante cose, del resto non si devono da molto tempo e pensare che tutte le sere si sentono al computer, ma chissà cosa hanno da dire, sono molto amiche, sono cresciute assieme e sono anche andate a scuola assieme! Successivamente Ganny mostra la casa e un magnifico cascinale, adibito ad albergo, con un ristorante, stalle con mucche, recinti con i cavalli e i poni per i bambini, tutto attorno ci sono prati verdi dove correre, vigne, tanti alberi da frutta e molti cani, che corrono nei prati, ci sono anche delle pecore, capre, galline, oche, tutti che gironzolano nei prati, cosi Ganny dice: “passerete due bei giorni, vedrete, ci divertiremo un mondo!!!”. Le ragazze, indossata tuta e scarpe da ginnastica, vanno in giro per la tenuta, Ganny le coinvolge nelle faccende della fattoria, “dai! portiamo le mucche nel prato”, le ragazze aprono i recinti ma le mucche rimangono dentro, cosi Ganny dice alle ragazze: “forza entrate dentro e fatele uscire!”; le ragazze si guardano e Jessy: “cosa diciamo, uscite!”; Ganny: “dai fate come me”; entra nel recinto agita le mani : “ola, ola, forza, uscite” e le da delle pacche sul petto e nelle cosce, Aysha: “ola, ola la mucca vola!!! Hhahhaaah”; così le ragazze fanno lo stesso ma hanno un po’ di paura, qualche mucca fa dei sbuffoni, ma alla fine le mucche escono e vanno nel prato , mangiano erba qua e la, Ganny:”dobbiamo far uscire anche i cavalli, i poni, le pecore, capre, galline”…. Risponde Sury: “non c’è più niente da far uscire ! mamma mia quanti animali che bisogna far uscire”; le ragazze si danno da fare per far uscire gli animali, Ganny: “prendiamo i cestini, e venite con me!”; le porta nella vigna “bisogna raccogliere frutta, verdura e uva” cosi le ragazze si dividono, c’è chi assaggia la frutta appena raccolta, Sury: “huuhhu che buona questa mela!”; tra una chiacchiera e l’altra le ragazze raccolgono tutto, posano i cestini con la frutta e la verdura in cucina, l’uva la mettono in un grosso recipiente, Ganny: “ora ragazze ci divertiamo, seguitemi”; vanno dove ci sono gli ulivi, Ganny: “aiutatemi appoggiamo le reti sotto agli alberi”; cosi le ragazze, aiutano a distendere le reti, Ganny dice: “ora appoggiatevi agli alberi, e scuoteteli molto forte”; le ragazze si posizionano davanti agli alberi e gli scuotono molto velocemente, Sury: “ è fighissimo, molto distensivo”, le olive iniziano a cadere, le ragazze gridano haahhhhhaaaaa, e si staccano perché le olive cadono sulla testa, Jessy: “che male, mi verrà un bernocolo!”; Ganny: “ma no!, dovete solo mettervi in modo che le olive cadono per terra e non sulla vostra testa”; cosi le ragazze si riposizionano davanti agli alberi tra uno scossone e l’atro le olive cadono e molte cadono sulla testa delle ragazze, tra un hahhhaaa e l’altro, le olive cadono tutte, Matis: “meno male penso di avere la testa piena di bernocoli, sono dure le olive”; le ragazze sorridono, raccogliendo le olive, le trascinano sul frantoio, le buttano dentro, Aysha: “c’è una grossa pietra che schiaccia le olive ?”; Ganny: “spostatevi! lo metto in funzione, cosi vedrete”; le ragazze indietreggiano e il macchinario inizia a partire e il macchinario schiaccia le olive, dividendo i noccioli dal succo che va in un altro contenitore, Ganny: “vi piace, ora prendiamo le bottiglie e le riempiamo”; così le ragazze a turno mettono le bottiglie sotto al contenitore dove viene raccolto il succo e riempiono le bottiglie Sury: “bene! Ne abbiamo riempite tantissime” Jessy: “ora dove le mettiamo ?”; Ganny: “chiudiamole bene, sigilliamole e poi le posizioniamo nello scaffale, vi porterete a casa una bottiglia a testa, come ricordo”, “ora siete pronte?”; risponde Aysha: “per fare che?”, Ganny: “venite con me, ci divertiremo un mondo…”, così le ragazze la seguono, entrano in una stanza dove c’è un contenitore pieno d’uva, Ganny: “siete pronte ?”, le ragazze si guardano, Sury: “e ora cosa ci fai fare ?”; Ganny: “toglietevi le scarpe e le calze ed entrate con me”, Ganny entra dentro al contenitore dove c’è l’uva, le ragazze la seguano, “iniziate a pestare con i piedi, schiacciate forte”, le ragazze schiacciano, mormorano: huhhuuuuuu è tutto molle, Ganny: “dai che è divertente”; le ragazze saltellano, schiacciano l’uva, si stanno divertendo, tra una risata all’altra, le ragazze hanno finito, sfinite escono dal contenitore e si buttano per terra, Ganny: “ragazze non è finita, dobbiamo travasarlo”, Jessy: “pensavamo di si!, Ganny: “mica si travasa da solo!”; Ayscha: “giusto!, lo possiamo fare più tardi?”; Ganny: “no!, più tardi dobbiamo fare altre cose!”, Jessy: “altre cose!!!, pensavo avessimo finito!”, Ganny: “no!!! Siete venute per passare un weekend diverso e io ho organizzato tutto!!!!” Sury: “ce ne siamo accorte!”, così Ganny prepara le bottiglie e dice: “mettete le bottiglie vicino, cosi poi ce le passiamo per riempirle”, le ragazze si danno da fare, Ganny: “adesso una di voi deve soffiare per far uscire il vino, io tengo la bottiglia, dai chi lo fa ?”, Jessy: “mi offro volontaria!” Ganny: “aspettate quando la bottiglia e piena, una di voi deve mettere sotto un'altra bottiglia, ok” le ragazze rispondono in coro: “ok”, Così Jessy inizia a succhiare, invece di soffiare e si beve il vino, ma Ganny dall’altra parte dice: “qui non esce niente, continua!!!!”, cosi Jessy continua, ma sbaglia invece di soffiare sta succhiando,dice: “è buono questo vino!”, e continua a succhiare, dall’altra parte naturalmente non esce niente, Ganny: “ma stai soffiando ? qui non esce niente!”; Sury: “vado io”; così ci prova anche lei ma anche lei succhia invece di soffiare, Sury: “huuu, buono!”, e continua a succhiare e le due ragazze, succhia un po’ una e un po’ l’ altra, iniziano a ridere, Ganny le sente ridere: “ma che stanno combinando!, qui il vino non arriva, tieni Matis, vado a vedere!”, così Ganny va a vedere e trova le ragazze che ridono, hahhaahhaaaa haaaahhahhaahah e succhiano il vino , chiama Matis e Aysha: “venite a vedere”, “sono ubriache!, ecco perché il vino non usciva dall’altra parte, se lo stanno bevendo tutto loro!!” hahhaaaaaah , Ganny: “aiutatemi a tirarle su! ragazze come vi sentite?”; le due: “hahahhaahhhaha, benissimo”, ma barcollano, Jessy: “aspetta! devo succhiare un pochino, deve uscire il vino hahhaa!”, le ragazze si siedono tutte per terra, Ganny: “basta!!! Non dovevate succhiare ma soffiare”, le ragazze ridono hahhahaaahahh, a crepa pelle, Matis: “portiamole a fare una doccia, magari si riprendono!”, le portano nelle stanze, le spogliano e le aiutano a fare una doccia, le aiutano ad asciugarsi e a vestirsi, Ganny: “meglio andare a mangiare!”, così le ragazze scendono per la cena, si siedono ai tavoli, Aysha rimane con loro, mentre Ganny e Matis vanno a prendere vassoi e posate acqua da bere che portano a tavola, le due ragazze ridono hahhaaa, si devono prendere da mangiare, ma in questo locale i cibi passano in un rullo che cammina da solo e tu devo prendere subito da mangiare altrimenti se ne va, le due ragazze ubriache non riescono a prendere niente, e ridono hahhhaaa, Jessy: “come! il cibo cammina da solo… hahahhaaahah”, Sury: “haaahhaa, ma ritorna!, aspetta che ritorna!”, hahhaaa,” le ragazze ridono così tanto che hanno dolori alla pancia e gli occhi che lacrimano, Ganny: “forse è meglio che mettiamo qualcosa noi nei loro piatti altrimenti queste stasera non mangiano niente” così Ganny, Aysha e Matis mettono nei piatti delle ragazze la roba da mangiare , Jessy: “guarda!!! hahaaah ho da mangiare, c’è l’hai anche tu! Haaaaha”, rivolgendosi a Sury, Ganny: “vi state divertendo, ci guardano tutti”, Matis: “ma si, almeno avranno qualcosa da raccontare!, lasciale ridere”, così le ragazze tra un pasto e l’atro passano la serata ridendo a crepapelle! Dopo aver finito di mangiare arriva l’orchestra, le ragazze si alzano in piedi e vanno a ballare, animando il locale, e tutti ballano, finita la serata le ragazze vanno nelle loro stanze, chiacchierano e ricordano la giornata ridendo hahhaaahhh, tra una risata e l’altra si addormentano Svegliandosi l’indomani mattina a mezzogiorno Aysha: “andiamo a fare colazione”, le ragazze stordite si fanno la doccia, si vestono e scendono a fare colazione, vanno in cucina e vedono che tutti mangiano, Jessy: “ ma che ore sono ?”; le ragazze guardano l’ora e ormai è l’una, Matis: “abbiamo dormito parecchio, si vede che avevamo sonno arretrato, andiamo a mangiare!”, Sury: “volevo un caffè forte, ho un mal di testa”, Jessy: “anch’io!; Matis: “lo prenderai dopo mangiato”, così le ragazze si siedono al tavolo, Jessy: “ma qui i piatti camminano da soli? Ingegnoso! ”, Matis: “si anche ieri cammivano da soli ma eravate ubriache e non ve lo ricordate!”; le ragazze ridono hahhhaahhaah, Arriva Ganny:”siete qui !, mangiamo e poi vi faccio fare una cosa…. Aysha: “quando dici cosa, mi preoccupi!!!, cosa ci fai fare????” Ganny: “ora vedrete!!!”, le ragazze, finito di mangiare, ripartono all’opera…, “venite, prendiamo i secchi, uno a testa”, Jessy: “cosa ci fai fare con i secchi!!! Sei pericolosa!!!”; Ganny: “prendete gli sgabelli e venite con me”, le porta in mezzo al prato dove ci sono le mucche che pascolano, Ganny: “ragazze sedetevi vicino alle mucche, dobbiamo mungerle!”; Matis: “siii!!! Ma chi lo ha mai fatto!!!, rivolgendosi a Jessy, e Sury, “ubriacatevi di latte, se ci riuscite!!!” hhaahahahaha, le ragazze ridono hahahaaha Cosi le ragazze si mettono sedute dietro le mucche, con il secchiello sotto, ma le mucche si spostano, così le inseguono, ad un certo punto Jessy: “ma queste mucche non stanno ferme!, come le mungi, qua giriamo tutto il prato!”; Ganny: “ora vi faccio vedere; mettete lo sgabello vicino alla mucca, il secchiello sotto, accarezzate la mucca, facendola calmare e mettetela a suo agio, piano piano vi abbassate e iniziate a strizzarle i capezzoli molto delicatamente, facendo uscire il latte”; Jessy: “sembra facile! Proviamo”; così le ragazze iniziano anche loro a fare uguali, Jessy abbassandosi dice: “ma non ha le tettine?”; Ganny: “si mette a ridere hahahahahhha, non è una mucca è un toro, togliti di lì”, subito Jessy si alza in piedi e scappa via gridando aiuto, “non correre tanto non ti insegue”; Jessy: “io le mucche non le mungo!”; Ganny: “dai vieni qua! ti faccio provare la mia mucca!”; così Jessy si avvicina e piano piano assieme alla sua amica munge la mucca, dice: “bello!, divertente!”, Ganny: “fai sempre piano, potresti farle male”; Ganny aiuta anche le altre ragazze a mungere le mucche, riempiti i secchi lasciano le mucche libere nei prati, Aysha : “posso assaggiarlo?”; Ganny: “certo!, vi dò un bicchiere a testa”, le ragazze assaggiano il latte direttamente munto, dicono: “huuhuuhu, molto buono!” Aysha: “non bevetelo tutto altrimenti vi ubriacate”!!! Le ragazze ridono in coro Hahaaaaaa, portato il latte in cucina, vanno nelle stalle, Ganny: “dobbiamo pulire le stalle, e mettere nuovo fieno per i cavalli, i pony, le caprette e le mucche”, Susy: “ah oltre all’erba mangiano anche il fieno, pensa non lo sapevo!”, Ganny: “del resto voi ragazze di città, queste cose non le sapete, ecco perché ve lo faccio fare! Dobbiamo anche dargli l’acqua, qui le mie mucche vivono serene, e non stressate, perché sono rinchiuse”, Aysha: “abbiamo visto, tutti gli animali sono tranquilli, girano sereni, e si fanno accarezzare, anche i cani sono bravissimi, giocano tutto il giorni tra di loro, complimenti questo è quello che dovrebbero fare tutti!!!!” Così le ragazze si danno da fare, Matis spala il fieno e lo butta addosso alle altre, senza farsi accorgene, Susy: “ouh, ma ci butti il fieno addosso”; Matis: “scusate!, non me ne ero accorta, sono talmente presa!”; tutto fila liscio e le ragazze, in poco tempo, riescono a mettere apposto la stalla, Ganny: “ora prendiamo secchio, spazzola e acqua, dobbiamo lavare i cavalli”; Aysha: “questo deve essere divertente, ma poi possiamo cavalcarli?”; Ganny: “certo!”; così le ragazze dopo aver lavato tutti i cavalli, ne preparano qualcuno per cavalcarli e galoppano nei prati, Jessy: “io non ho mai cavalcato un cavallo!”; Ganny: “ti aiuto io!”; così la ragazza la fa salire e, accompagnandola, fa una passeggiata con il cavallo, ha un po’ di paura, ma Ganny dice: “tranquilla, non stringere le gambe fai male al cavallo e si innervosisce, tieni le redini lente, ti porto io!”; così si tranquillizza e piano piano prende confidenza e si lascia andare, le altre ragazze sono sempre andate a cavallo e galoppano in giro per i prati. Quasi a fine pomeriggio le ragazze corrono verso la grande quercia e si sdraiano nell’erba, Susy: “abbiamo passato un magnifico weekend, dovemmo farlo più spesso!”; Matis: “anche se abbiamo fatto mille cose, ma diverse dal solito”; Aysha: “sapete ragazze, non mi sembra vero, ma mi sento rilassata, se stavo a casa con tutti il lavoro, la spesa e mille altre cose, non mi sarei rilassata, ci voleva!”, Jessy: “dobbiamo farlo più spesso, ci aiuta a distrarci”, Ganny: “magari la prossima volta che venite Aysha avrà il pancione!”; Aysha: “magari! Non me lo ricordare!”; “e poi chi ci fa ridere che si ubriaca con poco”….hhahaaaahaah, e le ragazze ridono Si è fatto buio, bisogna rientrare, le ragazze dopo una doccia, vanno a cena, Matis: “mi dispiace andar via, mi sono divertita”; le ragazze tutte in coro: “ci siamo tutte divertite, sei grande Ganny! Ippi urrà per Ganny, non potevi organizzarla meglio!”; Ganny: “grazie ragazze, faccio un brindisi alla vostra amicizia che dura da molto tempo, alzando il bicchiere, ma dentro metteteci acqua che dovete guidare!”, le ragazze ridono hhahaahahahha La serata è finita, le ragazze dopo mangiato devono rientrare, mettono le valigie in macchina e si salutano, Ganny: “mi raccomando Aysha stai tranquilla, rimani rilassata che andrà tutto bene! Ci sentiamo al computer!”; le ragazze si baciano, si abbracciano, esce qualche lacrimuccia, Matis: “ma dai ci sentiamo al computer, lo so che non è la stessa cosa di vederci, ma anche se siamo lontane saremo sempre vicine”…. Così le ragazze salite in macchina rientrano un po’ tristi, ma Jessy dice: “ci siamo divertite, vi ricordate quando ci siamo ubriacate!, e le olive sulla testa!, lei ha preso il toro!” hahhaahhaaa, le ragazze ridono, Jessy che sta guidando, accende la radio, le ragazze cantano e ricordano fino a quando arrivano a casa…. Aysha: “sapete ragazze sono molto contenta e non mi sembra vero, sono molto rilassata, ci voleva questo weekend per dimenticare, alla facciazza di chi mi fa innervosire, bisogna imparare a non vedere e sentire, solo così si vive bene e tranquilli, anche se c’è sempre qualcuno che si diverte a farti innervosire e lo fa apposta, non bisogna ascoltarli, ho imparato l’indifferenza, meglio avere dei para occhi e non sentire e sorridere con il corpo e la mente, porta buonumore a tutto l’organismo, cosi affronter�� meglio la mia situazione”; Matis: “hai capito perché le donne tornano dalle ferie incinte, perché si rilassano e non pensano a niente, ma bisogna andare da sole, no! Portarsi la carovana dietro!”; Aysha: hahhaahah hai ragione, altrimenti a cosa serve….” E cosi l’avventura riparte …… scongelati gli ovuli, 1 ovulo non sopravvive, 1 ovulo non si feconda, ne rimangono 3 che si sono fecondati, nei giorni successivi si devono moltiplicare, aspettando con ansia chissà cosa fanno… Aysha si chiede…. del resto aspetta con ansia il verdetto…. Arrivati a mercoledì Aysha va nella stanza si deve spogliare, può rimanere con la canottiera reggiseno e le calze, il resto toglie tutto, camice bianco, ciabatte mono uso e cuffia in testa, le scappa da fare la pipì, ma prima che la vescica scoppi meglio farne un po’, quando devi fare il trasferimento degli embrioni devi avere la vescica piena, così l’utero si abbassa e loro passano meglio ad inserire l’ovulo. L’infermiere accompagna Aysha in una stanza, la fa aspettare lì c’è una ragazza, che si contorce tutta, Aysha dice: “ma stai bene ?”; la ragazza risponde: “si! mi sto solo pisciando addosso, non riesco più a trattenerla e mi fa male tutto”; Aysha: “forse è meglio che la fai, se devi stare male così!!!, chiamiamo l’infermiere!”; arrivato l’infermiere la ragazza va in bagno, quando torna , Aysha: “fatta?; la ragazza “si!”; Aysha: “altrimenti la vescica ti scoppiava!”, la ragazza: “non ce la facevo più!!!, pensavo che mi chiamavano subito, e invece il dottore è in ritardo!”; Aysha: “tu cosa fai qua ?”; la ragazza: “ il trasferimento degli embrioni !, e tu?”; Aysha: “anch’io, ma non so quanti sono, ieri erano 3, oggi vedremo, e tu?”, la ragazza: “anch’io non lo so, ieri erano 5, ce lo diranno entrando, per te è la prima volta ?”, Aysha: “no! Gia la terza, in nessuna sono rimasta incinta, e tu ?”, la ragazza: “io faccio pochi ovuli e non di buona qualità anche con le punture, ho 45 anni, sai l’età vuol dire, ma spero che vada bene!”; Aysha: “dai ! speriamo, che sia la volta buona!, ma quanti ovuli si possono mettere al massimo?”; la ragazza: “non più di tre!”, Aysha: “allora speriamo che ce ne siano 3 così abbiamo più possibilità !!!”; arriva l’infermiera con un’altra ragazza e porta via quest’altra ragazza che parlava con Aysha, la ragazza si siede vicino ad Aysha e le dice: “ho appena messo gli ovuli, 2 di due cellule, sai però io ho già un bambino, fatto con l’inseminazione, al primo colpo sono rimasta incinta”, Aysha: “che culo!, speriamo che rimani anche adesso!”; la ragazza : “speriamo!!!, ma sai quando hai già un bambino lo fai molto più tranquillamente, in confronto alla prima volta che ero molto agitata”, arriva l’infermiere che porta via anche questa ragazza, cosi Aysha rimane sola ad aspettare, in realtà non si sa quanto si aspetta, forse l’emozione di avere un ovulo dentro l’utero è più grande, di aspettare anche un’ ora, ma ti sembra che è passato pochissimo… Aysha entra in sala operatoria, la biologa dice ad Aysha: “ 2 ovuli non si sono moltiplicati, solo 1 si è moltiplicato è diventato di 4 cellule”, e nel frattempo Aysha si sdraia sul lettino, posizione ginecologica, stavolta il biologo dice: “guarda Aysha l’ovulo di 4 cellule nel monitor”; è molto ingrandito, emozionante, in natura l’ovulo è grande quanto una puntina di scritta di penna , quindi immaginate quanto sia piccolo l’ovulo, e ha 4 cellule!, l’infermiera, che ha l’accento spagnolo, molto simpatica, dice ad Aysha: “guarda l’ovulo!!!, dai che inserito nel suo ambiente, si moltiplicherà, auguroni!!!, e buona fortuna!!!!; e mette il gel sulla pancia di Aysha, e con l’ecografia esterna vede l’inserimento, fatto dal dottore, dell’ovulo dentro l’utero, la biologa: “di notte si moltiplica”; e tutti mi dicono: “ buona fortuna!!!, in bocca al lupo!!!” Aysha: “grazie! E crepi!!! Ora Aysha aspetta 15 giorni per fare il “Beta HCG”. In questi 15 gioni Aysha deve prendere dei medicinali, che aiutano a far attaccare l’ovulo e ad evitare aborti, e poi l’acido folico! Non si mangiano alimenti crudi per la toccoplasmosi e tutto va lavato o con l’amuchina o con il bicarbonato, niente dolci, del resto l’alimentazione in gravidanza è importante per far crescere sano e ben sviluppato il feto….. Cosi Aysha dice : “Sono i 15 giorni più lunghi, anche se ti dicono che non ci devi pensare, involontariamente ci pensi, del resto hai un ovulo dentro, e se sei incinta, ma non lo sai……… del resto è il mistero della vita…………….. Anche perché ogni tanto ha dei fastidi, ha delle bolle che danno prurito, ha fastidio all’ombellico, le danno fastidio i pantaloni stretti, ha la nausea, fai tanta salivazione, inizi ad avere più fame, ti scappa mille volte la pipi, e hai molto sonno; passando i giorni, dalla seconda settimana, hai sempre fastidio ma di meno, si sente di più la sera, forse perchè sei più stanca e ti viene subito sonno, ti addormenti, ma poi ti svegli per le ore 4 di notte e fino alle 7 del mattino ti giri e ti rigiri, ti da fastidio la posizione, senti alle 5 del mattino la gente che si sveglia, le persiane che si alzano e le macchine che girano. La gente si alza presto per andare a lavoro!!! E poi inizi a pensare Se Aysha dovesse scrivere tutto quello che sta pensando riempirebbe mille fogli, ti vengono in mente cose che devi fare o dove devi andare. Ma quando suona la sveglia Aysha ha sonno perché non ha dormito ma si deve lo stesso svegliare, poi durante il pomeriggio un pisolino se lo farebbe volentieri, ma non può….. Speri sempre che tutto sia andato bene e che il verdetto sia positivo, forse è già un buon segno il fatto che Aysha non ha quei fastidi che ha avuto le volte scorse, stavolta a confronto non sente niente, ha la pancia dura e subito un senso di sazietà, qualche nausea, ma roba da poco… Aysha dice: “meglio non pensarci, andrò a trovare una mia amica”; “ha una casa bellissima, e due bellissimi bambini”; “ciao come stai?”; “bene e tu? Ti trovo bene in gran forma! cosa mi dici?”, “ma niente il solito, ancora non si sa!!!; sono venuta per distrarmi un po’!, e tu vedo che sei in dolce attesa, mi che pancia, stavolta sai il papà, o neanche questo?”, “no! Io li cresco da sola! Lo sai il mio motto! Meglio sola, che lavare mutande!” “Hahhahaah Solo tu potevi essere cosi!” Aysha: “questa mia amica è un architetto, non si è mai sposata, ha figli da uomini che conosce ci esce un po’ e, quando la mettono incinta, li lascia e non si fa più sentire, è diventata cosi da quando ha conosciuto un uomo molto simpatico e gentile, sembrava andasse bene ma un giorno sono andati a convivere e cercavano di avere un bimbo ma niente, così il loro rapporto finì, lei da allora conosce tanti uomini, si fa mettere incinta e poi li lascia, senza che loro sappiano né chi è e né dove abita, è molto abile in questo e nessuno di questi uomini sa che hanno figli con lei” Aysha: che mi racconti, questo di chi è? L’amica: “ un uomo come tanti!”; Aysha: “ma non ti richiamano più!”; l’amica: “no!, poi io mica gli do il numero, poi sai me li trovo molto lontani, così non hanno ripensamenti, sai la lontananza aiuta!”; Aysha: “hai dei figli bellissimi e molto educati”, uno ha i capelli neri e gli occhi azzurri come il cielo, l’altro castano con occhi grandi castani, Aysha: “tu sei una bellissima donna sembri la Barbie!”; l’amica: “grazie! Sei gentile, ma è anche merito della mia fedele amica e collaboratrice”; Aysha: “la signora che ti aiuta in casa?”, l’amica: “si! Lei è venuta in studio da me tanto tempo fa, cercava lavoro, è inglese, io l’ho fatta diventare la mia segretaria, è molto scrupolosa e precisa, lei mi disse che non sapeva dove dormire, io allora avevo il bambino appena nato e le dissi che se voleva poteva venire ad abitare da me, poteva aiutarmi con il bambino e le faccende di casa, da allora oltre ad aiutarmi in ufficio e a casa, è diventata la mia migliore amica, vieni te la presento, fa sempre qualcosa”; così mi porta in cucina; Aysha: “huuhuhu che profumino”; la signora mi risponde: “ho fatto una torta, sarà la merenda dei bambini, con un frullato di frutta”; l’amica: “te l’ avevo detto, è fantastica, ci fa seguire una corretta alimentazione, così tutti siamo in forma”, Aysha: “allora faccio anch’io merenda con voi!”; l’amica: “molto volentieri andiamo in soggiorno”, si siedono sul divano, “fa fare anche i compiti ai bambini, è una donna tutto fare”, Ayscha: “ma non è fidanzata o sposata?”; l’amica: “no! Lei aveva un marito ma la picchiava così ha preso due vestiti, pochi soldi e se ne è scappata venendo in Italia, così lui non la troverà mai, nessuno sa di questa storia, ha cambiato nome e poi qui nessuno la conosce”; Ayscha: meno male che ha incontrato te, altrimenti chissà dove poteva capitare!”; l’amica: “vero!!!, ormai è tanti anni che è qua, parla bene l’italiano e nessuno le chiede del suo passato” Arriva la signora con la torta e del succo di frutta, Aysha: “che profumino, mi devi dare la ricetta!”; la signora: “certo molto volentieri, assaggia”; e le porge il pezzo di torta, Aysha mangiandola, dice: “molto buona!”, la signora: “venite bambini, è ora della merenda!”; ci siamo mangiati quasi tutta la torta e abbiamo bevuto il succo di frutta, l’amica: “sai è anche una bravissima cuoca, rimani qua stasera cosi assaggi i suoi pranzetti”!; Aysha: “ma no! Non vorrei disturbare!”; L’amica: “nessun disturbo, stasera c’è un piatto in più!”; Aysha: “va bene! Ok!”; Così Aysha rimane lì a mangiare, “è un’ ottima cuoca, dovrebbe aprire un ristorante farebbe affari d’oro”; “se decidi un giorno di investire su di lei!, apriti un ristorante con lei come cuoca, complimenti!”; “penso che verrò a trovarvi più spesso, adesso meglio che vada! Grazie della cena, e complimenti ancora”; così Aysha ritorna a casa Oggi il verdetto, indovinate il beta hcg, è negativo, non è incinta, così Aysha, delusa e affranta, dice:“ma come è possibile, avevo pure le nausee ma perché????????????? La vita è proprio strana!Dio non dice andate è moltiplicatevi ma come si fa se non succede!!!!!!!!!!!!!!” Te la prendi con tutti, cercando di capire qual è il problema, neanche i dottori sanno il motivo, ti dicono: “succede!!!”, ma non è la risposta che uno vuole sentire, qualsiasi risposta purtroppo non colma il vuoto che lascia la risposta negativa del test di gravidanza, in pochi sanno cosa prova una donna in quei momenti…….. Aysha quando è da sola grida, piange e ne dice di tutti i colori, per non dire altro…., queste esperienze ti segnano la vita, Aysha: “chiamo le mie amiche del resto parlarne aiuta”, così le ragazze si sentono al computer e Aysha dice il verdetto, Susy: “mado!, che delusione!, mi spiace molto, facevo il tifo per te!”; Ganny: “certo che la vita è strana”; Matis: “io non so cosa dirti, sono molto dispiaciuta, ma anche se adesso sei molto nervosa, se vuoi andiamo da qualche parte per farti distrarre un pochino, riprovaci lo stesso non si sa mai, io spero che se riprovi come si dice sarai più fortunata!!!”; Aysha: “grazie ragazze!!!, si accetto molto volentieri il vostro invito, ho bisogno di evadere con la testa, altrimenti scoppio!!!”; Jessy: “va bene, dacci il tempo di sentirci e organizzare, vedrai ti faremo passare almeno un giorno indimenticabile”; Aysha: “ok! Ragazze se non avessi voi penso che morirei dal dolore atroce che ti lasciano le risposte….” Cosi le ragazze organizzano una bella giornata ad Aysha Vanno a prenderla in macchina, e partono per un’avventura… Aysha: “ma dove mi portate ?”; le amiche : “vedrai!!!!” Dopo un’oretta di macchina arrivano in un piazzale dove parcheggiano la macchina, scendono, Ganny: “ragazze siete pronte?”; tutte in coro: “siisisiiisi, partiamo!”; e così le ragazze prendono il sentiero e subito si trovano nel bosco tra rami e foglie, scoiattoli e uccelli che volano sulla loro testa, fruscii vari di venticello, Matis: “sentite che profumo di verde, è aria pulita!”, Jessy: “è fantastico respirare aria buona ogni tanto”, Così le ragazze camminando nel bosco sentono l’acqua, Ganny: “dai andiamo che c’è l’acqua !”, e arrivano al fiume, toccano l’acqua “ma è fredda, meglio non fare un bagno”; Jessy: “no! Meglio di no!, Aysha sei silenziosa?”; Aysha : “si! Mi piace stare in mezzo alla natura e ascoltarla! Ma voi state facendo un bordello hahhahaa”; Jessy: “era tanto per animare la foresta silenziosa!”; Aysha: “no! Voi non sono siete capaci di stare zitte nemmeno al cinema hahhahahaha”; Ganny: “dai andiamo che c’è ancora parecchia strada da fare”; così le ragazze, camminando nel bosco, arrivano in un grande prato, Ganny: “ci siamo!”; le ragazze iniziano a senire ronzii; guardano in celo, ma non vedono niente, Matis: “ma cos’è questo ronzio?”; Ganny: “tranquille ragazze presto le vedete!”; Matis: “certo che tu ci porti sempre nei posti più strani che solo tu conosci!”; Ganny: “però vi divertite hahhahha”, le ragazze ridono hahhahhahahaha, ma il ronvio si sente sempre più forte, Ganny: “ragazze venite qua”, camminando per il vialetto il ronzio si fa sempre più forte, Ganny: “ragazze non fate mosse avventate e movimenti strani, di qua non passa mai nessuno perché hanno molta paura delle api”; le ragazze immobilizzate, si guardano e Aysha: “mi volevi far spaventare portandomi qua, ma io volevo solo dimenticare!”; Ganny: “ma no! Ragazze, dobbiamo passare per forza di qua, non c’è altra strada, vi devo portare in un altro posto”; Matis: “e se le api ci pungono?”, Ganny: “fate come me, le api viaggiano per fatti loro”; così le ragazze stando vicino guardandosi intorno terrorizzate, camminano nel vialetto arrivando in un altro prato tutto verde, il ronzio inizia a sentirsi meno, nel prato ci sono le mucche e le caprette che pascolano, le ragazze si tranquillizzano, Jessy: “meno male che ci siamo allontanate da quel posto, peccato che poi dobbiamo ripassare per tornare a casa”; Matis: “dai che poi non è stato, drammatico”; Ganny: “forza ragazze, andiamo”, così le ragazze, camminando per il sentiero, vedono in lontananza una casina, Matis: “chissà come mai penso che tu ci farai fare delle cose strane…”; le ragazze in coro: “si si! chissà cosa ci farai fare!” e ridono: hahhaahahha, Ganny: “vedrete che vi divertirete hhhaaha!”; Aysha: “ma speriamo! visto che ci hai fatto passare in mezzo alle api! Chissà cosa ci farai fare adesso” Si avvicinano alla casa, Jessy: “conosci chi abita qua?”; Ganny: “si e adesso le conoscerete anche voi”….Escono due ragazze molto carine, una ha i capelli lunghi fino alle spalle sul rossiccio e occhi verdi, l’altra i capelli lunghi fino a metà schiena, un castano dorato e occhi castani chiari, Ganny: “vi presento Megy e Syndy”; Syndy: “ma prego entrate, non rimanete lì sulla porta”; così le ragazze entrano in casa, davanti a loro una scala, a fianco un soggiorno con un divano ad angolo un caminetto e una vecchia radio, Megy: “ma venite, vi offro un te ?”; cosi le ragazze vanno in cucina, fatta tutta di legno e piastrelle, il tavolo e le sedie di legno sembrano fatte a mano, Syndy: “cosa mi posso affrire, un tè va bene ?”; Ganny: “va benissimo per tutte, ma non fatelo troppo caldo grazie!”; Megy: “va bene lo faccio io, tu prendi le fette biscottate e il miele”; Syndy: “va bene!, allora cosa ci raccontate, vi è piaciuta la passeggiata nel bosco ?” Matis: “si molto depurativa, a parte quando Ganny ci ha fatto passare tra le vespe!”; Aysha: “ma lo sapete che queste ragazze non stanno zitte un attimo!, non ti fanno ascoltare la natura hahhaaha!”; Jessy: “ma cosa devi ascoltare! Almeno con le nostre chiacchiere ravviviamo il bosco, hahhaaaha!”; Megy: “dai ragazze, passerete due giorni con noi! Vi faremo vivere le nostre esperienze! Adesso bevete il tè, e assaggiate le fette biscottate con il miele!”, così le ragazze bevono e mangiano, Susy: “buono il miele, molto gustoso”, Syndy: “lo facciamo noi, grazie alle api che avete visto girare qua intorno”, Aysha: “ah ecco di chi sono le api!”; Syndy: “le api non sono di nessuno, noi ci limitiamo ad avere fiori da impollinare”; Megy: “noi raccogliamo il loro nettare diventato miele”; Aysha: “certo che Ganny se le inventa tutte pur di farci lavorare hahhaa!”; le ragazze ridono hahahaahha Tra una chiacchiera e l’altra, arrivano mezzi addormentati tre bambini con il pigiamino e orsacchiotti in mano, Syndy: “amore vi siete svegliati ?”; i bambini rispondono “si!, fate casino!”; Megy: “beh ormai vi siete svegliati, volete fare merenda?”; i bambini in coro rispondono “siisiisi”; così le ragazze preparano frutta frullata, fette biscottate con il miele. I bambini si siedono, due hanno i capelli chiari, uno è di colore, sono molto simpatici, Megy: “sei tu Aysha, la ragazza che sta provando ad avere figli ?”; Aysha: “si!, ma vedo che qua ce ne sono di bambini, voi vi date da fare!”; Syndy: “si ma ti dobbiamo raccontare alcune cose, il bambino di colore lo abbiamo adottato, è stato abbandonato dalla mamma appena nato”; Megy: “invece, loro due li ho avuti io, uno con l’inseminazione, poi ti racconterò, e l’altro con una storia avuta con uno del paese, un uomo sposato, ma nessuno sa niente, soprattutto la moglie!!!!!”Aysha: “siete riusciti a tenere nascosta la relazione ?”; Megy: “diciamo che i mariti tradiscono le mogli e le mogli tradiscono i mariti, senza che nessuno sappia nulla!”; Aysha: “che paese strano!”, Syndy: “dai andiamo in paese a prendere qualcosa, forza! vesto i bambini e arriviamo!”; così le due donne salgono su a vestire i bambini, e noi ragazze usciamo fuori dalla casa, Jessy: “Ma, andiamo in paese con cosa, non vedo nessuna auto!”; Ganny: “ora vedrete!, non è molto lontano, si può andare anche a piedi”; Susy: “poco male, abbiamo camminato tanto, un passo in più ci fa solo bene”; le due ragazze con i loro bimbi sono pronte, Aysha: “andiamo a piedi?”; Syndy: “no! Dobbiamo comprare e passare dalle altre fattorie!”, Megy: “venite, ci divertiremo!”, apre un portone con dentro un carretto, le aiutiamo a tirarlo fuori, Jessy: “mica trainiamo questo carretto fino in paese?”; Syndy: “no! Ragazze!, ora attacchiamo i cavalli”; così le ragazze attaccano i cavalli al carretto e salgono sopra, è una carrozza con la cappottina colorata di rosso e giallo, grandi ruote, Megy & Syndy salgono davanti, e ci dicono “chiudete la porta i bambini metteteli in mezzo, siete pronti, si parte”, e così il carrettino inizia a muoversi, balla tutto, ci fa andare un po’ a destra e un po’ a sinistra, noi ragazze ridiamo a crepa pelle, hahahaaaha sembra di andare in giostra ma è più divertente, i bambini si divertono, ridono: “hahaaahahhaah”; Matis: “sto ridendo talmente tanto che mi fa male la pancia, arriverò in paese stravolta!”; Ganny: “ve l’ avevo detto che era divertente!”; Aysha: “sei un fenomeno a organizzare!”; le ragazze arrivano alla prima fattoria e la carrozza si ferma, ma le ragazze ridono talmente tanto che non si accorgono che la carrozza si è fermata. Syndy e Megy scendono dalla carrozza e guardano le ragazze che ridono, haaahaahha, così anche loro ridono; Syndy: “avete finito di ridere, si scende, siamo arrivati!”; Matis: “nonnnooo! siamo gia arrivati! ahaaahaha”; Jessy: “ma poi facciamo un altro giro?”; Megy: “si ragazze, questa è solo la prima fattoria, dobbiamo arrivare in paese!”; Susy: “figo! Figo! Un altro giro un'altra corsa! hahaaaahha”; le ragazze vanno nella fattoria, ci sono le mucche nel prato, Aysha: “cosa fanno qua?”; Syndy: “latte e formaggi!”; nel frattempo arriva una signora, Syndy: “ciao Merit! prendo il latte per i bambini e dammi anche un po’ di formaggio per le mie ospiti !”; Merit si avvicina: “ciao! E queste ragazze chi sono?”; così ci presentiamo, ci guarda in modo strano e poi va a prendere il latte e il formaggio; Matis: “come mai ci guarda strano?”; Megy sotto voce dice: “diciamo che lei sa che chi viene qua poi se la fa con gli uomini!, e magari anche suo marito, ma se vengono uomini se la fanno con le donne e quindi sono pari e voi siete un pericolo per lei!” ; Jessy: “ma è un paese strano! Chi dice che per forza bisogna andare a letto con qualcuno di qua ?” nel frattempo arriva Merit con il latte e il formaggio, e noi saliamo in carrozza e si riparte, ballando e ridendo, sulla carrozza verso un’altra cascina, dopo un po’ ci fermiamo in un’altra cascina, le ragazze scendono, si presentano dei bei ragazzi, Matis: “chi sono questi bei ragazzi?”; Syndy: “ve lo avevo detto, che qui attizzano gli uomini! hahhaha”; Ganny: “mica ci avevi detto che erano cosi belli e muscolosi, e anche abbronzati!”; Aysha: “Però sono fighi”; Megy: “sono uomini che coltivano la terra, molto muscolosi!”; Syndy: “ciao ragazzi! Come va?”; i ragazzi rispondono: “noi tutto bene, e voi?”; Syndy: “tutto bene quando vediamo voi!”; I ragazzi dicono: “ciao noi siamo, Jon, Ten, Feryt e Monsy, ci degnate della vostra presenza stasera ?”; Ganny, con un bel sorriso sulle labbra, risponde: “certo!!!”, Ten: “cosa vi posso offrire a parte me stesso! ?”, Megy: “frutta, cosa hai?; Ten: “venite con me nei campi ti faccio vedere cosa abbiamo!”; così tutti vanno nei campi a raccogliere la frutta e poi ripartono sulla loro carrozza, verso casa, Jessy: “mamma mia che tipi, veramente belli!”; Ganny: “ragazze mi sa che mi sono innammorata di Feryt, è bellissimo!”; Jessy: “che sia la volta buona visto che cerchi uno che ti aiuta nella tua fattoria, questi si che ci sanno fare!”; le ragazze ridono haahahaaaha. Ganny: “ siamo molto lontani, ma stasera dove dobbiamo andare?”; Syndy: “ogni sabato sera c’è una festa, si balla e si mangia e noi stasera ci prepariamo e andiamo!”; così le ragazze arrivano a casa, Aysha: “ma raccontami come hai adottato il bambino?”; e, mentre preparano da mangiare, Syndy e Megy raccontano, Megy: “abbiamo deciso di allargare la famiglia con dei figli, ma noi siamo una coppia di donne, così dovevamo fare la fecondazione con spermatozoi di donatori”, Syndy: “siamo andate alla banca del seme, abbiamo provato tutte e due a fare la fecondazione la prima volta solo due ovuli con 6 e 8 cellule e Syndy un ovulo con 4 cellule, ma nessuno di noi due è rimasta incinta, cosi abbiamo riprovato e Megy rimane incinta la seconda volta di un ovulo di 8 cellule e nasce Moky; Syndy : “ci riprovo di nuovo ma faccio pochi ovuli, solo 3, tutti si fecondano, ma alla fine ne rimane solo 1 e niente così decidiamo di adottare un bambino di colore, andiamo in Africa! è stato un po’ un casino per la fattoria. Abbiamo chiesto ai contadini nei dintorni di seguire la nostra fattoria, e siamo partite”; le ragazze mangiano e continua la storia Megy: “arrivati in Africa, vediamo tanti bambini, camminano scalzi con lunghe maglie gigantesche, dormono in mezzo ai maiali, i bisogni li facevano dove capitava e si pulivano con foglie, i bambini camminavano nei viali di terra, senza che nessuno gli desse da mangiare, pensare che questa gente fa molti figli, che poi abbandonano per strada, li avremmo presi tutti ma purtroppo non si può, cosi ne abbiamo scelto uno e lo abbiamo portato con noi; Syndy: “ho riprovato a fare l’inseminazione, stavolta tre ovuli fecondati uno di 4 cellule, uno 6 cellule e uno di 8 cellule, ma niente non sono rimasta incinta e così rimanendoci male, Megy ha una notte d’amore con Monsy e rimane incinta, Aysha: “ma lui lo sa ?”; Megy: “io non gliel’ho detto, e mai glielo dirò!”; Jessy: “ma non pensa che potrebbe essere suo figlio!”; Syndy: “no! Nessuno deve saperlo, e voi manterrete il segreto!”; (aveva uno sguardo gelato); cosi continua la conversazione; Syndy: “sai quanti figli sono nati così senza che nessuno sa niente!”; Aysha: “e così avete tre figli, sono bellissimi”; Syndy: “ci riproverò più avanti”; Aysha: “ma sai il perché non rimani incinta, magari è una cosa che si può mettere apposto?”; Syndy: “mi hanno detto che faccio ovuli non buoni e quindi difficile a moltiplicarsi”; Aysha: “si ma cosa c’entra! Una volta fecondati e inseriti dentro si devono moltiplicare e se non c’è l’ambiente adatto, niente moltiplicazione! Come è successo a me” Megy: “adesso basta chiacchiere, prepariamoci e andiamo alla festa,” cosi le ragazze con i bambini vanno alla festa con la carrozza, risate a crepapelle haahaahaahha; arrivati alla festa, c’è musica, si balla, i bambini giocano e si fanno avanti i quattro ragazzi, le invitano a sedersi per mangiare, tra un pasto e l’altro, e una chiacchiera e l’altra, Feryt invita Ganny a ballare, la musica travolge le ragazze “BARABARA, BEREBEREBERE, CHECHERECHE”; cosi mentre tutti ballano, i due ragazzi si appartano e nel fienile fanno l’amore; a fine festa si ritorna a casa, le ragazze vedono Ganny presa bene!, Jessy: “ma cosa ti è successo?”; Ganny: “ho fatto l’amore con Feryt; Ganny: “è stato fantastico! È molto romantico!”; Matis: “hoohho! Si è innamorata!”; Susy: “lunedì si ritorna alla vita di sempre!, che farai ?”; Syndy: “lasciala stare, per adesso falla sognare! Domani si vedrà”; Jessy: “potevo fare un pensierino anch’io !”; Ganny: “con chi ?, mica Feryt!”; Jessy: “no! Con Jon”; Aysha: “fai ancora in tempo, c’è ancora domani”; Jessy: “perché no!”; Magy & Syndy: “noi mettiamo a letto i bambini, e poi andiamo a dormire che è tardi! buona notte!” L’indomani mentre le ragazze fanno colazione, Megy: “che ne dite se vi facciamo vedere come si raccoglie il miele?”; Aysha: “no! Grazie, non ci tengo a farmi pungere dalle api!”; Matis: “neanch’io, ma ti guardiamo dalla finestra”, Syndy & Megy: “ hahaahaha, va bene!”; cosi le due donne si mettono una tuta di plastica, con un grosso cappello che copre la testa, la faccia e tutto il collo, guanti, e vanno a raccogliere il miele, le ragazze spostano le griglie che sono dentro alle scatole, ci sono tantissime api, raccolgono il miele dentro dei contenitori, e dopo averlo raccolto tutto, si allontanano, cercando di fare allontanare le api, e rientrano con il miele; Jessy: “che coraggio avete! ma tutti i giorni raccogliete il miele ?”; Syndy: “si! Ve ne offriamo qualche barattolo”; Aysha: “grazie molto, è molto buono” Cosi le ragazze, escono a fare una passeggiata, con i bambini, Jessy: “bello qua, non si sentono i rumori, solo venticello che accarezza le foglie e i nostri capelli!”; la ragazze camminando arrivano fino alla cascina dei 4 ragazzi, senza accorgersene, i ragazzi le vedono, e si avvicinano; Monsy: “ma cosa ci fate qua?”; le ragazze si guardano, Matis: “veramente stavamo facendo una passeggiata, non ci siamo accorte che siamo arrivate fin qui!”; Ganny: “c’è Feryt ?”; Ten: “è nei campi”; Ganny: “posso andare?”, Ten: “certo!”; le ragazze in coro hohhhoohhhoohoho”; cosi Ganny va nel campo da Feryt e i due fanno l’amore dietro un albero Mentre le altre ragazze chiacchierano con gli altri ragazzi, Monsy chiacchiera con Aysha, “ma cosa ci fai tu qua!”; Aysha: “sono venuta per dimenticare, e per fare chiarezza sulle mie decisioni!”; Monsy: “cosa devi dimenticare?”; Aysha: “diciamo, qualcosa che è andata male, ma stare qua mi ha fatto riflettere, cercherò di trovare una soluzione, vedrò quando tornerò a casa!”; le ragazze chiacchierano con i ragazzi e giocano con i bambini, ad un certo punto arriva Ganny con Feryt, Matis: “oh guarda chi si vede!”; Aysha: “c’è l’ha fatta!”; Ganny: “ragazze, questo posto è fantastico!”; le ragazze ridono haahahaahha Jessy: “pensi di rimanere ?”; Ganny: “ma chissà! haahhahahah”. Aysha: “domani si ritorna alla vita di sempre!”; Ganny: “spero che stare qua ti sia servito a riflettere e ti aiuti nelle tue prossime decisioni!”; Aysha: “grazie ragazze!”; a fine serata le ragazze ritornano da Megy & Syndy, cenano, le salutano “grazie di tutto”, e poi ritornano a casa, Matis: “sono stati due bei giorni!”; Jessy: “è tu Ganny, ritornerai ?; Ganny: “chissà!” Bene!!! Non finisce qua, presto scriverò la continuazione.....

FINE

L’avventura continua…… Le ragazze si incontrano al parco! Matis ha un fidanzato con il quale convive da parecchi anni e ogni tanto pensa che il suo fidanzato abbia un’ altra perché la lascia da sola e se ne va! E’ un ragazzo un po’ particolare ha tutti amici single, con i quali si vede tutte le sere e con i quali va in giro nei bar, in discoteca, a giocare a bowling! Cosi Matis dubbiosa ci chiede di incontrarci al parco per pedinarlo! E’ stato molto divertente adesso ve lo racconto: siamo arrivati con i cani e mentre i cani correvano e giocavano nel parco noi spiavamo Grent! Grent scende dalla macchina, suona alla porta, apre una signora molto bella, con una vestaglia lunga fino a piedi, tutta di pizzo nero, si intravede un corpetto nero attillatissimo, lo fa entrare in casa, Matis cerca di raggiungerlo e noi la fermiamo, Jessy: aspetta!, cerchiamo di capire cosa fa qua?, cosi noi ragazze ci avviciniamo alla finestra della casa, e vediamo Grent che si guarda in giro, “vi devo dire che: “Grent istalla antifurti”, cosi mentre noi lo spiamo dalla finestra vediamo Grent imbarazzato alla vista della signora mezza nuda, che gli fa vedere dove deve installare l’antifurto, egli guarda qua e là senza guardare la signora, la signora se ne va e lui inizia a montare l’antifurto e noi da fuori ci mettiamo a ridere senza farci beccare, ad un certo punto si avvicina un signore e suona alla porta, noi ci nascondiamo per non farci vedere, la signora apre e il signore entra, noi dalla finestra guardiamo, la signora dice una cosa a Grent e poi con il signore sale le scale, noi ragazze ci guardiamo scoppiamo a ridere; Ganny: “Mica fa la prostituta a casa?”; ci guardiamo e ridiamo Jessy: “mi sa di si!; hahahaahha”; Matis: “ben per lui che non è venuto a fare altro altrimenti chissà cosa gli avrei fatto Aysha: “ma hai visto che faccia ha fatto quando l’ha vista nuda hahahaahah, neanche lui se lo aspettava, vedrai che stasera ti chiama e ritorna!” hahahaha le ragazze ridono hahaah, Jessy: “a proposito dove sono i cani ?; mentre le ragazze si guardano intorno, per vedere dove sono i cani, Grent esce di casa e le ragazze si nascondono, i cani arrivano, Grent sale in macchina, e chiama Matis al cellulare, Matis prende il cellulare in mano, e dice: “è lui, che faccio rispondo!”, Aysha: “rispondi ma nascondiamoci altrimenti ci vede!”, Matis risponde al cellulare, facendo finta di niente, ma le viene da ridere, Matis: “ah ciao, cosa c’è?”; Grent le chiede se stasera era a casa; mentre noi ridiamo in sottofondo, Matis: “certo!, stasera arrivo a casa per le ore 19!, perché ?”; Grent: “ma chi c’è li con te?”, Matis, facendoci segno di stare zitte: “ nessuno, e tu dove sei?; Grent: “in giro per lavoro, comunque ci vediamo a casa stasera!”; e chiude la conversazione, noi continuiamo a ridere, mentre Grent se ne va con la macchina, noi stiamo per andare via e ad un certo punto si apre la porta e ci nascondiamo di nuovo, esce il signore e se ne va, Jessy si affaccia, “via libera”, cosi usciamo dai cespugli e ce ne andiamo, Jessy: “hai visto, che non ti tradisce!, poi lo sapevamo che ti richiamava”; Ganny: “Chissà perché a qualche uomo manchino delle rotelle!”; Aysha: “ma a Grent, ne mancano molte, tutte le volte se ne va alla mattina e ritorna alla sera o notte, non sta bene!” Jessy: “ma dove lo hai trovato nell’uovo di pasqua!”, le ragazze ridono hahhaah mentre salgono in macchina Per Fare il giro del mondo ci vuole molto tempo, ci sono molte cose da vedere, c’è anche chi è riuscito a farlo in 80 giorni ma alla fine si ritorna a casa. Quest’avventura è partita tanto tempo fa, non siamo neanche a metà strada, la fine è ancora lontana… Ormai è arrivata anche la primavera, oggi c’è una magnifica giornata di sole caldo, fra un po’ ci togliamo anche il giubbotto, la gente inizia ad uscire e i bambini giocano nei parchi, i cani corrono nei prati e noi siamo sedute sulla panchina a guardare il panorama, il tempo si è fermato ricordando quando eravamo ragazzine, noi andavamo sull’altalena, correvamo dietro un pallone, giocavamo a nascondino, a palla prigioniera, adesso sono quasi tutti davanti alla tv o al computer, quasi non si socializza più. Noi parlavamo di cosa volevamo fare da grandi : mettere su famiglia e avere tanti figli, ma quando si diventa grandi per qualcuno qualcosa si realizza invece altri non ricordano neanche i sogni da piccoli La vita è proprio stana, ma continuiamo l’avventura…. Le Ragazze hanno deciso di passare una serata particolare insieme, devono andare nel locare dove Grent si riunisce con i suoi amici, si incontrano tutte a casa di Ganny, si preparano, si truccano, si vestono con minigonna, tacchi a spillo, magliette attillate e trasparenti! Dopo essersi preparate si guardano allo specchio e ridono, sembrano tornate ragazzine! Jessy: dai non fatemi ridere mi si rovina il trucco Adesso si devono preparare per uscire, Matis: “siete pronte” ? le ragazze si guardano e ridono, Matis: “perché ridete non sto bene”?; Ayscha “stiamo fin troppo bene, siamo troppo belle hahahaha”; Ganny “ma andate a cagare! Andiamo… hahahahahaah”. Le ragazze salgono in macchina e vanno nel locale, dove Grent si riunisce con gli amici. Grent ha lasciato Matis per l’ennesima volta e lei vuole dargli una lezione. Le ragazze parcheggiano la macchina avanti al locale, scendono dalla macchina ed entrano nel locale; tutti si girano a guardarle sono proprio belle, loro sono imbarazzate non sono abituate, sono ragazze acqua e sapone, ma per una volta sentirsi guardate e far lasciare tutti con la bocca aperta,le fa camminare a testa alta. Grent non le riconosce subito, ma poi quando si avvicinano, le guarda anche lui a bocca aperta senza dire una parola; nel locale c’è la musica le ragazze ballano, circondate da tantissimi ragazzi, tutti vogliono ballare con loro, ad un certo punto Grent ingelosito si avvicina a Matis, la prende per una mano e l’abbraccia, Grent: “sei fantastica! Se lo hai fatto per ingelosirmi ci sei riuscita”; Matis: “in realtà l’ho fatto per farti che se mi lasci di nuovo da sola non sai cosa ti perdi, perché io non ti farò più entrare in casa, questa è l’ultima volta che mi lasci!”; Grent: “ok ricevuto il messaggio, dirò addio alle serate con gli amici”; Matis: “diciamo che uscirai solo quando io esco con le mie amiche, ma non mi lasciare più!”, i due si baciano Noi ragazze circondate da ragazzi non riusciamo a liberarci, ad un certo punto viene il padrone del locale e ci prende tutte per mano, tirandoci fuori dalla mischia e ci chiede se vogliamo ballare sul cubo! Accettiamo, saliamo sul cubo e iniziamo a scatenarci mentre i ragazzi sotto sono esaltati come se non avessero mai visto delle donne, beh del resto eravamo bellissime…… Passano i giorni le ragazze sono prese con la vita di ogni giorno, cosi a fine settimana si incontrano! siccome è una bella giornata, portano al parco i cani che corrono e giocano, mentre loro pensano di fare una corsetta, Aysha: “ragazze da quanto tempo non corriamo ?”; Jessy: “dalla scorsa estate, in inverno non abbiamo fatto niente!”, Ganny: “pensate che per rimanere in forma bisogna lavorare tutto l’anno!”; Matis: “pensate per voi! Io almeno ogni tanto un po’ di ginnastica l’ho fatta!; Jessy: “quella la chiami ginnastica!” le ragazze ridono haaahahah Matis: “dicono che si smaltisce!” hahaahaha, Aysha: “ma bisogna farlo tutte le sere almeno 3 volte al giorno!”; Ganny: “sissisii allora siamo apposto, dici che ce la fa Grent, haahaha”; Jessy: “se ridiamo come facciamo a correre!”; Ganny: “beh visto che le giornate si sono allungate e inizia a fare caldo possiamo incontrarci tutte le sere, per correre che dite!”; le ragazze rispondono di si…. Cosi ci manteniamo in forma…. Ganny “ma tu Aysha non ci hai detto cosa hai combinato con i tuoi esami ?”; Aysha: “hai ragione non ci crederete mai sono andata a fare l’ecografia, e mi hanno detto che avevo un polipo e il fondo dell’utero ad imbuto. Mi hanno operata e poi mi sono svegliata in un letto, tutta stordita, mi hanno detto che dovevo fare l’ecografia in 3 D e l’ho fatta, in pratica ho il fondo dell’utero ad imbuto che stringe il passaggio e l’ovulo non esce e nelle nicchie si forma il polipo, che avrò tolto almeno 4 volte e ora mi devo operare di nuovo, mi hanno detto che questa forma non fa attaccare l’ovulo”; Ganny: “mamma mia che pal…”; Jessy: “spero che sia l’ultima volta perché io mi sarei gia scocciata….” Mah chissà! Adesso bisogna aspettare un'altra operazione, mentre Aysha aspetta incontra una sua amica che 3 anni fa ha fatto l’inseminazione, le dice: “lo sai che ho fatto l’ecografia, ho l’utero spesso, devo essere operata!” Cosi anche lei aspetta di essere operata e i mesi passano, così un giorno anche lei viene operata, passano altri mesi e inizia l’inseminazione si fa le punture sulla pancia, fa 5 ovuli, di questi solo 3 vanno a buon fine beh è già qualcosa, così 2 li inseriscono e 1 viene congelato, ora si aspetta i 15 giorni, saranno i più lunghi speriamo bene……… Intanto le ragazze incominciano un’altra avventura……….Ormai la primavera è alle porte e progettano un sogno in un bosco pieno di alberi…. La ragazza dai lunghi capelli decide di formare delle piazzole, seminando l’erba sotto a questi alberi possenti, molto alti, creano dei passaggi di pietra, davanti ad ogni passaggio mettono dei fiori, chiamando il passaggio con il nome del fiore posizionato a terra…. Iniziano con il frutto della passione, la chiamano via della passione, cosi con le altre vie: via rose rosse, via dei giacinti, via delle petunie, creando colori e profumi, dove chi ci va, deve dimenticare tutto, ripristinando il cervello…, la natura riesce a farci dimenticare, sognando per una volta la tranquillità…. Ma presto fatto, la ragazza che doveva aspettare i 15 giorni, ormai sono passati, e il risultato non è rimasta incinta, che pal… La delusione è tanta… spera che l’ovulo congelato sia quello giusto vedremo…Mentre Aysha si presenta per l’operazione, rimane da sola nella stanza, legge un libro, ormai è di casa, tutti la conoscono, beh per forza praticamente è sempre lì dentro in quella stanza, c’è l’aria fresca, il corpo si deve abituare, bisogna spogliarsi, rimanere nudi sotto, e tenere le calze di cotone, mettere il camice, ad un certo punto entra una ragazza con l’infermiera, che le spiega che anche lei si deve spogliare e mettere il camice, Aysha parla con la ragazza e le chiede perché è lì, lei risponde: “devo togliere il polipo, mi hanno detto che è piccolissimo, ma è meglio toglierlo,avevo fatto tempo prima l’inseminazione ma non è andata bene, adesso vedrò”, Aysha: “io sono qua perché mi devono tagliare il fondo dell’utero, ma non so di quanto”; la ragazza risponde “del resto ci affidiamo ai dottori, se non lo sanno loro, ma io credo che a volte fanno sperimenti” Aysha: “ ma grazie anche agli sperimenti, noi possiamo avere delle possibilità” ; la ragazza “riguarda anche le malattie”; Aysha: “sembra brutto da dire, ma è così”; nel frattempo arriva l’infermiera, dice : “faccio passare prima la ragazza, e poi te”, cosi Aysha deve aspettare, dice: “buona fortuna!”; la ragazza risponde “grazie ci vediamo dopo!”, cosi, rimanendo da sola nella stanza, legge un libro, non è preoccupata, ormai con tutti gli interventi che ha fatto, dopo un bel po’ arriva l’infermiera, e dice: “preparati! Fai la “pipi”, la vescica deve essere vuota!”, e salgono con l’ascensore, arrivano al piano, escono dall’ascensore l’infermiera le fa indossare, dei calzanti sopra le ciabattine di carta e una cuffia in testa di quelle monouso, accompagnandola in una stanza davanti alla sala operatoria, la fa sdraiare sul lettino e la copre, fa freddo, rimane lì da sola ogni tanto passa qualche infermiera e dottore, che le chiedono “come va?”, Aysha: “bene!, fa solo freddo qua!”; gli infermieri e i dottori sorridono, del resto nelle sale operatorie c’è sempre freddo, ad un certo punto esce la ragazza che doveva togliere il polipo, sdraiata nel lettino, che dice : “me lo hanno tolto, lo hanno tolto tutto, è andata bene, perché ridi!”; aveva una voce strana tremolante, l’infermiera dice: “si stai tranquilla, è andato tutto bene, non ti preoccupare”; e poi di botto si addormenta di nuovo,l’infermiera l’accompagna in stanza e poi quando ritorna, mi dice sorridendo : “quando vi svegliate dall’anestesia dite delle cose che poi non vi ricordate, vi riportiamo in stanza e dormite ancora”; cosi Aysha si alza in piedi e, accompagnata, dall’infermiera va in sala operatoria, si sdraia sul lettino! che freddo! Aysha inizia a tremare mentre le attaccano ago e elettrodi, chiede “quanto è spesso, quanto c’è da togliere ?” il dottore: “abbastanza da rompere!”; Aysha rimane stupita dalla risposta, le infermiere girano attorno preparandosi per l’operazione, mentre l’anestesista le fa l’anestesia, chiede ad Aysha quanti anni ha, non credo riuscisse a rispondere si era addormentata, da qua in poi non ricordi niente……… Si risveglia nel letto della stanza, hanno fatto tutto. Adesso le gira la testa, vede doppio, meglio alzare il lettino e tenere la testa alzata, meglio non alzarsi dal letto, ogni tanto viene l’infermiere a vedere come va ma Aysha lo deve doppio, sta ferma sul lettino deve passare l’anestesia, cosi dopo un po’ arriva l’infermiera : “riesci ad alzarti?”, aiuta ad Aysha ad alzarsi dal lettino, ma gira tutto, cosi si aspetta ancora un attimo, mentre l’ altra ragazza ormai si è vestita e va via, dicendo: “in bocca al lupo!”; Aysha: risponde “grazie anche a te!”; diciamo che incomincia a ragionare Dopo un po’ si riprende e torna a casa, certo che l’anestesia ti fa fare sonni profondi, e poi non ti ricordi più niente, Aysha chiama le ragazze “tutto apposto! Dobbiamo vederci”…. Cosi le ragazze si incontrano………. Che dite di una bella gita in montagna….Cosi zainetto sulle spalle, scarponcini e pantaloncini con maglietta e via verso la montagna, camminando lungo dei sentieri tra una chiacchiera e l’altra, le ragazze arrivano in una vallata, c’è una cascata, decidono di fermarsi, mettono la coperta per terra e si sdraiano sotto il cocente sole; Jessy: “che caldo, io mi bagno!”; cosi tolte le scarpe, va verso l’acqua, “ragazze è tiepida! Fantastico…”; Cosi tutte si tolgono le scarpe e vanno verso l’acqua, Ganny: “bellissimo!, e se ci mettiamo il costume e ci facciamo il bagno?”; si guardano intorno, non c’è nessuno e si mettono il costume, tutte in acqua, nuotano nell’acqua calda, Ganny: “ma ragazze sono le terme, guardate qua ci sono i fanghi e argilla”; Jessy: “bello!”; cosi le ragazze si spalmano i fanghi addosso diventando tutte marroni; Matis: “vado a prendere la macchina fotografica, mettetevi in posa”; le ragazze si mettono in posizione, Aysha: “una bella foto tutta marrone!”; le ragazze ridono Aysha “siamo proprio belle, speriamo non ci sia qualcuno che ci veda hahahhaha”; Jessy: “ma scusa! La gente va alle terme per fare i fanghi e paga pure, qua è tutto gratis, e non ci viene nessuno, che spreco!”; cosi mentre si divertono incontrano una signora con il marito e una figlia, il papà molto gentile e carino verso la bambina e la bambina era anche molto dolce con il papà, il papà si allontana un attimo, la bambina rimane da sola con la mamma ma sembrava isterica, la bambina aveva caldo e voleva farsi il bagno nell’acqua, la mamma risponde “mi hai rotto le pal…., non è possibile, non mi rompere i cogl…., piantala”, la bambina inizia a piangere, la madre dice “smettila di piangere sei una rompi pall…, se non la smetti ti tiro uno schiaffo”; la prende per un braccio e la tira via, la bambina piange e la mamma continua a dire parolacce, noi ragazze ci guardiamo, rimaniamo senza parole, la bambina avrà avuto forse 2 o 3 anni, parlava a mala pena sembrava terrorizzata dalla madre, pensare che ci sono madri cosi, non si dovrebbero dire parolacce ai bambini! arrivato il papà la moglie dice “ prendila tu che a me ha proprio rotto i cogl…”; il padre la prende in braccio e la calma,nel giro di 5 minuti mentre si allontanano….. Noi rimaniamo a bacca aperta…. Arriva sera, meglio sciacquarsi e ritornare nel sentiero, le ragazze, camminando, arrivano in uno chalet di montagna ci sono moltissimi fiori:zone con fiori rossi, altre zone con altri colori che vanno dal bianco, al rosa, azzurro, viola, ….. questo posto crea molta allegria, fuori lo chalet è fatto di legno, con finestre di colori diversi e fiori appesi a cascata, entriamo, c’è un caminetto sul fondo che tempera l’ambiente, le pareti sono di colore tenue, molto chiaro giallo e arancione, anche all’interno ci sono moltissimi fiori, chiediamo una stanza, dei bei ragazzi ci prendono gli zaini e ci accompagnano nella camera, un ragazzo ci apre la porta e ci fa accomodare, noi entriamo nella stanza, sembra tutto fantastico, pareti dipinte con paesaggi pieni di fiori, alberi, animali, cascate, fiumi sembrano quasi veri, noi ragazze rimaniamo incantate da questi dipinti, i ragazzi chiedono: “la stanza è di vostro gradimento ?”; noi tutte, con la testa diciamo si, Jessy: “bellissimi questi dipinti, ma chi li ha fatti ?”; il ragazzo risponde: “sono stati fatti nel 1850, quando è stato costruito questo chalet, ma i dipinti non sappiamo chi li ha fatti, adesso sono stati restaurati”; Matis: “grazie è tutto magnifico!”; il ragazzo: “alle ore 19 si cena, se volete poi unirvi a noi vi aspetteremo sotto!” Matis: “Grazie volentieri!!”, e i ragazzi se ne vanno, Ayscha: “avete visto che stanza, ci saranno anche passaggi segreti o fantasmi che girano huuhhhu!!!” Jessy: “ma veramente, andiamo subito via, io ho pausa…” Ganny : “smettila, non è vero, siamo venuti qua per rilassarci e divertirci, quindi ora ci laviamo, ci vestiamo, e scendiamo giù a mangiare con quei ragazzi”; Matis: “beh sono dei bei ragazzi, pensa se di notte fanno spaventare le persone, sono loro i fantasmi hhuuuu!!!”; mentre Jessy si spaventa, Ganny: “ma la finite!!!! Se fanno spaventare la gente, non pensi che questo chalet sarebbe vuoto”; Ayscha: “e se sono tutti fantasmi o acchiappa fantasmi!!!!” e ridono haahahah, mentre Jessy si spaventa, Ganny: “finitela, siete pronte andiamo giù a mangiare!!!! Cosi le ragazze scendono, i ragazzi le vanno incontro, le prendono per mano accompagnandole al tavolo, Michel si mette dietro Jessy, Soave dietro a Ganny, Noytyl dietro ad Ayscha e Geyl dietro a Matis, al vostro servizio, le danno un menu a testa, Ayscha: “che servizio, ma vale solo per noi?”; risponde Michel: “non capita spesso che arrivano delle belle ragazze come voi!” Ayscha: “che complimenti! Grazie, infatti non abbiamo visto nessuno alle terme ?”; Michel: “beh in questo periodo si sta bene, ma qua il freddo arriva subito!”; Matis: “ordiniamo, io ho fame”; le ragazze ordinano, mentre nel fondo della sala una banda suona musica country, Matis: “bello questo posto, molto accogliente!”; Ayscha: “ma è segnato sulle cartine, dove siamo!!”; Ganny: “sai che non lo so, penso sperdute sulle montagne, intorno non c’è niente, verde e montagne, perché dove devi andare!!!; Ayscha: “nessun posto, era tanto per dire, non ho visto se prendeva il cellulare?”; Ganny: “li ho sequestrati io e li ho anche spenti, cosi siamo solo noi e basta!!!”; Ayscha: “agli ordini capo!!!” mentre arrivano i ragazzi con i piatti e le ragazze iniziano a mangiare, “mhuhhum molto buono; finito il primo piatto, i ragazzi prendono le ragazze per mano e le fanno ballare, cosi tra una portata e l’altra, e tra un ballo e l’altro arriva sera, cosi mentre tutti vanno nello loro stanze, i ragazzi invitano le ragazze ad uscire fuori, Ayscha: “che freddo”, si mettono le giacche, camminando nel sentiero guardano il cielo, che magnifica luna piena illumina il prato e quante stelle, il cielo è limpido, Michel: “da queste parti il cielo è sempre limpido!” cosi si siedono su una panchina sotto ad un albero gigantesco, Soave: “quest’albero pensiamo che abbia più di mille anni, avrà visto le battaglie che facevano da queste parti e quante persone si sono nascoste dentro il suo tronco, Matis: “allora dentro ci saranno anche ossa di umani!”; Geyl: “beh non lo sappiamo, nessuno è mai entrato!”; Soave: “ in questi campi dove ora cresce l’erba, ci sono state tante battaglie, molti morti, sono stati seppelliti qua, migliaia di persone”; Jessy: “ma che posto è questo, tutt’altro che romantico, se non mi depilavo le braccia avevo i peli delle braccia dritti!!!”; Ganny: “andiamo a dormire che domani mattina si torna a casa”….. L’indomani le ragazze scendono con gli zainetti e i ragazzi le invitano a fare colazione, cosi dopo colazione prendono la macchina e verso casa….. Ho visto molti mondi, donne e bambini che ballavano per strada, in paesi lontani, immense praterie piene di animali liberi che pascolavano dove batte sempre il sole, spiagge bianche con sassolini piccoli, mari caldi dove c’è una vegetazione ricca di piante e pesci colorati che nuotano tranquilli, grattaceli alti con migliaia di specchi , gente che fa la fila in silenzio aspettando il proprio turno e se sali sopra i tetti dei grattaceli intorno a te vedi solo nuvole che ti accarezzano, il cielo azzurro quasi lo tocchi con le dita, un panorama fantastico, ma tutte queste meraviglie del mondo sono un ricordo che ti rimangono impresse nella mente, bellissimi ricordi ma nel cuore manca qualcosa, un figlio/a…. E inizia un'altra avventura……….. Aysha, dopo circa 15 giorni dall’operazione deve andare dalla dottoressa. Deve fare gli esami del sangue, pap-test, tampone vaginale, per vedere che sia tutto apposto, la dottoressa dice ad Aysha,: “lo sapevi che i tentativi sono 5, quelli passati dalla regione ?”; Aysha: “no!”; La dottoressa: “con questo sono 2, ancora 3, speriamo di non farne….” Aysha pensa: “in realtà lo so che i tentativi sono 5 e gli altri bisognava pagarli, e costano circa dai 3,5; 5 mila € anche fino a 7 mila €; c'è molta speculazione, visto che c'è gente disposta a tutto pur di avere un figlio, anche a pagare qualunque cifra, anche se in alcune regioni le leggi sono diverse e si possono fare tanti tentativi, e in altre regioni si pagano solo i tiket, in altre non si paga niente, chissà perché non è uguale dappertutto..... pensavo: “lo stato perché deve decidere su quanti tentativi devi fare????; in realtà ogni donna deve avere un limite, che deve decidere lei, perché ogni donna è a sé!!!!; Lo stato non può dirti quante volte tu devi provare!!!! E una cosa troppo personale…. Ma anche dire basta ad un certo punto!!!, pensare a quelle donne che fanno 10 tentativi…., forse sono troppi!!!! Se si pensa a cosa passa una donna, ma le donne non si arrendono mai….Mah!!! bisogna anche pensare ai farmaci che bisogna ignettarsi e prendere per l’inseminazione, non è una passeggiata, sono anche pesanti, alterano gli ormoni, ci cambiano l’umore, e chissà quant’altro ci provocano all’interno del corpo, che magari noi ancora non sappiamo, ma penso che i dottori lo sanno, magari qualcuno lo dice, qualcun’altro no!; ma ho visto cosa a me “Aysha” ha provocato, a lungo andare….. Ma comunque auguro sempre ad ogni donna che intraprende questo cammino di riuscirci, pensate che ci può essere sempre l’alternativa magari l’adozione… Lo so che non è la stessa cosa, ma sicuramente amerete il bambino, come se fosse vostro…. Cosi ritirati gli esami, è il 2° giorno del ciclo, Aysha li porta alla dottoressa, sono tutti apposto, le fa l’ecografia, e cosi si riparte….. “Lo sapevate che una donna fa molti ovuli già di natura, ma solo 1 si sviluppa diventando grande per essere fecondato, gli altri rimangono piccoli e poi vengono eliminati, alcune volte capita che si sviluppino 2 ovuli, ecco i gemelli, o quando si fanno delle cure ormonali, ci possono essere donne che, grazie alle cure si ingrossano più ovuli e quindi più gravidanze, come di quella donna che ha fatto 5 figli da 5 ovuli diversi, ma sono casi rari…. I medicinali che vengono ignettati sotto cute, per l’inseminazione servono a fare sviluppare tutti gli ovuli che la donna già di natura ha e a non farli scoppiare. Già dalla sera stessa Aysha deve fare le punture sulla pancia, e sarà cosi per almeno 15 giorni, in modo che gli ovuli si sviluppino tutti, e naturalmente un giorni si e uno no! Aysha incontra 3 ragazze molto carine e simpatiche, una ha 28 anni e ha le tube chiuse, ha provato mettendo gli spermatozoi vicino ai follicoli, ma niente, ora sta provando l'inseminazione in laboratorio, l'altra ragazza ha 40 anni, prima non aveva trovato l'uomo della sua vita, ora che lo ha trovato, stava provando ma dopo un anno che ci provavano si è rivolta al centro per l'inseminazione, ha avuto anche un problema all'utero si è infettato riempiendo le tube di pus, facendole atrofizzare, poi lui ha gli spermatozoi deboli e pochi, la terza ragazza 37 anni, lei ammazzava gli spermatozoi, aveva un’ alimentazione sbagliata, le hanno cambiato alimentazione, è dimagrita, lui ha gli spermatozoi deboli, ora anche lei sta provando l'inseminazione, in tutto ha fatto 4 ovuli, gli hanno anche detto che molto probabile andrà in menopausa giovane, le sue ovaie non lavorano più bene, pensa quante ragazze hanno questi problemi, e come si è pronte per chiacchierare e raccontare la propria storia, sia per avere un confronto, sia per avere un supporto morale a vicenda, una di loro ha detto: "c'è un perché, perché noi dobbiamo tribolare per avere un figlio!"; "ma!!! chissà perché non lo sapremo mai, o forse un giorno lo scopriremo"....... Dopo due settimane circa si va in sala operatoria, gli ovuli prelevati sono 6, di cui uno è morto subito, gli altri 5 sono stati inseriti negli spermatozoi Mentre Gesù sposta le sedie, noi da qua giù sentiamo tuoni, lampi, e pioggia forte, I giorni successivi gli ovuli non hanno dato nessun segno evidente che si stanno moltiplicando, 2 si sono deteriorati, ne rimangono 3, cosi dopo 2 giorni i biologi hanno detto che non si sono moltiplicati, e quindi non si impianta nessun ovulo nell'utero..... Aysha molto dispiaciuta, sente un’ altra ragazza che ha fatto con lei il percorso degli ovuli, anche lei nessun ovulo da inserire......... Non ci sono parole................ A volte si pensa che con l'inseminazione si ha qualche possibilità, ma purtroppo non è per tutti cosi........... L’AVVENTURA CONTINUA…….

FINE

Ho deciso di andare in vacanza, perché dopo un anno cosi forse è meglio evadere! E’ ora di andare via, non importa la meta purché sia lontano da tutto e da tutti, so solo che vado verso il mare al caldo! In vacanza ho conosciuto una signora, aveva sempre il sorriso stampato sulla bocca, ogni parola o frase era seguita da un sorriso finale, pensare che è contagioso, ho iniziato anch’io a sorridere, il mio volto ha iniziato a rilassarsi, il mio corpo si allegra, il mio cuore forse sta iniziando a battere più lentamente, la mia respirazione più lenta, giorno dopo giorno, con il sorriso che mi accompagnava dalla mattina appena sveglia, fino a quando andavo a dormire, le giornate di sole, il rumore del mare mi davano una scossa allegra, in più il sorriso….. Passando un’estate di relax, senza sentire e vedere nessuno, mi ha messo buon umore anche dentro l’animo………. L’inverno è lungo, freddo, grigio, e depressivo…. Meno male che ad un certo punto, arriva l’estate che accende tutto. Si ascoltano tante conversazioni, un figlio dice al padre: “Papà posso stare sulla spiaggia fino all’alba ?”; il padre risponde: “Ma fino a che ora è ?”; il figlio: “Fino all’alba ovvio!!!” Certo che tra uomini si capiscono….. Tornati dalle vacanze, quasi dimenticata la vecchia storia, belli riposati, si è deciso che forse è meglio dimenticare e mettersi il paraocchi e tapparsi le orecchie per non vedere e sentire tutto ciò che fa diventare iena una donna. In realtà sono molte le cose che ti fanno innervosire, ma del resto ho fatto un’indagine tra le mie amiche, come fai a rimanere calma ? a non innervosirti ? a non gridare ? e soprattutto a non vedere? Beh volete sapere quale è stata la loro risposta? Ora ve lo racconto, una dice: “Sono stata 9 mesi a pensare com’era, a chi assomigliava e se avesse preso difetti”, di solito i difetti peggiori li ha il marito, quindi una donna dice: “ speriamo che prenda da me, che sono bella e non ho difetti, se deve prendere da mio marito, speriamo che prenda la parte migliore, “gli occhi”; così arrivato il fatidico giorno, la scadenza Il marito: “ che pancia, sembra scoppiare da un momento all’altro, che faccio, sto in casa o vado a lavoro?”; La moglie: “Ma vedi tu! Sono incinta e forse oggi diventi papà!” Nel frattempo la donna si alza, “forse devo fare pipì”; Il marito: “Falla tutta, ancora partorisci e pisci ai dottori che ti fanno partorire e ride come un matto hahahahaha!!!”; la donna con aria allibita dalla risposta del marito, si avvicina al bagno si siede ma sarà l’ora o il fatto di sedersi sul gabinetto inizia a perdere acqua, e grida la marito, “prendi la borsa, e inizia a contare!”; Il marito sta ancora ridendo, forse ha uno scoppio ritardato, “perché devo prendere la borsa non sai prendertela da sola” e poi “ma che devo contare le pecore che passano visto che tu in bagno ci stai un eternità!!!!”; La donna inizia a gridare, “hahahahaha, ma no! Ho rotto le acque”, e respirando forte fufufufu, Il marito correndo verso la donna dice: “Hai bagnato per terra, che disastro, se lo facevo io gridavi come una iena!!” la donna: “hai preso il tempo?” e respira forte fufufufufu! Così preso il tempo, il marito dice: “ma sei sicura che stai partorendo, ancora ci rimandano indietro?”; la donna: “tu prendi il tempo e la valigia e portami subito all’ospedale”; così saliti in macchina, l’uomo, pensando di essere Schumacher, inizia a correre con le 4 frecce, superando incroci, semafori rossi, facendo curve che quasi fanno uscire la donna dalla porta, lei, conoscendo il marito, ha chiuso la sicura della porta! Del resto se lo avessero fermato avrebbe detto che sta portando una donna in ospedale perché sta per partorire! L’uomo, con una tirata di freno a mano parcheggia l’auto proprio davanti al pronto soccorso, e grida “presto, mia moglie sta per partorire”; un dottore con calma dice “ogni quanto le contrazioni”; risponde: “un secondo!”; il dottore “presto una barella, ci sarà già la testa fuori!”; arriva la barella e il dottore alza la gonna della donna e guarda sotto, il marito: “ma che fa!”; il dottore: “è uscito presto tutti in sala parto”, la donna praticamente nuda sul letto grida e i dottori le dicono di spingere, lei grida e spinge, il marito le tiene la mano, “dai amore spingi”, la donna: “fino a ieri altro che amore, ero una iena che gridava!”; il marito: “no cara! Sei sempre fantastica! Stai per partorire nostro figlio”; tra spinte e grida, il bambino esce, tutto sporco di sangue e roba gelatinosa, così il marito vedendolo sviene e cade per terra, ma i dottori lo spostano e lo lasciano per terra adesso devono pensare alla mamma e al bambino, così tirando uno sciaccò nel sedere del bambino, liberano la gola, e il bambino piange, lo asciugano un pochino con il lenzuolo verde dell’ospedale, mentre la mamma ha un’altra piccola contrazione, lei dice: “Oh mamma, che cos’è?”, il dottore: “Sta uscendo la placenta!”; mentre le danno il bambino in braccio, la puliscono mettendole un grosso pannolone, la donna, presa da tutto questo, non si è accorta neanche che il marito è svenuto, dopo un po’ dice: “Ma non c’era mio marito?”; il dottore: “Un classico! Svengono quasi tutti, ora lo rinveniamo, sa mica possiamo pensare a loro! Dottoressa lo rivenga”; così risvegliandosi e felice di vedere il proprio bambino, la donna: “Pensavo che fossi andato a fumarti una sigaretta”; l’uomo: no! Mi perdevo una cosa così grande!”; la donna: “Beh certo sei svenuto”; “ti sei perso anche la mia vicina che ha cagato in faccia ai dottori e l’altra che oltre a fare pipi ha vomitato addosso ai dottori”; lui: “Ma va! Io scherzavo!”; la donna : “Io no”!; del resto in quei momenti non sei in grado delle tue azioni, a causa dello sforzo che una donna fa quando deve partorire. Da adesso in poi ci vuole pazienza, la donna si deve abituare ai ritmi della bambina che piange quando ha fame e la donna deve prenderla per darle il latte, pure di notte, se beve dal seno è praticamente impossibile che l’uomo si alzi per darle da mangiare, se beve il latte artificiale, di notte l’uomo non la sente neanche di alzarsi, invece di giorno è completamente diverso. Beh del resto una donna è pronta a tutto e non ha paura di niente affronta tutto con molta serenità, Una altra mia amica mi racconta: già dal mattino mi alzo, vado a correre un’ora, torno, mi faccio la doccia preparo la colazione, e lui alzandosi dice: “Hai fatto il caffè, lo sai che non mi sveglio se non bevo il caffè!”; tu metti la caffettiera, lui si siede, mentre stendi la roba, svuoti la lavastoviglie, e gli dici: “vai a comprare il pane”, lui: “Aspetta mi sono appena alzato, devo ancora riprendermi!!!”; lei: “Non so se sai cosa ho fatto io?”; lui: “Che cosa hai fatto di strano dal solito che non fai tutti i giorni, ormai sei abituata se non lo fai non sei tu!”; lei lo guarda con aria strana e da quel giorno decise di iniziare una nuova vita, piena di vecchi ricordi e di togliere dalla sua vita tutto ciò che avrebbe potuto recarle danno o renderla irascibile. Ha iniziato con non frequentare gli amici, che sono amici solo nel momento in cui devono riscuotere soldi o ti devono fregare il fidanzato o il marito, o ti devono criticare, manco fossero belle loro, se poi loro trovano l’anima gemelle, naturalmente tu sei di troppo, sempre se la trovano!, agli uomini manca una rotella, ma sanno scegliere una donna di casa! così tolti gli amici burletti, s’inizia con i parenti è proprio vero alcuni parenti sono come il detto “parenti serpenti”, arrivano, quando muore qualcuno, a riscuotere e prendere l’eredità, discutendo animatamente davanti al morto, mentre tutti piangono!!! Bene! Togliamo anche questi, ora spetta ai colleghi di lavoro, c’è la mia vicina di ufficio, che con la coda dell’occhio mi guarda sempre per vedere cosa faccio, quante volte mi alzo, quanto bevo, quante volte vado al bagno, come sono vestita, cosa mangio, non la sopporto più, proprio lei che se la fa con il capo ed è la migliore amica della moglie del capo, lei che tutte le volte, quando il capo mi viene a dire qualcosa, sta lì dietro e si avvicina gelosa come non mai, “stai tranquilla non te lo frego, per me è il mio capo, e poi non è il mio tipo e soprattutto ho già un uomo, che vale per 3 uomini, penso di averne abbastanza”. Poi c’è la vicina che approfitta di te, “scusa hai mica il sale, sai sono talmente impegnata che mi sono dimenticata di comprarlo!”; Tu: “Certo, tieni!”; lei : “Quando lo compro, te lo porto”, Tu: “Non ti preoccupare, non importa”, Mentre dentro stai dicendo, “ma questa quando va a fare la spesa è possibile che si dimentica sempre qualcosa o le piace andare a scrocco”!!!! una volta si presenta perché ha bisogno del sale, una volta lo zucchero, una volta l’olio, la pasta, insomma tutto l’occorrente per cucinare, evidentemente le piace proprio recuperare le cose degli altri invece di comprarle, una volta le ho dato un limone marcio, vediamo se me lo chiede ancora, e una volta le ho detto: “guarda devo andare a fare la spesa, vuoi che te lo compri”; “vallo a comprare tu poi te lo pago, che io sono molto impegnata” e ancora non mi da i soldi!!! Un’altra volta mi ha chiesto di guardarle i figli perchè aveva un mucchio di roba da stirare, mi ha detto : “Già che ci sei e visto che sei qui a casa mia, non è che mi stireresti la roba, tanto i bambini stanno davanti alla tv bravi, tu li guardi e mi stiri la roba, devo fare una commissione importante!”; con quel sorrisino sulla bocca, io ingenua: “ certo” mica le potevo dire di no, così lei se ne viene con una montagna di roba di una settimana, se avessi stirato giorno e notte senza fare neanche una sosta ci avrei messo almeno una settimana! che furba mentre lei esce, io devo guardare i figli, direi educati, che guardano la tv seduti al divano, mi sono fatta una cultura di cartoni animati ma mi è venuto un dolore al braccio a forza di stirare un mucchio di roba, mi giro e c’è una montagna di roba davanti a me, e se la piego e la lascio li, con i sensi di colpa le stiro tutto, a fine serata, io sono stanca morta e il braccio non lo sento più, i bambini si sono addormentati sul divano, spengo la tv, lei arriva sorridente come non mai, con dei sacchetti della spesa, mi dice: “Hai stirato tutto, come posso ringraziarti?”; io: “Niente, è stato un piacere, ma ho il braccio che non lo sento più, penso di non stirare per i prossimi mesi!”; Lei ride e dice: “Quasi quasi chiamo te quando devo stirare, grazie mille!!!”; io la guardo e penso “ma hai sentito cosa ho detto, che faccia tosta, ha pure il coraggio di chiamarmi di nuovo, e mo’ ci vengo, ora ti aggiusto io….”Prende la busta della spesa e tira fuori zucchero, sale, olio, insomma quello che mi chiede, quando dice che lei rimane senza, che furbona, evidentemente, uno lo compra e l’altro glielo do io, intelligente….. una signora ha 2 bambini, un maschio ha circa 5 anni, e la femmina ha 3 anni, la bambina piange, la mamma quando sente la bambina piangere, si alza dalla sedia e se ne va, lasciandola piangere; mentre il bambino dice alla mamma “Ma mamma non puoi fare qualcosa?”; la mamma mentre si allontana risponde: “Che cosa devo fare?”; il bambino: “Consolala!!!” Ma la mamma se ne va lasciandola li piangere e senza neanche girarsi, la bambina è rimasta per terra a piangere, per poi cosa forse un abbraccio da parte della mamma Nel frattempo arriva il padre che inginocchiandosi davanti alla bambina le dice: “Per favore non piangere!!!”; facendola alzare la prende in braccio e l’abbraccia, la bambina smette subito, Il papà : “Prendiamo i costumi e andiamo al mare, dai cerchiamoli assieme”; così il papà, la bambina e il fratellino cercano i costumi, mentre arriva la madre, che nel frattempo non si sa dove è andata, il papà: “Ma dove sono non li troviamo?”; risponde la madre gridando: “Ma non li vedi, nella borsa, aprila cosi li trovi!!!!”…… I due genitori sembravano molto nervosi e in lite tra loro, forse ecco perché i figli erano nervosi, sentivano attrito tra i genitori L’ambiente familiare sereno è molto importate per far crescere i figli sereni, tranquilli, ma soprattutto sicuri di sé, senza paure….. Svegli alla mattina, prima di andare a lavoro, appena si aprono gli occhi, mi viene da stirarmi e sbadigliare, pancia gonfia, dura e dolente, tette sode, la pancia fa le bolle, e sembra che richiama le mani sopra e leggere nausee, ma ho notato questa cosa, che mi viene solo in alcuni momenti, non sempre, penso sia fecondato l’ovulo, ma poi appunto arrivando a 4 cellule poi muore, perché se si moltiplica arriva a battere quando noi facciamo l’ecografia già la cellula è diventata un organo il Cuore… In realtà l’organismo si regola e si mette apposto da solo rifiutando una cosa estranea dentro di sé chissà perché succede questa cosa…. Neanche i medici sanno il perché….. Incontro una signora di 45 anni, ormai sfinita da queste inseminazioni, fa pochi ovuli, non tanto buoni, ma poi li perde, disperata non sa cosa fare ha a disposizione l’ultimo tentativo dice che fare, l’ultimo ovulo congelato e ultima possibilità, pensa e ripensa, un'altra sua amica le dice: “Perché non prendi un utero in affitto” ? “in Italia non è permesso, ma all’estero si” !!!! Allora la donna pensando che potrebbe essere una soluzione, vista che, o faceva cosi oppure niente figli, cerca una donna che affitta l’utero, è la trovata, quella donna ha portato in grembo materno i due suoi gemelli, alla fine l’ovulo si è diviso in 2 la donna ha partorito due gemelli e lei ha assistito al parto una volta partoriti e dimessi dall’ospedale, lei li ha portati in Italia sono bellissimi, e i genitori sono euforici…. Pazzamente mi sono ritrovata accanto ad una signora che mi dice: ma come sei vestita ?, ma come hai i capelli ?, e le scarpe ?, ma come sei magra ma mangi ?; rimasta allibita da tutte questa domante, rispondo : ma certo che mangio!, i vestiti non vanno bene?; lei dice: ma che schifo come ti vesti!; io: perché un jeans, e una maglietta non vanno bene ?; ma! Sei giovane !; io: e cosa vuol dire, se mi voglio vestire cosi!; piuttosto guardati come sei vestita tu ? capelli biondi tinti e sopracciglia nere alla Teo Teocoli, gonna lunga e maglia beige, poi hai una pancia!, io almeno sono coordinata e poi io non ti ho detto niente, cosa mi importa come ti vesti! Affari tuoi; Lei: ma non e possibile vestirsi cosi alla tua età !; io: dimmi tu come mi devo vestire ?; se ne esce con un cappotto uscito negli anni 60, vecchio più di lei, grosso come non so che, io dico: ma chi se lo metteva ?; lei: io! Perché! per te va bene e perfetto!; io: ma non vedi che li dentro ci sto io, mio marito, il cane, eppure mia nonna! Lo vedi quant’è grande ?; lei: Beh ingrassa un pochino sei troppo magra e ti sta appennello!!! Io sono rimasta a bocca aperta, non sapevo che dire!; va di nuovo in camera e va apprendere un pantalone ed una maglia, queste ti piacciono, meglio di quelli che indossi !; li guardo, il pantalone era di lana felpato di colore blu, e la maglia mi arrivava al ginocchio è grande, ma che dico gigantesca, ma che taglia è ? lei: xxx large; io: perfetto! Guarda! mi sta a pennello!!!; io: lo sai che sono allergica alla lana ?; lei: ma va ! che non ti fa niente ! io: beh tu lo sai ? lei: misuratela !!!; io: direi di no!! Non voglio riempirmi di bolle e grattarmi dal prurito e poi lo vedi che questa roba se la mettevano ai tempi della guerra!!! Non che la gente allora si vestiva male, ma è consumata, rovinata strappata e per non dire che sa di un odore strano, direi un po’ “Puzzolente”; ma lo senti !!!; lei: ma va!!! Non capisci niente di moda, infatti ti vesti male !!! questa è roba buona, di un tempo!!, una volta le cose le facevano bene!!!; io: forse è meglio che me ne vado, e infatti me ne sono andata; la signora si è offesa perché non mi sono presa la roba che mi voleva dare, se l’avessi presa l’avrei buttata, dice lei: “scommetto che usi il perizoma, ma va! che ti copre! Non serve neanche per spolverare! Tieni, che questa va meglio”, si presenta con un pantaloncino bianco, Io: “ma questo è un pantaloncino?”; lei: “no! Sono mutande, queste coprono, e servono anche per togliere la polvere!”; iomi metto a ridere hahahhaah, “ma tu con le mutande spolveri hahhahhaha?”; lei: “no!!! Ma che dici, ma quando non le metto più perché mi stufo o si consumano le uso per spolverare”; io ridevo hhahahah “; “Ma ti sembra che mi metto dei pantaloncini per mutanda?”; “ma dove l’ ho incontrata questa, ma da dove è uscita, dall’uovo di pasqua!!!”; “insomma io sono una ragazza e mi metto le mutande che dico io, queste non mi piacciono va bene? mettitele tu!”; lei: “beh mettiti quel coso che non serve neanche per spolverare!”; io: “meglio cosi non me lo prendi per usarlo, ma che tipa decide lei, ma guarda un po’, se vuole avere ragione lei”… Nelle solite passeggiate delle ragazze, in un bosco dentro una casetta fatta tutta di legno, le ragazze incontrano una donna molto anziana, guarda le ragazze e dice loro “ lo sapevo che sareste passate di qua, vi leggo la mano, sedetevi”, la vecchietta sceglie a chi la deve leggere per prima, tu sei Metis la donna forte del gruppo, dal buon animo, tu sei Jessy la ragazza dolce e timida, Ganny la tenerona, in fine Aysha dalle mille forze, ricordati che una morte da una nascita, il sacrificio ne vale la pena, le ragazze rimangono allibite come fa a sapere i nostri nomi, e perché ci dice queste cose La donna prende la mano di Aysha “vedrai che coronerai il tuo sogno, avrai 3 bambini e sarai felice finché ti togli le cose cattive di dosso, che ti bloccano! E la morte porterà la nascita!”, Aysha: “ma quando li avrò aspetto da molto ?”, la donna: “Vedrai!!! Quando meno te lo aspetti, c’è ancora tempo, ma il tempo passa in fretta, muoviti che troverai la strada giusta! Chi si sacrifica morirà, e una nascita avverrà”, “Com’era un tempo, e lo sarà per sempre”…. La donna ci offre da bere una strana tisana dal gusto amaro, e ci dice: “bevete, che vi fa bene!”; noi ragazze, con aria disgustata, la beviamo per non fare un torto alla nonnina, ma è molto amara e poi ci accompagna alla porta e ci dice: “andate, andate prima che fa buio!”; noi usciamo dalla porta e ci troviamo nel bosco, era quasi buio, ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere, entrando nel bosco, facciamo qualche passo, ci giriamo guardando la casetta della tenera nonnina, ma viene avvolta dalle radici degli alberi, scomparendo sotto terra, ci mettiamo a gridare e scappiamo nel bosco correndo forte, senza accorgerci dove andiamo, finiamo in un sentiero fatto di pietra, con prati e alberi, in fondo al sentiero vediamo una luce, corriamo sempre più forte per arrivare alla luce, quando ci arriviamo, la luce forte ci abbaglia, ci copriamo gli occhi, nella foresta sembrava notte, ma ci accorgiamo che è giorno, vediamo un paesino,dove c’è la gente che gira, allora camminiamo e vediamo un bar entriamo, ci prendiamo da bere, eravamo dissetate, il barista ci dice: “sembra che avere visto la strega del bosco!”; e tutti nel bar ridono hahahaahhah, noi ci guardiamo in faccia e diventiamo bianche come il latte, il barista: “vi sentite bene ?”; noi rispondiamo sottovoce “si, ma chi era quella nonnina del bosco che abbiamo visto ?”; il barista: “l’avete vista sul serio ?”; noi rispondiamo tutte con il cenno della testa si!”, il barista: “ragazze! La strega esce solo quando ce n’é bisogno, altrimenti vive sotto terra, in pochi l’hanno vista”; Metis: “quando ce n’é bisogno, bisogno di cosa ?”; il barista: “ragazze si vede che lei lo ha sentito!”; noi ragazze ci siamo guardate, siamo uscite dal bar correndo verso il pullman che ci porta a casa I giorni passano, e Aysha va dal dottore per sentire, cosa bisogna fare adesso, lì seduta nella sala d’aspetto, assieme ad altre donne, si guardano, sorridono, sono tutte lì per lo stesso motivo, qualcuno riesce ad esaudire il desiderio, altre purtroppo rimangono senza risposta, una si avvicina, “Ciao, mi chiamo Sally e tu ?”; io rispondo “Aysha, piacere!”; Sally: “devo fare l’ultimo tentativo, ma sai cosa mi hanno detto, che se fai la visita privata dalla dottoressa e fai da lei l’inseminazione, costa solo 3 mila €, invece di 7 mila €”; Aysha pensa un po’: “ e come mai, chi te lo ha detto?”; Sally: “l’ ho saputo da un’altra ragazza, beh anche loro sanno come prendere le ragazze che farebbero di tutto per avere un figlio!”; Aysha: “come mai tu non sei riuscita?”; Sally: “non lo sanno neanche loro, forse non hanno attecchito, oppure non si moltiplicavano, del resto 3 tentativi sono pochi, per scoprire il perché, lo stato doveva mettere almeno 5 tentativi!”; Aysha: “si è vero, almeno per scoprire il perché, del resto se non provi, non sai!”; Sally: “e tu come mai ?”; Aysha: “Gli ovuli arrivano a 4 cellule e poi si fermano e muoiono, ora mi diranno che devo fare, è l’ultimo tentativo!”; Sally: “dai!!! Che ce la facciamo, dobbiamo essere forti!”; Aysha: “è proprio vero, siamo donne forti, per sopportare tutto questo!, “io da ragazzina dicevo con il mio fidanzato che volevo 5 figli come mia zia, lui mi diceva ma sei matta, e chi li mantiene! voglio una famiglia numerosa, e allegra, sai come ti rallegra il cuore dei bambini!”; una piccola lacrima scende sul volto di Sally ed Aysha, e si abbracciano… La dottoressa chiama Aysha, che si siede nello studio asciugandosi le lacrime, la dottoressa guarda Aysha, e dice: “come va? Bene?”; Aysha con la testa risponde di si!”; ma si vede che non va bene. La dottoressa dice: “allora vediamo cosa si può fare visto che, purtroppo, è l’ultimo tentativo, l’ultimo esame da fare è il DNA genetico delle uova e degli spermatozoi, il DNA degli ovuli è un po’ più difficile perché devi prendere ormoni e farti le punture, facciamo quello dello spermatozoi, ma l’andrologo non lo ha prescritto a tuo marito ?; Aysha: “no, ha detto che non sapeva che esame farli fare!”, nella mente Aysha ha pensato: “che andrologo, quando trovi un dottore che non sa fare il dottore, finisci che ti fermi, e non sai più andare avanti, anche in questo mondo se ti capita quello sbagliato, rimani fregata”…. La dottoressa segna gli esami da fare, Aysha deve fare l’esame del sangue la prolattina, perché risulta un po’ alta, e il marito il DNA genetico Dopo un paio di giorni le ragazze si incontrano noi ragazze, è il compleanno di Aysha e lo festeggiano… Che festa! Mi hanno bendato, e mi hanno portato in un posto fantastico, pieno di bambini, per accudirli e stare un po’ con loro sono bambini orfani, abbandonati, e che gli istituti non danno in adozione perché prendono soldi, se li adottano tutti, poi loro che fanno, beh meglio lasciarli lì dove non sanno nemmeno cos’è la felicità di un abbraccio, questo gli assistenti sociali non lo sanno, pensano al profitto purtroppo… Ho preso in braccio una piccolina di 2 mesi dolcissima bellissima, fantastica, la mia mente ha detto: perché Gesù mi hai tolto questa fantastica opportunità, di avere una piccola tutta per me…E’ una cosa meravigliosa stringere una bambina cosi piccola tra le braccia, una gioia immensa che ti riempie cuore e anima… Non so come fanno quelli che li buttano via o non li vogliono, devono avere il cuore di pietra, perché quando li stringi a te, senti il calore dell’ingenuità, dell’armonia, del tuo equilibrio, che si unisce ad una vita sana e armoniosa, che ha bisogno di te per crescere, vivere, e ti da molto calore e amore, senza che lo sanno, già così piccoli sanno dare tanto amore… Riprendiamo la nostra storia… Aysha incontra una ragazza, “Ehi come va?” “Bene, sai che mi è capitato!”; Aysha: “si è messa a parlare come un dottore, ed io l’ascoltata come una dottoressa, sembravano due esaurite…”; dice: “l’ormone della gravidanza si identifica nell’urina, un ormone la gonadotropina corionica umana, il corpo la produce durante la gravidanza, già dal primo giorno di ritardo del ciclo, a pochi giorni del concepimento, Aysha la guarda allibita, “che informazione, brava, come mai ti informi di queste cose?”; leisorridente e dice, “perché sono incinta, pensa l ‘ho fatto un giorno solo e sono rimasta incinta , e pensare che molta gente ci prova per anni e niente, io ho avuto culo”, con il sorriso a 32 denti!; Sembrava volesse dire “guardami diventerò mamma, e tu ancora no!”; questa è la classica amica che ho tolto dalla lista perché invidiosa, gelosa, e soprattutto te le manda, Aysha: “ma oggi proprio lei dovevo incontrare con tutta la gente che esiste in questo mondo, erano anni che non la vedevo”; Aysha: “Bene sono contenta per te, ma adesso devo proprio andare!”; lei: “beh ti lascio il numero chiamami!”; Aysha: “si certo come no!, alla prossima!”; lei : “ho tante cose da dirti!”; Aysha: “io no”; e me ne sono andata… L’incontro con una Donna con 3 figli dice forse era meglio non farli sono delle pesti, impossibile tenerli, mi sto esaurendo, porterei queste donne nell’istituto dove ci sono tutte le donne che stanno cercando di avere dei figli, voglio proprio vedere se hanno il coraggio di parlare… Infatti si dice chi ha il pane non ha i denti… Quando sei ragazza, e inizi ad Avere le prime cotte tra le bambine gira la voce, “Non baciare un ragazzo che rimani incinta” A 15/16 anni, la vita è senza pensieri, un bel ragazzo affianco, lo fai per la prima volta, e naturalmente prendi tutte le precauzioni possibili non si sa mai, puoi rimanere incinta e se lo vengono a sapere i tuoi ti ammazzano mi immaginavo da grande con una bella famiglia numerosa, mi immaginavo già mamma a 20, 25 anni, e poi a 30 anni… Non mi immaginavo che, alla soglia dei 40, e con un cuore pieno di cicatrici, ero sola, senza un figlio, ma perché succede tutto questo, dove c’è scritto che non devi avere figli, nel mio pensiero fin da ragazzina non c’era… E’ vero che la vita va avanti, ma tornerei indietro volentieri, per vedere dove c’è stata la deviazione che, in quei giorni qualcuno o qualcosa ha cancellato dal mio destino il futuro di avere dei figli… Gli chiederei ad alta voce… “perché?” Cosa ho fatto di male per non essere mamma oggi… Ho deciso di iniziare un nuovo percorso, il Reiki, una tecnica di rilassamento mentale, qui nessuno ti giudica, perché ognuno di loro ha avuto la sua dose di problemi, preoccupazioni… Un giorno ho fatto un trattamento di gruppo, in una stanza, la luce dalle finestre entrava piano, sembrava di essere in quelle stanze del castello dove passavano le loro giornate Principi e principesse, finestre lunghe, con tendoni, colore avorio, ci sediamo in cerchio e ci teniamo per mano, siamo circa in 10 persone, tutte donne, con un uomo, una voce dice: “chiudete gli occhi, respirate profondamente, immaginiamo una luce in mezzo al cerchio, che girando crea una luce di svariati colori”, io ho immaginato il colore arancione, ma era spento, “questa luce ci avvolge tutti, portando una ventata di freschezza”; Mi veniva da respirare profondamente, e molto spesso, sembrava che dovevo liberarmi da qualcosa, o che qualcuno mi tenesse stretto la gola e non mi facesse respirare o dire quello che volevo; la voce dice: “davanti a voi c’è una porta, apritela, davanti a te c’è un’ isola verde, con tanti fiori, e un albero”, io ho immaginato una palma, l’ ho abbracciata, mentre la voce prosegue: “immaginate che lì insieme a voi ci sia una persona cara, o qualcuno che vi vuole molto bene, che vi guidi”; io ho immaginato il mio piccolo cane, mi leccava e giocava con me, correndo dappertutto, sul prato si divertiva un mondo; che è sempre con me, e gli racconto tutto, e poi mia Mamma, una donna che ne ha superate tante, ma si è sempre rialzata, ed è sempre più forte, “Lasciate sui rami dell’albero qualcosa, quello che volete, una parte di voi, quella parte che volete donare” ; io ho donato il mio cuore pieno di cicatrici, spezzato e ormai a pezzi, piangendo, ho attaccato svariati pezzi del mio cuore, alle punte dei rami dell’albero e ho detto, mi sembrava di gridarlo “Tienilo tu!; e ridammelo intero! È ora che mi riprenda la mia vita”, le mie lacrime uscivano come niente, mi stavo liberando di qualcosa di orrendo, non mi ricordavo che le lacrime bruciano, sentivo le lacrime scendere sulle guance e mi bruciavano, mentre da una parte c’era una donna che mi teneva la mano, ma lei era spenta, invece il signore era caldo e pieno di energia, mi tirava a sé, ero piegata verso di lui, mentre le mie lacrime scendevano come pioggia”; la voce prosegue: “abbracciatela”: io abbraccio mia Madre, che mi dà conforto, il cane invece ci fa staccare, perché sta correndo, mi chiama e vuole anche lui un abbraccio, mi lecca e corre, io sorrido guardandolo giocare felice, Era ora che mi riprendessi il mio cuore ormai sano, asciugandomi le lacrime, tutti assieme siamo usciti dalla porta rientrando dal cerchio, la voce: “Dite grazie ad alta voce, gridando!”; e cosi ho fatto, ho abbracciato mia Madre, e gli ho detto grazie, tu ci sei sempre quando ho bisogno, grazie con il cuore… Mi sono seduta nella sedia del mio cerchio, asciugandomi le lacrime, la sfera di luce va verso il celo cadendo in molti pezzi illuminati, mi cadono addosso, come se fosse neve, mi scalda il cuore, ma nello stesso tempo mi raffredda l’anima, stringo la mano della persona che ho vicino, della signora che è sempre più fredda, e del signore che ormai la sua mano è diventata rovente, quasi mi brucia, inizia a muovere le dita dei piedi e delle mani, staccando la mani dai miei vicini e aprendo gli occhi, non vedo niente perché sono bagnati, dalle lacrime versate! Ora l’insegnante fa dei lungi respiri profondi, ci guarda, sorride, e chiede cosa abbiamo visto, quando io racconto c’è una donna del gruppo, che mi guarda con le mani sul cuore, quando ho finito di raccontare, lei dice: “posso dire qualcosa, scusate!”; l’insegnante : “certo, qui tutti possono dire la loro!”; la donna dice: “Che ha visto su di me un angelo, che c’ero o quasi, ormai manca poco, vedrai!”; mi sono venuti i brividi, una calura in tutto il corpo, io dico: “Mi fai emozionare, cosa vuol dire?”; lei dice: “Vedrai, ho visto bene, ti andrà bene!”; ho respirato profondamente, e siamo usciti dalla stanza, una volta fuori, all’aria aperta, con un bel freschetto, ho sentito un odore di incenso, che mi ha accompagnato per tutto il rientro a casa, mi guardavo attorno, e dicevo: “Come è possibile, se qualcuno lo aveva accesso, strada facendo non dovevo sentirlo, ma respiravo profondamente e l’odore dell’incenso, l’aria fresca dell’inverno mi rinfrescava l’anima e il corpo… La fatina ti accompagna nella tua strada che percorrai, sarà dura, ma con l’aiuto di molte persone giuste e valide, diventerai forte Vivi felice, e serena, cosi avrai sempre nel cuore con te la felicità Porta con te l’allegria nel cuore, sorridi sempre, che tutto ti sorriderà Un giorno realizzerai i tuoi sogni… Le riflessioni continuano… Hai mai visto una piantina che nasce? Esce dal terreno con 2 foglie, come l’ovulo quando viene fecondato e si divide in 2, poi diventano 4 foglie, e l’ovulo anche, poi più foglie, fino a quanto viene su il ramo con tante foglie attaccate, l’ovulo fa lo stesso, formando una creatura… Quando sei lì sdraiata sulla sdraio, ti guardi attorno, pensi a tante cose, e rifletti, ad un certo punto il mio sguardo finisce su una signora con 2 figli piccoli, la bimba ha dei riccioli d’oro, occhioni grandi azzurri come il mare, il bambino biondino, con gli occhi spenti di colore verde, i piccoli gridano, sembrano tutti isterici, i bambini piangono, la mamma senza un attimo di tranquillità, grida, “Basta”; arriva il Padre prende il braccio dei bambini, li strattona e dice “basta, dovete finirla” Di solito il pianto è una forma per il bambino di richiamare l’attenzione dei genitori, che non gli danno mai abbastanza affetto, o li abbracciano solamente!; questi genitori non fanno tutto ciò, ma a volte non bisogna giudicare gli altri… Lascio a voi libera scelta di dire… Ora vi racconto una storia un po’ contorta, spero che capite, state attenti, incomincia, mettetevi comodi… Aysha racconta: “vi racconto delle mie amiche che frequentavo da ragazzina, una praticamente si faceva tutti, “Chi non ha avuto quella che si faceva tutti!!!”; e si fregava pure il tuo di ragazzo, per la gioia di dire, me lo sono fatto, e tu ancora niente, non sei andata a letto con nessuno ?, aveva più esperienza lei, di tua madre e i ragazzi la cercavano per sfogare i loro bollenti spiriti, invece tu la davi solo se eri sicura di passarci la vita insieme, mentre lei conosceva sempre più gente, tu rimanevi lì con le solite amiche e amici, a volte te li portava via e rimanevi da sola, seduta sulla panchina, aspettando che arrivasse qualcuno. Crescendo lei ha dovuto cambiare città perché nessuno voleva sposarla, visto che era una donna facile, un’altra mia amica si è sposata con il ragazzo che si è conosciuta da ragazzina, e gliel’ aveva data per la prima volta sulla panchina del giardino, quante ne ha viste quella panchina… Dopo 3 anni di matrimonio lui l’ha lasciata per un’altra, che aveva conosciuto, visto che faceva l’amante, era libertina, cosi se ne è andato con quest’altra, lasciandola sola, non ne voleva sapere di uomini, ma dopo un paio d’anni, conosce un uomo, separato con 2 figli, lei ormai pensava a se stessa, ma si trovava bene con questo ragazzo, cosi dopo varie frequentazioni, gli dice: vuoi venire a vivere con me?; lui risponde di si!; lei,” ma ad una condizione facciamo subito 2 figli”; lui risponde “ma io 2 figli li ho già; lei: “se vuoi stare con me facciamo due figli, altrimenti aria e cammina, tu da una parte ed io dall’altra”, dopo quello che le è successo ha pensato prima alla sua vita, che se avesse preso un uomo con figli, era molto probabile che non ne volesse più, l’uomo disse di si, perché lei era la donna che voleva al suo fianco…… Cosi ha fatto la prima bimba, bellissima, e dopo, quando la bambina ha compiuto un anno fa la seconda, lei è felicissima… Li ho visti al mare, avevano un cane gigantesco, le bambine abbracciavano il cane, lui le leccava, loro lo baciavano, cosi piccole, 2 anni e 3 anni, ma i genitori hanno insegnato loro il rispetto per gli animali, mi ha detto che dormono pure insieme, sembrano fratelli e sorelle, il cane è un maschio, bellissimo e dolce… Mentre Aysha va dalla dottoressa, dice la dottoressa: “certo che non sono proprio fantastici ma diciamo che potrebbero andare, quindi molto probabile non vanno bene le uova, dovrete pensare di andare all’estero, in Italia l’ovulo e gli spermatozoi in donazione non si fa!” Che macabra scoperta!!! Non sarà uguale a me, non avrà i miei geni, e il mio patrimonio genetico, è come se mio marito va con un'altra, ma lo crescerò io, e lo terrò in pancia io!!! “Ma!!!, c’è un MA!!!, a lettere maiuscole, costa sui 10 mila euro circa, non ti assicurano il risultato e lo fanno solo in Spagna, ed è capace che devi fare anche diversi tentativi… La dottoressa dice: “pensateci, non è una cosa semplice, anche perché bisogna stare lì almeno 15 giorni, non fate come fa qualcuno che prende l’aereo lo fa e torna il giorno stesso o il giorno dopo che ti inseriscono gli ovuli, meglio stare lì a riposo, una settimana minimo, meglio non strapazzarsi con il viaggio” Aysha rimane senza parole… Si alza dalla sedia, apre la porta e senza dire una parola e senza salutarla se ne va… Forse c’è rancore, malinconia, e rabbia… Nella vita cadiamo e ci rialziamo, ricadiamo e ci rialziamo, ma questa forse è un'altra storia… Chi non lo ha vissuto non può capire, quando male fa, per lo stato hai solo 3 tentativi, sono lunghe e dolorose, piangi, ti asciughi le lacrime e vai avanti Quando inizi questo percorso di visite, gambe all’aria, te l’hanno vista tutti, girandoti come un calzino, ormai per loro non sei più un mistero, nonostante tutto a volte non sanno nemmeno il perché, ma io dico perché prima non lo scoprono e poi ti fanno tutto quello che devi fare, forse risparmi tempo e soldi, e soprattutto a livello psicologico anche, perché non illudi nessuno, ma come al solito girano tanti soldi in questo giro, è vero che tante cose le paghi con la ricetta e sono mutuabili, ma tante cose le paghi e sono anche care, si va dai 2.500 € ai 3000 €; ma anche di più, dipende cose devi fare, altro che lo passa lo stato, questi soldi li paghi nel giro di 2 settimane, il tempo di fare esami e l’inseminazione L’idea che dentro hai 1 ovulo, o 2, ti allerta, e pensi chissà se si sta moltiplicando, sei felice, cerchi di fare sforzi, “Non si sa mai!!!”; Quando, invece puntuale come sempre arriva il ciclo, a vedi tutto rosso, e gridi al mondo “Perché!!!”; l’ovulo dentro c’era, perché non si è moltiplicato, piangi, cerchi di darti una spiegazione, quella che non ti da il dottore… Nel frattempo il tempo passa, assieme a te ci sono molte donne che hanno passato quello che stai passando tu, ci si consola a vicenda, nel frattempo i 3 tentativi sono passati, e tu non sei diventata mamma, ti consola “forse”, che qualcuno c’è riuscito, ti chiedi “Perché io no!!!!!!!!!!!” Una donna si avvicina e mi dice: “ciao!”; mi porge un fazzoletto; rispondo: “Ciao!”; lei continua: “sai quante lacrime ho versato io, tante!, ma ho cercato sempre di reagire, lo so che è dura, ma dobbiamo farcela per la vita stessa” “a me non hanno voluto fare niente perché ho la pressione alta, e a mio marito lo hanno operato di varicocele, abbiamo provato ad adottare un bambino, ti lascio immaginare quanti soldi girano intorno alle adozioni, ci hanno chiesto cose impensate, come le lastre mie e di mio marito, ecografie, esami del sangue, devi farti firmare un foglio dalla clinica dove hai fatto l’inseminazione, che non puoi avere figli, chiedono il consenso di adottare, ai genitori sia miei che di mio marito, se siamo idonei, ti guardano la casa, sotto il letto, nell’armadio, insomma dappertutto, ti seguono anche dappertutto, osservando come ti muovi cosa dici, e chissà quant’altro, aspetta non ti ho detto la parte economica, costa circa 35/40 mila €, per un bambino straniero, e non oso chiedere per quelli Italiani, ma tanto non te lo danno, è impossibile, a meno che non hai tanti soldi!”; “io sorrido, grazie!, mi consolo un po’!”; lei continua “mi sono messa su internet, non potevo arrendermi cosi ho 45 anni, se aspetta ancora divento la nonna, è vero che costa, purtroppo, lo stato dovrebbe garantirci la gravidanza e pagarci tutto, anche perché, per causa sua e delle leggi che ha messo per alcune cose, siamo costretti ad rivolgerci all’estero, sono più avanzati e portano avanti le innovazioni per migliorare, questo dovrebbe fare lo stato Italiano, invece di rimanere indietro come sempre, insomma cercando su internet ho trovato una clinica in Spagna, molto avanzata, ci ho provato, mi hanno curato per la mia pressione alta, sono andata lì una volta, e mi hanno detto tutto per telefono, poi ho trovato un ginecologo, che si è voluto mettere in gioco, aiutandomi, perché non era facile, lui parlava con la Spagna, si confrontava e mi dava le cure che dicevano, dopo un anno di cure, sono andata un’altra volta lì in Spagna e mi hanno dato i farmaci per l’inseminazione, le ecografie e gli esami del sangue li ho fatti qui nello studio del dottore, quando ero pronta sono tornata in Spagna, mi hanno prelevato gli ovuli, erano 6, 2 sono morti, 2 sono andati male, e 2 si sono fecondati, me li hanno messi dentro, ora sono incinta di 2 gemelli; all’estero paghi tutto, è costa circa 7000/8000 €, e devi pensare che vai in un altro mondo, dove le tecniche sono avanzate, io mi sono trovata bene, sono umani Vedrai che andrà bene anche a te, prima avevo fatto un tentativo ma è andato male”, io rispondo “io ne ho fatti 3 andati male”; “mia mamma aveva iniziato a fare una coperta, per mio figlio/a, ormai è bella che finita, mi ha detto che sta nel cassetto, un giorno la usiamo”; lei sorride, “pensa quanto hai speso, se circa 3000 € a tentativo; a quest'ora andavi da un'altra parte e forse capivano cosa avevi e te lo risolvevano, non ti arrendere se vuoi avere un figlio!”; puoi dire anche basta, perché non te la senti di andare avanti, c’è anche chi si rassegna, ma devi essere consapevole, che rimarrai senza figli, è una scelta, e se sei convinta bene cosi, ma se hai un dubbio che non hai fatto abbastanza, provaci ancora, magari è la volta buona, vedrai che “farai l’amore con Gesù, e sarà lui a metterti incinta”… . Mi trovo in un parto verde, il tempo è bello, sono vestita con una vestaglia di colore rosato, lunga fino ai piedi nudi, i capelli lunghi e sciolti, braccia aperte rivolte al cielo, un leggero venticello mi fa muovere leggermente i capelli, davanti a me c’è una scala, inizio a salire, diventa a chiocciola, è molto lunga, mi chiedo dove va a finire, salendo vedo sotto di me il mondo che si fa sempre più piccolo, e sempre più lontano, arrivo su una nuvola, mi fa paura, è molto alta sotto c’è il vuoto e molto lontano il mondo, sembra che mi sta aspettando, trovo il coraggio di mettere un piede sulla nuvola, metto anche l’altro, la scala scompare, sto ferma per non cadere, le nuvole mi sorreggono, allora decido di camminare, è pazzesco sto camminando sulle nuvole, mi sento leggera e sto bene, mi inchino tocco la nuvola, è soffice e leggera come una piuma, quasi non la tocco, continuo a camminare, mi accorgo ad un certo punto che la mia pancia inizia a crescere, la accarezzo, sorrido e guardo avanti, mi siedo sulle nuvole con le gambe incrociate, assieme alla mia pancia guardo il mondo laggiù, è piccolissimo, ma non mi importa niente, io sto bene con me stessa e la mia pancia, qui posso essere incinta senza essere disturbata da niente e da nessuno, mi alzo, cammino sulle nuvole, mi trovo davanti un castello di ghiaccio, io sono scalza mi congelo i piedi, non importa, inizio a salire i gradini, ma non mi congelo i piedi, davanti a me un portone gigantesco, lo spingo con tutte e due le mani, si spalanca, entro mi trovo dentro una sala gigantesca, il portone si chiude alle mie spalle, mi guardo intorno, in alto ci sono finestre gigantesche, che fanno entrare la luce illuminano tutta la sala, ci sono molti libri che volteggiano intorno a me, uno con scritto il mio nome si posa sulle mie mani e si apre c’è scritto qualcosa, ma la scrittura in corsivo, è quasi trasparente, sembra che qualcuno scrive, ma poi la scritta scompare, non riesco a leggere, “cosa c’è scritto!”; ad un certo punto le pagine si sfogliano da sole girano molto velocemente e il libro si chiude, e volteggia nell’aria, immischiandosi con gli altri libri, ma la mia pancia che fa le bolle c’è ancora, sorrido, accarezzandola, mi metto seduta in mezzo alla stanza, con le gambe incrociate, il pavimento non è freddo, è di colore ghiaccio, un grigio bianco brillante, i libri scompaiono verso il soffitto della stanza, allora mi alzo in piedi, con un po’ di fatica, perché la mia pancia inizia ad essere un po’ pesantina e grossa, mi avvicino al portone si apre da solo, esco rimanendo sul ciglio del portone, una luce immensa mi avvolge, il portone si chiude da solo, davanti a me ci sono i gradini, scendo, dopo l’ultimo gradino ci sono le nuvole e il mondo piccolo sotto che mi aspetta, decido di andare avanti, ho molta paura ma sono forte, sorrido e vado avanti, allora mi soffermo ancora un minuto, mi sdraio sulle nuvole guardando il mondo piccolo sotto, mi giro sdraiata sulle soffici nuvole, con un bel pancione, guardo il cielo sopra di me di un azzurro intenso, “Non voglio andare via…”; ad un certo punto mi alzo e mi avvicino alla scala, guardo indietro ho visto delle cose meravigliose, rimarranno per sempre nel mio cuore, ora devo scendere, inizio a scendere il primo gradino, faccio molta fatica, mi lascio alle spalle delle cose meravigliose, ma devo chissà affrontare la realtà di un mondo strano, c’è chi troppo e c’è chi niente… Scendendo, il mondo si avvicina, e le nuvole si allontanano, ma mi accorgo che la mia pancia c’è ancora, sorrido la accarezzo, non ci posso credere, mi ha accompagnato, ed è venuta con me… Ritorno sul prato verde, questo è un mondo strano dove tutto è realizzabile… Apro gli occhi, mi trovo sul mio letto, guardo il soffitto bianco, sorrido… Nel frattempo si avvicina anche il Natale… Non so neanche quando avevo festeggiato un natale in allegria, Direi che è passato tanto tempo, faccio come quelli che si lasciano crescere la barba, io mi sono fatta crescere i capelli, li ho più lunghi della Barbie, ma la strada è lunga, c’è ancora da fare, possiamo arrivare ai capelli di Rapunzel… Non è un giorno di festa, purtroppo, anche se lo dovrebbe essere, ma è malinconico, ti sembra che sei sola, in realtà sei sola dentro… E anche quest’anno se ne sta andando, l’anno vecchio, lo guardi dalla finestra Tutto il mondo festeggia e tu lì da sola dietro ad un vetro Non ti importa niente, molte lacrime escono dai tuoi occhi e dal tuo cuore Mentre fuori si festeggia, e tutti gridano allegramente, apri la finestra e gridi al mondo “PERCHEEEEEEEEEE’!!!! La mezzanotte è ormai passata da qualche minuto e Porta l’anno nuovo…. E per te è un giorno come un altro… Anche la befana, passa e se ne va portando con se tutte le feste… Spero si porti via anche la malinconia… In queste feste ti abbuffi, sembra che non mangi da anni, e ora devi recuperare tutto quello che non hai mangiato durante l’anno, la pancia diventa gonfia, borbotta, e ti senti un pallone gonfiato, e dici: “beh da domani mi metto a dieta”; Infatti stai a dieta tutto l’anno, per poi recuperare i kili persi in giro di pochi giorni… L'avventura continua.....

FINE

Siamo cresciute con la mamma, nonostante le fatiche della terra noi passavamo le giornate a correre in mezzo ai girasoli e al grano, avevamo come amiche le mucche “Carolina & Matilde”, e anche un maialino di nome “Rosino” l’ ho chiamato cosi perché ha sia il muso che il naso rosa, mi seguiva ovunque io andassi Mio padre navigava sulle navi e non lo vedevamo mai, arrivava alla sera per raccontarci storie di posti lontani, tesori, mostri e marinai, alla mattina presto ripartiva, a volte non lo vedevamo per molto tempo Il mio nome è Luna perché in una notte d’estate c’èra la luna piena e sono nata io, mia sorella si chiama “Cavolo”, perché mia mamma l’ ha partorita in mezzo ai cavoli, e l’altra mia sorella si chiama Girasole, perché quando è nata era il periodo dei girasoli. Passavano i giorni e di nostro padre nemmeno l’ombra! Dal nostro prato si vede il mare e le navi che passano, fischiano, e noi con le mani le salutiamo, mentre noi cresciamo, la bella stagione passa e arriva l’inverno, fuori c’è un temporale, rimaniamo rintanati in casa davanti al fuoco del caminetto, bussano alla porta mia mamma dice “Chi è?”; “Papà!”, era mio padre chissà da quanti mesi non lo vedevamo, io e le mie sorelle corriamo verso la porta, mia mamma apre la porta, ci siamo quasi spaventate, un lampo illumina mio padre, pioveva forte, aveva un impermeabile lungo fino ai piedi e un cappello in testa lui dice: “non mi fate entrare!!!”; esclamo!, entra si toglie il capello e l’impermeabile, appoggia un sacco per terra, lo abbracciamo, ci bacia e ci abbraccia dice: “quanto mi siete mancate piccole mie”, bacia e abbraccia la mamma, Girasole dice: “papà cosa c’è dentro al sacco?”; il papà: “Cavolo vallo a prendere!”; cosi mia sorella corre a prendere il sacco “è pesante”esclama trascinandolo sul pavimento di legno, mio padre apre il sacco e tira fuori abiti colorati e scarpe per noi bambine, un bel abito per la mamma, mia mamma dice: “dove li hai presi sono stupendi ? ti saranno costati una fortuna, lo sai che non possiamo permettercelo?”; mio padre dice : “non vi preoccupate, per le mie piccole questo ed altro e poi alla amata del capitano non servivano più e me li ha regalati, mio padre tira fuori dal sacco una bellissima conchiglia e dice: “questa è per la mia piccola Luna, me la avvicina all’orecchio e mi dice “ascolta il mare, quando io sarò lontano ascoltami”; “per la mia piccola Cavolo una bellissima collana con un fischietto, per chiamare i tuoi amici animali”; “e per il mio Girasole una fisarmonica così suoni sotto gli alberi”, tutte noi sorelle abbracciamo il nostro papà e lo ringraziamo per i bellissimi regali, la mamma dice tutti a tavola, noi gli chiediamo dove è stato tutto questo tempo che non lo abbiamo visto, cosi mentre mangiamo la minestra di verdure, lei dice: “Stasera vi racconto una storia”; dopo mangiato ci mettiamo il pigiamo e sotto le coperte, fuori ancora piove, ci sono tuoni e lampi, mentre nostro padre inizia ad raccontarci la storia: “mi metto l’impermeabile, il cappello e gli stivali, dentro un sacco una pagnotta, inizio ad incamminarmi lungo il sentiero buio e alberato, i lampi illuminano la stradae i tuoni fanno tremare il terreno, prendo un bastone mi aiuterà nel cammino, devo farmi strada tra i rami e le sterpaglie, finalmente il sentiero è finito, finisco in una strada sterrata dove sento arrivare un carretto e i cavalli, si ferma un signore e mi dice “Dove vai, verso la neve?”; io rispondo si, lui mi dice: “ok sali!”; cosi salgo sul carretto, e vado verso la neve, io gli dico: “grazie signore per il passaggio!”; lui mi dice: “Prego!”; guardo indietro vedo il bosco, oltre il bosco vedo voi sul ciglio della porta, mi rimanete impresse nella mia mente, arrivati al porto scendo dal carrettino il signore mi dice “buon rientro”; io: “grazie signore”; ormai non piove più ma fa molto freddo, salgo sul ponte della nave fatto di legno mi devo tenere alle corde che ci sono ai lati, arrivati sulla nave mi trovo davanti un signore, ha un cappello nero in testa, con un lungo soprabito nero, ha delle strisce gialle sulle spalle, ha le mani dietro la schiena, “mio padre lo imitava e con voce grossa dice”; “Come ti chiami marinaio?” “Jek signore!”; il capitano “Bene! Jek sai navigare?”; io rispondo: “si signore!”; il capitano: “anche i mari più imprevedibili?”; io rispondo: “si signore, navigo da quando ero bambino; il capitano mi dice: “bene ragazzo, sistemati in una branda e al lavoro fra mezz’ora si parte”; corro sottocoperta, mi cerco una branda vuota, vicino all’oblo, per vedere il mare e la terraferma, poso il sacco, e vado subito sul pontile, a questo punto “mio padre imita il capitano”; il capitano grida “Siete pronti per salpare, togliete le ancore e le corde, issate le vele, attaccate i motori”; cosi tutti i marinai si danno da fare per partire, nessuno di noi deve sbagliare, tutto deve filare liscio, una volta staccata la nave dal molo si accendono i motori, e la nave si inizia a muovere; la gente sul molo ci saluta, c’è chi piange, mamme, fidanzate che vedono partire i propri figli, o fidanzati, o mariti, il capitano dà tre colpi di fischio hihihhi hiiiihii iihiiiiiiii la nave prende il largo a mare aperto, lasciando dietro di sé la scia di schiuma bianca, la gente dal molo diviene piccola Noi marinai saltelliamo sul pontile, tra una vela e l’altra, mentre altri ragazzi stanno sotto coperta tra i motori, lì sotto fa un caldo allucinante, sono tutti sporchi di nero, è il grasso dei motori, controllano che i motori funzionano, e che vada tutto per il meglio Io dal mio pontile vedo il mare azzurro come il cielo, c’è il vento, guardo il capitano alto, ha la barba, con la pipa in bocca, il capello in testa e noto che ha delle strisce rosse sul cappello, ai polsi e sul mantello, lungo fino ai piedi, non si vedono le scarpe; “mio padre lo imita con voce grossa”; mi chiama: “Mozzo! Vai nella mia stanza e prendimi la bussola!”; io corro nella sua stanza, mi avvicino alla porta,la apro piano quasi ho paura di aprirla!; è una stanza sacra, quando apro la porta di legno scricchiola, non sono mai entrato nella stanza di un capitano, all’interno della stanza c’è un tavolo di legno sento qualcuno che dice “Chi sei?”; mi spavento ma non vedo nessuno, entro piano piano, e dico “sono Jek mi manda il capitano a prendere la bussola!”; una voce dice “Beh entra è sul tavolo, prendila e vattene!”; cosi mi avvicino al tavolo guardandomi attorno non vedo nessuno, sulle pareti ci sono medaglie appese, sulla mensola ci sono cimeli di tutti i luoghi dove è stato il capitano, conchiglie, cofanetti, pezzi d’oro, mentre la voce grida “Prendi la bussola e vattene!”; così corro via chiudendomi la porta dietro alle spalle. Vado dal capitano e gli dò la bussola e mi dice “Ma quanto ci hai messo!!!”; io abbasso la testa e divento rosso come un peperone; il capitano “prendi il timone!”; io rispondo: “Si signore, ma non ho mai tenuto il timone?”; il capitano: “è ora che lo tieni visto che navighi fin da bambino e poi io mi sono stancato, è ora che riposi!!!”; cosi mentre io orgoglioso di guidare una nave cerco di fare del mio meglio, ho sempre sognato di essere il capitano di una nave, il capitano guarda la bussola e grida “Verso nord!”; così io giro il timone verso nord, la barca gira, sembrava che avessi fatto il capitano da sempre, mentre il capitano guarda con il binocolo all’orizzonte, mi dà una pacca sulla spalla e mi dice: “Bene!!! Verso nord!, io vado a riposare!”; E va sotto coperta, mentre io in testa alla nave verso nord, orgoglioso di far navigare un bestione del genere, stando sopra vedi tutti i marinai, c’è chi controlla le vele, chi pulisce per terra, chi controlla funi e corde, mentre io ho in mano il timone, si avvicina un giovane ragazzo con in mano il binocolo; io gli chiedo : “come ti chiami giovane ?”; lui risponde : “Duman capitano!!!”; Mi sono sentito grande, mi ha chiamato capitano; Duman controllava la rotta che io dovevo seguire sotto indicazioni del capitano, gli chiedo: “Duman, come mai cosi giovane, ti sei imbarcato ?; Duman : “sono il figlio del capitano, voglio navigare per mari come mio padre, in cerca di tesori e vedere nuovi mondi!!!”; Rimango imbarazzato, “sei il figlio del capitano, vuoi prendere il timone ?”; Duman: “no! Mio padre ha eletto te comandante, quando sarò pronto mi farà diventare capitano e navigherò anch’io; per adesso sto accanto a te e ti dico la rotta da seguire”, un bel sorriso sul volto del ragazzo, sorrido anch’io; “cosi io sono al timone e lui guarda l’orizzonte con il binocolo”; Gli ho chiesto : “hai fratelli o sorelle ?”; Duman : “Si una sorella, che sta sotto coperta, si cambia abito in continuazione, li prova tutti quando andiamo in giro per il mondo”; io rido: hahha ecco di chi era la voce nella stanza del capitano, mi ha fatto prendere uno spavento”; Duman: “mia sorella quando vuole sa alzare la voce!!!”; “ma vostra madre ?” Duman: “è morta dandoci alla luce, ecco perché siamo con nostro padre!” “Siamo cresciuti sulla nave”; Duman guarda con il binocolo e grida; “Terra, Terra!!!”; esce il capitano dice: “Dammi il timone ragazzo!”; io mi sposto subito, gira bruscamente verso destra quasi cadiamo, ci teniamo alle corde della nave, il capitano ci guarda cadere e sorride, si diverte quando fa questi scherzi, vuole vederci preparati a qualsiasi evenienza quando il mare è mosso si salta da una parte all’atra, bisogna stare attenti, così imitando il capitano: “pronti marinai, per ancorare!!”; entrati in porto un fischio hihihhhhiiiii rompe il silenzio della gente sul molo, ci salutano gridando “ciaoo”! c’è chi sventola il fazzoletto, e chi saluta con la mano, sembra un evento o una festa, quando arriva una nave in porto. Tiriamo le vele e le corde, la corda viene presa da un altro marinaio che si trova sul molo, la lega a una grossa sporgenza di ferro, quando il capitano dice : “buttate l’ancora e spegnete i motori” il marinaio butta giù l’ancora, si spengono i motori; cosi anche là sotto prendono un sospiro, possono uscire sul pontile; ancorata la nave al porto alcuni marinai rimangono sulla nave, il capitano chiama alcuni di noi marinai, compreso me per andare a terra con lui, viene anche Duman e la figlia, ha un abito lungo colore avorio con tanti merletti colorati, capelli lunghi fino ai piedi ben curati ha una treccia che gli passa sulla testa, ha un cappello che gli copre il volto, cammina a testa bassa Il capitano: “tirate giù il ponte, portate fuori le casse che sono sotto coperta” Andammo sotto coperta a prendere le casse di legno, erano pesanti, le portiamo sulle spalle, scendiamo per il ponte e andiamo sul molo, il capitano parla con un signore, non si sente niente di cosa dicono, ma ci ordina di mettere le casse sul carretto, trainato da cavalli, questo signore dà al capitano un sacchetto con delle monete; Girasole: “Ma papà cosa c’è dentro le casse ?”; aspetta che ora te lo dico, Cosi quando tutte le casse sono sopra il carrettino e le stive della nave sono vuote,il capitano mi chiama e io corro da lui mi metto sull’attenti e dico: “Si capitano ?”il capitano: “Ragazzo, dai ordine di mettere le casse vuote nella stiva della nave”; chiedo al capitano: “Signore mi posso permettere di farle una domanda ?”; il capitano : “Dimmi pure ragazzo!”; io: “cosa c’èra nelle casse che abbiamo scaricato ?”; lui mi sorride, e mi dice : “presto lo saprai!!! Ora va! Ti ho dato un ordine”; così corro a dire ai marinai di mettere le casse nella stiva e do anch’io una mano, mentre siamo tutti presi, vedo la gente che si avvicina al carretto, le casse vengono portate in mezzo alla piazza poco più in là, aprono le casse, in alcune tirano fuori frutta, in altre spezie e in altre vestiti e stoffe, di terre lontane dove la nave ha navigato e la gente compra. Quando le casse sono tutte nella stiva, vado dal capitano; è in piedi sul pontile, rivolto verso la piazza, ha le mani dietro la schiena, guarda la gente che sta comprando, mi avvicino “Signore le casse sono tutte caricate”; mi risponde: “Bene! Preparatevi a salpare!”; Corro sul ponte e grido “Prepararsi a salpare”; Tutti i marinai si mettono ai loro posti, si aprono le vele, si accendono i motori, il capitano si mette al timone grida “Siiii parte!!!”; e dà un colpo di fischio hhiihhiihiii, tutta la gente nella piazza ci saluta, chi con la mano, chi sventola fazzoletti, vengono tolte le corde e la nave piano piano si allontana dal molo, “Il gigante si allontana”; Cavolo: “Papà com’è la barca ?”; Mio padre racconta: “è gigantesca, fatta tutta di legno, ha travi grosse quanto due braccia e corde che la tengono, davanti nella poppa ci sono due gigantesche sirene, tengono lontani gli spiriti maligni del mare, sul pontile ci sono staccionate di legno, con inciso sopra i nomi dei marinai morti in mare, il capitano sta più in alto, sopra un altro pontile, da ìi si vede tutta la nave, il mare e l’orizzonte che non finisce mai….. C’è un timone gigantesco, dietro al capitano ci sono le vele, di colore giallo, azzurre e rosse, indicano che siamo dei trasportatori di merci ma per non essere attaccati dai pirati che ci rubano la merce le vele diventano bianche con le strisce nere, e un teschio in cima alla vela, hanno delle cuciture fatte dai marinai, visto che il vento le strappa. Sulla vela più alta c’è un ponticello, lì c’è un marinaio con il binocolo, guarda sempre l’orizzonte, ci avvisa quando c’è un pericolo se arrivano i pirati hhuuhhuhuh!!!” Luna: “Bella la nave, papà ci porterai a vederla?”; il papà: “Alle donne e bambine, è proibito avvicinarsi, figurati salirci!”; Luna: “Peccato, mi tocca vederla da lontano!; ma papà la figlia del capitano è sulla nave?”; Il padre: “non ti sfugge niente!!! Infatti, lei rimane nascosta e scende senza farsi accorgere!”. Il racconto continua: “Io e Duman, diventiamo buoni amici, cala la notte, il mare è calmo, il capitano va a dormire, ordina di seguire la rotta, ci diamo il cambio in modo da riposare tutti, in piena notte ci sveglia un rumore, il marinaio in cima alla vela guarda con il binocolo, vede delle ombre”; “mentre un tuono fuori dalla casa fa spaventare, e gridare le bambine hahahah!!!” buttandosi in braccio al papà; il padre le abbraccia e dice: “Bambine è solo un tuono, non abbiate paura, rimettendole a letto le copre con le coperte e chiude bene la finestra, con le antine di legno; bambine, mio nonno diceva che, quando c’ erano i temporali, era Gesù, che aveva deciso di spostare i mobili, per pulire bene, divertendosi a spostare mobilie e sedie, cosi noi da qua giù sentivamo rumore, e i bambini si spaventano, Ora ragazze è tardi, dà un bacio sulla fronte alle bambine augurandole buona notte!!! ci vediamo domani mattina”; Girasole: “Ma papà la storia non è finita?”; il papà: “ve la racconto domani, adesso dormite che è tardi, buona notte piccole mie” Passata la notte, l’indomani le ragazze svegliandosi corrono giù a fare colazione, si siedono a tavola, bevono il latte e qualche biscotto caldo appena sfornato dal forno; Luna: “Mamma! Dov’è papà ?”, la mamma: “è dovuto partire stamattina presto , ma tornerà per raccontarvi la storia”, le bambine sono tristi, si vanno a vestire e corrono fuori, anche se sono tristi per il loro papà che è andato via, riescono a sorridere e a giocare, Arriva Rosato il maialino, spinge Girasole è la più piccola tra le tre sorelle, triste perché il papà è partito senza salutarla, ma al padre salutarle e vederle piangere farebbe più male che non vederle, ma lui di nascosto le vede mentre loro dormono….Cosi gli rimane in mente il loro visino dolce e tenere di un bambino che dorme…. Luna le dice: “Dai !!! ci farai l’abitudine, gioca con Rosato!!!; così Girasole corre nel prato e gioca con Rosato Girasole si rotola sul prato, anche se è bagnato dalla pioggia della notte, la bambina si bagna tutti i vestiti, rimanendo tutto il giorno con i vestiti bagnati, alla sera tornando a casa, la mamma la vede, esclama: “Vatti a togliere subito i vestiti bagnati, che ti prendi un’ accidenti!!!!”; Ma Girasole non si sente già un po’ tanto bene, cosi la mamma la aiuta a togliersi i vestiti bagnati e si accorge che Girasole ha la febbre e inizia a tossire, la mamma preoccupata chiama il dottore, ha un brutto raffreddore, le dà una medicina amara, non mangia niente, dorme tutto il giorno, sta sotto le coperte, la mamma le mette uno straccio bagnato in fronte, a noi sorelle non è permesso avvicinarci, altrimenti ci ammaliamo anche noi. Dopo quindici giorni Girasole guarisce e torna a correre sul prato, in tutti questi giorni mio padre non è venuto, chissà se sa che Girasole si è ammalata….. Girasole prende un ramo, disegna la nave sulla terra del nostro orto, mentre arriva la mamma: “Girasole cosa fai ?”; “Disegno la nave dove sta papà, guarda che bella !”; la mamma la guarda: “Bella Girasole, ma adesso sopra la nave devo piantare le piantine di pomodori!!”; Girasole: “va bene mamma piantale, cosi le avrà anche papà sulla sua nave!” Luna raccoglie i fiori, fa un bel mazzetto da regalare alla mamma, mentre Cavolo saltella sul prato. Alla sera mentre sono a tavola, bussano alla porta, la mamma dice: “chi è?” una voce dice :”Papà!”; tutti corrono alla porta, la mamma la apre, e le bambine si buttano addosso al papà, era molto tempo che non tornava, il papà: “state crescendo!”; le abbraccia e le bacia, si siedono a tavola, il papà da alla mamma un pezzo di pesce da cucinare, mangiano, le bambine tutte contente, Girasole: “papà ci racconterai la storia?”; il padre: “si certo!, ma sapete dove siamo arrivati ?”; le bambine in coro gridano siisisi!”; “Che memoria, siete belle fresche!”; messi i pigiami e a letto, il papà inizia a raccontare la storia. “Allora dove eravamo arrivati ?”; Cavolo: “l’ombra in mare!”; “Bene avete un’ottima memoria, vedo che vi ricordate!”; il papà continua il racconto, il capitano chiede al marinaio sopra la vela cosa vede; lui grida: “squali!!!”; Il capitano ordina : “presto buttate giù le reti”, buttiamo giù le reti e ne peschiamo 4, belli grossi, sono stati la nostra cena, il marinaio addetto alla cucina li ha cucinati, buoni hhuuhhu, un pezzo l’ho portato a voi, era buono, le bambine dicono: “si, buono!”… Eravamo una famiglia come le altre, mangiavamo gli ortaggi del nostro orto, frutta dei nostro alberi, latte, uova, formaggio, che faceva la mamma, ogni tanto ammazzava qualche animale e mangiavamo carne, ma il pesce era impossibile mangiarlo, se non lo pescavano gli uomini, il mare era troppo lontano per la mamma, cosi quando papà ce lo portava era un festa. Mio padre continua il racconto, tutti i marinai sono con la pancia piena dormiamo, ci svegliamo al sorgere del sole, fa molto caldo, il mare è limpido trasparente ed è una tavola, il cielo azzurro non c’è una nuvola, il marinaio grida “Terra!”, il capitano : “prepariamoci a attraccare”, il marinaio dice “non c’è un porto capitano!”; il capitano: “preparate le scialuppe la nave rimarrà al largo”; così buttiamo l’ancora e scendiamo con le scialuppa, viene anche la figlia e il figlio assieme ad altri 5 marinai, siamo arrivati a riva la sabbia è bianca, c’erano molte palme sulla spiaggia, tanti granchi, il capitano ordina di prenderne qualcuno sarà il nostro pranzo, entriamo nella foresta, ci facciamo largo tra i rami, arriviamo in un villaggio il capitano parla con il capo tribù nella loro lingua, non si capiva niente, così ci fanno entrare e ci offrono da bere, e da mangiare, le donne fanno una strana danza, offrono una collana alla figlia del capitano, è per scegliere l’uomo della loro vita, una di loro sceglie il marinaio, devono danzare assieme e deve passare la notte con la donna, ma noi dobbiamo andare via, mentre il capitano si mette d’accordo con gli indigeni per portare stoffe, vestiti e spezie fatte da loro, il marinaio e la donna sono già in tenda a fare cose sconce; noi bambine sorridiamo!!! “Hahahaha!”; il capitano mi ordina di mettere le spezie e i vestiti nelle casse, alcune donne offrono stoffe decorate alla figlia del capitano e qualche porta fortuna, preso tutto il capitano ordina di andare, io gli dico “capitano manca un marinaio!”; il capitano: “Dov’è ?”; mentre esce dalla tenda “sono qua capitano!”; il capitano: “Bene! saluta e andiamo”; salutiamo questa gente e ce ne andiamo, passiamo in mezzo alla foresta, il capitano ci fa prendere delle bacche e dei frutti e sulla spiaggia il capitano dice ad alcuni marinai: “andate a pescare”, mentre i marinai pescano noi portiamo sulla nave alcune casse, il capitano ci fa prendere delle botti e ritorniamo sull’isola, passiamo in mezzo alla foresta e arriviamo ad una cascata d’acqua dolce, riempiamo le botti d’acqua e ci facciamo il bagno, ci rinfreschiamo un po’, un bella nuotatina tutti nudi!!!, laviamo anche i vestiti che avevamo addosso e li mettiamo ad asciugare, la figlia del capitano che si chiama Gysel, si mette da una parte si spoglia e si lava anche lei, noi non la vediamo, è nascosta dagli alberi, così dopo una bella rinfrescata, rientriamo in nave, con le botti piene d’acqua e si riparte verso una nuova avventura in mare….Adesso andate a dormire domani vi racconto un’altra storia…. L’indomani riparte e non lo vediamo per molto tempo, noi cresciamo, e arriva il giorno che dobbiamo andare a scuola, così la mamma ci mette il vestitino più bello che abbiamo, un fiocchetto in testa che tiene i capelli legati, così non vanno davanti agli occhi, un quaderno e una matita a testa, ci accompagna a scuola ci lascia davanti alla porta, ci sono molti bambini, non ne abbiamo mai visti così tanti, entriamo ci sono molte stanze, tanti bambini che girano e anche persone grandi, qualcuno ci spintona, è tutto grande e molto alto, noi siamo basse e piccole, non sappiamo dove andare, camminiamo nel corridoio, una signora ci chiede come ci chiamiamo e ci accompagna in una stanza, ci fa sedere sulle sedia e una signora dall’altra parte del tavolo quasi non la vediamo si alza in piedi e si avvicina a noi, “bambine come vi chiamate ?”: “Girasole, Cavolo & Luna”; la donna ci dice: “io sono la direttrice, e vi metto in classi separate, andate”; ci accompagna un’altra signora; ci porta nelle stanze, ci sono tanti banchi con delle sedie, mi fa sedere, appoggio il quaderno sul tavolo, la signora dice: “io sono la vostra maestra, prendete il quaderno apritelo e iniziamo!”, mi piaceva, si imparavano tante cose, crescendo noi sorelle tornavamo a casa e facevamo i compiti, siamo arrivati alle elementari. Andavamo a scuola dai Salesiani, appena entravamo a scuola ci dovevamo mettere in ginocchio a pregare tutti assieme in una grande stanza, davanti alla madonnina, aveva un vestito lungo azzurro, e un velo bianco in testa, tenera con in braccio Gesù bambino con le braccia aperte rivolte al cielo; chi non voleva pregare veniva picchiato, dai salesiani e le femminucce dalle suore, inginocchiati per terra, ti facevano male le ginocchia, diventavano rosse, le lezioni si facevano in stanze separate, e non potevamo neanche giocare assieme, le femminucce giocavano con le femminucce e i maschietti con i maschietti, se per caso i bambini si picchiavano, ti toglievano le scarpe e venivi messo in castigo in un posto buio e venivi picchiato chi non studiava si doveva inginocchiare sui ceci, e veniva frustato sulle mani e sulla schiena, abbiamo iniziato a odiare la scuola, non era più un posto dove imparare qualcosa, ma dove venivi picchiato. Quando si usciva da scuola, quasi tutti i bambini piangevano, con lividi dappertutto, i genitori non dicevano niente, “Devi essere studioso, lo fanno per il tuo bene!!!”; forse anche i loro genitori li picchiavano a casa, come faceva nostro padre I pianti che si faceva nostra madre, quando ci vedeva piene di lividi, non potevi toccarci da nessuna parte, era tutto un dolore Nostro padre ritorna, erano passati tanti anni, noi siamo cresciute, e lui si era fatto un po’ più vecchio, lo abbracciamo, è contento ma più freddo, gli raccontiamo che andiamo a scuola, ha voluto vedere i nostri quaderni, diceva “ma come scrivete male, avete studiato?”; noi siamo rimaste di sasso, siamo cresciute con la mamma e nostro padre praticamente era un estraneo, così non gli davamo tanto peso a quello che diceva, ascoltavamo di più la mamma, non ascoltavamo più le sue storie, stavamo fuori a giocare e a fare i compiti, aiutavamo la mamma nelle faccende e commissioni, lui non partiva e non viaggiava per lavoro sulle grandi navi, ma aveva trovato un lavoretto in una fabbrica vicino casa, siamo tornati a casa da scuola ci chiede come è andata, noi andiamo benino a scuola, ma siamo ragazze che stanno crescendo, iniziamo a trovare amici e ragazzi che ci piacciono, giochiamo a nascondino, c’è un ragazzo che va dietro a Cavolo e quando lei e girata lui l’ abbraccia e la bacia e poi scappa via per non beccarsi uno schiaffo. Quando torniamo a casa mio padre ci chiede se abbiamo fatto i compiti e le faccende di casa, noi rispondiamo di si, ma parlavamo del ragazzo che baciava Cavolo prendendola in giro, ma mio padre diceva che le donne devono stare a casa, indossare le gonne e fare le donne e mamme di casa, e gli uomini dovevano pensare a portare il pane a casa, ma noi di stare a casa non ne volevamo sapere, siamo state fin da piccole in mezzo ai campi, figuriamoci se da grandi volevamo stare a casa, adesso che abbiamo conosciuto altri ragazzi, e ci divertiamo. Un giorno torniamo a casa, era tutto coperto, nostro padre aveva deciso di verniciare le pareti di case, così ci fa mangiare di corsa e ci dà un pennello a testa, abbiamo verniciato tutta casa, comprese noi che eravamo tutte dipinte, stanche morte e dovevamo ancora fare i compiti, ci laviamo e poi a dormire, l’indomani a scuola, ma ogni volta che tornavamo a casa ci trovava sempre qualcosa da fare, smontare tubi e pulirli, attaccare fili e fare impianti elettrici, addirittura un giorno, smonta le ruote della macchina e ci fa cambiare i freni, l’olio e i filtri, che prima non sapevamo neanche ci fossero, insomma ci faceva uscire sempre poco, perché dovevamo fare sempre qualcosa, quando un giorno abbiamo deciso tutte assieme noi sorelle di ribellarci, ma è iniziato un incubo, cosi ci controllava se prendevamo una nota, prendeva la cintura e ci picchiava a frustate, mia mamma si metteva di mezzo difendendoci a veniva frustata anche lei, andavamo a scuola con lividi e tagli, un giorno Girasole prese una nota, nostro padre la picchiò, sentivamo le urla dall’altra parte della casa, gli ha fatto sbattere la testa sul tavolo, e sanguinava, abbiamo cercato di farlo smettere ma le abbiamo prese anche noi Vicino casa c’è un bosco, dove noi sorelle andiamo a giocare, c’è un grande albero, con il tronco bucato, dove ci si entra dentro, ha dei grossi rami che arrivano per terra, sopra abbiamo costruito una casetta, portando rami, travi che trovavamo in giro, persino vecchie tende, abbiamo messo alle finestre senza vetri, lì portavamo le cose preziose che per noi erano importanti, l’orsacchiotto che dormiva con Luna, la bambola di Cavolo, è il Cicciobello di Girasole, per paura che ce li portava via Girasole era affezionata a questa bambola, mio padre l’ ha regalata a mia cugina, i pianti che si è fatta Girasole quando lo ha saputo anche perché mia cugina il bambolotto lo ha buttato via. La casetta sull’albero era il nostro rifugio, quando ci buttava fuori di casa e noi scappavamo per non prendere le botte, ma dovevamo tornare a casa, e così ci picchiava, ci faceva anche andare a letto senza cena, a volte ci portavamo nella casetta delle cose da mangiare, perché a volte passavano giorni prima che mangiavamo di nuovo, mia mamma di nascost ci dava qualcosa, ma lui non glielo permetteva, le toglieva la roba dalle mani, un giorno che mio padre era a lavoro, portammo nostra madre sulla casetta, arrivati sull’albero, lei è salita e ci siamo messe a scherzare e ridere, come quando lui non c’era, abbiamo detto anche perché non torna a viaggiare di nuovo e togliersi di mezzo noi senza di lui ce la caviamo, cosi ci fa troppo male, e noi lo odiamo Un giorno nostra nonna la mamma di nostro padre, ci vede con dei lividi, e ci chiede “chi è stato ?”, noi gli abbiamo detto “nostro padre!”; “Ma è pazzo!!!”; cosi nostra nonna cerca di parlare con nostro padre, ma lui non ne vuole sapere, dice che i figli lì educa lui, “Ma non così! Va bene qualche schiaffo, ma se fanno veramente qualcosa di grave, tu li ammazzi così”; “io li ho creati, io li educo, e tu non ti intromettete!”; nostra nonna che ci vuole molto bene, dopo tanto è riuscita a farci rimanere lì da lei, e cosi per parecchi anni siamo cresciute con la nonna, che ci ha educato con carezze e allegria, vedevamo di rado la mamma, e le chiedevamo com’era papà e se la picchiava, lei ci diceva come vuoi che vada, lo sai com’è, si lamenta sempre che è tutto disordinato, sporco, e grida dalla mattina alla sera, ha sempre qualcosa per cui lamentarsi Siamo cresciute a forza di botte, abbiamo iniziato a odiare la scuola, e non volevamo più andarci, cosi finite le medie abbiamo deciso di smettere cercavamo lavoro, volevamo essere indipendenti, per andare via di casa. Siamo tornate a casa, ma lui era sempre di più incarognito, chissà perché ? Un giorno torna a casa da lavoro, e ci dice: “Dovete andare a lavorare perché mi hanno licenziato!”; così ci siamo messe subito a cercare qualcosa, dai lavoretti più strani, appiccicare francobolli, a mettere i volantini, cercando di portare a casa qualche soldo per pagare le bollette, per mangiare eravamo abituate a rinunciare al cibo, cosi se avevamo qualcosa da mangiare bene altrimenti si stava anche senza mangiare, quando nostra nonna lo venne a sapere ci diede una mano, anche se nostro padre voleva che nessuno lo sapesse dovevamo farcela da soli, Cavolo si fidanza con un ragazzo guai a farlo vedere a nostro padre, cosi per un po’ lo abbiamo tenuto nascosto, e lui ci aiutava, ci dava qualcosa da mangiare, portandocela sulla casetta di legno, era molto carino e bravo Mi madre aveva intuito che Cavolo si era fidanzata, e incomincia a fare discorsi del tipo: “Se esci dalla porta ti sposi, per carità, guai a te se convivi!, peggio se rimani incinta prima del matrimonio”; volavano ceffoni quando Cavolo provavo a dire: “io voglio andare a convivere, per essere più sicura!, “Pensa a trovare un marito come mio padre, per carità!!” Piangevo stringendo il cuscino, forse volevo andare via, da un padre che ormai mi picchiava solo, le carezza non sapeva neanche cosa fossero, e neanche i complimenti, io e le mie sorelle, non so nemmeno quando abbiamo sofferto la gioventù, volevamo diventare grandi, per non essere più picchiate, ma quante volte abbiamo pregato che Gesù che facesse una magia, se lo prendesse con sè Chissà perché, a un certo punto si cambia, quando eravamo piccole era un padre premuroso, affettuoso, adesso sembra che ci odi, ci picchia con tale violenza, sembra che vuole scaricarsi l’odio che ha per qualcosa o qualcuno su di noi Nostro padre perdendo il lavoro, ha iniziato ad andare fuori di testa, gridava senza ragione, e ci faceva discorsi del tipo: “Dovete essere autonome, imparare tutto, cosi abbiamo iniziato a seguire le cose di casa dai documenti, alle faccende commissioni, ma per l’età che avevamo volevamo essere solo ragazze, dovevamo crescere, e cosìci prendevamo cura di noi sorelle, una pensava all’altra e alla mamma, avevamo le spalle pesanti, un giorno notammo Girasole che era troppo curva, aveva la schiena storta, mia mamma diceva che era piccola per sopportare tale peso, cosi l’abbiamo portata dai dottori, che l’hanno messa su una strana macchina l’hanno legata dalle braccia e dai piedi, tirandola, lei si è allungata tutta, mia madre gridava “ma cosa li fate, me la ammazzate”, i dottori la fermano, e dicono: “Ma no signora, e un metodo per allungare a stendere la schiena, poi la ingessiamo e rimarrà cosi fino allo sviluppo”, l’hanno ingessata, diventando un pezzo di gessio, non riusciva a camminare, non voleva uscire di casa tutti la prendevano in giro, non riusciva neanche a fare la pipi, figuriamoci il resto, rimase con il gesso dai 12 anni sino ai 25 anni, senza mai toglierselo, quando glielo hanno tolto, lei è caduta, non aveva più i muscoli alla schiena, era piena di piaghe, tagli e la pelle era tutta sporca, si doveva lavare con il sapone di Marsiglia, ma doveva fare tutto piano, aveva dolore dappertutto, la dovevamo aiutare, perché non si reggeva in piedi, in seguito li hanno messo uno strano bustino, che doveva togliere solo quando si faceva il bagno, non andava più a scuola, perchè se la picchiavano o la inginocchiavano sopra i ceci non si alzava più Nel frattempo siamo diventate grandi, nostro padre ci faceva correre per un paio di chilometri dovevamo irrobustire i muscoli e le ossa, e ci faceva anche andare in piscina, dovevamo imparare a nuotare, dovevamo essere donne formose e armoniose, andava bene per Girasole, che si toglieva quel ridicolo busto, che la fasciava tutta, coprendo le curve di una ragazza che si stava formando, mentre noi iniziavamo a mettere magliettine strette e pantaloni alla moda, per far vedere quel seno che stava crescendo e un bel sedere rotondo, per attirare ragazzi, Girasole si doveva mettere abiti giganteschi più grandi di lei, per coprire il busto, nessuna ragazza voleva stare con lei, perché allontanava i ragazzi che la disprezzavano e la prendevano in giro, molte volte rimaneva da sola sulla panchina, senza che nessuno parlasse con lei, iniziò a parlare da sola, parlava con le piante, con le macchine diceva che le facevano l’occhiolino, e loro la volavano bene, gli animaletti che trovava erano tutti suoi amici Mentre Luna e Cavolo iniziano a uscire con un gruppo di ragazzi e ragazze, Girasole non va, lei stava tutta sola nella casetta sull’albero, o stava con la mamma, ancora cadeva e si faceva male, non veniva neanche al cinema perché i sedili del cinema erano troppo scomodi per lei, poi chi la alzava! noi ci fidanziamo con più ragazzi e iniziamo a fare le nostre prime esperienze sessuali, stando attenti a tutto e tutti, non ci doveva vedere nessuno, altrimenti lo avrebbero detto a nostro padre e lì sarebbero stati dolori, così quando iniziava ad avere un sospetto, lasciavano il ragazzo e rimanevamo un po’ senza fidanzato! Noi eravamo più grandi di girasole ma di poco, la mamma ci diceva perché non la portate con voi, lo vedete che piange tutto il giorno perché nessuno vuole stare con lei, sta tutto il giorno da sola, vi sembra giusto, voi siete sorelle, ma a noi giovani stupide non importava di nostra sorella, ma di girare con i ragazzi, che ci baccagliavano e ci facevano i complimenti, “Che carine che siete, che bel vestito!!!”, quando ci toccavano il sedere o il seno volavano schiaffi, ma un po’ ci piaceva essere toccate, giocavamo a nascondino, e ogni tanto qualche ragazzo si nascondeva dietro un muretto, all’agguato dietro di me per darmi un bacio sulla guancia, o metterti le mani dentro la maglietta per toccarti le tette, si giocava a pallavolo, e facevano gare a saltare la corda,si saltavano i gradini con i pattini a rotelle, cadendo molte volte, si tornava a casa con le ginocchia tutte fracassate, e insanguinate, mia mamma all’inizio si metteva le mani nei capelli, “Cosa vi siete fatte?”; poi ci ha fatto l’abitudine, mentre nostra sorella Girasole, aveva la pelle chiara, liscia e senza un graffio, non prendeva neanche un raggio di sole, altrimenti aveva caldo, con quel busto che la soffocava, ci alzavamo alla mattina presto facevamo le faccende di casa, la spesa, pagavamo le bollette, aggiustavamo qualsiasi cosa si rompeva in casa, uscivamo dopo le 16 di pomeriggio, per stare con i ragazzi che ci piacevano. Un giorno, Girasole era sull’albero, gironzolava un ragazzo in bici con la bmx, nel bosco, e la sentiva parlare da sola, si avvicinò, la ascoltava, ma lei non si accorge neanche che lui era sotto a sentirla, non rideva di lei, cosi la chiama, “Hey tu! lassù”; Girasole, lo guarda, e si nasconde dentro la casa di legno, e grida; “Chi sei ? cosa vuoi?; questa casetta è mia, vai via?”; Lui: “non voglio spaventarti, come ti chiami?, posso salire?”; nel frattempo il ragazzo sale la scaletta, Girasole: “ma che vuoi?”; cosi girasole si trova davanti il ragazzo, che la guarda, la prende per mano e la fa alzare, lui: “non stare nascosta, non voglio spaventarti!”; “bella la casetta, l’hai fatta tu da sola?”; Girasole: “l’ abbiamo fatta con le mie sorelle, ma loro non vengono più qua, ci vengo solo io!”; il ragazzo: “bella, da qua vedi quella casa laggiù!”; Girasole: “Ci abito io!”; “Ma come mai stai nel bosco da solo?; lui: “gironzolo, e tu qua tutta sola!”; Girasole: “Si! Ma ora ci sei tu!”, i due si sorridono, e giocano nella casetta, fino a quando si fa buio, Girasole sente fischiare, “devo andare mio padre mi chiama, ci vediamo domani?”; lui: “si!”; e scappa via Torna a casa tutta sorridente ha trovato un amico, nessuno fin da allora gli aveva rivolto la parola,la mamma: Girasole sei contenta! cosa ti è successo?; “Mamma ho conosciuto un ragazzo che è venuto a giocare con me nella casetta”; La mamma : “bene! e come si chiama?”; Girasole: “non lo so!, non gliel’ho chiesto!”; e corre in bagno a lavarsi le mani, la mamma si avvicina alle sorelle Luna e Cavolo: “vostra sorella, sta dando i numeri, ora vede i ragazzi che parlano con lei, perché non le state vicino e giocate con lei”; Cavolo: “va bene mamma, domani la seguiamo e vediamo se dice la verità” L’indomani pomeriggio, Girasole corre nel bosco, per andare sulla casetta, lì c’era il ragazzo che l’ aspettava, le sorelle nascoste dietro gli alberi, incredule guardano la sorella giocare con un ragazzo, Cavolo: “non è di qua! Perché gioca con lei, nessuno vuole giocare con lei!”; Luna: “corriamo a dirlo alla mamma”; mentre corrono a casa, incontrano la mamma nell’orto e gridano: “Mamma, mamma, vieni presto, non ha detto una bugia, vieni a vedere!”, la prendono per mano e corrono nel bosco, si nascondono e vedono Girasole che gioca con il ragazzino, si diverte, la mamma contenta che ha trovato un amichetto, dice alle sorelle: “Bene! Sono contenta, mi preoccupavo, spero che non la prenda in giro, forse non si è neanche accorto, che sta tutta ingessata, meglio cosi!!!”; “Andiamo lasciamoli giocare!”; cosi i giorni passano, e Girasole con l’amichetto giocano tutti i giorni, un giorno la mamma dice: “Girasole, ma come si chiama questo amichetto, gli hai chiesto come si chiama ?; Girasole: “No!, non mi importa, non mi ha giudicato e gioca con me!”; arriva il padre: “Chi è questo ragazzo, portalo qua!, voglio vederlo!”, la mamma: “Niente! è un ragazzino che gioca con Girasole!”; il padre: “E come si chiama, è di buona famiglia ?, ti devi sposare con uno di buona famiglia, e che abbia tanti soldi, visto che tu non puoi lavorare, ti deve mantenere!”; Girasole scappa in camera sua, figuriamoci se pensava a fidanzarsi, figurati a sposarsi cosi giovane, piangeva, pensava che il padre non l’avrebbe più fatta uscire di casa, aveva trovato un amichetto e ora non poteva più giocare con lui Le sorelle la consolavano, “ma come ha fatto nostro padre a scoprire che giocavi con il ragazzo”, Cavolo: “ha sentito parlare e ha intuito!”; Cosi le sorelle si abbracciano e il pianto le travolge, in lacrime si addormentano, per lo meno si sono scampate le botte L’indomani, Cavolo gioca in giardino con gli altri vicino ad una cascina, ma invece di giocare con la palla, che era finita sull’albero, si mettono a giocare con le pietre, se le tirano addosso, qualcuno viene preso in testa, qualcuno in faccia, una pietra finisce dentro la finestra della cascina, di una vecchia che grida hahahaha, uscendo dalla finestra: “cattivi bambini, mi avete fatto male, ora lo dico ai vostri genitori!”; ma mentre tutti scappavano la vecchia esce dal portone e prende per un orecchio Cavolo, Cavolo grida hahaahh, La vecchia: “Ti porto dai tuoi genitori! Sei una bambina cattiva, sai quante sculacciate ti darei”; si avvicina davanti casa delle ragazze, la lancia per terrafacendola rotolare, davanti ai piedi della madre, “Ma signora! cosa ha fatto la bambina?; la vecchietta, mentre arriva il padre, “giocavano con altri bambini a tirarsi le pietre e mi hanno beccato, se non educa questa bambina, ci penso io, la rinchiudo nel porcile solo li può stare con i maiali!”; La mamma: “è vero Cavolo?”; Cavolo a stendo dice: “Si giocavamo con le pietre, ma non le ho tirate solo io, anche gli altri,!”; mentre la vecchietta se ne va, il padre si toglie la cintura e la picchia a frustate, si mette sopra la madre per proteggerla e le prende anche lei, le grida si sentono fino nella foresta, il ragazzino e Girasole sentono gridare e corrono verso la casa, Girasole grida al padre tirandolo, “Basta papà, basta non le picchiare più!”, il ragazzino rimane di pietra, incredulo, il padre si ferma, “tua sorella è un demonio”, il padre cade per terra, si sente male, mentre Girasole si avvicina alla madre e alla Sorella, le abbraccia, con i vestiti tutti strappati dalle frustate e i tagli, piangevano, La madre con le lacrime al viso dice che non si è accorta che stava male, del resto per tutto il male che ha fatto a loro, se lo meritava: “ma che ho fatto di male per avere un marito violento!”; lo lascia per terra, prende la figlia a va dentro casa, prende una bacinella piena d’acqua e tampona le ferite della figlia, con le lacrime al viso, dice: “Figlie mie dovete andare via da qua, siete giovani, fatevi un futuro, e state attente agli uomini, dovete sceglierlo buono, piuttosto state da sole, io tornassi indietro non mi sposerei. Luna non sapeva niente, stava pomiciando sulla panchina, con un ragazzo, inizia a toccarlo, lui tocca lei e lei tocca lui, si mettono le mani sotto la maglietta, lui le tocca le tette, e lei gli mette le mani nelle mutande, per la prima volta lo tocca e vede un organo sessuale maschile, le piace, tra baci appassionali, lui e mette le mani nelle mutande inizia a farle un ditalino, e lei strofina l’uccello lui viene nelle mutande… Lui le dice, accompagnandola a casa: “Ci vediamo domani, e le da un bacio!”; Lei: “certo!; ma accompagnami solo fino al bosco, non voglio che mio padre ti veda,” lo bacia e lo saluta e va verso casa Arrivata davanti casa c’è il padre sdraiato per terra, Luna: “Papà, cosa fai sdraiato per terra?”; il padre: “Dio mi vuole punire, per quello che sto facendo a voi!”; Luna ha capito, e lascia il padre per terra, corre dentro casa, grida “Dove siete?; La mamma: “Luna, siamo in camera, vieni!”; Luna corre in camera, e vede sia la Mamma che la sorella che si tamponano le ferite, “State bene!?; “Dobbiamo andare via da qua, lasciamolo lì solo, forse si accorgerà cosa ha perso!”; Prende una borsa e mette dentro i vestiti molto velocemente senza piegarli, la Mamma: “Dove andrai?; piangendo, “Figlia mia, non te ne andare, Luna: “MA dobbiamo ancora stare qua a prendercele, siamo grandi, dobbiamo ancora subire!”; “Starò nella casetta, se volete venite a trovarmi e a portarmi da mangiare, basta non ne posso più di essere picchiata, e guarda cosa ha fatto a voi, dovete ancora subire”, esce dalla porta con la valigia, il padre sdraiato per terra: “Dove vai se esci da questa porta non tornare mai più e lascia le chiavi, non sei più mia figlia!”, Luna: “Anche se stai male, hai sempre un cuore di pietra”, gli butta le chiavi di casa per terra, “Non ti preoccupare, non voglio essere la figlia di una bestia!”; si gira e se ne va, scomparendo nel bosco, piange, perché ha lasciato le sorelle e la madre con un mostro, sale le scale della casetta nel bosco, si organizza e si mette le cose apposto, prende una coperta si sdraia per terra, guarda il cielo azzurro, con gli occhi pieni di lacrime, “MAH! Lassù c’è qualcuno che ci guarda, sa cosa sta succedendo a noi, ci stiamo dividendo per un padre violento, perché deve essere cosi, perché non fai una magia e te lo porti via… Si addormenta Alla mattina presto, la mamma le porta da mangiare, prima che il padre se ne accorga, la sveglia la abbraccia e le lascia da mangiare, “tornerò più tardi quando tuo padre esce deve fare una visita!”, le dà un bacio sulla fronte e scappa via, torna a casa prima che se ne accorga, lei ritorna a dormire Un raggio di sole la sveglia Arriva il ragazzo, fanno l’amore, usando i preservativi, meglio prendere precauzioni ancora rimane incinta, il padre l’avrebbe ammazzata, passano i giorni e Luna, praticamente vive dentro la casetta, le sorelle tutti i pomeriggi, la vanno a trovare le portano biscotti, vestiti puliti e giocano tutte assieme Nel frattempo la nonna muore, vanno al funerale, in silenzio, piangono….. Un giorno la madre, di pomeriggio va nella casetta sull’albero La Madre: “Ragazze! Vostro Padre non può più stare da solo, si sente male e ha dei mancamenti, ogni tanto piange e chiede scusa, per quello che ci ha fatto, è vero che lo guardiamo!!!, ma lui ha il coraggio di guardarci dopo quello che ci ha fatto!!!; non so se bastano due lacrime, per chiederci scusa; Cavolo: “non ci fa nessuna pena, dopo quello che ci ha fatto!!!; Girasole: “Ci dà solo fastidio aiutarlo e portarlo avanti e indietro per ospedali, se rimane per terra perché sta male, noi lo lasciamo lì, disteso nel suo dolore! Cosi, forse capisce cosa abbiamo passato noi, e quante lacrime abbiamo versato per le sue botte!!!”; Luna: “non ci interessa cos’ha o di cosa si è ammalato, siamo solo contente che ogni tanto non è lucido, perché quando è lucido, comunque grida e ci insulta! Ma questa ti sembra una cosa giusta??????; e poi piange echiede scusa!!!; ma è malato anche di testa!!! Inizia a non insultarci, forse un po’ di pieta da qualche parte nel cuore ce l’ abbiamo ancora!!!!! Un giorno nostro padre viene ricoverato in ospedale, e nostra madre fa avanti e indietro, Luna ritorna a casa, “abbiamo una madre forte nonostante tutto lo ama ancora, ma come fa??????????” Ci soffre, fa le nottate in ospedale, lava la roba, pulisce, fa le faccende della fattoria come sempre, tutto molto velocemente, dà i compiti a noi che la aiutiamo e corre in ospedale per pulire e fare compagnia a nostro padre, noi ragazze andiamo pochissimo a trovarlo, lo vogliamo vedere il meno possibile, nostra madre ci racconta alla sera che chiede di noi, sista iniziando a gonfiare, piano piano la malattia lo sta consumando, è diventato di colore giallo, a volte è lucido, a volte si lamenta che ha male, fa dei versi, ha lo sguardo perso nel vuoto Un giorno chiede a mia madre di andare a trovarlo con noi figlie, cosi andiamo tutte assieme in ospedale, era sdraiato nel letto aveva molti lividi sparsi su tutto il corpo, era la malattia che gli stava lasciando i suoi segni, ed era molto gonfio, aveva uno sguardo triste, ci guarda, e ci dice: “Figlie mie perdonatemi per tutto quello che vi ho fatto, Vedo già il prato dove vedo andare, C’è mia madre che mi sta chiamando, da lassù vi guiderò e vi vorrò sempre bene, forse vostra madre lo fa meglio di me!”, Chiude gli occhi emuore…. Noi rimaniamo intorno al letto in silenzio, guardiamo nostro padre morto, lo tocchiamo le mani sono già fredde, ci escono le lacrime, non vogliamo piangere, non so se abbiamo pianto per esserci liberate da un padre violento o per il dolore della morte, ci ha messo al mondo e ci ha cresciuto a modo suo con le botte…..Ci facciamo il segno della croce Ora bisogna seppellirlo, o bruciarlo Arrivano i becchini, la mamma gli dàil vestito più bello e il più elegante che avevamo in casa, lo vestono e lo preparano per la veglia funebre, noi stiamo per uscire dalla stanza, lo avevano messo in una stanza frigorifero disteso sopra un marmo, faceva molto freddo, lo posizionano dentro una bara, aveva le mani giunte a preghiera, ci invitano a girarci, chiudono la bara, viene portato in chiesa, con una lunga passeggiata a piedi dall’ospedale fino alla chiesetta piccola di paese, c’è già il prete ad aspettarci, inizia la messa, noi sorelle siamo rimaste con lo sguardo fisso per terra per tutto il tempo, ogni tanto mia madre piangeva con un grido di disperazione, ad un certo punto arriva un raggio di sole che camminando punta sulla bara, alziamo lo sguardo, è nostro padre che sta volando verso il cielo, Gesù lo ha perdonato e lo vuole al suo fianco, ora tocca a noi perdonarlo forse con il tempo….. La bara viene messa dentro un loculo, lo sigillano, sopra mettono una lapide di marmo con la foto Così la mamma poteva andare a mettere dei fiori sulla tomba… Siamo tornate a piedi a casa, non abbiamo visto nessuno, anche se c’era molto gente, ci siamo sedute in silenzio siamo rimaste lì per tutto il giorno, fino a quando ci siamo addormentate L’indomani ci ha svegliato il suono del campanello, suonavano alla porta erano le sorelle e i fratelli di nostra madre e nostro padre, ci chiedevano come stavamo, e se avevamo bisogno di aiuto, mia madre disse di no! Noi ci alzammo e in silenzio facemmo le faccende di casa, e dopo aver aiutato la mamma in fattoria, sembrava che non avevamo più parole da dirci, noi che ci mettevamo sul lettone a chiacchierare e dentro la casetta di legno a raccontarci cosa facevamo con i ragazzi, come 4 amiche Penso siamo rimaste in silenzio per parecchi giorni, a volte fa bene rimanere in silenzio, aiuta a riflettere Un giorno nostra madre di prima mattina, ci guardae dice: “Ragazze ora basta, il silenzio ci ha fatto riflettere, ed ora di reagire, e andare avanti!!!”; Luna: “Meno male non ce la facevo più a stare zitta!”, cosi tra faccende e cose da fare abbiamo ripreso le nostre chiacchiere, Ci siamo informate per riprendere gli studi, e ci siamo riscritte a scuola, la mamma è contenta almeno ci creiamo un futuro, cosa che era impossibile con nostro padre, anche Girasole ha ripreso gli studi studia i fiori e le piante, ogni volta che si trova nel bosco, osserva ogni pianta e la descrive, nella sua agenda,si sta innamorando del ragazzo che gioca con lei nella casetta, giocano, chiacchierano Usciti da scuola, dopo i compiti, lui l’aspetta nella casetta di legno nel bosco, ormai era diventata per noi il rifugio d’amore, dove incontravamo i ragazzi Girasole: “Ciao!!!”; il ragazzo si chiama Mirtillo, perché era di carnagione scura, occhi neri, e capelli neri, sembrava sempre abbronzato, “Ciao!”; erano felici assieme, ma ancora non si erano dati neanche un bacio; cosi un giorno mentre giocavano assieme a nascondino, lui le sbuca davanti e le dà un bacio, sulla bocca, a meta tra un labbro e l’altro, “Era bagnato”, Girasole rimane di stucco a guardarlo, non pensava che un giorno qualcuno l’avrebbe baciata, crescendo si stava facevo una bella ragazza, cosi Girasole: “Perché mi hai baciato?”; Mirtillo: “Mi piaci, posso essere il tuo ragazzo ?”; dal momento che l’ha baciata era diventato il suo ragazzo, lo abbiamo conosciuto era un bravo ragazzo, i due si incontravano sempre sulla casetta, e in giro per il paese mano per mano, tutti li guardavano non si immaginava nessuno che qualcuno si sarebbe messo con lei, con il busto che la teneva rigida come uno stoccafisso e la maglia gigantesca che nascondeva tutto, ma un giorno andò dal dottore che le disse che poteva toglierlo solo per alcune ore durante il giorno, ma nelle ore che se lo toglieva doveva fare ginnastica e nuoto, cosi noi sorelle andammo tutte in piscina a nuotare e poi a correre, per farle compagnia! Una sera c’è la festa in paese e ci vestiamo tutte carine, Girasole doveva mettersi il busto, ma la Mamma : “Per stasera, non metterlo, vatti a divertire, lo metterai prima di andare a dormire!”; Girasole: “Grazie mamma!!!”; e la abbraccia e le dà un bacio, cosi le sorelle si truccano si mettono vestitini, e si acconciano i capelli, la mamma: “Siete molto belle, divertitevi!”; Luna: “Mamma! Verrai anche tu?”; La Mamma: “Certo non mi perdo le mie figlie belle come il sole, ballare e divertirsi!”; cosi anche la mamma si prepara e tutte vanno in paese a piedi, faceva molto caldo, si sente la musica da lontano, c’è molta gente, si avvicina Mirtillo che prende per mano Girasole la saluta, e poi la invita a ballare, tutti la guardano sembrava che non l’avessero mai vista, del resto l’hanno sempre vista vestita come un sacco, Luna e Cavolo rimangono vicino alla mamma e ballando dal posto, si guardano sorridono, Cavolo: “Bello vero, non siamo mai venuti ad una festa in paese!”; La Mamma: “Vostro padre non voleva!”; sorridono, cosi Luna guarda Cavolo, e le fa cenno di andare a ballare e travolgere anche la mamma, la tirano e la fanno ballare, ridono e si divertono. A meta serata, Mirtillo prende Girasole da una parte e le dice: “Sei bella!”; e la bacia, quasi imbarazzati visto che c’è un po’ di gente in giro, lui la porta in disparte e la bacia ancora, poi i due corrono nel bosco, mentre la madre con le sorelle continuano a ballare, vanno dentro la casetta, si baciano, lui mette le mani dentro la maglietta; Girasole: “Cosa fai!”; Mirtillo: “Sei bellissima!”; e continua a baciarla, e a toccarla, anche Girasole mette le mani dentro la maglietta e tocca il suo petto, Lui la fa sdraiare sul letto che c’è dentro la casetta, si toglie la maglia, lei un po’ imbarazzata, non sa se toglierla, ma ci pensa lui a toglierla, leslaccia il reggiseno e la bacia sul collo e poi sul seno, Lui le prende la mano e gliela mette dentro i pantaloni, lei è un po’ imbarazzata, è la prima volta che lo tocca, gli slaccia i pantaloni e dopo molti baci, lui le tira su la gonna e le tira giù le mutandine, cosi avviene la penetrazione, un po’ di piacere e un po’ di dolore. Finito i due si baciano e guardano le stelle; Girasole: “non è che poi mi lasci!”; Mirtillo: “No! Sei la donna della mia vita!”; sorridono , si abbracciano e si baciano; ad un certo punto Girasole: “Dobbiamo andare!; i miei si chiederanno dove siamo!”; si vestono molto velocemente e corrono mano per mano alla festa, Si fermano e guardano la madre e le sorelle ballare, vanno anche loro, e la madre subito nota che è ritornata Girasole, e le dice: “Dove sei stata?”; Girasole: “Dopo ti racconto!”; e sorride, la mamma ha capito, e ancora più felice sorride e abbraccia e bacia le figlie. Finita la serata, Mirtillo le accompagna a casa, naturalmente le sorelle fanno tutta la strada saltando, correndo e ballando ancora, davanti alla porta di casa, Mirtillo dà un bacio a Girasole e la saluta, entrano in casa, la mamma: “Girasole dove sei stata?”; Cavolo: “Perché sei andata via, non ti ho visto, mi sono divertita molto!”; cosi mentre si mette il busto, Girasole racconta che lo ha fatto per la prima volta nella casetta!!!; Luna: “Era ora, che ti decidessi, e come è stato?”; Mamma: “la mia piccola, sei diventata donna!”; Girasole: “Beh un po’ mi ha fato male, ma mi piaceva!”; Luna: “per forza sei vergine, ora anche tu sei sverginata!”; tutte contente vanno a dormire Gli studi proseguono e gli anni passano… Un giorno tutte assieme ormai grandi, andiamo alla tomba di nostro padre, di solito ci va tutte le settimane la mamma da sola, arriviamo davanti, guardiamo quella foto sbiadita di nostro padre di quand’era giovane, rimaniamo in silenzio, il cuore batte forte, non ci guardiamo, il nostro sguardo rimane sulla foto, mentre mia mamma inginocchiata, mette dei fiori freschi, ci facciamo il segno della croce, mia nonna diceva “Che bisogna avere paura dei vivi, non dei morti”; ma noi li davanti a quella lapide avevamo un brivido di freddo lungo tutto il corpo Mia mamma si alza, e ci dice: “Andiamo!”, camminare in mezzo al cimitero, e vedere tante foto di persone morte è molto imbarazzante, ci fermiamo davanti a una lapide con un nastro rosa, era una bimba appena nata e subito dopo morta, fa ancora più impressione, che brividi… Le anime buone vanno in Paradiso “Si trovano davanti un portone bianco, si apre davanti a loro un prato verde, sono scalzi, con delle tuniche color avorio, lunghe fino ai piedi, entrano, il portone si chiude alle loro spalle, arrivano delle farfalle che sembrano voler indicare il cammino, si ha un po’ di paura, ma si sta bene, cosi prosegui il cammino, prendi un sentiero di pietre bianche e le farfalle continuano a indicare la strada scendono giù dalla collinetta, davanti a loro c’è una vallata, c’è molta gente vestite come loro, tutti uguali con tuniche, e scalzi, assieme ci sono anche gli animali, cani, gatto, pecore, mucche, di qualsiasi genere, persino tigri, chi sta sdraiato per terra, bambini che giocano, chi legge, chi si appoggia agli alberi, enormi, giganteschi, i rami arrivano a toccare le nuvole, tutto è tranquillo, armonioso, e c’è pace, ti invitano ad sederti, arrivano parenti, amici, ed animali, che sono morti durante la tua permanenza sulla terra, che un giorno avrai visto, erano qua nel prato verde, che aspettavano te, quando un giorno sarai arrivato/a, la tua memoria si è cancellata, per non avere rancori, rabbia, delusioni, o amore, riparti da zero, non ti ricordi neanche perché sei morto, sei in un nuovo modo Arriva il giorno che Girasole si toglie il busto, non è guarita del tutto ma non deve tenerlo più, ormai è diventata una donna, trova un lavoretto, un giorno deve partire per cercare nei prati lontano una specie rara, il fidanzato non va con lei, rimane li per un paio di giorni, presa la sua lente di ingrandimento, guarda le piante, mentre un ragazzo la guarda da lontano, si avvicina, ma lei presa dalle piante non si accorge neanche che c’è, cosi il ragazzo fa finta di andarle addosso, Girasole: “ scusa, ti ho fatto male?”; il ragazzo: “No!, niente! E tu che specie stai osservando?; Girasole: “un fiore, ma tu in mano non hai niente, come le osservi?”; il ragazzo: “Non uso mai la lente!”; Girasole rimane stupita, lei con la lente guarda dentro il cuore della pianta e delle foglie, la mamma gli aveva regalato un microscopio per osservare le piante da molto vicino, raccoglie qualche specie e le osserva sotto la lente, mentre il ragazzo le gira attorno, Girasole è un po’ infastidita, ma gli è simpatico ed è molto carino, biondo con gli occhi azzurri come il mare, Girasole gli chiede: “dove abiti, ?” lui dice: “in città, e tu?”; “In campagna!”; lui era in figlio del professore che aveva sostituito l’insegnante che era incinta, cosi se lo sarebbe trovato in tutte le lezioni, questo insisteva, non gli sembrava vero essere baccagliata da un altro ragazzo, prima non la considerava nessuno, poi è uscito un ragazzo, e poi un altro, che bello, si sentiva donna, quando tornava a casa pensava: “allora sono una bella ragazza!”. Un giorno in classe durante l’intervallo lui la bacia, e poi scappa via, lei rimane si imbarazzata, mentre le amiche gli dicono: “ti ha baciato, che figo, è bello, Girasole: “ma io ho il ragazzo?”; le amiche: “Ma lui è più bello, occhi azzurri, biondo, vuoi mettere!”; Girasole: “glielo dico”; le amiche: “Ma sei matta; vuoi che si picchiano!” i giorni passano e questo ragazzo la prende sempre in disparte e la bacia, una volta la prende per una mano e la fa entrare nello sgabuzzino dove le bidelle tengono i detersivi, la bacia e la tocca, finito l’intervallo escono a vanno a lezione, era intrigante farlo di nascosto, ma si sentiva imbarazzata, un giorno lui la invita a casa sua per studiare, non c’erano i suoi genitori, cosi mentre studiavano, lui ogni tanto ci provava, gli dice che era fidanzata, ma a lui non gli importava, si chiede perché ha accettato non doveva andare, cosi lui mentre la bacia la tocca e finiscono a letto, finito, lei dice “non deve più accadere, si tu mi piaci, ma io sono fidanzata, non ti voglio più vedere!”; scappa via, passano i giorni e lei non lo guarda e cerca di evitarlo Nel frattempo con il fidanzato Mirtillo, dentro la casetta nel bosco, sognano ad occhi aperti, Girasole: “Quando ci sposiamo e facciamo dei figli?”; forse per riparare a quello cha ha fatto, che nel suo cuore non voleva, ma è successo!!! Si sentiva in colpa!!!; Mirtillo: “Si un giorno ci sposiamo, siamo ancora piccoli, e poi io devo ancora trovare un lavoro, tu devi finire la scuola!”; Girasole: “Quanti figli facciamo, io ne voglio 4 o 5 e tu?”; Mirtillo: “E poi chi li mantiene, stai esagerando 1 o 2 bastano, ma prima ci dobbiamo sposare!”; Girasole: “Ma tu mi vuoi sposare?”, “Sogno un bambino con i capelli neri, lo tengo in braccio, ha una maglietta rossa e un pantalone con la pettorina, di colore marrone, e senza scarpe, ed è il nostro piccolo…” Mirtillo ci pensa un attimino a rispondere; e poi dice: “certo, ma adesso no!”; Girasole infuriata: “Come no! Siamo assieme da piccoli, adesso è venuto il momento , dobbiamo sposarci, e insiste, Dobbiamo sposarci!!!”………. Mirtillo rimane di sasso, si vuole sposare, ma lui non se la sentiva, e non sapeva come farglielo capire, Girasole tirava dritta per la sua strada, voleva una casa, una vita insieme, lo amava troppo per perderlo cosi, ma lui non la voleva sposare, perché… E’ molto infuriata ma lo dice alla persona sbagliata, il figlio del professore: “Come, sei arrabbiata?”; Girasole: “il mio fidanzato non mi vuole più, e tantomeno mi vuole sposare!”; lui contento sorride sotto ai baffi: “Beh avrà le sue ragioni!”; “Se hai voglia di parlare io sono qua!”; era meglio che non glielo diceva, cosi i due si frequentavano più spesso, mentre lei piangeva, lui le asciugava le lacrime, la toccava e finivano a letto, mentre uno si avvicinava, l’altro si allontanava Dopo qualche settimana che Girasole e Mirtillo si sentivano a malapena, solo per litigare, una sera Mirtillo trova lavoro, e con un mazzo di rose bordeaux viene a casa e dice “scusa, io ti voglio sposare, ma ho paura, sei troppo preziosa per me, non voglio perderti!”; Girasole con le lacrime agli occhi, “mi hai già perso, dal momento che mi hai detto che non mi volevi sposare,” si gira e se ne va; lui la ferma “Non capisco!”; Girasole: “Ti ho tradito, non volevo farlo, io ti amo troppo e non posso stare con te dopo che ti ho fatto questo, tu non mi perdonerai mai, e io devo punirmi, per quello che ti ho fatto!”; Mirtillo piange, “Cosa hai fatto, perché, mi hai spezzato il cuore!”; Girasole: “tu mi hai detto che non mi volevi sposare, e io l’ho presa come un rifiuto,” “non giustifica il fatto del tradimento, ma è come se mi hai buttato alle braccia di un altro!”; i due piangono, e Girasole lascia li Mirtillo scappando via, tornata a casa piange per tutta la notte, la mamma non sapeva che fare, l’indomani si alza presto fa le valigie, e dice : “Chiudo il mio cuore, non amerò più nessuno, come ho amato il mio Mirtillo, lui era l’uomo della mia vita!!”; prende la valigia ed esce dalla porta di casa, noi la guardiamo e piangiamo, mia madre: “Dove andrai?”; ci abbraccia, ci salutiamo prende un taxi, ci dice: “Presto avrete mie notizie!” e il taxi scompare sulla strada… Noi sorelle rimaniamo con la mamma, la aiutiamo con la fattoria, Luna va a letto con tanti ragazzi, ma non si mette con nessuno, vuole trovare l’uomo ricco, che la mantiene Un giorno rimane incinta, ma neanche lei sa chi è il padre, se ne fa tanti Cavolo invece, lavora in un’agenzia di viaggi, gira il mondo, porta la gente in viaggio, vede nuovi mondi, culture e nuova gente, invece Girasole, fa la fioraia girando il mondo per cercare specie rare, sono anni che non la vediamo, e non sappiamo dove sia, un giorno riceviamo una lettera, dove ci invita per le vacanze, andiamo a trovarla, erano vent’anni che non la vedevamo, e non sapevamo neanche dove fosse finita, prendiamo il treno e poi l’aereo, ci viene a prendere un signore molto gentile Gli chiediamo di Girasole, il signor dice mi chiamo: “Gismondo, ed ora vi porto da Girasole, una ragazza molto carina e brava, ma molto timida”; cosi saliamo in macchina, mia Mamma dice: “Siamo sicuri che parliamo della mia Girasole ?”; Luna: “Mamma sono vent’anni che non la vediamo, sarà cambiata anche lei!!” Uscendo dalla città, finiamo in una strada di campagna, pieno di prati, tanto verde, aria pulita, immense vallate, mucche e capre che pascolano, cavalli liberi nei prati, bisonti, immensi recinti di legno che non finivano più, sembrava di essere in un altro mondo, Gismondo si fermava ogni volta che incontrava qualcuno per salutarli e gli diceva che sono arrivate le sorelle di Girasole, praticamente ci siamo fermati ad ogni fattoria, ogni recinto, ed in ogni vallata, salutando tutta la gente che abbiamo incontrato, senza conoscerla, ci invitavano a prendere un biscotto, un bicchiere di latte, un pezzo di formaggio, e quant’altro avessero in casa, come se ci conoscessero da sempre… Finalmente siamo arrivati, scendiamo dall’auto, nostra sorella era sulla porta, vestita con un abitino azzurrino, pieno di tanti fiorellini, lungo fino alle caviglie, sopra aveva un grembiule bianco, legato in vita, ci viene incontro… Ci viene da piangere ci abbracciamo, erano vent’anni che non ci vedevamo… Non avevamo parole, Gismondo rimane dietro di noi con le valigie in mano, senza dire una parola Mia mamma ad un certo punto dice: “Dai basta abbiamo tempo di piangere, adesso facci entrare, che il tuo amico ci ha fatto girare tutte le fattorie, ora voglio vedere la tua!”; cosi entriamo, e Gismondo ci porta le valigie Una bella casetta, fatta tutta di legno, tendine carine alle finestre, era tutto sull’azzurrino chiaro, anche i mobili, persino il divano, il tappeto e la cucina, Cavolo: “hai fatto tutto sull’azzurrino!”; Girasole: “si mi piaceva, mi da armonia e pace, qui sono nel mio mondo, immagino che avete mangiato di tutto, nelle altre fattorie, qui sono molto cordiali con la gente, non arriva mai nessuno Mamma: “beh oggi ci siamo noi!”; Girasole: “sono molto contenta che siate venuti a trovarmi!”; Luna: “La tua lettera era molto decisa, venite a trovarmi ???, non c’erano altre parole…”; Cavolo: “Siamo venute volentieri, bellissimo posto, è da tanto che sei qua?”; Girasole: “No! Pochi anni, prima ho girato il mondo, senza mai una meta, quando sono arrivata qua mi sono innamorata!”; Cavolo: “E di chi ? non mi dire Gismondo!!!”; Girasole: “No! Lui è un caro amico di questo posto, voglio rimanere qua, e voi quando volete mi venite a trovare!; Mamma: “Vuoi rimanere qua ? saremmo lontano!!!”; Girasole: “Si mamma, ho voluto dimenticare e scappare da tutto, qui mi sembra di essere in un altro mondo, e poi qua c’è pace, forse quella che non ho avuto da piccola!” Mentre usciamo dalla porta, effettivamente ci accorgiamo che fuori c’è solo silenzio, si sentono gli uccellini che cinguettano, i galli che cantano, e qualche mucca che fa mummmmuummu…., qualche campanella che suona, si sente persino il ronzio degli insetti, ci sediamo nel gradini di legno della scala di casa, ci guardiamo, sorridiamo, e ci abbracciamo, finalmente di nuovo assieme, Luna: “Beh rimaniamo qui per le vacanze, ci rilasseremo anche noi!”; Girasole si alza e dice: “Venite con me vi devo fare vedere qualcosa”; ci porta dietro la casa, siamo rimasti a bocca aperta, un prato immenso con dei sentieri, pieno di fiori camminiamo nel sentiero, fiori a forma di campanula, rossi, gialli, e azzurri, ci sono moltissime specie, formano anche dei disegni, Luna: “E’ magnifico, lo hai fatto tutto da sola?”; Girasole: “Era una vecchietta la proprietaria di questa casa, viveva qui fin da bambina, e questa casa l’ha fatta suo padre, lei aveva una figlia sola, che ha voluto andare via da qua, cosi lei a malincuore me l’ha venduta, e se n’é andata con la figlia Mamma: “Bellissimo! Brava figlia mia!” Ai lati ci sono alberi di frutta, e ortaggi, Girasole ne raccoglie qualcuno, noi la aiutiamo, le portiamo in cucina, Mamma: “Forse è meglio che ci cambiano, ragazze andiamo in camera!”; Girasole: “scusate! Non vi ho fatto, vedere neanche le vostre camere, andiamo!”; saliamo su una scala di legno arriviamo in un pianerottolo, ci sono tre camere e un bagno, ognuno di noi ha una camera, mia mamma dice: “Ma no! Dormiamo anche nella stessa camera non ti preoccupare!”; Girasole: “vi ho messo in camere separate non sapevo!, come preferite!”; “comunque ci fa vedere le camere”, c’è un lettone grande con sopra un lenzuolo con fiori azzurrino, alle pareti carta da parati con fiori, con colori tenui che vanno dal giallino, azzurrino, verde, violetto e rosa, il pavimento era di legno, una finestra bianca, con delle tendine chiare, un tappeto vicino al letto e un comodino con sopra una abasciur, tutte le stanze erano uguali, il bagno era molto carino, c’era una vasca, un lavandino, un gabinetto e un bidet, le piastrelle arrivavano fino al soffitto, di un rosa salmone ogni tanto su una piastrella c’era un fiore dipinto, cosi nostra mamma ci dice, “ragazze mettetevi vestite comode, cosi diamo una mano a vostra sorella!”; dopo che ci siamo preparate, scendiamo a darle una mano, mentre prepariamo da mangiare, suonano alla porta, Girasole grida “Entra pure, è aperto!”; noi ci guardiano allibite!”; entra Gismondo con delle signore, mia mamma dice: “E ora queste cosa vogliono?”; Girasole le va in contro, le saluta baciandole sulle guance, “Volete fermarvi a cena?”; Gismondo : “no! Grazie, avrete tante cose da raccontarvi, passerò poi domani pomeriggio, mia mamma vi lascia questo piatto, e il pesce che ho pescato oggi e buona cena, ciao a domani!”, e se ne va, Luna: “Qui entrano come niente, in casa?”; Girasole: “sorride, voi non siete abituate, qui non chiudiamo neanche la porta a chiave, chiunque può entrare!”; Luna: “pensa se entra un bel l’uomo mentre fai la doccia!!!”; Cavolo: “Tu pensi solo agli uomini!!!” Girasole: “non mi avete raccontato cosa fate voi?... Cavolo: “Luna inizia tu!”: “mi sono fidanzata con molti uomini ma ognuno a casa propria, Cavolo: “Dopo la delusione che uno l’ha messa incinta abbandonandola con una figlia, lei è orgogliosa, l’ha cresciuta da sola, e ha fatto anche un bel lavoro, Girasole: “Come mai non è qui, la volevo vedere!” Luna: “è rimasta a casa, che doveva dare degli esami, ormai è autonoma, sai quant’è grande!”; “Sarà un altro motivo per venirti a trovare di nuovo!”; Cavolo: “Io invece lavoro in una agenzia di viaggi, porto la gente in giro per il modo vede posti lontani, conosce gente di ogni tipo e cultura, e per un po’ non sono più tornata a casa…Ed ora sono qua!”; mentre ci sediamo a tavola, Luna: “Accendi la tv, voglio vedere le previsioni del tempo!”; ci guardiamo intorno, vediamo solo mobiletti, il divano, il tavolo, le sedie, e la tv? Dov’è?; ci mettiamo a ridere l’avrà nascosta!”; cosi quando arriva Girasole gli chiediamo in coro “Dov’è la tv?”; lei ride: “hahahhah, qui non c’è !”; noi ridiamo: “hahahah!!!; bello scherzo, dai dov’è!” hahahah!; Girasole: “Sto dicendo sul serio, non c’è la tv, qui c’è solo la radio, se vuoi ascolti le previsioni per radio, cosi chiacchieriamo!”; Luna: “Sei senza tv? Non ci posso credere, sei fuori dal mondo!”; Girasole: “Esatto e ti assicuro che sto bene, forse anche meglio, ho dovuto riprendermi, il mio silenzio!”; siamo rimaste zitte,Girasole è fuori da tutto, e sta con persone che non conosce, ma la rispettano. Abbiamo finito di mangiare, sparecchiamo, mentre Luna: “scommetto che non hai neanche la lavastoviglie?”; Cavolo: “Lasciala perdere!; sai lei con una figlia lava, stira, e se non avesse gli elettrodomestici, non saprebbe come fare!”; Mamma: “Ti aiuto a fare i piatti”, mentre una lava, l’altra li sciacqua, li asciughiamo e li mettiamo apposto, Girasole: “Ragazze domani facciamo una bella passeggiata, cosi vedete che gente abita qua”; Cavolo: “Bella idea!”; cosi tra una chiacchiera el’altra, ridiamo, piangiamo e ricordiamo le giornate passate assieme … Sveglia con il canto del gallo al sorgere del sole, le sorelle Cavolo: “Ma che ore sono, che sveglia è, spegnetela!!!” La mamma: “il gallo, che canta, ma dormiamo ancora un po’!”; cosi ritornano a dormire, ma Girasole abituata che si sveglia presto, si lava e prepara a colazione, va a prendere il latte appena munto, cuoce un crostata, appena la sforna, sale le scale e cerca di svegliare le sorelle e la mamma, ormai è meta mattinata, “Dai svegliatevi, che vi devo far vedere tante cose, e poi la colazione è pronta!!!” Cosi si alzano mezze addormentate, fanno colazione poi si lavano e si vestono, escono dalla porta, c’è Gismondo che le aspetta fuori, si toglie il capello che ha in testa, si inchina e le saluta; Cavolo: “Viene con noi!!!”; Girasole: “lui viene con me tutte le mattine”; la mamma: “che bravo ti fa compagnia!”; cosi saliamo in macchina e andiamo lungo la strada, faremo mezz’oretta di macchina; Luna: “Dove stiamo andando ?”; Girasole: “Ora lo vedrete, io ci vado ogni mattina!”; parcheggia la macchina davanti una struttura gigantesca, tantissimo verde e fiori, Girasole: “Questa è la fabbrica che ho fatto costruire per creare le mie creme e dare lavoro alla gente di qua!”; noi la guardiamo è gigantesca, ma non si sente nessun rumore, c’è una pace, Girasole: “Seguitemi”; cosi la seguiamo, entriamo dentro, tutto pulitoe molto illuminato, la fabbrica ha delle grosse vetrate le persone che ci sono dentro ci salutano, inchinandosi, anche noi le salutiamo inchinandoci, poi usciamo fuori dalla fabbrica, ci sono tantissimi fiori, e piante di ogni specie, qualcuno sta fuori e li raccoglie, ma con delicatezza, senza strapparli, Cavolo: “Cosa fanno?”; Girasole: “raccolgono fiori, lasciando le radici in modo che ricrescono, e cercano di non rovinare la naturalità della pianta, per avere il massimo dei suoi principi attivi, per le creme!”; mamma: “Bello qua, brava hai fato un bel lavoro! Si sta proprio bene” Continua il nostro viaggio dentro la fabbrica, tutti sono molto tranquilli, nessuno corre e tutti fanno il loro dovere senza calpestare nessuno, si danno una mano a vicenda, mentre nostra sorella ci fa vedere cosa esce dalle macchine sembra crema da mangiare e invece si mette sul viso, bianca e profumata, non avevamo mai visto come si fa una crema. Luna: “Ma a chi lo vendi, visto che non hai neanche internet?”; Girasole: “nei negozietti in città, e qualche paesino qua intorno!”; Cavolo: “pensa a venderlo in tutto il mondo!”; mentre le ragazze provano le creme fantastiche la mamma: “sono molto buone”, cosi rimangono tutto il giorno a fare creme, e a confezionarle, mentre rispondono al telefono per prendere gli ordini, Cavolo che ha girato il mondo, viaggia con la mente e pensa a come sarebbe bello, che le creme venissero vendute dappertutto, tornate a casa ne parla con Girasole, “dobbiamo fare un sito dove venderle, e magari poi nel tempo aprire qualche negozio, appena torno a casa mi metto subito al lavoro e ti farò sapere, qui non prende neanche il telefonino!”; Girasole entusiasta “è un occasione per stare tutte assieme!”; “Beh qua c’è il telefono ma attaccato alla linea!”; le sorelle sorridono, “Beh ci vuole ben altro!”; hahahaahahah Le vacanza sono finite, ed ora di tornare a casa… Girasole: “Mi verrete di nuovo a trovare?” La Mamma: “Certo figlia mia!, verremmo con Giada, cosi te la faremo conoscere” Ma questa è un’altra storia…

FINE

Noi donne abbiamo una forza dentro senza limiti, mi sto arrampicando sugli specchi, ma scivolo, ogni tanto qualche ventosa si attacca Trovo sempre un muro, è lo voglio superare Sto salendo, ma piano, so che devo andare, non so dove, ma spero che sia verso il senso giusto, almeno posso dire che sto facendo di tutto Tutto quello che potevo fare Ora assieme alle mie amiche voglio fare un salto, sperando che sia quello giusto, ma ci devo provare, almeno per sentire cosa mi potrebbero dire Ho tante domande da farli, inizierò a scriverle, cosi quando sarò lì non me né dimenticherò nessuna, spero che mi risponderanno Del resto, potrei pensare che mi sono fatta un viaggetto Sono entusiasta di partire, preparo le valigie, metto dentro il necessario Stavolta lo affronto in una maniera diversa, qualsiasi sia il verdetto, ormai ne ho passate tante… Del resto, e vero che sto andando a vedere, e sentire se il mio futuro, sarà roseo… O posso pensare che, vado a vedere una Città nuova, che non ho mai visto, e magari mi diverto… Cosi sveglia alle 8 della mattina, valigie pronte, tutte lì in fila, si parte verso l’aeroporto, il cielo è coperto di color grigio spento, il sole non si vede, cerca di farsi largo tra le nuvole, bene siamo arrivati all’aeroporto 2 ore prima, c’è poca gente, abbiamo fatto i biglietti da internet, cosi possiamo entrare, posiamo gli oggetti sui nastri, dai monitor controllano il contenuto, e passiamo, ci sono molti negozi, bar, vendono di tutto dai vestiti, orsacchiotti, generi alimentari, ai liquori, ci sono tante sedie, controlliamo la nostra uscita, e ci mettiamo vicino ai bagni, non si sa mai che ci scappi!!! Prendiamo un caffè, mentre guardiamo dalla vetrata, gli aerei che decollano, e atterrano, c’è anche chi legge un libro sul tables, la polizia che gira, gente straniera, qui arriva e va molta gente… Inizia ad arrivare molta gente, il pavimento trama calpestato dalla folla, mentre gli aerei vanno e vengono, molto velocemente, aspettiamo che chiamano il volo con il megafono, noi ragazze chiacchieriamo, ridiamo, e passiamo le ore in allegria “Chissà se a Barcellona, è bello il tempo?, bè fa qualche ora lo vedremo!!!” E’ spettacolare vedere dalla vetrata gli aerei volare, o arrivare, partono a una velocità impressionante, e prendono il volo… Infatti con un battito di ciglio, mentre guardiamo gli aerei volare, il nostro aereo prende il volo, sembriamo delle addormentate, apriamo la porta anti panico, corriamo in pista, verso l’aereo che sta decollando, ma ci fermano, e noi “Ma fermate l’aereo, lo stiamo perdendo!!!”; ci dicono che: L’aereo non si può fermare, ormai lo abbiamo perso, arriva una macchina, ci fa salire sopra, e ci porta dentro l’aeroporto la polizia ci raggiunge, e ci porta nell’ufficio, ci segnalano, che siamo entranti correndo in pista, “Noi come delle coglione abbiamo perso l’aereo…..” Adesso dobbiamo prenotare un altro aereo… Che sfiga!!! & che rabbia…Ma soprattutto siamo state delle COGLIONE… Ora ci tocca prendere l’aereo alla mattina presto, prendere il pullman, comprare i biglietti, posare la macchina per il ritorno… Abbiamo passato tutto il pomeriggio, ad organizzarci… Ganny: cercava su internet di fare i biglietti dell’aereo Jessy: faceva i biglietti del pullman per andare all’aeroporto Ha anche guardato i pullman che c’erano a Barcellona per poter girare Aysha: controllava se il volo di ritorno non lo avevano cancellato Metis: ha portato la macchina nel rimessaggio, dell’aeroporto, per poi andare a prenderla quando ritornavamo da Barcellona Abbiamo cenato, molto velocemente, e poi a dormire… Svegli all’1 di notte, Alle ore 2,30 di notte, eravamo al capolinea del pullman, l’autista dormiva ancora, eravamo le prime, al buio della notte, e al freddo, c’era gente che girava, e chi faceva colazione, aspettavamo che l’autista ci faceva salire sul pullman Alle 2,45 l’autista fa posare le borse nel bagagliaio del pullman, controlla i biglietti e fa salire, ci mettiamo davanti, stiamo mute, in silenzio Alle ore 3 di notte il pullman parte, via verso l’aeroporto di Malpensa di Milano, siamo arrivate alle 5 del mattina, fuori c’è ancora buio, scendiamo prendiamo le valigie e via dentro l’aeroporto, camminiamo molto velocemente! No! Voliamo… Passiamo i controlli, ma qua praticamente non controllano niente, c’era persino chi aveva una bottiglia d’acqua lo hanno fatto passare Stavolta ci mettiamo davanti al terminal, siamo le prime… Piano pianto arriva un po’ di gente, c’è chi dorme, chi chiacchiera… Noi Stiamo zitte, ci guardiamo solo negli occhi, sveglie davanti all’uscita del nostro volo…. Non guardiamo fuori, tanto è buio, niente foto ricordo, stavolta si pensa solo a salire sull’aereo, una volta sopra saremo più serene… Alle 6,15 iniziano ad imbarcare, finalmente siamo sopra l’aereo, prendiamo posto, e posiamo le valigie negli scomparti, ci sediamo e ci mettiamo le cinture, siamo sopra l’aereo finalmente… Spegniamo il cellulare, che potrebbe interferire con il volo, alle ore 7 precise si parte L’aereo è “Easy Jet”, abbiamo preso il volo, alzandosi sopra le nuvole, ogni tanto sembrava che prendeva qualche buco, erano i vuoti d’aria, sotto si vedevano luci, e montagne imbiancate, poi ad un certo punto si vedono solo montagne, e poi solo nuvole, e poi il mare, noi abbiamo chiuso gli occhi, per riposarci un attimino, tanto non potevamo andare da nessuna parte, rimanendo in silenzio per tutto il viaggio, facevamo le corna come scongiuri… Sull’aereo vendono di tutto, dai profumi, alle creme per il viso, liquori, occhiali, orsetti i Belushi, da mangiare e da bere, succhi di frutta, bibite, praticamente se non stai attento ti vendono pure a te!!! Alle ore 9,30 puntuale, siamo atterrati a Barcellona Uscendo dall’aeroporto C’è il sole, ma fa freschetto, bella Città! Ci sono in fila taxi di colore neri e gialli, e pullman che ti portano al centro a 5 € Meglio prendere All’aeroporto i biglietti il “T-10”; nelle macchinette, dall’altra parte di dove scendi, “Chiedi ai negozi dove si trova, se lo chiedi al pullman che c’è fuori ti dice che i biglietti li vendono al centro della città!!!”; fai 10 corse e costa 10,30 €, dalla durata di 1h, 15 minuti l’uno, un biglietto in due, basta timbrarlo, ed ogni pullman che Sali lo timbri, se non passa il tempo, la macchinetta non lo timbra, ci sono anche altri biglietti, per un mese, nelle macchinette, meglio controllare su internet il percorso che fanno i pullman in modo da prendere il pullman giusto, su ogni fermata del pullman c’è scritto il pullman che sta arrivando, e quello che passa in quella fermata, anche sopra il pullman una voce, e uno schermo ti dice ogni fermata, cosi tu sai dove scendere Con lo stesso biglietto, puoi prendere anche la metro, che gira sotto terra per tutta Barcellona L’autista ti fa entrare davanti, e controlla che timbri, ma qua tutti timbrano, dietro si scende, sono persino abilitati per fa scendere o salire le persone con la carrozzina, se fai il biglietto sul pullman costa 2,50 € Noi abbiamo preso il 46 fino a Piazza di Spagna, e poi il V 7, fino all’albergo Hotel non era un gran che, un letto, e un piccolo bagno, il giusto per dormire, ma se non stavi attento sbattevi da per tutto, nella presa di corrente non c’è la terra, quindi è meglio portarsi una spina senza la presa a terra Sul balcone si sentono gli uccelli, erano un gruppo di pappagalli di colore verde, le strade sono molto larghe, poche macchine parcheggiate, perché i parcheggi erano a pagamento, ma molte moto che giravano ed erano parcheggiate, parecchi negozi, potevi comprare di tutto, era abbastanza piena di gente, in giro c’è il wi fi gratuito Siamo andati sulla spiaggia, sono molto grandi, giocano a pallavolo, c’è chi corre, i cani che fanno le buche, e si divertono, in estate i cani non si possono portare sulla spiaggia c’è il divieto, c’è anche chi fa le sculture con la sabbia, a fianco alla spiaggia c’è un piazzale grande con lettini, e attrezzi, cyclette, tapirulan, per fare ginnastica gratis sulla spiaggia sotto al sole Peccato il tempo c’era un vento gelido, siamo andati a mangiare in un self-service a 10,50 € a testa, primo, secondo, contorno, frutta, pane ed acqua C’erano persino i giardini per i bambini, e a fianco i giardini per i cani, con rispettive fontanelle dove far bere i propri animali, abbastanza grandi, dove poter lasciare liberi di correre e giocare con altri cani, tutti giocavano con tutti, molto simpatici, se i propri cani facevano i bisogni li raccoglievano, e li buttavano nei cestini, alla mattina c’erano gli spazzini, che pulivano le strade, ma è abbastanza pulita, tutti buttano l’immondizia nei cestini o nei bidoni della raccolta differenziata, tutti la fanno, ci sono per sino dei vasi, dove spegnere le sigarette Ogni persona è a sé… L’indomani alla clinica incontriamo una donna singola che voleva avere un bambini, Lei dice: “In Italia non mi permettono di essere una mamma, qui almeno ho una possibilità”, Metis: “Perché non ti facevi uno, senza dirgli niente, una volta incinta lo lasciavi”; la ragazza: “Ho avuto una brutta esperienza con un uomo, sembrava il più bravo di tutti, e invece è risultato un uomo di me… cosi ho deciso di stare da sola, dopo questa brutta esperienza”; Jessy: “Non devi pensare che tutti gli uomini sono uguali, per fortuna c’è ancora qualcuno che si salva!”; la ragazza: “Cosi ho deciso, di prendere il seme di un donatore, e rimanere incinta, in Italia dirò, che ci siamo lasciati e poi o scoperto di essere incinta!”, c’erano anche due Tedeschi, e due di colore, la ragazza ci ha detto che è il migliore d’Europa, e arrivano qua da tutto il mondo, speriamo bene… Cosi ci chiamano, entriamo dentro, subito le infermiere e i dottori sembrano simpatici, e parlano Italiano, anche perché è una cosa importante bisogna capire bene, ci hanno detto che parlano tutte le lingue, perché arriva gente da molte parti del mondo, bisogna essere informati… Alla dottoressa Aysha racconta tutto il suo percorso… La dottoressa: “Naturalmente dentro l’utero meno si tocca, e non si prende la pillola se uno vuole rimanere incinte, meglio è… Mi ha fatto un ecografia, ed è tutto apposto, Aysha chiede: “Ma uno, può non essere compatibile, oppure avere l’utero che non accoglie l’ovulo?”; La dottoressa: “Se la donna è negativa, alla nascita del bambino bisogna fare la puntura, ma una volta l’ovulo fecondato e lui che permette la moltiplicazione, se non avviene lui non si moltiplica e non si annida, e non avviene la gravidanza, allora c’è un problema, che noi dei centri dobbiamo risolvere!”; Cosi la dottoressa continua: “Ti do una sola puntura perché sei allergica a troppe cose, e poi dei cerotti, non devi fare nessuna ecografia, fino a quando te lo diciamo noi, perché troppe non servono sono inutili, Invece per il liquido seminale noi lo congeliamo, allo scongelamento vediamo quelli che sono vivi, che sono quelli più robusti, e possono essere usati per l’inseminazione, se no, li prendiamo direttamente dove nascono… Nel frattempo, la segretaria ha semplificato la valanga di documenti che Aysha gli ha portato, mettendoli tutti sul computer, semplificandoli, in 4 fogli, che ci ha consegnato dentro una cartellina, e ci ha detto: “La prossima volta portate solo questi fogli!”; Metis: “Meno male perché abbiamo preso una valigia solo per i documenti!”; Ganny: “Meno male, è stata chiara, e concisa, è anche simpatica, faceva battute!!!”; Il costo della visita è stato di 300 €, ora vedremo il resto, meglio mettersi i soldi da parte per pagare…. Continua il nostro giro per Barcellona, facciamo foto, visitiamo… Meno male che il tempo ha tenuto, ha piovuto solo di sera dalle ore 18 e per tutta la notte, l’indomani era tutto asciutto ci siamo svegliati prima della sveglia, peccato si ritorna a Torino E stato uno stacco dalla routine Alle ore 7,30 abbiamo preso il pullman che ci porta all’aeroporto, ci ha messo un’ora piena, alle ore 8,30 eravamo all’aeroporto, è grande, abbiamo cercato la porta per l’imbarco, qui c’è un controllo ferreo, non si portano liquidi, a saperlo bisogna fare colazione prima di entrare, e bere tutti i liquidi, se vuoi puoi fare colazione lì all’interno dell’aeroporto, cosi non ti fermano, e rimandano tutti indietro al controllo… Ora siamo sopra l’aereo “Ryanair”; anche qua ti vendono di tutto, profumi, collane, occhiali, orsacchiotti…, compreso da mangiare, bere, succhi…e si paga Alle 12,30 siamo atterrati a Torino, mi sa che fa più caldo qua… Aysha: “Ora bisogna andare dal dottore che ti deve scrivere le medicine, ma il dottore non te le scrive, perché non riconosce i fogli scritto dai dottori stranieri, se hai un dottore di fiducia, e sensibile te li può scrivere, se hai il mio dottore non te li scrive neanche sotto tortura…., che sfiga” Deve essere un centro autorizzato P.M.A. Italiano; che ti autentifica, o ti scrive il piano terapeutico, andrò a chiedere dove ho fatto le altre inseminazioni spero che mi seguiranno, e mi scrivono i farmaci, visto che sono stata da loro e gli ho lasciato dei soldi… “Ora devo vedere se riesco con il capo medico a farmeli scrivere, se no li devo pagare…” “Cosi al costo dell’inseminazione si aggiungono anche i medicinali, ma io che la pago a fare la sanità, e poi non siamo nella comunità Europea, Bè certo solo per quello che conviene a loro… Quando ho bisogno della sanità, lei non c’è… già la uso poco, per fortuna, quando mi serve non va bene…ma che schifo…” “Ma pensa, pure su questo, basta pensare che alcune scuole non sono valide, all’estero, figurati in Italia…” “Purtroppo siamo indietro su molte cose, lo capisci quando vai all’estero…” Ganny: “Abbiamo una vita movimentata”….. Le ragazze mi aiutano, loro cercano di tenermi allegra, siamo tutte alle prese per risolvere questo problema, ardir poco semplice, ma sta diventando complicato… Bisogna sbattersi…. Aysha: Sono andata nella clinica dove ho fatto le altre inseminazioni, e indovinate un po’, fermo la dottoressa che mi ha consigliato di andare all’estero, mi ha fatto entrare in una stanza, “meglio non parlare fuori, di una cosa cosi delicata”, mi dice, Aysha: “Avrei bisogno che qualcuno qua mi segua, e mi scrive i medicinali ?”; la dottoressa : “Certo, ti lascio il mio numero, vieni in studio che né parliamo, e vediamo cosa posso fare ?”; Aysha: “Ma lei lo può fare ?”; la dottoressa: “Vieni in studio, e vedo cosa posso fare!”; e accompagna Aysha alla porta, avete capito… Domani vedremo… E cosi la dottoressa, non può scriverli, perché deve giustificare il perché, e soprattutto il resto del trattamento, mi ha fatto perdere una giornata… E Aysha dovrà farlo all’estero, certo che ti mettono anche i bastoni tra le ruote, e sembra che non vanno oltre, ma nemmeno ti fanno andare all’estero… Già la cosa è complicata, è difficile, ma quando vai all’estero vedi che per loro è semplice, ma quando torni in Italia ti accorgi quanto sia complicato tutto, ma perché ??????????????? Troviamo gusto a complicarci le cose!!!!!!!!!! Ma insomma… Aysha: “Mi sono informata tra le altre ragazze che sono andate all’estero, e tutte hanno avuto sto problema, i ginecologi che ti devono seguire se lì paghe ti seguono per le ecografie, ma se ti devono scrivere dei medicinali che li hanno scritti all’estero niente… Sono cavoli tuoi li devi pagare, tanto vale che le ecografie le faccio con la mutua!!!!! Bisogna iniziare, e fare il primo versamento di 2.390,00 €, cosi vediamo alla fine quanto abbiamo speso, naturalmente bisogna aggiungere i biglietti aereo dai 50 ai 100 € , più l’albergo, e il mangiare, e il costo dei medicinali all’incirca sui 1000 € Il costo della clinica e dei medicinali cambia in base a cosa bisogna fare Ganny: navigando su internet scopre in tutto il mondo, molte persone che vendono i medicinali a meno, magari non li hanno usati, o chissà cos’altro, pensa cosa succede, giustamente i medici non te li scrivono e chi può risparmiare, trova un'altra soluzione… Non è meglio prescriverli, siete voi che provocate tutto questo… Una riflessione: “I figli si scelgono ancora prima di nascere i genitori, che devono avere, con tutte le sue opere, passando una vita a risolverli…” Le ragazze sono sempre all’opera Ganny: “Ragazze ho trovato il modo per fare i soldi ?”; Jessy: “Le tue trovate mi preoccupano un po’!!!”; Metis: “Sentiamo ?”; Ganny: “Ho trovato un locale, dove andremo a fare la Lap Dance!”; Aysha: “Ma sei fuori!”; Ganny: “Dai sarà divertente, e poi faremo soldi!!!”; Ganny è intraprendente, piena di iniziative, un giorno vi racconterò la sua storia… Con il tempo o diventi brava o diventi furba… Buono a sapersi, tu sei onesta, soprattutto dai anche l’anima, perché nel tempo il tuo cuore si è addolcito, ti sbatti, fai delle cose per il piacere di farle, non per soldi, “Non ti preoccupare, anche sé ci rimetti, non importa”; sei apposto cosi… Invece scopri di gente che naturalmente lo fanno per soldi, e se possono ti fregano anche il doppio, ma tu ingenua ci casci, ti fanno credere che ti hanno fatto un favore pure grande, e tu “Ammucchi” “ingenuamente”, senza sapere che ti scanno fregando, “Ti hanno fatto un grande favore, ma scherzi” Dietro, come al solito c’è una speculazione pazzesca, le donne venderebbero pure l’anima al diavolo, pur di avere un figlio, ma! Fino ad un certo punto! Ma! Ci si rimane anche in mutande!!! Bene!!! Giornata di shopping… Tra donne ci capiamo…, entriamo da un negozio e l’altro, ci proviamo mille vestiti, ci tirano, si alzano dietro, sono stretti, ma anche vestiti che ci fanno sentire delle dive… Se ci portavamo dietro i ragazzi, era un incubo! Svolazzare da un negozio e l’altro, però ci faceva da autista, e dove non si poteva parcheggiare lui rimaneva sull’auto, naturalmente tutti i vestiti ci calzano a pennello!!! E’ bello saltare da un negozio all’atro, alla ricerca di qualcosa di diverso, che ci calza a pennello, vestitini che bisogna abbinarli alle borse, gonne maglie, scarpe, accessori di bigiotteria, collane, orecchini, bracciali, e fiocchi per i capelli… E la commessa dalle mille risorse, prova questo!, prova quest’altro! Arriva con mille vestiti dai colori brillanti, accessi, a dalle tinte uniche, ma dove li aveva nascosti… Aspetta! Mi sono dimenticata la roba intima, tutto coordinato… E poi stavolta ci serve qualcosa di speciale dobbiamo fare la Lap danze Ragazzi che pacchia, abbiamo speso tutto il nostro Baget… Alla sera tra vestiti buttati sul letto, trucchi sparsi da per tutto, ci prepariamo, che figo andiamo a fare qualcosa che abbiamo fatto solo per gioco tra noi e per i nostri ragazzi Bene gli ultimi ritocchi, e via in macchina verso il palco che ci valuterà per la prima volta, siamo emozionate, sembra quando lo abbiamo fatto per gioco in palestra a scuola e poi ci siamo accorte che c’era la squadra che ci guardava applaudendo e fischiando brave!!!! Meno male che i nostri ragazzi ci appoggiano, ci accompagnano al locare e rimarranno sotto al palco a vederci per tutta la serata, arriviamo al locale entriamo di dietro nessuno ci vede, arriva il gestire e ci accompagna al camerino, ci dice è dice: “Siete belle!!! ragazze, vi raccomando, rilassatevi, che quando partite tutto va solo…!!!” Ci facciamo coraggio, Metis che è la più forte dice: “Ci posizioniamo, pensiamo di essere in palestra, vi ricordate quando c’erano i ragazzi che poi ci guardavano, non lo sapevamo, bene annientiamo questa sala, vedrete che quando partiranno gli applausi, e le grida, la nostra fama di successo ci farà ballare molto bene, a ritmo di musica!!!” Lei ha sempre delle parole dolci e aggrappanti verso di noi, ma è quella che si butta sempre per prima a provare qualcosa di nuovo, è GRANDE… Si balla ragazze!!!, ci posizioniamo sul palco al buoi davanti a noi ce una tenda, e davanti c’è il presentatore, che ad alta voce ci presenta, noi ci facciamo coraggio, sedute sulle sedie, con cappelli in testa, e mezze vestite, parte la musica la grande tenda si apre, e noi iniziamo a ballare partono gli applausi, tra le luci che ci puntano contro, prese a ballare, e proprio vero la musica ti prende, balliamo a ritmo di musica, la gente grida, fischia, gridano “Brave!!!”, si stanno divertendo, e noi lì che balliamo, passando tra la gente, ci mettono i soldi nelle mutandine, tra il pubblico ci sono sia uomini che donne, non pensavo che anche alle donne piace vedere questi spettacoli, la cosa che mi ha stupito, una donna mi ha fatto l’occhiolino e mi ha messo dei soldi nelle mutandine, sul momento più bello ci mettiamo mezze nude, ma sempre coperte da un ventagli di piume, e scompariamo dietro il tendone, fischiano, ci replicano, partono gli applausi, arriva il presentatore dice, “Avete visto che brave le ragazze, adesso si cambiano e faranno un altro spettacolo!!!”; noi da dietro tutte entusiaste che tutto è finito, sembrava che avevamo fatto l’esame di maturità un ansia, invece dobbiamo rifare lo spettacolo, un altro esame, ma siccome ci siamo divertite anche noi, abbiamo ballato per tutta la serata, raccogliendo un mucchio di soldi, pensa che il gestore del locale ci voleva ingaggiare per sempre, poteva essere la nostra professione, cosi visto che ci divertivamo lo abbiamo fatto per un po’… A volte uno non sa cosa vuole fare da grande, e poi scopre delle doti nascoste cosi per caso, che piacciono, e forse è meglio prendere la palla al balzo, mai dire mai…provare è sempre un’esperienza nuova, e perché no! Anche divertente… Ora si parte, questa è un’altra avventura… Per fortuna tutti i medicinali che qua ti danno, in Spagna niente, solo 1 puntura, e poi dei cerotti da attaccare alla pelle, esami del sangue, vediamo cosa combiniamo, cosa, più che altro esce fuori… Ormai sono in ballo e sto ballando… Per adesso è tutto tranquillo, il fatto di attaccarsi i cerotto, e molto meglio che farsi le punture nella pancia, quando sei vicino al 11° giorno, mi telefonano dalla Spagna e vogliono che vada lì, cosi lo dico alle ragazze, Ganny: “che bello, si parte di nuovo, incomincia ad piacermi, staccare un po’ fa bene!!!, io guardo per il volo”; Jessy: “Io l’albergo!”; Metis: “io che faccio ? chiacchieriamo Aysha, mentre loro si danno da fare!; Cosi noi chiacchieriamo, e prepariamo le valigie, per mettere tutto l’occorrente, Ganny: “Vediamo stavolta di non perdere il volo!!!”; hahahahaaha, Aysha: “Bè babbi siamo state una volta sola, stavolta no! Anche perché se no sono guai seri; stavolta è importantissimo non perderlo!” E cosi la seconda parte del versamento 2.690.00, più l’hotel, più il volo, più il mangiare… 300 + 2.390.00 + 2.690.00 = 5.380.00 solo l’inseminazione Poi aggiungi i medicinali altri 1000 €, e il resto… più o meno 7000/8000€ Genny: “Quasi dimenticavo, ho preso questa per te Aysha, che ti porti fortuna!”; Aysha: “Grazie Mille!!! Bella! è una tartaruga”, Ganny: “lei va piano, ma al contrario di quando si pensa, lei viaggia, non si ferma mai, infatti ci sono tartarughe centenarie, quando si difende anche se è senza denti, si fa sentire, proprio come te!”; Aysha: “Grazie!!!” le due ragazze si abbracciano… Jessy: “mi fate piangere, che tenere… dai avete fatto i biglietti che domani si parte, voi dovete ancora fare le valigie”, Metis: “Stavolta metto una maglia e uno spazzolino da denti e voi ?, sveglia elle nove del mattino, ehi e la macchina ? dobbiamo chiamare il rimessaggio, se no dove la lasciamo, in mezzo alla strada, cosi quando torniamo non c’è più…”; Jessy: “Ci penso io chiamo quello dell’atra volta!”; Aysha: “Bene! Abbiamo fatto tutto, o manca ancora qualcosa, che domani si parte, qualche spuntino, che sull’aereo si paga, Genny! hai di nuovo prenotato con Ryanair?” Genny: “ad andare a Barcellona sì, ho trovato quello era più economico, al ritorno siamo su Vueling, vediamo com’è quando torniamo!”; Jessy: “Dai noi andiamo per uno scopo che sia definitivo, se no vado io lassù e chiedo cosa sta succedendo, prendo l’aereo, e vediamo se qualcuno mi risponde…” L’indomani sveglia alle ore 9 del mattino, colazione prendiamo le valigie e via verso l’aeroporto, tutto di corsa… Ci mettiamo vicino al Gate d’imbarco, mentre Jessy sta seduta con le valigie davanti a gate, noi altre andiamo a prendere caffè, e brioss per tutte, Ganny: “Prenditi l’acido folico, cosi non ti dimentichi!”; cosi Aysha prende l’acido folico e gli rimane in gola tra un po’ si affoga!; Metis corre a prendere un succo, meglio berlo!!!; cosi va meglio… Stanno chiamando tutti i voli, tranne il nostro, comunque se ti guardi in giro, c’è gente tranquilla che sta seduta, legge, naviga, chatta, mangia, fa compere, ma nessuno che corre per prendere il proprio volo, questo ti da tranquillità, “Meglio non guardali, è controllare il proprio volo”; L’addetta alle foto è Aysha che li fa bene, cosi fotografa l’aeroporto, e gli aerei, mentre fa foto, mi accorgo di una ragazza molto carina, che ha le tette che gli arrivano quasi in gola, Jessy: “Dici che se le rifatte?”; Ganny: “Sembrano troppo su, a meno che, fa ginnastica da paura!!!”; Metis: “Che dici ! gli è lo chiediamo?”; Ganny: “Ma va! Secondo te c’è lo dice! Veramente! Sono troppo su gli arrivano in gola, a meno che abbia un tirante per parete!” Aysha: “Ragazze stanno imbarcando il nostro volo”; cosi infila e saliti sull’aereo, messe le valigie negli appositi scomparti, l’aereo prende il volo, la compagnia è “Ryanair”, naturalmente il cibo e le bibite a bordo si pagano, è Spagnola è le hostess parlano solo spagnolo o inglese, forse francese, quindi, quando spiegano le vie d’uscita d’emergenza, o cosa devi fare in caso di ammaraggi vai ad intuito, ridi alle gesta che fa per indicarti dove sono le mascherine, giubbotti di salvataggio, e le vie d’uscita, ci ha detto che l’Alitalia parla tutte le lingue, ma non il spagnolo, pensa che sfiga…. Tutte le compagnie dovrebbero parlare le lingue in base ai passeggeri che ci sono sopra, cosi almeno si capisce qualcosa credo sia importante, guardiamo le figure rappresentate nei dépliant in dotazione forse lì si capisce qualcosa, pensa lo sapevate che in aereo non si può andare con i tacchi, la gonna, bisogna avere abiti comodi, orecchini, o roba che potrebbe ostacolare la fuga Bisogna essere agili nei movimenti, senza impedimenti, per scappare Cosi arrivati all’aeroporto di Barcellona molto grande è bello, tutto è perfetto, prendiamo i famosi biglietti il T-10, da 10,30 €, per 10 viaggi da 1 h e 15 minuti a viaggio, tanto qua con i pullman giri da per tutto, ne passa 1 ogni minuto c’è né veramente tanti E’ bello perché vedi la gente tranquilla, rilassata, nessuno è agitato, tutti che sorridono, solo a vederli ti rilassi anche tu… Siamo andati a mangiare in un ser-service dell’ospedale di fronte alla spiaggia con 10,40 € a testa mangi primo, secondo “anche due contorni”, contorno, frutta, caffè, acqua o vino, e si mangia anche bene, non ci posso credere L’iva è al 10 %; è da noi a quanto è arrivata al 22%, quanto facciamo schifo!!! Ma trovi anche dei locali che ti fregano specialmente dove ci sono più turisti, quelli sulla spiaggia, o sulla Rambla ti dicono che un menù costa 8,95 €, ma non ti dicono che le patatine fritte da 2 €, sono a parte l’acqua da 3,65 € da 500 ml, e il vino da 5,50 sempre 500 ml, pure quindi meglio tenere gli occhi aperti, e andare in posti sicuri… A parte le avventure da mangiare… Bisogna andare nella clinica… La biologa non parla l’Italiano c’è la traduttrice, se parla piano si capisce quello che dice, fa l’ecografia ad Aysha ci sono 6 ovuli, stavolta né ha fatto meno, si deve che forse sono meglio, li prelevano, e si va via… Loro ora li feconderanno in laboratorio, e poi ci diranno, ci facciamo altri giri per Barcellona, andiamo anche nella vecchia arena che adesso è diventato un supermercato panoramico, saliamo su in alto e vediamo Barcellona dall’alto, siamo su piazza di spagna, ci sono molto monumenti, e prati immensi dove far correre i cani e giocare con altri, ho trovato “strano” che nessuno ha paura dei cani, e quasi tutti hanno 1 cane, se no 2 , siamo solo noi sofisticati… Cosi passati 2 giorni in giro per Barcellona, la clinica ci chiama dobbiamo andare lì di sera, che strano di sera, ma questi fino a quanto lavorano… Cosi dei 6 fecondati solo 2 sono andati a buon fine, e sono con più cellule, cosi ne trasferiscono 2, con molte cellule, divertente bisogna spogliarsi, mettersi il camice, cuffia, senza scarpe con le ciabattine, che carine che siamo… Cosi dopo il trasferimento, si va in albergo a riposare, da qua in avanti saranno i 15 giorni più lunghi… Dopo un paio di giorni si ritorna in Italia con il volo “Vueling”, anche qua il cibo e le bevande si pagano, e le hostess parlano spagnolo anche questa compagnia è spagnola Per un paio di giorni meglio riposare, e poi si ritorna alla vita si sempre, con molte accortezze, non correre, non saltellare, e non prendere pesi… Mentre i giorni passano, le ragazze vanno a trovare Aysha dopo la corsa pomeridiana senza di lei, Metis: “ehi com’è ?”; Aysha: “Bene! Faccio le cose piano, senza alzar pesi, e cerco di riposarmi, del resto devo fare la vita di sempre, peccato non venire a correre con voi! È voi state bene senza di me vero!” Jessy: “stiamo benissimo!!! Hahahahaa”; Aysha: “che spiritosa!!! Comunque ragazze è pazzesco, alla mattina mi viene da stirarmi la pancia, le tette sono dure, e non riesco più a bere tanta acqua come prima, non va giù! Anche il cibo mi sazio subito, Che sia un buon segno ???”; Ganny: “Dai che stavolta ci siamo!!!”; Metis: “piuttosto hai bisogno di qualcosa, cosi lo facciamo per te ?”; Aysha: “dovei fare la spesa che dite ci andiamo assieme cosi mi aiutate ?”; cosi le ragazze vanno a fare al spesa tutte assieme Entrate in uno dei tanti centri commerciali dove trovi di tutto, e mille negozi a disposizione, mentre a turno portano il carrello, prima di arrivare dentro il reparto del supermercato d’ alimentari, le ragazze si fermano nei negozi per bimbi, entrano dentro e guardano… Jessy prende in mano delle scarpine piccole, “Guardate! Che piccole! Sono carine!”; Ganny: “Guardate questi vestitini che piccoli, non mi sta neanche un braccio, e pensare che ero anch’io cosi piccola!”; mentre Aysha sta fuori dal negozio, e dice : “Volete uscire da lì ?”; Metis: “Dai vieni anche tu! Fra un po’ li dovrai comprare!!!”; Aysha: “Sì ma adesso meglio non guardare!”; cosi mentre Aysha sta fuori dal negozio le ragazze mettono di tutto dentro al carrello, dal pettine, ai vestitini, alle scarpine, alle cremine… Aysha: “Cosa state comprando! Ma siete fuori, per chi sono quelle cose, state andando ad un battesimo di mille bimbi?????”; Ganny: “Dai sono carine! Sono per te! Vedrai che fra un po’ ti servono, me lo sento, la biologa ha selezionato i migliori che ti hanno scelto!!!”; Aysha: “Uscite da li, e non comprate niente, almeno aspettiamo il test!!!”; cosi le ragazze deluse, non comprano niente, ma dai è divertente, Aysha: “Mi fate rimanere male!; anche se voi lo fate per farmi del bene! Ma io preferisco sapere, e poi provvedere!!!”; Ganny: “Hai ragione! Ma era divertente! Pensa che bello saremmo delle zie acquisite, ti aiuteremmo in tutto!”; Metis: “Soprattutto nel comprare vestitini carini hahaahhaha!” Aysha: ora possiamo andare a comprare le cose che veramente mi servono adesso ?” cosi le ragazze vanno a comprare nell’alimentare… I giorni passano, la clinica si fa sentire via e-mail, dice che non bisogna pensarci, naturalmente loro lo sanno che saranno i 15 giorni più lunghi della tua vita, e non passeranno mai, ma il fatto di pensarci non aiuta, infatti fa venire ansie inutili, che non fanno avvenire l’accaduto, ma ditemi voi se come si fa a non pensarci, anche se fai mille cose, ti chiedi se un giorno la tua pancia si ingrosserà, stranamente in giro vedi tutti con i passeggini doppi, che sono tutti gemelli!!!; ma dov’erano prima??? Non li vedevo???; haaaaa, erano rintanati in casa, e adesso sono usciti di casa!!!; giusto cosi tu veda tutti sti passeggini, e pance gonfie, in segno di rivincita, fra un po’ ti aggregherai a loro… Nel frattempo ci incontriamo, Aysha sdraiata sul divano, mentre le ragazze la vanno a trovare, Metis: “che fai?”; Aysha: “Niente! Mi leggo un buon libro!”; Jessy: “Ma non ti annoi a far niente?”; Aysha: “Anch’io lo pensavo, sono sempre stata una che non si è mai fermata, facevo mille cose in 1, ma adesso, che so che devo stare ferma per una buona causa, vi assicuro che non vedo proprio niente, e mi sto riposando!!!”; Metis: “Bene! Ci possiamo annoiare con te?”; mentre Ganny aveva comprato uno specchio di ingrandimento, e mentre fa le smorfie allo specchio, dice, “Ragazze, lo sapevate che ho dei peli su tutto il viso, sono bianche!”; Aysha: “Ma che fai! Hamah, le smorfie, lo specchio serve per farti vedere i peli più piccoli delle sopraccigli hahaah!”; le ragazze ridono haahahaha, Ganny: “Questo specchio ti fa vedere pure i peli del naso, che roba, meno male che i ragazzi ti guardano al buoi haahhaaha!” Jessy: “Se hanno la stessa vista, siamo messi male, sai quanti peli vedrebbero, meno male che non c’è l’hanno haahahaha!!!” I giorni passano, e Aysha si sveglia diverse volte durante la notte, per fare la pipi, e ha freddo alla pancia, alla mattina appena sveglia gli viene da stirarsi e allungarla la pancia, qualche dolorino, tette sempre dure, che sensazioni strane… Si va in giro con le amiche al parco a portare i cani a giocare, mentre i cani giocano e corrono tra loro nei prati, le ragazze chiacchierano sulla panchina, Aysha: “sapete ragazze mi sento la pancia subito piena, e gonfia, sia alla mattina che durante la notte, mi viene da stirarmela, come se la dovessi allungare, e per poi no parlare delle volte che mi alzo per fare la pipi”; Jessy: “dai che sono tutte sensazioni positive, nè vedremo nascere 4, sai che figo!!!”; Ganny: “dai 4 pargoletti in giro per casa, il cane si divertirà!”; hahahaha, Metis: “Ehi ragazze ma quella non è … come si chiama ?”; Ganny: “E vero, ma non lo ricordo neanch’io come si chiama ?” Jessy: “iniziava con la Z ?”; Aysha: “ Zedda!!! La vedo sconvolta!”; le ragazze si avvicinano, “ehi ciao ti ricordi di noi ?”; Zedda: “Si! Ma non ricordo i vostri nomi, voi sempre insieme?”; cosi le ragazze si salutano baciandosi sulla guance, Zedda: “Voi sempre insieme, ma era vero che siete lesbiche, visto che state assieme ?”, Le ragazze fanno finta di essere lesbiche, si abbracciano, Metis: “Sai non abbiamo trovate l’uomo giusto per noi, cosi ci siamo fidanzate noi!!!”, Ganny: “ma va, siamo tutte fidanzate, siamo vere amiche fin da piccole, ed è raro trovarne che rimangono amiche fedeli, senza invidia come lo siamo noi, la vostra è tutta invidia!!!”; Jessy: “te piuttosto, che fai qua tutta sconvolta ?”; Zedda: “Ho portato i miei figli al parco a giocare, sono i 4 laggiù insieme al papà, io stavo un po’ seduta a prendere fiato!!!”; Aysha: “sono tutti della stessa età, li hai addottati tutti assieme ?”; Zedda: no! Ho sono miei!”; Aysha: “complimenti, auguri!!!”; Zedda: “non so se sapete cos’è l’inseminazione ?”; Ganny: “direi di si!!! Abbiamo fatto una cultura!!!”; Zedda: “la conoscete, io lo fatta per anni, e niente!”; Aysha: “ne so qualcosa!!!!”; Zedda: “anche tu?”; Aysha: “Siiii!!!! Purtroppo ne so qualcosa!!!”; Zedda: “comunque un giorno, una mia amica doveva andare in America, e dopo anni che provavano sta inseminazione e niente, iniziavano anche ad andare a rotoli i rapporti tra me e lui, cosi un giorno questa mia amica, mi ha chiesto di andare con lei e il marito in vacanza in America, cosi per cercare i risanare il rapporto con mio marito, partiamo!”; Jessy: “ma! È siete andati cosi lontano!”; Zedda: “dovevano andare proprio in un altro mondo!!”, Ganny: “più lontano lo potevate scegliere! Comunque un bel viaggio, e si vedono bei posti!!!”, Metis: “parla lei, che ha girato il mondo, sarai stata anche lì dove è andata lei”; Zedda: “anche tu sei andata per l’inseminazione?”, Ganny: “no! Per adesso lo ha fatto solo Aysha, ma ne so moltissimo!!!”; Aysha: “volete stare zitte, la interrompete sempre, voglio sapere cosa ha fatto!!!”; Zedda: “comunque voliamo dall’altra parte dei mondo, questa mia amica doveva fare un colloquio di lavoro per un laboratorio, e fin qui niente di strano, prendiamo l’albergo, giriamo un po’ alla sera tutti a nanna in albergo, l’indomani mattina, questa mia amica ci porta tutti dove doveva fare lei il colloquio, noi gli dicevamo ma cosa veniamo a fare, lei ha insistito, cosi entriamo in sto posto bellissimo tutto vetrata, molto pulito si sentiva un buon profumo, naturalmente parlavano inglese, voi lo sapete ?”; Jessy: “Ganny lo sa benissimo!”; Aysha: “E poi che avete fatto?”; Zedda: “a me mi fanno entrare in una stanza, insieme alla mia amica, io gli dico, ma tu devi fare il colloquio, io che centro, bè ti direi che vivrei qui volentieri, lontano da tutto e da tutti, sicuramente la tranquillità mi farà rimanere incinta, no che tutti sembrano in a guato per farmi in cazz….”!; Aysha: “a chi lo dici! Jessy: “ma! Quanto ti è costato sto viaggetto!!!”; Zedda: “parecchio, ma ti assicuro, che e lo sapevo prima l’avrei fatto prima, no! Sono impazzita dietro ai dottori, che mi dicevano stai calma, che ci rimani, ha prendi la pillola che le mettiamo a riposo, e poi vedrai che scoppiano e ci rimani, ma sai quante cagate, mi hanno raccontato, e purtroppo ci cremi, e lo fai affidandoti ai dottori, ma scopri che non è cosi!”; Aysha: “Non dirlo a me, se ti racconto…! Comunque! Come va a finire?”; Ganny: “Si siamo tutte curiose, dicci!”; siamo messe in cerchio attorno per vedere come va a finire Zedda continua “la mia amica mi dice: “senti, io ci lavoro qua da anni ormai!”; Zedda: “io pensavo che lavoravi in Italia ?”; lei: “no, sono andata via da molto tempo, in cerca di qualcosa di diverso, e ti assicuro che qua lo trovato, questo è un ospedale”, Zedda: “mi sembrava che cera troppo gente in grembiule, ma io qua cosa centro?”; allora lei mi dice: “questo è un centro sterilità, dove io lavoro, ho imparato moltissime cose, e visto che sapevo del tuo caso, qua puoi trovare la soluzione, ne ho parlato con tuo marito, e siccome vuoi avare un figlio, io ti voglio aiutare, per quanto posso!”; Zedda: “io sono stata zitta, e sono scoppiata in lacrime, non sapevo che dire!”; Jessy: “Bè! Hai una amica fantastica! Ti voleva aiutare, non è da tutti, poi lì in America, hanno le tecniche più avanzate del mondo, cosa vuoi di più!”; Zedda: “hai ragione! Sono avanti, ma molto, molto molto, ancora molto di più di noi, se lo sapevo prima ci andavo quando ero molto più giovane, no che ho perso tempo arrivando a 44 anni, per avere i primi figli, fra un po’ divento la nonna!”; Aysha: “dai meglio tardi che mai! Ma sta tua amica l’hai conosciuta prima, o da poco!”; Zedda: “io vedevo che mio marito chattava di notte, ma non sapevo con chi, un giorno mi metto dietro di lui senza che se né accorga!”; Metis: “miii l’amante di tuo marito!!!”; hahaahahaha, Zedda: “No! Per fortuna, comunque mentre sto di dietro, e lui non mi vede, dice: “Dai vado a letto con mia moglie, l’eterna incazza…ta! Io esco è dico: “Chi è sempre arrabbiata, e quella chi è ? ero infuriata nera, ero pronta a rompergli una cosa in testa, mentre lui si giustifica” la conversazione cade; io gli chiedevo spiegazioni, allora ti butto fuori di casa, hai l’amante, lui mi dice: “aspetta domani cosi capirai!!!”; Ganny: “Che incubo!!!”, Zedda: “l’indomani andiamo l’ aeroporto, arriva una ragazza bella che lo abbraccia, e lo bacia, io mi metto le mani in vita, con aria infuriata! Mio marito: “ ti presento mia sorella!!!” mi abbraccia, e mi bacia, sono rimasta di stucco, senza parole, non sapevo che dire, dico: “tua sorella!!!” mio marito: “Sai che mia madre sì e risposata, ed e andata in America con l’uomo della sua vita, io sono rimasto in Italia perché ero sposato con te; da questa unione è nata mia sorella, sono rimasta di stucco, non sapevo più che dire, aveva organizzato tutto mio marito, piuttosto che rompere il rapporto, che era diventato insopportabile!”; Ganny: “bè se sei insopportabile come da ragazza, non ha tutti i torti!”; Zedda: “ hahaahah che spiritosa, io dicevo che vita senza figli, che merda, non sei capace, insomma lo capite?”; Aysha: “benissimo, ti capisco, guarda, ti chiedi come mai, tu no e gli altri sì, e quant’altro…” Zedda: “comunque andiamo a casa ed è rimasti da noi per un po’, aveva le vacanze, cosi nel frattempo, lei e mio marito hanno parlato, facendo tutto dietro alle mie spalle!”; Aysha: “guarda forse meglio cosi, almeno, non sapevi niente, se no ero troppo ansiosa, hai continuato la tua vita!”; Zedda: “vero! Cosi siamo diventate amiche, e un giorno doveva ripartire, lei ha detto perché non venite con me ? vieni a trovare la mamma, gli farà piacere vederti, che dite? Dai preparate le valigie!”, mio marito faceva il difficile, ma poi ha ceduto, ormai penso che sia stato tutto preparato, io non volevo andarci, non ho mai conosciuto sua mamma dallo spirito libertino, non è venuta neanche al nostro matrimonio, pensa non sapevo neanche che avesse una sorella!”; Ganny: “bè si vede che non ti sei persa niente, meglio cosi, almeno non hai avuto a che fare con la suocera, poteva essere un incubo, lei che fa figli anche a 50’ anni, e tu a 20 non rimanerci, pensa che incubo, e che rabbia!!!”; Aysha: “si effettivamente, bè potava chiedergli di tenere in grembo suo figlio! Ha già in Italia non è permesso…” Zedda: “comunque ritorniamo alla sala, ma tu cosa fai qua di preciso ? lei mi dice: “io sono una biologa, effettivamente ho fatto tutte le scuole qu in America, mia fratello mi ha dato tutti i tuoi esami, li ho dati ai dottori, ora nè verrà uno che ti spiegherà tutto, io farò da traduttore, ma parli benissimo Italiano, grazie a mio fratello, viene un dottore si siede, si presenta, naturalmente non capisco niente cosa dice, parla troppo stretto, ha tutti i miei documenti davanti, guarda il computer e scrive, parlano tra loro, sono rimasta li cercando di capire qualcosa, ma ho capito poco, e poi ci alziamo e ce né andiamo, usciamo dalla clinica, lei sembrava pensierosa!”; Aysha: “ma il dottore non ha parlano con te?” Zedda:” cosi chiede spiegazioni ?”, lei mi dice ora andiamo a prendere un caffè e ti dico, cosi ci sediamo in un tavolino, prendiamo un caffè, io anche una brioss avevo fame, e lei mi dice, “il dottore dice che meglio prendere gli ovuli di una donatrice, e poi li inseriscono all’interno!”; Aysha: “sì anch’io ho sentito questo, all’estero lo fanno, usano anche uteri in affitto, se tu non sei in grado di tenerli, o hai degli aborti spontanei, cosi ti permettono di avere figli, ma poi come fai a portarli in Italia?”, Zedda: “dici che hai partorito all’estero, e poi lo registri in Italia, sai quanti c’è né!”; Aysha: “immagino, ma non ti chiedono niente, dove c’è l’avevi la pancia, e le ecografie?”; Zedda: “sono cose private, tu puoi anche non andare da nessun ginecologo, a loro che gli interessa, ma lo sanno, e tutti tacciono, io dico perché non lo fanno anche in Italia!!!” Aysha: “ci sono troppi mangia, mangia…!!!” Zedda: “comunque, mi fanno fatto gli esami del sangue, ecografie, mi preparano ad accogliere l’embrione!”; Aysha: “immagino come qua!”; Zedda: “guarda, quando fai qualcosa fuori capisce, purtroppo quanto siamo indietro, io dico perché non ci aggiorniamo!!!” Aysha: “lo so! Mi immagino, sai quanti se potessero andari a fare le cose fuori, vanno!”, Zedda: “comunque, io sono andata lì perché c’era la sorella di mio marito, se no mi hanno detto anche in Spagna”, Aysha: “io sono andata lì, perché era più vicina, e spero sia la volta buona, anche a me è costato comunque, sicuramente hai speso molto di più te, senza dubbio, ma spero sia lo stesso il risultato!!!”; Zedda: “guarda, ti dico che qualche sconto lo abbiamo avuto, visto che ci lavorava lei, ma mi è costato lo stesso, ma ti assicuro visto il risultato, lo rifarei molto volentieri, comunque mi hanno chiesto quanti ne volevo di embrioni, io gli ho detto tutti quelli che ci rimango!” Aysha: “hahaah, è proprio vero, meglio tutti che nessuno, dopo quello che passi!”; Zedda: “hanno selezionato quelli più adatti per me, la donatrice né ha fatto 3, fecondandoli, di questi 3 ne sono rimasti 2”; Aysha: “bè anche la donatrice né ha fatti pochi, ma secondo te, erano già congelati?”; Zedda: “guarda subito, non ho chiesto, mi interessava che andasse tutto per il meglio, queste domande te li fai dopo!”; Aysha: “giusto! E dopo che sai che è andato tutto bene, ti fai mille domande”; Zedda: “comunque di questi 2, in laboratorio li guardava la sorella di mio marito, io gli ho detto guardali bene, che deve essere la volta buona, lei mi diceva, che se non sono buono non li inseriscono devono reagire bene su tutti i fronti!”; Aysha: “uguale a qua! Come sono, sono basta che te li mettono, poi è tutto colpo di cu…lo!!!” Zedda: “poi mi diceva che li congelano sia gli spermatozoi che gli ovuli, scongelandoli quelli che sopravvivono sono buoni, come, quando si ibernano per secoli particelle piccolissime di forme di vita, se rinascono e perché sono forti!” Aysha: “Tutto uguale a qua!!!!!”; Metis: “poi come va a finire’”; Zedda: “sono rimasta lì per tutte le vacanze, sono andata a casa della madre, che praticamente non c’era mai, alla mattina venivano a fare i lavori di casa, uno che aggiustava il giardino, praticamente non ho fatto niente per altri 15 giorni, Prima di ripartire, mi hanno visitato, e mi hanno detto tutto bene, con un bel sorriso stampato in faccia, ma siccome non capivo cosa dicevano, la sorella non c’era, siamo tornati in Italia, quando ho fatto l’esame del sangue è ho scoperto che ero incinta mi sono messa a piangere dalla gioia, non smettevo più ero felicissima, i rapporti con mio marito sono migliorati” Aysha: “non erano i 15 giorni più lunghi, aspettando l’esito?”; Zedda: “Si effettivamente, ma ho lavorato, uscivo, facevo cose che mi distraevano, senza naturalmente fare sforzi, mangiavo cose che potevo mangiare, come una donna in gravidanza”; Aysha: “ma cosa fai di lavoro, niente di pesante?”; Zedda: “la segretaria, quindi stavo seduta tutto il giorno, con pantaloni e maglie larghe, comunque fare qualcosa ti distrae”, Aysha: “com’è che né hai 4 di figli, né hai fatti altri 2 subito dopo!”; Zedda: “no! Dopo quello che mi è costato andava bene anche uno ti assicuro, i 2 embrioni si sono moltiplicati in 4, cosi ho avuto 2 femmine, e 2 maschi, naturalmente parto Cesario, e poi sono stati in incubatrice”, Metis: “Che culo! Ma la pancia si è ingrossata tanto con 4?”; Zedda: “bè gli ultimi mesi sì, stai a letto, o sul divano, poi non vedi l’ora che nascono, e quando li abbracci sono una gioia immensa ti dimentichi tutto!!!”, Ganny: “che bella storia! Mi fai piangere, spero che anche a te, Aysha ti vada bene cosi!!!”; Aysha: “grazie amore, mi fai piangere!!!”; le due ragazze in lacrime si abbracciano… Zedda le divide: “basta piangere, deve essere una gioia, e tu che stai facendo?”, Aysha: “hai ragione, ma anche io sono stata da mille dottori, ho fatto operazioni, e mille inseminazioni, né ho abbastanza! Ora sono andata insieme a loro in Spagna, a provare l’ultima che spero sia quella buona, ora sto aspettando i 15 giorni, che naturalmente non passano mai!!!”; Zedda: “vedo che hai già la pancetta, bene vedrai che anche tu!!! Non voglio dire di più!!!”; Aysha: “dici, si deve, ma sai prendi medicinali, potrebbero essere quelli!!!”; Zedda: “guarda mi fanno impazzire perché 4 piccoli e un casino, ma sono una gioia dopo quello che si passa, vuol dire che Gesù dal lassù ha voluto cosi, e io sono la donna più felice del mondo, c’è da dire che mia mamma mi aiuta, e anche mia sorella, A volte dico non posso farcela, ma poi c’è la faccio, li guardo e dico sono la donna più felice di questo mondo, ho realizzato il mio sogno finalmente, se veramente lo vuoi non fermarti, vedrai che c’è la farai!!!”, Metis: “e pensare che c’è chi li caga come niente, quelli che tribulano, che mondo ingrato!!!”; Zedda: “si deve che deve andare cosi, io dico chi se li suda gli vuole bene di più…” Le ragazze si salutano, e se ne vanno… Arrivati i 15 giorni, Perna che bello immaginate chi lo dice, non ci crederete mai, la madre di mio marito, sapendo che ci teniamo e dopo aver fatto molte cose, per averli, invece di non dire niente, o per lo meno incoraggiare, e soprattutto senza sapere neanche il risultato: “Ci sono tante coppie che non hanno figli, non siete né i primi né gli ultimi, che ci fa, state bene cosi senza, chi ve lo fa fare!!!! Sono senza parole….. Ora bisogna fare l’esame del sangue, e Aysha non lo vuole fare, dopo esserci rimasta male, questa porta sfiga!!! ma bisogna farlo perché si prendono dei medicinale, quindi bisogna vedere il verdetto…Esami del sangue Beta HCG minore 1.20, niente gravidanza… Abbiamo capito che tutta un colpo di fortuna, e soprattutto devi avere tanti soldi per provare più volte, se no ti attacchi a sto ca…. Ti rassegni, e persi che forse devi stare cosi… Tra mille domande rimaste in sospeso, mille esami che si fanno, e non riuscire neanche i dottori a dirti il perché, forse dici chissà cosa accadrà e forse doveva andare cosi… Ma è possibile neanche un qualcosa, e allora cosa sarà… Non so se lasciare stare, e quello che poi alla fine fanno la maggior parte delle donne che hanno percorso questa via…E’ un romanzo dalla storia infinita Pensa che da Aprile 2014, l’Italia finalmente ha deciso di fare l’ovulo e lo sperma donazione, forse si stanno svegliando, speriamo per le donne che hanno bisogno di questo trattamento, magari possono usufruire di questo trattamento senza magari sperdere dei soldi, o per lo meno pagare il ticket, senza andare all’estero e pagare tanti soldi, lì si che li devi avere e anche tanti, se ti va bene riesci la prima volta, se no devi fare altri tentativi, e altri soldi Auguri… Tutte le delusioni sono brutte, come si dice: “Morto un Papa, se né fa un altro” Bisogna solo capire che fare, una volta passata la sbornia, si prendono le redini in mano e si va avanti Basta capire che fare…A mente lucida meglio ragionare, ora lasciate passare prurito, gonfiore, dolorini qua e là, e il tempo che fa da padrone, lui lascia passare anche queste ferite… Genny: “Dimmi tè ragazze, se a 40’ anni dobbiamo capire come si fanno i figli?”; Aysha: “Hai ragione, perché non lo abbiamo capito!!!”; Jessy: “Chi no sa, riesce, e chi lo sa niente, che sfiga!!!”; Metis: “dobbiamo tirare le righe, è capire come si fa, in cosa si sbaglia?”; Aysha: “Giusto!, cosi vediamo se ci riusciamo, una mia amica mi ha detto, da quando ti arrivano conta a metà ciclo e fallo dalla dodicesima settimana, fino alla diciottesima settimana, tutti i giorni, mattina e sera, diventa un lavorone! Ma bisogna provare, per almeno parecchi mesi, visto che nessuno ha dei problemi”; Ganny: “Bene ora è il momento di provare sul serio cosi, senza dire, ha o sonno, o mal di testa, non bisogna trovare scuse chiaro!, devi provare vi raccomando!!!”; Aysha: “Sì, sì, certo ci proverò!!!”; cosi i giorni passano e le prove vengono fatte… Ganny: “in continuazione cambiamo, ed ora dobbiamo cambiare, e per noi donne cambiare cos’è?” Jessy: “andare dal parrucchiere, fare shopping…” cosi iniziamo… Sveglia alla mattina, doccia, un vestitino veloce messo su il primo preso nell’armadio, scarpe da ginnastica si cammina tanto, e via verso i negozi… prima tappa fare colazione, succo di frutta, caffè, brioss, toast, e poi verso il parrucchiere meglio tagliare la lunga chioma, ormai Rapunzel ci ha superato, ed ora a comprare vestiti, Metis: “Eh che panza che c’hai Aysha ?”; Aysha: “Vero!!! Anch’io lo notata, si gonfia e si sgonfia, fa le bolle ed è subito piena, e mi da fastidio non riesco a piegare le gambe, alla mattina mi viene da stirarla, che strano!!!”ma già lo so o problemi di intestino; Ganny: “Ma le tette ? che dicono ?”; Aysha: “Bene grazie!!! Che devono dire mica parlano!!!”; hahahahaahha Ganny: “Nel senso sono gonfie?”; Aysha: “Buu!, sai che non lo capisco, mi sembra, ma no, saranno normali, ma dai senza parlare di me dobbiamo passare una giornata all’aria aperta che dite andiamo anche al mare ?” Jessy: “dai perché no passiamo da casa due costumi e verso la spiaggia oggi e venerdì dormiamo sulla spiaggia e torniamo domenica, che dite ? tutte in coso: “sisissiisi Cosi dopo una valanga di vestiti, e scarpe comprate, si va verso la spiaggia Siamo arrivati sulla spiaggia, piazziamo la Tenda, visto che fa un caldo, ci mettiamo il costume, e ci sdraiamo tutte in fila con gli occhiali da sole, sembriamo delle dive, bianche come il latte, Metis: “Siamo bellissime! Ma forse è meglio che ci mettiamo la crema da sole!!! Chi la portata ?” ci guardiamo tutte in faccia è ridiamo, hahahhhaaaa, dalla fretta c’è la siamo dimenticata!!!; Aysha: “Ragazze lo portata io!” e la tiro fuori dallo zainetto, cosi a turno c’è la spalmiamo, e poi tutte con gli occhi chiusi rivolte al sole per rilassarci, ogni tanto una giornata cosi ci vuole…” ascoltiamo il silenzio del mare le sue onde arrivano silenziose sulla spiaggia, una leggera ebrezza, e il sole caldo che ci scalda la pelle questa è una giornata da mettere nel cassetto del cuore…

FINE

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